00 30/03/2013 18:15
Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 30/03/2013 12:25:




Mi ero riagganciato al fatto di Verdi e che tutti sappiamo chi sia, eccetera (chissà se poi sia tanto vero: prova a prendere un italiano qualunque e fagli dire il nome di 5 opere verdiane e vediamo se le sa, senza confondersi con altri autori).
Per il resto completamente d'accordo, tutto ragionevole.
Forse, ecco, ma si tratta di dettagli, il fatto che possa non piacere l'opera cinese, che prendo paradigmatica anche per il resto (ma io mi riferisco a quella di Pechino, poi mi pare ve ne siano tante altre) è in realtà una cosa di primo acchito, perché in realtà da un punto di vista occidentale è di un'avanguardia sconvolgente in quanto atonale, vorrei dire senza alcuna logica di ritmo, insomma il solito quadro di appunti che potrebbe piacere anche in occidente. Insomma, non vorrei che alla fine fossimo tanto bravi e culturalmente rilevanti solo perché non capiamo un'acca del resto.




Beh speriamo di no!
E' anche questo il senso di fare esperienze di lunga durata all'estero. Conoscere le altre culture e farle proprie, in tal caso c'è possibilità di confronto, capire ciò che è bene e lasciare indietro ciò che è male ed è la possibilità di arricchirsi e andare avanti. Ritengo che il definirsi migliori perchè non si capisce il resto è invece proprio della mentalità retrograda, quella che impedisce lo sviluppo, culturale ed economico, e che magari è presente in tanti italiani all'estero che vanno col paraocchi, o in quegli studenti erasmus che hanno continuamente nostalgia di casa.
Ma attenzione non si procede neppure se non si conosce la propria di cultura, l'ignoranza è il primo dei mali.
Vedo difatti in occidente un impoverirsi della cultura, questo andrà a favore dei paesi emergenti, senza che però ci sia un confronto per evolversi: se si perdono le origini ci si indebolisce e il resto diventa più forte.



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