Come da titolo questo video, pubblicato giusto due giorni fa, racconta le fasi preparatorie del concerto di MJ a Mosca nel 1993. E' doppiato in inglese e non ho ancora avuto il tempo di guardarlo tutto, ma le immagini di Michael fra le varie interviste valgono comunque la pena di vederlo
Il concerto di Michael Jackson alla Luzhniki Open Arena di Mosca, fece di lui la prima pop star internazionale ad esibirsi nella Federazione Russa post-sovietica. Solo due anni prima, la sua musica sarebbe stata vietata. "Il caso di Mosca" racconta due storie. La prima è quella di una città e una cultura che provano ad adattarsi alla liberalizzazione post-comunista; la seconda è quella di un uomo vulnerabile, infantile e introverso.
E’ il 1993 e la Russia di Eltsin ha un visitatore improbabile. “Fango e sporcizia ... scontri permanenti tra malviventi, vari omicidi al giorno su commissione... Questo contesto mal si sposava con l’immagine di un extra-terrestre, di un uomo proveniente da una dimensione completamente diversa che doveva arrivare con lo show migliore del mondo”.
In una serie di interviste molto confidenziali, coloro che erano coinvolti nel concerto - sia gli uomini d'affari che l’organizzarono che i fan che vi presero parte - rivelano il grande caos che circondava la vista del Re del Pop. Erano così male equipaggiati che furono presi dei paracadutisti come membri del team tecnico, pagati solo con cibo e sigarette; i manager del tour di Jackson si ridussero ad asciugare un palcoscenico inondato. E questo ancor prima di arrivare al procedimento dei biglietti. “Una stella stava arrivando: qualcosa andava fatto, ma nessuno sapeva esattamente cosa”.
Il documentario è significativo non solo del nascente stato russo, ma anche dello stesso Jackson. L’incursione russa di Jackson arrivò proprio al culmine delle estenuanti accuse di abuso sui minori che lo danneggiarono enormemente; fu l'esperienza di essere nella capitale russa durante la controversia ad ispirare il suo singolo “Stranger in Moscow”. Alla luce di questo, la visita di Jackson ad una struttura per bambini mentalmente disabili - mostrata qui in filmati inediti dal cameraman Yuri Burak - si carica di un profondo significato. Parlando del rapporto che il cantante instaura con i bambini sfortunati, il produttore televisivo Vasily Kuybar descrive Jackson come un uomo con “l'anima di bambino”; il critico musicale Art Troitsky lo descrive come una figura tragica con un’infanzia perduta. Non solo Michael Jackson lasciò un segno su Mosca, ma anche Mosca lasciò un'impronta su Michael Jackson.
Panic Films
www.journeyman.tv/62321/documentaries/michael-jackson-the-moscow-case...
[Modificato da Grieved 08/11/2011 18:32]