00 26/10/2011 01:25
Sono personalmente contraria alla diffusione di determinate foto di persone defunte, non solo di MJ, ritengo sia una forma di rispetto cui tutti hanno diritto. Vi sono due momenti nell'esistenza di un essere umano in cui è completamente fragile ed indifeso: quello solitamente gioso della nascita e quello della morte e chiunque merita di "attraversarli" nel rispetto dell'intimità e della dignità personale, cosa che non avviene quando la foto di un cadavere viene diffusa, tra l'altro senza essere composta come avviene per le esposizioni pubbliche, ma nudo sul tavolo dell'autopsia!

Rispondendo alle domande:
- Essere presenti al momento della morte di una persona non è la stessa cosa che guardarne la foto perchè la vicinanza fisica presuppone partecipazione emotiva. Se sono vicino ad un uomo morente probabilmente ho con lui rapporti di affetto o parentela, la mia presenza fornisce conforto e calore, può capitare di essere vicino ad uno sconosciuto (in caso magari di incidente), ma penso che anche in questa situazione l'umana pietà spinga a fornire comunque supporto. Se fossi stata vicina ad MJ nei suoi ultimi istanti non avrei pensato alle "condizioni", gli avrei tenuto la mano...Quanto al fatto di vederlo anche se non più in vita, dipende dalle motivazioni: se è per dargli un ultimo, affettuso saluto sì, se è per vedere comunque Michael Jackson allora no, grazie!
-Le fotografie che abbiamo visto non forniscono alcun dato sulle reali condizioni, che fosse molto magro lo si vedeva già quand'era in vita, ma che vuol dire???
-Nulla da eccepire sul mostrare in tribunale le fotografie, bastava non inquadrarle, è la giuria che deve raggiungere un verdetto, non il mondo intero.
-I believers non si sono convinti affatto: sono fake!
-Non credo che la visione delle fotografie abbia minimamente mutato la percezione che la gente ha di MJ, chi pensava che fosse "un drogato, depravato, malato o altro" continua a pensarlo e a ritenere che "se la sia cercata".