00 04/09/2011 21:18
Capitolo 3



Era li fermo, davanti a me. Ha le mani nelle tasce dei pantaloni neri che indossa...corti fino a far vedere i calzini bianchi spuntare fuori dagli immancabili mocassini neri. Indossa una camicia nera perfettmante abbottonata, oserei dire immacolata. Lo fisso in volto, la sua carnaggione sembra più scura dalle foto e dai poster che ho visto sui giornali. Ha gli occhiali da sole con un ricciolo che gli cade davanti, i capelli neri neri legati in una piccola coda. L'unica cosa che riesco a pensare è....Nulla! assolutmante niente ho il cervello spento e non capisco il perchè...forse è l'emozione...ma emozione di cosa? io sono sempre stata razionale...perchè allora sto ferma impalata con una mano aggrappata alla porta?. Una voce roca e profonda mi riporta alla realtà.
- Mike questa è la nuova assistente, Anna Becker!.
Era DiLeo che mi stava indicando per presentarmi a Michael Jackson, il quale rimane completmante impassibile difronte a questa notizià.
Sono talamente imbarazzata che non riesco a parlare, non capisco perchè mi sto comportando in questa maniere così stupida, di solito so essere fredda e razionale riesco a mascherare benissimo i miei sentimenti...credo che mi senta una po intimidita per il semplice fatto che mi rendo conto che mi stanno guardando tutti...con voce sommessa cerco di mettere insieme qualche frase di senso compiuto.
-S..sc..scusate il ritardo. Mi..dispiace.
-Non si preoccupi,stavamo inziando adesso...può accomodarsi.
Mi dice ancora DiLeo indicandomi il divanetto dove sono sedute Lilly e Sarah. Lo ringirazio e cercando di riacquistare la mia sicurezza con fare abbastanza deciso prendo posto a fianco alle mie colleghe.
Appena mi siedo con la bocca semi chiusa sussurando e senza distoglire lo sguardo da Jackson Sarah mi chiede..
-Si può sapere per quale motivo indossi i pantaloni del pigiama e sei scalza?
Che cosa?!? abbasso lo sguado piano quasi a desiderare che quello che mi aveva detto Sarah non fosse vero. Oh santo cielo ! è vero! sono scalza! per questo mi guardvano tutti! non ci posso credere, devo esseremi bevuta il cervello!
-Oddio...ti prego sepplliscimi viva. Sussurro, mentre DiLeo inzia di nuovo a parlare.
-Bene, vi abbiamo convocato con uregenza perchè ci sono delle importati novità che Michael desiderva farvi sapere al più presto....prego. Fa segno a Jackson di inizare a parlare.
E' come se scendesse il gelo nella stanza tutto ad un tratto...non si sente nemmeno il rispeiro della altre persone, tutti aspettiamo che Lui proferisca i suoi voleri.
Fa cenno con la testa per ringraziare DiLeo che gli ha ceduto la parola, si sitema gli occhiali e va al centro della stanza davanti a tutto lo staff.
-Scusate per questa convocazione imporvvisa non era mia intenzione togliervi le ore di riposo...
Parla con un voce decisa ma allo stesso tempo dolce, sembra quasi una musica.. tutti lo ascoltavano seneza togliergli gil occhi di dosso.
-Mi premeva comunicarvi che ho deciso di rimnadare a gennaio le tappe del 12-13 18 e 20 che erano previste per il tour in Australia così potrete riposarvi per riniziare al meglio la seconda parte del tour. Domani sarà l'ultimo concerto prima della pausa. Purtroppo una ballerina non fa più parte dello spettacolo e di conseguenza sono costretto a chiedere alla mie tre assistenti e anche al resto dello staff ...a ta Victor che sei l'assistente alle coreografie, di cercare entro domani sera una possibile sostituta per la performace. Non intendo togliere la canzone dalla scaletta perchè bosgnerebbe fare una cambiamento radicale con tutta la durata del concerto. Scusatemi ancora per quasto imprevisto e per avervi tolto delle ore di sonno ma purtroppo queste sono cose che possono accadere.
Detto questo abbozza un sorriso,quasi intimidito per ciò che ha detto e indietreggia per sussurarre qualcosa all'orecchio di DiLeo che a questo punto prende parola.
-Grazie per la pazienza, i particolari per il rinvio dei concerti verranno comunicati al più presto nel corso della settimana,ora potete anche andarvi a riposare. Chiedo gentilemente alle assistenti di rimanere ancora per qualche minuto qui. Grazie.
Inizia un leggero mormorio da parte di tutti che piano piano di avviano verso la porta mentre io riesco a vedere Michael che dice qualcosa all'orecchio di DiLeo.Una volta usciti tutti rimaniamo solamente io, Lilly e Sarah insieme a DiLeo e Michael che sono in pedi davanti noi.Immediatamente Michael prende parola.
-Scusatemi ancora voi, prometto che tra pochi minuti vi lascio andare a dormire, ma mi serve la vostra partecipazione... Toreneremo a Los Angeles tra 3 giorni, sono stato invitato domani sera ad una cena con alcuni seponenti della discografia giapponese...sò Lilly che è la tua serata libera e non te la toglierò...tranquilla. E sfoggia un sorriso dolcissimo, poi ricomincia a parlare.
-Sarah te dovresti occuparti dello staff insime a Bill per la sicurezza però mi stava dicendo Frank che sei una buona interperete quindi in realtà sarebbe meglio se mi facessi da traduttrice...
Viene interrotto da Sarah.
-No Michael io so solamente lo spagnolo e il francese con le altre lingue non è che me la cavi molto bene se devo essere sincera...
-Ma com...? Inizia a dire Michael ma lo interrompo.
-Mi scusi...in realtà se non ci sono probelmi ci sarei io...sono laureata in lingue.
Si gira verso di me come se non mi avesse mai visto prima d'ora e inaspettatamente si toglie gli occhiali da sole.
Vedo due occhi porfondi, neri guardarmi con intensità, quasi mi penetrano, mi sento di nuovo imbarazzata. Devo ammettere che è affascinate. E' sempre uno stron*o per quanto mi riguarda...ma affascinate.Mi sorride a mezza bocca ma basta per farmi capire che è contento.
-Bene, allora mi accompagnerai alla cena di domani sera così magari mi darai una mano a capire qualcosa di quello che dicono. Grazie...Anna.
Sono un po imbambolata, ricambio il sorriso. In poche parole dovrò essere la sua "dama da compagnia" per una sera. Altro lavoro in arrivo!.
-Bene ragazze, grazie per la pazienza..davvero! ora potete andare. Grazie ancora e ...scusatemi per questa ennesima notte in bianco. Buonanotte.
Ci alziamo tutte e tre mentre Lilly si rivolge a Michael.
- Non ti preoccpuare è il nostro lavoro Mike. Buonanotte anche a te.
Si conoscono da parecchio tempo si vede anche negli atteggmanti che hanno tra di loro, Lilly è la sua assistente da più di un anno.
-Buonanotte anche a lei Mr. Jackson. Dico, mente mi avvio verso la porta con le altre. Sento gli occhi di Michael punatati addosso, mi giro appena per vedere se mi sta guardato. I nostri sguardi si incrociano.. lui guarda il mio pigiama con le mucche se mi sorride divertito.
-Buonanotte anche a te Anna. Sorride di nuovo.
E mi chiudo la porta alle spalle.
Rientriamo in camera in silenzio religioso.
-Ragazze voglio comunicarvi che svenrrò se non tocco il letto entro i prossimi due minuti!. Dice Sarah mentre si lascia cadere sul divano.
-Allora Anna? che te ne sembra il tuo così rompi palle Jackson?. Mi domanda Lilly dal bagno.
-Mi sembra sempre un gran rompi palle!(mento) ma mi conviene stare zitta dato che sarò la sua dama da compagnia domani sera..e mi conviene anche stare zitta se non mi ha licenziato appena ha visto che sono entrata nella sua stanza a piedi nudi con un pigiamino con le mucche disegnate.
-Aahahahahahahahahahha oddio stavo morendo quando ti ho visto entrare conciata in questa maniera. Ti giuro che non sapevo se ridere o piangere. Aahahahahahhaha. Dice Sarah stesa sul divano mentre si sbellicava dalle risate.
-Non tocchiamo questo tasto...sarei voletieri scappata via dalla finiestra quando ho visto che stavo in quelle condizioni.
-Beh dai..conoscendo Michael si sarà divertito da matti. Commenta Lilly anche lei visibilmente divertita.
- Allora mi vesitrò così anche domani sera così oltre a essere la sua dama, assistente, accompagnatrice farò anche da giullare di corte.
Scoppiano tutte e due a ridere. Scherziamo per ancora un po di tempo come tre vecchie amiche del college. Sono le 4.30 del mattino tra due ore mi sarei dovuta svegliare, decido di stendermi un po sul letto e provare a riprendere sonno, cosa che mi è sempre rimasta difficile.
Finalemnte ci siamo incontrati Mr. Jackson!.Penso. Dopo due mesi a lavorare per te finalemte vedo come sei fatto, finalemnte ti accorgi che esiste una persona che lavora 24 ore su 24 per te. Mi ritorna in mente il momento in cui sono entrara nella stanza e me lo sono ritrovata davanti. Mi vergogno quasi a rivivere quel momento. E' strano...non sò cosa diavolo sia successo! Per quale motivo sono rimasta immobile a guardarlo? Non mi è mai piaciuto nenache fiscamente...l'ho sempre trovato..."strano" però devo ammettere che adesso che l'ho visto da vicino è affascinate, esercita un potere verso la persona che sta guardando che non osavo nemmeno immagiare. Pensavo di trovarlo più arrogante, più capriccioso anche nel modo di parlare...invece mi sono ritrovata davanti un ragazzo quasi ...timido, dolce. Sono rimasta davvero sorpresa. Non sono una romatica sentimentale, anzi, sono piùttosto fredda tendo a nascondere i miei sentimenti e soprattutto sono molto riservata. Parlo poco di me, della mia famiglia, anche le mie amiche Lilly e Sarah sanno poco e niente sulla mai vita.
Mia madre era così...una donna molto dura con se stessa e con gli altri. Ricordo che dovevo sudare per riuscire a farmi dare un bacio , un abbraccio o solo per sentirmi dire "Brava Anna! la mamma è fiera di te". Ho preso il suo cognome...Becker, dopo che mio padre si separò da lei perchè si diceva esausto del suo modo di fare, diceva che il loro matrimonio era un calcolo freddo e distaccato. Iniziò una battaglia legale per il mio affidamento...vinse mi madre, che riuscì anche a farmi cambiare il cognome...non mi impedì mai di vedere mio padre ma incosciamente me lo allontano dal cuore e dalla mente. Lo vedevo sempre di rado a causa dei continui trasferimenti che ero costretta a fare in giro per il mondo per il lavoro di mia madre che mi portarono a istaurare sempre rapporti a breve durata...non ricordo di aver avuto mai una "amica del cuore" o le cosidette amicizie di infanzia di adolescenza, anche con i ragazzi sono sempre stata molto poco dolce e esprimevo di rado i sentimenti che provavo per loro. Se c'era una cosa che mia madre mi ripeteva di continuo era " pensa sempre prima alla tua indipendenza economica! non devi dipendere da nessuno ama te stessa e pensa a cosa è meglio per il tuo futuro, non sprecare tempo con le stroie d'amore...di uomini ce ne sono tanti nel mondo non avere fretta di sposarti, pensa prima a crearti un tuo mondo che ti permetta di vivere bene anche da sola senza dipendere economicamente ed emotivamente da un uomo". Così iniziai a spendere tutte le mie energie nella scuola...era molto brava nelle lingue anche perchè mi ero trasferita in tanti paesi dove avevo avuto l'occasione di impararne tante ma la mia patria è sempre stata l'Itlaia...la mia casa era a Roma. Potevo essere in qualunque parte del mondo ma mi sarò sempre sentita una "Romana de Roma" come si dice in dialetto romanesco. Anche il mio aspetto rispecchiava il mio carattere duro, avevo preso il biondo platino di mia madre e gli occhi castani da mio padre con una macchia di verde acqua nell'occhio destro che ipontizzava chiunque mi guardava.Tengo molto al mio aspetto fisico cerco di essere sempre perfetta e impeccabile nonostante io stessa riconosca che la mia vera indole non sia questa. Ma quando vieni educata ,plagiata, dominiata da una donna forte come mia madre devi per forza acquisire una corazza che ti permetta di dimostragli che ninete e nessuno più abbaterti. Così nel corso degli anni crescendo, pur non volendo ho fatto lo stesso identico percorso di mia madre..appena mi sono laureata ho girato il mondo da sola...ho avuto alcune storie ma come sempre dopo un paio di mesi sparivo della circolazione senza una spiegazione e me ne andavo in cerca di altro...finchè non ho deciso di stabilirmi fissa in una posto, Los Angels, per diventare interprete e inizare a costruire qualcosa di solido e concreto nella mia vita. E così un giorno mentre cercavo lavoro quasi per caso nel bar sotto la casa che avevo preso in affitto conosco due ragazze..ballerine, giovanissime che stavano andando a fare i provini per entrare a far parte del corpo di ballo del tour di Michael Jackson, mi offro di accompgnarle dato che quel giorno c'era sciopero dei mezzi e non avevano la macchina. Poi sapete come vanno queste cose no? una cosa tira l'altra e adesso mi ritrovo a fare l'assistente di Jackson. E mentre rifeltto ancora su quello che è stata fin ora la mia vita piano piano prendo sonno, lasciando da parte tutti quei pensieri che fingevo non mi facessero male...ma in realtà erano come il fuoco che bruciava sotto la cenere.




Grazia ancora alla ragazze che mi hanno scritto. Sono conteta che a qualcuna piaccia questa storia.