Mi sono imbattuta su fb in questo "simpatico" articolo che ci racconta come era Michael:
Il re del pop nato uomo nero e morto donna bianca
Antonia Bonomi
Proprio alla vigilia del tour di 50 concerti che avrebbero dovuto rilanciarlo, il 25 giugno 2009 è morto Michael Jackson, universalmente riconosciuto come il re del pop. I coccodrilli si sono sprecati, Gina Lollobrigida, Sofia Loren, Liz Taylor, Madonna, tanto per fare qualche nome, hanno espresso il loro dolore parlando della sua grande arte, della sua dolcezza, del suo essere bambino raccontando aneddoti che fanno pensare più ad un deficiente che ad un essere umano cinquantenne. Inutile raccontare la vita di Jako, come lo chiamavano i fan, ha riempito le prime pagine dei giornali da anni, per due settimane dopo la sua morte non si è parlato d’altro, sulla causa della morte, dopo l’iniziale infarto, si sono fatte le ipotesi più svariate, compresi suicidio, overdose di medicinali e omicidio, il “funerale” è stato visto in mondovisione, anche se si dice che fosse già stato cremato, la figlia Paris, che stando alle chiacchiere non sarebbe neppure sua figlia ma come gli altri due concepita con l’aiuto di un donatore anonimo, che piangendo dice che è stato il miglior papà… insomma il solito bla bla. Riporto un articolo da me scritto nel luglio del 2001 in occasione di una delle tante esibizioni “originali” di questo personaggio:
“Michael Jackson, le sue peripezie e le sue stranezze sono stranote: accusato di plagio da Al Bano Carrisi, poi salterà fuori che avevano copiato entrambi, accusato di pedofilia, arrestato, processato e assolto a suon di milioni, definito dal quotidiano inglese Daily Mirror “un laboratorio di chirurgia plastica”, porta i guanti di gomma e una mascherina perché ha il terrore delle malattie e dei virus, ma sembra che adori assistere alle operazioni chirurgiche, si è sposato malgrado la sua antipatia nei confronti delle donne, ha avuto figli pare con l’inseminazione artificiale, da bel ragazzo di colore si è trasformato in un manichino orripilante, di un inverosimile colore bianco farina. Sapete che ha fatto? Secondo quanto ha raccontato un testimone oculare al britannico Daily Star, il cantante non sopporterebbe più di vedere la propria immagine e avrebbe fatto portare via tutti gli specchi dal suo ranch, circa 150 pezzi. Chissà come farà a radersi, ammesso che la sua pelle decolorata sia ancora in grado di produrre peli? La contessa Castiglione, terrorizzata dall’idea di vedere invecchiare la propria bellezza, si era limitata a velarli, gli specchi!”.
Da quel pezzo sono successe molte cose: è nato un terzo figlio da una sconosciuta, sommerso dai debiti ha dovuto vendere il ranch di Neverland (l’isola che non c’è) ad uno sceicco che ha fatto togliere le giostrine che lui aveva fatto mettere per divertire i bambini che andavano a visitarlo perché “avessero quello che non ho avuto io” visto che aveva cominciato a cantare a 5 anni costretto dal padre dispotico e violento che, forse, è stato estromesso dal testamento, ammesso che ci sia un testamento. Lo si è visto in fotografie spaventose mentre mostra il figlio minore (il terzo avuto affittando un utero), tutto imbacuccato e penzolante dal 4 piano di un albergo, eccolo magro e sulla sedia a rotelle spinta da una guardia del corpo, insomma una discesa fisica e psicologica che sembrava inarrestabile e che si è conclusa con la morte. Naturalmente si parla dell’eredità di Jackson, della montagna di debiti, di quanto può ancora rendere con cofanetti, opere omnie, diritti su una parte delle canzoni dei Beatles, della custodia dei figli non figli a detta della donna che li ha partoriti, un’infermiera australiana seconda moglie dopo Luisa Marie Presley figlia di Elvis, che per non bel mucchio di milioni in dollari e un ricco mensile ha rinunciato a loro e si è messa ad allevare cavalli.
Com’era Michael Jakson Dietro Lo Specchio Dell’Astrologia?
Il pezzo pubblicato nel 2001 è questo:
“Michael Jakson, Vergine, il suo quadro è drastico. Confermata l’antipatia nei confronti delle donne e qualche stranezza sessuale, il terrore della morte e delle malattie, ha davanti un anno molto difficile, con scarsi appigli per recuperare serenità e chiarezza mentale”. Infatti, non li aveva recuperati. Vogliamo guardare più a fondo? Era un istrione, un nevrotico sempre insoddisfatto e sempre alla ricerca del nuovo, di forme diverse in cui esprimersi. Senza dubbio affascinante, di un fascino misterioso, non era né un cretino né una marionetta in mano agli altri. Era un musicista raffinato e su questo non ci piove, era un pignolo perfezionista, non era un eterno bambino. Quello di Peter Pan è il ruolo che ha recitato con grande abilità, perché gli ha consentito di fare tutto quello che gli passava per la testa. Sicuramente ha subito dei traumi, ma questi hanno trovato terreno fertile. Più che vittima del padre dispotico, Michael è stato vittima di se stesso: tendenzialmente masochista, vedi tutte le operazioni plastiche che lo hanno reso mostruoso, era ipocondriaco e troppo fortunato, nato con un dono immenso e la voglia di fare tutto quello che voleva, senza freni, senza limiti per alimentare il proprio mito. Non era uno squilibrato, non si può assolutamente parlare di disturbi psichici, semplicemente si è lasciato prendere la mano dal personaggio che voleva rappresentare
Questo è il link:
www.arcobaleno.net/personaggi/personaggi-del-segno-della-vergine/cantanti-della-vergine/michael-...
Credo che la sezione GOSSIP sia adatta......tanto più che questa "giornalista" fa gli oroscopi!
[Modificato da tagea 11/07/2011 08:41]
Di tutte le cose che farai la gente ricorderà solo le peggiori e se non le hai mai fatte le creerà dal nulla!
Michael Jackson
I love you more
La morte, per chi muore, è la fine di tutto; per chi resta è l'inizio del ricordo.