Keep the faith, 01/04/2011 12.45:
Io stavo già per scrivere il tuo epitaffio, cazz dovrò buttare la carte usata adesso.......
hmm, gli anni '80 in realtà (a parte tutto il trash) realizzano anche il loro opposto: l'edonismo e disimpegno convivono con la coscienza politica e la critica della società del consumo. Basterebbe citare Pere Ubu, oppure tutto il movimento della Red Wing inglese anti-Thatcher.
Quindi, negli '80 ci sono gli Wham ma c'è anche Pere Ubu, tanto per dire ... Gli XTC sono assolutamente orecchiabili e mi pare rappresentino quel giusto compromesso tra l'alternative music (dubito che ad uno solo dei fan di MJ piaccia Foetus, ma sarei pronto a ricredermi) ed un pop easy-listening. Ma era ovvio che se non piace il Paisley underground (già me ne sono accorto), si può fare un tentativo con il pop inglese, vedi Jam, Xtc, Stone Roses eccetera. Non andando in porto neppure quello, rimangono interessantissime produzioni di J-pop, Australiane, Europop, eccetera. Parlo di Pop, perché nel rock è già diverso, e mi sarebbe piaciuto metter i PIL, ad esempio, o tutto il cantautorato che quello è impegnatissimo, vedi Shocked o Bragg. Sennò ok, tutto il mainstream degli anni '80, ma molte di quelle cose mainstream sono penose e divertono tanto anche oggi solo perché trash. Ma non tutto perché cose tipo i Visage oppure perfino i Buggles andavano a tirare giù dall'undergroung soluzioni assolutamente sofisticate di elettronica, riportandole banalizzate per il grande pubblico (e finivano immediate al 1° posto in classifica).