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Tom Barrack: il tour era l'unico modo per risolvere il "puzzle insolubile" di cui Michael Jackson era prigioniero

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    4everMJJ
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    00 30/11/2010 14:03
    Il sito francese Elusive Shadow ha estrapolato dal lungo articolo del New York Magazine su Tom Barrack e Rob Lowe (attualmente proprietari anche di Neverland) la parte che riguarda i rapporti fra Barrack (Colony Capital) e MJ. Questa è la traduzione, ho aggiunto anche una parte che non era stata riportata e il link all'articolo in questione:



    Il New York Magazine ha pubblicato un lungo articolo sul duo di imprenditori Tom Barrack e Rob Lowe, che oggi detengono il controllo del ranch Neverland. La rivista si è concentrata sui motivi per cui Barrack si è ritrovato coinvolto negli affari di Michael Jackson e spiega chiaramente le circostanze che hanno spinto l'artista ad accettare di andare in scena nonostante le sue perplessità, di cui l'imprenditore riconosce apertamente l'esistenza.

    Nel 2008, Barrack ricevette una chiamata da Tohme Tohme, che si presentò come il business manager dell'artista. Tohme gli espose la situazione finanziaria del cantante: stava affrontando ingenti debiti, in particolare per un prestito di 270 milioni di dollari, dovuto principalmente ad uno squilibrio tra il suo stile di vita e le sue attività artistiche (l'ultimo album, Invincible, era del 2001, mentre Michael Jackson non era stato in tour da oltre un decennio). Eppure l'artista possedeva tre grandi proprietà: una parte del catalogo di Sony / ATV, il catalogo delle sue canzoni MIJAC Music... e il ranch Neverland. Secondo Tohme Tohme, il cantante era preso per la gola dai suoi creditori e sarebbe stato costretto a separarsi dalla proprietà entro cinque giorni.

    Inizialmente scettico, Tom Barrack ha comunque accettato di recarsi in casa di Michael Jackson, una casa in affitto che occupava a Las Vegas. Durante questa visita, con il catalogo Sony / ATV di fronte a lui, l'artista l'ha sedotto con la sua cultura fenomenale.
    "Quest'uomo è certamente un genio assoluto. Si ricordava non solo delle canzoni, ma anche di ogni prestazione, ogni data, ogni script" dice, aggiungendo che quando si trattava di business, Michael Jackson era perso. Secondo Barrack, l'artista era stato in grado di sfuggire ai suoi creditori con i prestiti di denaro, ma aveva raggiunto una fase in cui non lo poteva più fare e non aveva altra scelta che considerare la vendita all'asta del ranch.

    Tom Barrack conosceva la società da cui Michael Jackson aveva contratto il prestito, la Fortress Investment. Ha dunque negoziato per ottenere una dilazione in modo da poter studiare il problema. Le sue conclusioni sono state inequivocabili: l'unica soluzione perché Michael Jackson uscisse da questo disastro finanziaro era rimettersi al lavoro e generare reddito. "Gli ho detto: 'La situazione in cui ti trovi è un puzzle insolubile a meno che tu non sia pronto a tornare al lavoro se sei disposto a farlo, allora possiamo aiutarti, ma se non sei disposto a farlo preparati alle conseguenze". Barrack ha riconosciuto: "E' stato molto difficile per lui ed è stato combattuto per circa tre giorni. Alla fine ha richiamato e ha detto 'Hai ragione, lo farò".

    Un accordo è stato poi trovato: Colony Capital, la società di Tom Barrack, si è impegnata a salvare Michael Jackson. La contropartita non è meno importante: in cambio del suo aiuto la società ha preso il controllo di Neverland e ha negoziato con il promotore AEG - gestito da Phil Anschutz, un amico di Tom Barrack - per organizzare il ritorno dell'artista sul palco. Il resto è storia ... (Nell'articolo originale Barrack racconta che quando sono iniziati i negoziati con la AEG c'è stata una complicazione imprevista: ha ricevuto una chiamata dal re del Bahrein che gli ha fatto presente che MJ aveva apparentemente dimenticato che quando era stato loro ospite aveva ceduto i diritti del suo catalogo a suo figlio. Per cui la Colony ha dovuto rilevarli, ndt)

    Nel momento in cui la società ha preso possesso di Neverland, la proprietà era parzialmente in stato di abbandono. Michael Jackson non ha più vissuto lì dal 2005, il ranch era gestito da quattro dipendenti invece dei 275 che aveva nel suo massimo splendore. Le attrazioni e il piccolo treno a vapore che correva intorno a Neverland erano state vendute per generare un certo reddito. Gli animali erano stati presi in carico da associazioni. Da allora, la Colony Capital ha fatto in modo di ripristinare il sito ed effettuare degli sviluppi paesaggistici. Secondo il New York Magazine, la società prenderà in considerazione di vendere il ranch, prima o poi.


    www.elusiveshadow.com/201011292239/selon-tom-barrack-une-tournee-etait-la-seule-issue-au-puzzle-insoluble-dont-michael-jackson-etait-prison...

    Link all'articolo originale

    nymag.com/news/business/69782/index2.html

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    rossijack
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    00 30/11/2010 14:31
    Ma non credo che tornare a fare concerti fosse l'unica via,avrebbe dovuto rivedere il suo stile di vita che lo faceva vivere al di sopra delle sue possibilita',pur milionarie in dollari!Avrebbe dovuto ridimensionare e calibrare la sua vita su basi diverse,visto che le etnrate non erano piu' cosi' copiose,ma parlerei di un altro uomo e non di MJ,abituato ormai da sempre ad avere tutto cio' che voleva!Non mi sento ,percio', di vittimizzarlo ,come succede spesso quando si affrontano questi argomenti(e non voglio polemizzare con nessuno).E' come quando uno di noi ha problemi economici,l'unica cosa da fare e' stringere la cinghia,fare rinunce,vendere proprieta',anche se ci si e' legati affettivamente!Non vedo perche' il discorso non valga pure per MJ!
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    brurob53
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    00 30/11/2010 15:32
    Re:
    rossijack, 30/11/2010 14.31:

    Ma non credo che tornare a fare concerti fosse l'unica via,avrebbe dovuto rivedere il suo stile di vita che lo faceva vivere al di sopra delle sue possibilita',pur milionarie in dollari!Avrebbe dovuto ridimensionare e calibrare la sua vita su basi diverse,visto che le etnrate non erano piu' cosi' copiose,ma parlerei di un altro uomo e non di MJ,abituato ormai da sempre ad avere tutto cio' che voleva!Non mi sento ,percio', di vittimizzarlo ,come succede spesso quando si affrontano questi argomenti(e non voglio polemizzare con nessuno).E' come quando uno di noi ha problemi economici,l'unica cosa da fare e' stringere la cinghia,fare rinunce,vendere proprieta',anche se ci si e' legati affettivamente!Non vedo perche' il discorso non valga pure per MJ!




    Condivido in pieno, un pò di umiltà non avrebbe guastato,ma già, stiamo parlando di Michael Jackson!...
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    ladythriller
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    00 30/11/2010 15:41
    (Nell'articolo originale Barrack racconta che quando sono iniziati i negoziati con la AEG c'è stata una complicazione imprevista: ha ricevuto una chiamata dal re del Bahrein che gli ha fatto presente che MJ aveva apparentemente dimenticato che quando era stato loro ospite aveva ceduto i diritti del suo catalogo a suo figlio. Per cui la Colony ha dovuto rilevarli, ndt)


    Questa non la sapevo. Sarà vero? [SM=x47930]
    Purtroppo Michael è entrato in una spirale distruttiva (o autodistruttiva ma senza la reale volontà di autodistruggersi) ben 10 annni prima della sua scomparsa. Non ha saputo riprendersi in tempo la sua vita e alla fine è stato troppo tardi.
    Concordo con Rossijack e Brurob, avrebbe anche potuto ridimensionare il suo stile di vita.

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    dollarboy77
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    00 30/11/2010 15:42
    Re:
    rossijack, 30/11/2010 14.31:

    Ma non credo che tornare a fare concerti fosse l'unica via,avrebbe dovuto rivedere il suo stile di vita che lo faceva vivere al di sopra delle sue possibilita',pur milionarie in dollari!Avrebbe dovuto ridimensionare e calibrare la sua vita su basi diverse,visto che le etnrate non erano piu' cosi' copiose,ma parlerei di un altro uomo e non di MJ,abituato ormai da sempre ad avere tutto cio' che voleva!Non mi sento ,percio', di vittimizzarlo ,come succede spesso quando si affrontano questi argomenti(e non voglio polemizzare con nessuno).E' come quando uno di noi ha problemi economici,l'unica cosa da fare e' stringere la cinghia,fare rinunce,vendere proprieta',anche se ci si e' legati affettivamente!Non vedo perche' il discorso non valga pure per MJ!




    Questo è vero, ma avrebbe dovuto agire in questo modo già da alcuni anni per avere risultati...arrivato ormai al 2009 bisognava guadagnare in breve tempo!

    Non capisco il punto in cui si dice che aveva ceduto i diritti al figlio del Baraihn, boh...

    275 dipendenti a fine '80/inizi '90? mammamia... [SM=g27831]


    Tutto questo però è successo perchè non voleva cedere la sua metà del catalogo, una sua scelta insomma(da una parte fondata perchè pensava all'eredità dei figli)...se l'avesse fatto avrebbe sistemato tutto.
    Insomma avendo deciso di tenersi stretto il catalogo, però doveva risparmiare, visto che nei 2000 non ha fatto nulla, invece ha vissuto come ha fatto sempre.

  • badgirl.
    00 30/11/2010 16:01
    Tohme gli espose la situazione finanziaria del cantante: stava affrontando ingenti debiti, in particolare per un prestito di 270 milioni di dollari, dovuto principalmente ad uno squilibrio tra il suo stile di vita e le sue attività artistiche

    Direi che questa frase riassume tutto.

    Anche io non ho capito la questione dei diritti del catalogo al figlio del Bahrein.

    Forse, però, poteva bastare anche far uscire musica fin dagli anni indietro, senza così doversi imbarcare nei concerti, ma c'è stato di mezzo il processo.....
    [Modificato da badgirl. 30/11/2010 16:05]
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    ladythriller
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    00 30/11/2010 16:14
    Re:
    badgirl., 30/11/2010 16.01:



    Forse, però, poteva bastare anche far uscire musica fin dagli anni indietro, senza così doversi imbarcare nei concerti, ma c'è stato di mezzo il processo.....


    Siamo alla vexata quaestio...la gente avrebbe comprato l'album? diciamo che per molti Michael Jackson era "finito" e forse, anche se in realtà le cose non stavano così, lui ci si sentiva, finito. Sapeva di doversi in qualche modo riciclare e proporre qualcosa di nuovo, altrimenti non avrebbe potutto tenere il passo dei nuovi idoli dei teen ager e delle nuove icone pop, ma ci voleva uno sforzo, non solo creativo ma anche di volontà , molto importante.
    Molti tra coloro che lo seguivano rimpiangevano i bei tempi d'oro e lui non si sarebbe ripresentato sulla scena del pop mondiale per fare fiasco, lui che era stato un vincente. Come tutti i grandi ha preferito semplicemente non partecipare, l'ha trovato più dignitoso.
    E anche rimettersi in gioco, metterci semplicemente la faccia doveva essere uno stress per lui...
    Oltretutto con un paio di milioni di dischi (ma anche 5 o 10) probabilmente non sarebbe riuscito a saldare più di 200 milioni di debito.


    [Modificato da ladythriller 30/11/2010 16:23]

  • badgirl.
    00 30/11/2010 16:30
    Re: Re:
    ladythriller, 30/11/2010 16.14:


    Siamo alla vexata quaestio...la gente avrebbe comprato l'album? diciamo che per molti Michael Jackson era "finito" e forse, anche se in realtà le cose non stavano così, lui ci si sentiva, finito. Sapeva di doversi in qualche modo riciclare e proporre qualcosa di nuovo, altrimenti non avrebbe potutto tenere il passo dei nuovi idoli dei teen ager e delle nuove icone pop, ma ci voleva uno sforzo, non solo creativo ma anche di volontà , molto importante.
    Molti tra coloro che lo seguivano rimpiangevano i bei tempi d'oro e lui non si sarebbe ripresentato sulla scena del pop mondiale per fare fiasco, lui che era stato un vincente. Come tutti i grandi ha preferito semplicemente non partecipare, l'ha trovato più dignitoso.
    E anche rimettersi in gioco, metterci semplicemente la faccia doveva essere uno stress per lui...
    Oltretutto con un paio di milioni di dischi (ma anche 5 o 10) probabilmente non sarebbe riuscito a saldare più di 200 milioni di debito.








    Verissimo tutto quanto!

    Non ha voluto rischiare. Dopo Invincible ha avuto paura che si ripetesse la stessa storia e ha evitato di affrontare la situazione.
    Nel libro del rabbino dice chiaramente che non avrebbe sopportato un calo di popolarità (anche se effettivamente era già in corso).

    A questo punto sono sempre più curiosa di ascoltare le song che dovevano essere nell'album nuovo.........
    [Modificato da badgirl. 30/11/2010 16:33]
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    aurora.69
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    00 30/11/2010 17:28
    Grazie Cri per la new - Sono d'accordo con rossella

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    dollarboy77
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    00 30/11/2010 18:49

    Se leggete gli ultimi posts del topic del complotto, avrete una visione più chiara sul perchè Michael non aveva fatto uscire dei nuovi lavori durante questo decennio appena passato..... l'avrebbe fatto dopo!

    Ciò non toglie ciò che ho scritto prima riguardo al fatto che doveva risparmiare, e poi cmq gli album non fruttano più come un tempo, per i motivi che sappiamo, ma solo un tour può generare grossi guadagni.

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