questa è la mia nuova storia spero vi piaccia!!!!
“ Ero convinta che non sarei mai riuscita ad innamorarmi veramente di una persona, ma poi sei apparso te e hai scombinato il mio piccolo mondo.”
Finalmente le scuole erano finite.
Per tre mesi non avrei più sentito parlare di: interrogazioni, verifiche e dei compiti, ma avrei pensato solamente all’amore della mia vita, Alex.
Alex era un ragazzo dolce, tenero e molto simpatico; avevo avuto la possibilità di conoscerlo durante l’anno scolastico( bel modo di conoscerlo, vero?).
Dopo averlo frequentato per motivi scolastici, cominciai a uscire con lui per conoscerlo meglio e da lì mi resi conto di quanto fosse speciale.
La mia testa non faceva altro che pensare ai mille pomeriggi e alle serate romantiche che avremmo potuto passare, perciò decisi di andarlo a trovare per fargli una sorpresa.
Al mio arrivo, trovai un cartello sul prato con la scritta ”venduto”.
In un primo momento, non capii, ma poi le mie lacrime presero il sopravvento.
Tutte le finestre erano chiuse, la porta era aperta e il giardino era malridotto.
Volevo saperne ancora di più, perciò entrai in casa.
Nel salotto non c’erano più i mobili e la cucina era priva della su bontà.
Ero disperata, non sapevo più a che cosa pensare e a che cosa dire, ma venni illuminata da una lettera posta sulle scale.
Di chi sarà mai quella lettera, mi domandai.
Sopraggiunse, in quel momento la curiosità e perciò aprii la lettera.
Sulla busta c’era il mio nome “Chanel”.
La aprii e ne rimasi sconvolta.
“ Ciao amore della mia vita!
Quando leggerai questa lettera, io sarò molto lontano da te.
Mi dispiace molto di non averti avvisata, ma è stato tutto all’improvviso e non ho avuto il tempo per dirtelo.
Mi mancherai tanto; non potrei mai pensare ad un’altra ragazza, perché tu sei il mio angelo, sei tutto per me.
Non voglio che tu pianga, voglio che tu sia serena.
Beh, spero che la tua estate sia magnifica anche senza di me, perciò ti saluto amore mio!
Ti amo alla follia
Il tuo Alex”
Lasciai cadere la lettera per terra.
In quel momento apparvero davanti a me tutte le nostre immagini, il nostro passato assieme.
Pensavo che fosse uno scherzo.
Corsi per tutta la casa urlando il nome di Alex, ma nessuna risposta.
- Alex, dove sei? Dai andiamo fuori!!! Forza su pigrone!
Nessuno mi rispose.
Rimasi immobile.
Una lacrima scese fino a sfiorare la mia candida guancia.
Corsi fuori e guardai per l’ultima volta la casa di Alex.
Non ci potevo ancora credere che il mio amore non sarebbe mai più stata accanto a me.
- Cristina!!! Cristina!!!
Mi voltai e vidi arrivare Marco, il mio migliore amico.
Alex e lui erano sempre stati in lite fra di loro, perché entrambi erano innamorati di me, ma per sua sfortuna io scelsi Alex trascurandolo per alcuni mesi.
- Oh, ciao marco!! Adesso mi rivolgi la parola?
- Si.
- E per quale motivo?
- Perché adesso Alex se ne è andato e quindi…
- Quindi cosa?
- Potremmo finalmente metterci insieme.
- Mai. Io amo ancora Alex nonostante la distanza che ci divide.
Lasciò cadere la sua bicicletta e mi abbracciò dandomi un grosso bacio.
Forse ero innamorata di lui, pensavo , ma non ne ero molto convinta.
Mi lasciò andare e mi diede una bacio sul mio naso.
- Sono convinto che anche tu sia innamorata di me, ma non lo vuoi ammettere.
- No! Io amo follemente Alex. Mettitelo bene in testa!!
- Io sostengo sempre che noi due ci amiamo, ma non ne sei sicura.
Risalì sopra la sua bicicletta e mi lasciò sola a riflettere sulle sue parole.
Dopo un po’ nella mia testa volavano le parole: Alex, Marco e amore.
Io ero innamorata di Alex, ma forse lo ero anche di Marco.
Guardai l’orologio e mi accorsi che mancavano pochi minuti all’ora di pranzo.
- Mi conviene andare a casa.
Presi la lettera e me ne andai.
Arrivata a casa, trovai mia madre disperata, mentre piangeva sulla poltrona.
Capii che c’era un’altra cattiva notizia in arrivo.
- Mamma come mai stai piangendo?
- Tesoro siediti, dai!!
Le mie mani iniziarono a tremare.
- Qualche minuto fa ha chiamato la polizia..
- Che cosa voleva?
- Mi hanno detto che..
- Che cosa? Dai parla!
- Che tuo padre è morto.
Mi alzai di scatto e camminai lentamente verso la finestra.
Dalla mia voce di intravide un filo di rabbia.
Mio padre era l’uomo della mia vita; passavamo tutti i pomeriggi insieme giocando con la palla e quando vedeva che c’era qualcosa che non va, faceva sempre qualche battutina accompagnata da un versaccio e il malumore svaniva.
- Dove è accaduto?
- Si trovava in banca all’improvviso alcuni ladri arrivarono e mentre prevalevano il denaro dalla cassaforte, cliccarono il grilletto verso il lampadario il quale cadde proprio su papà.
- Non ci posso credere.
- Neanche io.
Diedi a mia madre un caloroso e affettuoso abbraccio e la lasciai da sola, perché era l’unica cosa che potevo fare.
Ero convinta che non sarebbe mai morto, che fosse immortale come il nostro signore e invece ..
La mia vita era stata segnata da due tragedie: la morte di mio padre e la partenza improvvisa di Alex.
Camminai verso la mia stanza e, mentre salivo le scale, le gambe non mi si reggevano più.
Entrata in camera mia mi sedetti delicatamente sul letto e immaginai i vari momenti che abbiamo passato insieme.
Drin.. Drin..
Il telefonò squillò.
- Chi sarà mai?
Alzai la cornetta ed…. era Marco.
- Ciao Marco, non è un buon momento.
- Lo so, mio padre mi ha raccontato dell’incidente di Paolo.
- Perché hai chiamato?
- Visto che tua madre si trova nella condizione di starti vicino, mi chiedevo se potevo venire da te per tenerti compagnia sempre se vuoi..
- Ok, ma solo per tenermi compagnia.
- Ok arrivo subito.
Riattaccai.
Speravo che stando in sua compagnia avrei scacciato ogni mia preoccupazione e ogni mia angoscia, perché avevo bisogno di sentirmi e nuovo serena.
Passai dieci minuti rannicchiata sul mio letto in attesa di Marco.
Toc.. Toc..
- Chi è?
- Sono io, Marco!
- Vieni pure avanti.
- Grazie.
Aprì la porta ed entrò con passo felino.
- Che cosa staresti facendo?
Sto camminando in modo strano per farti un po’ ridere, visto tutto ciò che ti sta succedendo.