00 14/09/2010 01:32
Io voglio dire la mia. Ho letto molte biografie su Michael Jackson e non si può analizzare il fenomeno del 900 con un discorso frettoloso, ma ci sono molti aspetti da scandagliare. Io credo molto nel DESTINO, Michael era un PREDESTINATO. Lui è nato vicino agli anni 60 quando c'era un contesto particolare della cultura nera,i neri erano molto ghettizzti poco considerati, Luther King morì in quegli anni per difendere i diritti dei neri, la musica era ghettizzata solo Elvis era riuscito ad abbattere le barriere, i neri non avevano posto nelle emittenti televisive pubbliche, non erano trasmessi in aklcune stazioni radio, Rolling Stones e molte testate musicali si rifiutavano di pubblicare star nere in prima pagina e d'intervistarle anche se ritengo che i neri abbiano una cultura musicale vastissimaa hanno una marcia in più rispetto ai bianchi. Michael si arrabbiò molto per questo ostracismo e fu uno dei motivi che lo spinsero ad ambire al ruolo di star più grande del pianeta, quando disse"Ora Rolling Stone" non vuole intervistarmi, un giorno pregheranno per avermi in prima pagina ma non so se sarò disponibile". Poi è vero che la sua infanzia è stata determinante, la sua istruzione singolare ha contribuito molto a questo, poi secondo me aggiungerei la sua passione per i musical e l'importanza di aver fatto parte del cast di The Wiz. Secondo me lì ha incominciato a formarsi un'idea di unione tra cinema e musica importantissima negli anni del dopo thriller. e poi quincy Jones ha incanalato la sua energia creativa, ha insegnato a Michael come domare le sue composizioni a raffinarle, LUI è stata la chiave del suo successo. Ma sul libro del Tarraborrelli c'era scritto che la Epic voleva scaricare i Jackson five e Michael ma un produttore convinse il boss a dargli un'altra chance e da lì nacque Off the Wall. Certo anche le chiacchiere sulle sue stranezze ne hanno alimentato il mito, i suoi eccessi, i processi, gli scandali hanno contribuito, come fu per Marylin e per Elvis e soprattutto la morte prematura che ha consegnato l'immortalità artistica a Michael.