Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!

Michael Jackson FanSquare Forum Dal 2001, il Forum italiano di Michael Jackson

Nomina di Brancher «Costerà un milione>.Brancher parlara ai magistrati per il processo ANTONVENETA e si avvalera del leggittimo impedimento!

  • Messaggi
  • OFFLINE
    rossijack
    Post: 866
    Registrato il: 15/11/2009
    Città: NAPOLI
    Età: 58
    Sesso: Femminile
    HIStory Fan
    00 26/06/2010 16:04
    Meno male Napolitano,che ha la firma troppo facile,stavolta ha detto NO!Spero che gli italiani si sveglino dal sonno e comincino a capire a che razza di uomo abbiano affidato il proprio destino e futuro,uno che per fare un piacere ad un amico ,per non farlo andare dietro le sbarre,gli inventa un ministero per salvarlo!Neanche nel Burundi avviene questo!
  • OFFLINE
    angelico
    Post: 7.613
    Registrato il: 13/07/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Certificato
    Thriller Fan
    00 05/07/2010 21:41
    BRANCHER si e dimesso da ministro e d è andato a processo....

    si avvale del rito breve ( pena max 30 anni )...di solito lo si fa quando si sicuro di essere condannati....vedi l afranzoni...o rudy guede del delitto di perugia....



    la sentenza e attesa a fine mese....vredremo se sara condannato!


    [IMG][/IMG]
  • OFFLINE
    angelico
    Post: 7.656
    Registrato il: 13/07/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Certificato
    Thriller Fan
    00 29/07/2010 00:09

    IL PROCESSO
    Due anni all'ex ministro Brancher
    per la tentata scalata ad Antonveneta
    L'esponente Pdl è stato riconosciuto colpevole di appropriazione indebita e ricettazione in un filone dell'inchiesta. E' imputata anche la moglie

    Due anni all'ex ministro Brancher per la tentata scalata ad Antonveneta Aldo Brancher

    MILANO - L'ex ministro Aldo Brancher è stato condannato a due anni di reclusione e quattromila euro di multa per un filone dell'inchiesta sulla tentata scalata dell'allora Banca Popolare di Lodi ad Antonveneta. Nel processo svoltosi a Milano con rito abbreviato, il giudice monocratico Annamaria Gatto ha riconosciuto l'imputato colpevole di due episodi di ricettazione e altri due episodi di appropriazione indebita, mentre l'ha assolto da altri due capi di imputazione. E' stata invece stralciata la posizione della moglie di Brancher, Luana Maniezzo, che era accusata solo di appropriazione indebita in concorso con il marito: per la sua posizione è stata disposta la trasmissione degli atti per competenza al tribunale di Lodi.

    Per l'ex ministro il pm Eugenio Fusco aveva chiesto una condanna a due anni di carcere e a seimila euro di multa. L'accusa era di appropriazione indebita per una cifra di 420mila euro e di ricettazione per altri 600 mila euro ricevuti in contanti dall'ex ad di Bpi Gianpiero Fiorani o da qualche suo collaboratore tra il 2001 e il 2005. In particolare la condanna ha riguardato anche il capo 6 d'imputazione relativo all'episodio che coinvolgeva anche il ministro Roberto Calderoli la cui posizione era stata, in passato, archiviata.

    Brancher è stato ministro senza portafoglio dal 18 giugno al 6 luglio, inizialmente per l'attuazione del federalismo, poi per la sussidiarietà e il decentramento. Le polemiche intorno al suo incarico e alle vicende giudiziarie in cui era coinvolto, hanno portato alle sue dimissioni dopo appena 17 giorni di mandato, prima che il Parlamento votasse una mozione di sfiducia nei suoi confronti.

    (28 luglio 2010)

    www.repubblica.it/politica/2010/07/28/news/antonveneta_la_richiesta_del_pm_due_anni_per_brancher-5889143/?ref...
    [Modificato da angelico 29/07/2010 00:09]

    [IMG][/IMG]
  • OFFLINE
    angelico
    Post: 9.219
    Registrato il: 13/07/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Certificato
    Thriller Fan
    00 05/08/2011 17:08
    La politica degli impresentabili

    Brancher condannato a due anni

    L'ex ministro, in carica per appena dieci giorni, è stato condannato in appello a due anni per ricettazione nell'inchiesta Antonveneta. la Cassazione ieri ha confermato la decisione dei giudici. E lo ha fatto quasi fuori tempo massimo. Sempre ieri infatti scadevano i termini della prescrzione

    La legge è uguale per tutti. Anche per Aldo Brancher. L’ex ministro lampo, in carica per 17 giorni, nominato nel giugno 2010 e costretto alle dimissioni dal presidente Napolitano per le polemiche seguite alla sua richiesta di avvalersi del legittimo impedimento, ieri è stato definitivamente condannato a due anni e 4 mila euro di multa.

    La Cassazione ha dichiarato inammissibile il suo ricorso contro la sentenza di appello che lo condannava per ricettazione e appropriazione indebita nel caso Antonveneta nel quale era coinvolto insieme a Giampiero Fiorani. La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta. Proprio oggi, se la Corte presieduta da Antonio Esposito non avesse fatto tutto il suo dovere con celerità e senza riguardi reverenziali, sarebbe scattata la prescrizione. Le manovre di Brancher per ottenerla non sono state gradite dalla Corte che ha spedito le carte alla Procura di Milano per valutare le mosse processuali dell’imputato.

    Brancher non è riuscito a bissare il successo del passato. Non era la prima volta che l’ex sacerdote, poi divenuto manager Fininvest e dal 1999 politico di Forza Italia e poi del Pdl, tentava la carta della prescrizione per svignarsela da un processo difficile. Il 18 giugno 1993 era stato arrestato dal pool di Milano quando era assistente di Fedele Confalonieri ed era accusato di avere dato 300 milioni di lire al Psi e 300 a Giovanni Marone, segretario dell’ex ministro della Sanità Francesco De Lorenzo, in cambio di spot sulle reti Fininvest per la campagna ministeriale anti-aids. Brancher fu soprannominato il compagno G del gruppo Berlusconi, perché rimase tre mesi a San Vittore senza aprire bocca. Fu condannato in appello per falso in bilancio e finanziamento illecito ai partiti. Ma quella volta la Cassazione dichiarò la prescrizione per i soldi ai partiti mentre il falso in bilancio era stato depenalizzato dal Governo Berlusconi.

    Intanto, nel 1999 Brancher era passato alla politica. I sistemi restavano gli stessi, ma la novità era che finalmente i soldi poteva prenderli invece di darli. Scoperto dai pm di Milano a ricevere buste piene di contanti dall’amministratore della Bpi Gianpiero Fiorani, ieri sperava ieri di farla franca nuovamente ed era a un passo dal risultato. Il suo legale, Filippo Dinacci, recentemente balzato agli onori delle cronache perché è il fratello della ex moglie del neoministro della giustizia Nitto Palma, ha chiesto un rinvio che avrebbe fatto saltare l’accusa più imbarazzante di appropriazione indebita. La difesa di Brancher sosteneva di avere diritto a un termine più lungo per permettere al politico di presentare un suo ricorso autonomo rispetto a quello preparato dal suo avvocato.

    Il deputato chiedeva tempo per studiare le carte perché sosteneva di non aver ricevuto la notifica degli atti nel suo domicilio. La Corte non solo non ha tenuto in conto le richieste ma ha trasmesso addirittura le carte alla Procura di Milano (competente in quanto la Corte di Appello è quella che ha emesso la sentenza impugnata) per valutare il suo comportamento. Il fatto è che Brancher, che durante l’appello aveva sempre ricevuto le carte presso il suo avvocato, dopo la condanna aveva trasferito il suo domicilio in Umbria e per l’esattezza in una località del comune di Città della Pieve. Quando il postino ha tentato d notificargli gli atti non lo ha trovato e la raccomandata è tornata indietro con la dicitura “irreperibile”.

    La Corte presieduta da Esposito non ha dato troppo peso alla cosa e ha emesso un’apposita ordinanza per spiegare perché riteneva di poter condannare il deputato veneto anche in assenza della sua autodifesa. La sentenza di ieri conferma le motivazioni del merito dei precedenti gradi che meritano di essere rilette ora che hanno il timbro della verità giudiziaria definitiva. “Brancher ha a più riprese ricevuto, e richiesto, ingenti somme di denaro che non aveva alcuna possibilità di ritenere che provenissero dal patrimonio personale di Giampiero Fiorani e che gli fossero da lui elargiti per mera libertà”. In particolare merita di essere riletta la storia della mazzetta che rischiava di essere cancellata oggi dalla prescrizione. Si tratta dei 200 mila euro consegnati nel 2001 a Brancher in un autogrill di San Donato Milanese come ”ringraziamento per i buoni uffici prestati al fine di ottenere la candidatura nella circoscrizione di Lodi di un candidato più gradito a Fiorani e ai suoi accoliti (Falsitta Ndr) rispetto all’altro che avrebbe potuto essere inserito nella lista, l’onorevole Giovine, solo perchè quest’ultimo in più riprese e pubblicamente aveva espresso le sue riserve sulla gestione della Bpl e, quindi, sull’operato dei suoi dirigenti”. La condanna definitiva per un simile episodio decreterebbe la fine della carriera politica del condannato in qualsiasi paese occidentale. A maggior ragione se per evitarla l’imputato si è prima travestito da ministro prima di rifugiarsi come un novello Cincinnato in una frazione della verde Umbria.

    www.ilfattoquotidiano.it/2011/08/05/brancher-condannatoa-due-anni...

    [IMG][/IMG]
  • OFFLINE
    rossijack
    Post: 2.002
    Registrato il: 15/11/2009
    Città: NAPOLI
    Età: 58
    Sesso: Femminile
    Dangerous Fan
    00 05/08/2011 19:13
    " La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta."




    Io non la ritengo affatto una vittoria ma un ennesimo fallimento della giustizia e la dimostrazione,ancora una volta,che questi delinquono,fanno soldi con la pala,evitano la galera e se li godono,alla faccia nostra!
  • OFFLINE
    angelico
    Post: 9.220
    Registrato il: 13/07/2003
    Sesso: Maschile
    Utente Certificato
    Thriller Fan
    00 05/08/2011 20:36
    Re:
    rossijack, 05/08/2011 19.13:

    " La sentenza di ieri non sarà eseguita perché i fatti ricadono nell’indulto dell’ex ministro Mastella ma rappresenta comunque una vittoria della giustizia sulla furbizia e il privilegio di Casta."




    Io non la ritengo affatto una vittoria ma un ennesimo fallimento della giustizia e la dimostrazione,ancora una volta,che questi delinquono,fanno soldi con la pala,evitano la galera e se li godono,alla faccia nostra!




    ma io nn ho capito ancora una cosa...


    l indulto e stato fatto nel 2006....fino a quando dura?


    [IMG][/IMG]
2