Scusatemi ragazzi/e per la lentezza con cui posto i miei capitoli ma...io tengo alla qualità e non alla quantità. Con questo non voglio dire che la mia fanfiction sia meglio delle altre ma....visto il tempo che ho a dipsosizione nell arco della giornata.....dovrete accontentarvi di questi ritmi!
Ok...spero che vi piaccia il prossimo capitolo. Fatemelo sapere!
CAPITOLO 17
-….Rimani qui, stanotte….con me!
Silenzio.Lungo silenzio.
Non riesco a smettere di guardarlo…intensamente…cercando di capire la portata di ciò che mi ha appena chiesto. Certo, a questo punto sarebbe facile dire che non è la mia testa che deve lavorare ma il mio cuore….Ma, cavolo…non è così facile! Una parte di me è al settimo cielo e forse anche più su ….un’altra parte invece è spaventata…molto spaventata. Non capisco, non so….non conosco. In tutto questo rapido ragionamento mi rendo conto che se fosse stato un altro uomo a chiedermi questa cosa….forse non avrei esitato un attimo. Un uomo comune, non lui che di comune non ha di certo niente per sua fortuna …o sfortuna. Ma si tratta di lui e…sinceramente non so come prendere la cosa oltre al fatto di sentirmi lusingata per questa offerta.
-…..Io…non…io, non so….Michael…io…
-Aspetta ..Non rispondermi ora. Lascia che ti spieghi. Non ti sto chiedendo di….insomma hai capito…Oddio, non nascondo che mi sento attratto fortemente da te…non immagini quando ma…la cosa spaventa più me che te, credimi. Io…non vorrei affrontare ora questo argomento.Non ora. Volevo solo dirti che non voglio vederti andare via questa notte. Non voglio svegliarmi domattina e scoprire che tu non ci sei più…nella mia casa, nella mia vita nel mio primo giorno di questo anno nuovo. Mi hai detto che per due giorni sarai sola, senza le bambine e quindi pensavo che….bhè insomma…la mia casa ha molte stanze….Mi piacerebbe che fossi ancora mia ospite per questi due giorni. Potresti sceglierti la camera che vuoi…non c’è problema. Così…potremmo stare ancora un po’ insieme e…conoscerci meglio e….non so…non so nemmeno io. L’unica cosa che so è che non vorrei vederti andar via stasera….ti prego, rimani con me.
Silenzio
Tamburi….tamburi e percussioni che suonano all’impazzata nella mia testa e…in tutto il mio corpo: Ecco cosa sento ora! Saranno ancora i fuochi di artificio che scoppiano nel “nostro cielo”?
Silenzio
Le mie mani afferrano energicamente i lembi della sua sciarpa bianca e avvicinano il suo viso al mio.
-Certo,non si può proprio dire che tu non sappia come convincere una donna. Chi sono quegli imbecilli che hanno detto che tu fossi così impacciato con le ragazze? A me….non sembra proprio!- E, tirando ancora la sua sciarpa lo attiro verso la mia bocca per un altro appassionante bacio.
-Questo è un sì?- Mi sussurra all’orecchio.
-Diciamo che ….è un “forse sì”!
Il suo viso si illumina di nuovo di quel suo sorriso così UNICO! E ci baciamo ancora mentre gli ultimi barlumi del capodanno illuminano questa notte da favola. Sento dei piccolissimi spilli sul mio viso. Delicati e piccolissimi spilli. Non ho tempo per interrogarmi sulla natura di questa nuova sensazione che lui mi interrompe all’improvviso chiudendo questa nuova parentesi.
-Ti piace giocare?
-….Giocare…in che senso?
-Giocare! A qualsiasi cosa. Giocare è….giocare…sempre…a tutto.
Non capisco bene la natura della sua domanda ma gli rispondo:
-Sì,…certo che mi piace.
-Allora vieni con me……- E prendendomi di nuovo per mano comincia a correre verso casa.
-Aspetta….ho i tacchi….non riesco a correre come te.
Rallenta di un poco la corsa ma solo di un poco. Faccio comunque fatica a stargli dietro.
Mentre ci riavviciniamo alla casa…non riesco a fare a meno di notare un’ombra che ci scruta attraverso le tende. Di sfuggita…perché in un attimo non c’è più. Chissà perché ma ho la sensazione di sapere chi sia.
Arriviamo al portone che è stato lasciato socchiuso e ci infiliamo di nuovo nel calduccio della casa. Ci sfiliamo i cappotti e mentre stiamo per avvicendarci in…non so quale nuova avventura…lui si blocca.
-Aspetta . Prima devo fare una cosa. Ti dispiace?
-…No…Certo che no.
-Scusami ma…non posso non fare un brindisi anche con i miei amici.- E così dicendo mi porta……in CUCINA.
Non ho mai visto una cucina così bella , così grande, così….
-Michael, tutto bene?
La voce corpulenta di Richard mi riporta di nuovo nella realtà. Il suo sguardo insieme a quello di Margareth ci scrutano a metà tra la preoccupazione e lo stupore.
-Tutto a posto amici miei. Volevo….Io e Rachel volevamo brindare al nuovo anno insieme a voi. Mi dispiace che l’abbiate passato così…da soli.Anzi, da questo momento, ritenetevi pure liberi di fare ciò più volete. Uscite…sì, uscite insieme e andate a divertirvi oppure cenate qui insieme. Insomma fate quello che volete fare…l’importante è che siate felici come lo sono io adesso.
Non so se Michael se ne rende conto ma ora….queste due paia di occhi ci stanno veramente guardando perplessi. Lui sembra non curarsene. Prende dei calici dalla credenza, ce ne distribuisce uno a ciascuno e versa lo champagne aperto, che sta sul tavolo.
-Questo sarà un anno speciale ragazzi. Me lo sento. Auguro a ciascuno di voi di provare anche una sola parte della felicità che ho io in questo momento nel cuore. Buon anno a tutti voi….e ai miei figli, e alla mia famiglia, e a ciascuno….uno per uno dei miei fans.- Ci porge il suo calice al quale ognuno di noi si avvicina con sentimenti e pensieri alquanto diversi ma comunque, vicini a lui.
Mi scende una lacrima dal viso. Non so nemmeno io il perché. O forse sì. E’ così tenero …con i “i suoi unici amici”!
Tra i cristalli dei calici sento quei quattro occhi addosso a me .”Perché mi guardano così?” “Cosa stanno pensando di me in questo momento? Non crederanno mica che l’ho drogato?”……..
No….non posso crederci….! Una grande ed unica lacrima sta scendendo dal viso di Margareth. Una grande lacrima che viene raccolta da un altrettanto grande sorriso. Mi trovo impreparata a questo. Non avrei mai creduto che il suo viso potesse esprimere così tante emozioni tutte insieme!
I nostro occhi (i miei e di Margareth) si guardano ora con una certa complicità….complicità “da donne” e sento che, forse, non mi è poi così nemica come credevo. Forse potrò passare in questa casa un paio di notti senza correre il rischio di “essere uccisa”. Sorrido dentro di me.
Per fortuna Richard, il “Saggio” e buon Richard ci viene in aiuto.
-Auguri a te Michael. Ti auguro che….tu possa trovare la felicità che non hai mai avuto… e che ti meriti. Ma, mi sembra che tu sia sulla strada giusta.-(Sorrisetto!!!)
-Sì,…auguri Michael….vorrei….vorrei…solo augurarti di essere felice…..così…..così come ti vedo questa sera!- Aggiunge Margareth con la voce un po’ strozzata. E …..assolutamente….in modo inaspettato….porge il suo calice anche verso di me. -Auguri anche a te Rachel. Che Dio sia con te.
Non riesco nemmeno a riflettere un po’ su quello che mi sono sentita dire che….Michael mi prende di nuovo per mano.
-Noi adesso dobbiamo andare. Buon anno a tutti e due ancora.
Usciamo velocemente dalla cucina e andiamo a sbattere verso qualcosa. Non so cosa.
-Scusami Micki ma….non vedo niente.
-Nemmeno io . -E ricomincia a ridere.
-Fai bene tu a ridere. Tu la conosci questa casa…io no! Anch’io riderei al tuo posto!- Però non riesco a fare a meno di ridere anch’io..Lo fermo all’improvviso.
- Aspetta…..Ti rendi conto che sicuramente….quei due …là dentro staranno pensando che …minimo minimo…siamo ubriachi tutti e due?
-Ma noi sappiamo di non esserlo. Dai…abbiamo brindato con due cubetti di ghiaccio.
-Sì, io lo so e tu lo sai ma….loro, non lo sanno e sicuramente crederanno che ti “ho traviato” in qualche modo!
-No, fidati….non lo pensano neppure per un attimo. Dai seguimi.
-Se ci riesco….però vai piano.
Arriviamo davanti ad una porta . In realtà lo capisco solo perché sento che lui la apre e accende gli interruttori perché altrimenti non l’avrei mai vista né trovata in quella penombra. PerDio….non avrei mai pensato di trovarmi così a disagio tra le illuminazioni medievali…e dire che ….ci sono abituata!
In un secondo tutto cambia. L’atmosfera magica di prima se ne deve essere andata con l’anno vecchio perché ora vedo solo….solo….tante e tante luci e lucette alquanto futuristiche.
-Oh…Michael….ma questo è il paese dei balocchi…..e tu sei il mio “Lucignolo”!
-Lucignolo? Chi è Lucignolo?
-Lascia perdere…te lo spiegherò in un altro momento.
Siamo in una grande stanza ASSOLUTAMENTE piena di video giochi…consolle….PC e quant’altro. Non ho mai visto una cosa del genere. Almeno non in una casa privata. Mi guardo intorno e dico:
-Uhauoooo….!
-E’ bella vero? Ti piace? Ma…forse no….Scusami ma credo di aver fatto una gaffe. Tu , in fondo sei una donna adulta,madre di famiglia. Che stupido a pensare che ti potessero interessare queste cose. Scusa, mi sono dimostrato ancora una volta infantile, anche con te, ….andiamo via!
-Stai scherzando? Non andrei via da questo posto neanche se mi ci trascinassi con la forza. Dimmi solo una cosa…..Devo pagare per giocare?
Ed ecco che ricomincia a ridere e a ridere e a ridere…..
-No. Sono seria. E’ inutile che ti ridi. Quando io avevo 16 anni…e tu eri un po’ più grandino di me…. Ma sicuramente più ricco….c’era un gioco che mi piaceva tantissimo. Aspetta …si chiamava Froger…o qualcosa di simile. C’erano delle simpatiche ranocchiette che dovevano attraversare la strada con….con mille pericoli… Bhè, sappi che io ero una campionessa in questo gioco. Tutti i sabati pomeriggio, con le mie amiche, dovevamo prendere l’autobus per andare nel paese dove c’era “stò” cavolo di giochetto e ci spendevamo un sacco di soldi per giocarci. All’epoca era uno dei giochi che andavano per la maggiore. Il bello è questi soldi noi non ce l’avevamo….dovevamo metterli da parte durante la settimana per poterci andare e….sacrificavamo i soldi che ci davano i genitori per la merenda quotidiana….Una parte per andare a giocare a Froger e…. una parte per andare in discoteca la domenica pomeriggio.
-Quindi ti piaceva anche andare a ballare?
-Stai scherzando?????Ballare per me è stata sempre la gioia della mia vita. Io ho frequentato tanto anni di danza moderna e ho ballato anche tante tue canzoni…..ma allora non avevo ancora il cervello per capire cosa stavo facendo. Le ballavo ma, senza sapere neanche di che cosa parlassero. Solo ora che le conosco veramente bene mi rendo conto e mi vergogno anche un po’. Soprattutto adesso che mi trovo dinnanzi a te.
Mi sento i suoi occhi dolcissimi addosso e mi sento in imbarazzo.
-Non guardarmi così ti prego. Mi sento così patetica.
-Perché?
-Ma dai….Io che ballo le tue canzoni….con quei costumi ridicoli addosso….
-Vuol dire che rinneghi ciò che hai fatto?
-NO….assolutamente no ma…avevo solo 16 anni e non ti conoscevo affatto. E’ che parlare di queste cose di fronte a te, …Cioè, tu non sei una persona qualunque….sei Michael Jackson!
-Lascia perdere questo dettaglio. Se non sbaglio poche ore fa mi hai detto tu stessa che ti faceva piacere stare con me a prescindere dal mio nome …giusto?
-Sì, è vero. Ed ero assolutamente sincera ma…..se andiamo a parlare di musica e di danza….per lo meno di quella che ho fatto io…..non riesco a prescindere dal fatto che ora, ci sei TU davanti a me.
Silenzio
-Ok, posso capirlo ma….a me non disturba affatto anzi! Comunque , se vuoi che lasciamo perdere il discorso della danza va bene. Andiamo a giocare a Froger?
-NO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Non dirmi che ce l’hai?
-Certo, piaceva anche a me quel gioco. E mi piace ancora oggi. E’ per questo che ho nella mia sala la slot originale. Vuoi fare una sfida?
-Ma non è giusto….Tu chissà da quanto tempo ti ci alleni. Io sono decenni che non ci gioco.
-Ma come? Non hai detto che eri una campionessa!
-E’ vero ma sono passati tanti di quegli anni….Ok,comunque io sono un tipo che non mollo…. Dai….facciamolo.
-Bene….però dobbiamo fare una scommessa.
-…Quale?
-Se vinco io…..rimarrai due giorni a casa mia..
-E se vinco io?
-Potrai decidere ciò che fare?
-Non mi sembra molto a mio favore la cosa ma le sfide mi eccitano sempre….e comunque la penalità ….non mi sembra così pessima….. Ok, ci sto!
Inutile descrivere la nostra sfida. Per quanto fossi stata campionessa all’età di 16 anni …chiunque avrebbe potuto battermi se avesse avuto la possibilità di allenarsi sempre. Per fortuna…va tutto a finire a ridere e a ridere … a darci spinte e “buffotti”, e “pacche” e baci e baci e baci….Tanti e tanti baci….
-Ok….non ne posso più. Sono veramente stanca…Hai vinto tu, almeno per stasera ma….mi rifarò!
-Quindi vuol dire che stanotte resterai a casa mia?
-Ma non ho neanche un pigiama o un ricambio per domani?
-Per il pigiama…..ti darò uno dei miei , se ti va. Ok, ti starà un po’ grande ma se ti metti solo la giacca penso che dovrebbe funzionare…..per il resto….non ti preoccupare….ci pensiamo domani….Magari posso farti accompagnare da Richard per prendere ciò che ti necessita…..L’importante è che ti vada di farlo….a prescindere dalla sfida che…era solo un gioco.
-Vabbè…..ci sto! Ma….proprio perché sei tu!!!!! -E lo bacio di nuovo. –Hai sonno?
-No. Proprio no… e tu?
-Direi….decisamente di no! Adesso ti porto io in un bel luogo che ho visto prima…..Dai,dai seguimi.
Lo prendo per la mano e lo invito a seguirmi nel salotto grande. Ormai i miei occhi si sono abituati a quella penombra fatta di candele e riescono a fargli strada. Ci fermiamo davanti al caminetto che ancora brilla di scintille di fuoco. Prendo un pezzo di legna e lo metto sul fuoco affinchè non si spenga. Mi siedo sul tappeto…prendo qualche cuscino dal divano e lo invito a sedersi accanto a me. Mi avvicino a lui e aspetto…aspetto che….Non c’è niente da aspettare…..lui mi bacia prima delicatamente e poi appasionatamente e i nostri corpi si ritrovano nuovamente avvinghiati…..
-Dì la verità…vorresti non avermi chiesto mai di fermarmi a dormire qui, a casa tua?.....