(Miss Piggy), 17/03/2010 11.29:Strano non fosse già stata postata 'sta notizia, perchè è di un paio di settimane fa...nel frattempo hanno fatto l'asta, ma il pezzo è rimasto invenduto. Per ora Ecco l'articolo. Non trova acquirenti il Michael Jackson formato Capodimonte il Piccolo — 06 marzo 2010 pagina 18 sezione: TRIESTE Sarà che il pop degli anni Ottanta a Trieste non va poi alla grande. Sarà che le sonorità d’oltreoceano più gettonate sono quelle che si sentono in piazza Unità sotto Natale. Sia come sia, la scultura di Enzo Arzenton ispirata al video “Thriller” di Michael Jackson e realizzata in porcellana Capodimonte non ha trovato un acquirente: l’opera è stata messa all’asta ieri alla Stadion di Riva Gulli (dove le tornate di vendita si concluderanno oggi con l’ultima tranche di oggetti all’incanto) al prezzo base di 9mila euro, ma tra il pubblico nessuno se l’è sentita di accaparrarsi il singolare oggetto. «Moltissime persone sono venute a vederla – racconta l’amministratore di Stadion Furio Princivalli – ma per il momento non abbiamo avuto offerte d’acquisto concrete». Il problema, spiega Princivalli, è che in Italia l’interesse per questo genere di cimeli è ancora molto rarefatto, a differenza di quanto accade negli Stati Uniti, dove il collezionismo degli oggetti dei Vip è un mercato milionario: «So che un cotton fioc appartenuto a Paris Hilton fu venduto per migliaia di euro – ricorda Princivalli – ma per ora cose del genere sono inimmaginabili qui da noi». La scultura di Arzenton è uno dei sei esemplari esistenti: tre di questi furono acquistati dall’entusiasta Re del Pop, uno è in possesso dell’autore e gli altri due sono appunto in vendita: «L’altro esemplare sul mercato è a Miami – dicono alla Stadion – dove è in vendita per 23mila dollari». Sulle ragioni della mancata vendita Princivalli avanza un’ipotesi: «Ai fan di Jackson interessa più vedere che possedere il pezzo – dice –, mentre per i collezionisti... È strano, ma penso che se Michael Jackson l’avesse toccata l’avremmo venduta con facilità e a un prezzo molto più alto». Una peculiarità di questo genere di collezionismo, che potrebbe anche ispirare qualche ricerca antropologica sulle “reliquie” delle pop star. In ogni caso è probabile che il pezzo di Arzenton sia destinato prima o poi a trovare la sua collocazione, anche se prima dovesse passare qualche tempo a Trieste: «È un oggetto particolare e sicuramente arriverà il giorno in cui il collezionista giusto verrà a sapere della sua esistenza – riflette Princivalli – nel frattempo aspettiamo di vedere se nei prossimi giorni arriva qualche proposta: le trattative ormai si svolgono in gran parte al telefono, e spesso anche dopo l’asta». Giovanni Tomasin