anche questo -ahimè- è triste, ma voglio far vedere l'amicizia fra Rosalie e Michael, che lei 8noi) non l ovogliamo lasciar solo, questo voglio far capire, che il suo mondo -in un certo senso- ci appartiene, se uno gli vuole bene...
8 capitolo
"Parlami di te. Parla del tuo mondo, del tuo mondo immerso nella fantasia. Parlami, parlami e non racchiuderti in te.
Parla di ciò che ti affligge, parla di ciò che ti fa star male...Ti prego.
Parla e non pensare che io lo dirò al mondo intero, non lo farò. Lo giuro. Sai parlare con gli occhi, con le tue canzoni, con il cuore, con l'anima; ma tutto questo non basta se non sai cosa significa Libertà. Parla del cielo, parla dei tuoi sogni, dei tuoi desideri, dei tuoi problemi, del tuo animo...parla di ciò che vuoi Michael, ma parla, Parlami di te."
-StooOop non ci siamo, non ci siamo il rumore è assordante!- dissi a gran voce ai miei colleghi -come potete sentir la canzone a un volume così accentuato e per giunta messo a cavolo?- ero arrabiata quella mattina, era l'ultimo concerto in Australia, per fortuna...non ne potevo più di quella tensione.
-Oh caspita, come fate a sentire il suono se c'è una risonanza così accentuata? Sembra di avere l'eco!- mi girava, mi girava perchè Michael era lì, a 20 metri da me e mi guardava negli occhi quasi piangendo. Quegli occhi già pieni di dolore -Ok. Basta, facciamo una cosa; riprenderò dopo, vado in pausa...ho giusto 10 minuti proprio..- guardai l'orologio -...ora!- non ne potevo di stare in quello studio, mentre al di là c'era Michael che sembrava un povera bestia bastonata...
Uscii dallo studio e andai direttamente da lui, con l'intenzione di parlarle. Perchè lo vedevo attraverso il vetro e lo vedevo come in una morsa di dolore..i suoi occhi, la sua stessa personalità, in questo momento lo trasmetteva.
Avrei voluto dirle -ehi Michael, cos'hai? Michael ti prego dimmi che stai bene, ti prego Michael, hai spento il tuo sorriso? Oh no, Michael tu non lo devi fare! E' per quei media vero? E' per i giornali vero? Perchè non te ne freghi del mondo intero Michael e continui per la tua strada? Michael...oh, non è da te, oh ti prego non dirmelo, perchè Devi soffrire per delle colpe che non hai? Michael..Michael, ehi!" tutto ciò mi sembrava scontato, si, avrei voluto davvero dirgli così, ma non era così facile, sembrava scostante, perso in sè, come se volesse un po di tranquillità ma non riusciva a completarla...
-Michael ce la fai?- riuscì a dire solo questo, mi appoggiai sullo spalto in cui era seduto anche lui, a fianco a lui.
Mi guardò rassegnato -Devo-
-Michael...perchè fai così?- le parole stavano cominciando a venirmi, quel fiume di parole che voleva uscire dalle mie labbra...
-Così come? Rosalie Non hai visto i giornali? Stanno parlando di me di come uno che Odia la propria razza, capisci?-
ODIA LA PROPRIA RAZZA, parole orribili, parole d'odio...parole che non si addicevano a Michael Jackson, o semplicemente al mio amico, al mio amico Michael.
-Ma tu lo sai che non è vero-
-Non sono io che lo devo sapere, ma la gente che comprerà, che leggerà, che vedrà, che mi Odierà...per queste notizie!-
-Non possono odiarti Michael-
-Lo hanno già fatto, Rosalie-
-ti prego non pensare all'odio, è un sentimento che non deve mai attraversare la tua vita-
-Non lo fa... lo pretende-
-L'odio non può...finchè ci sarà almeno uno che AMA, tu Michael, non smettere di amare...-
-Sei gentile-
-NO. Sono giusta, come nessuno lo è con te. Ti sfruttano, ti prendono, ti pretendono, ti amano e poi ti scordano..- l'arrabiatura non cessava di starmi nel cuore -pensano tu sia un oggetto forse? Ma chi si credono di essere? I tuoi creatori? Tutto ciò che hai fatto, lo hai fatto da solo, senza che nessun'altro oltre a te ha avuto merito! Non devi rendere conto a nessuno! Che si maledissero, che si maledissero tutti quelli che ti odiano!-
-Ehi, calma Rosalie- aveva visto che mi ero "infiammata", mi ero alzata dallo spalto e quasi gridavo nello stadio vuoto...
-Come posso? Tu muori...tu Morirai di male così, se non la smettono! Hai un animo sensibile, ti si vede negli occhi...-
-mi si vede negli occhi?-
-Si Michael, sei un essere gentile e altruista, lo so dal primo giorno in cui ti ho incontrato, non ricordi forse?-
-Il tuo capo che ti voleva licenziare?-
-già, ti devo un favore enorme...questo lavoro è la mia vita!-
-adori i suoni?-
-adoro lavorare per te Michael! Adoro la tua voce, le tue tonalità! E se solo sgarro di un po il tuo volume, quel magico splendore che hai nella voce non si sente più...-
-Oh- sorridesti alla mia risposta un po inadeguata, con la mia carica di 18 anni di ragazza italiana -Grazie-.
Mi sedetti di nuovo -Michael, Non farti prendere! Renditi Irragiungibile a chiunque!- era come un imperativo, Michael fallo! Diventa ciò che nessuno è mai stato, diventa anima ed essenza, diventa cuore e potenza...
-No.- rispondesti invece -Voglio essere alla portata di tutti- mi dicesti con dolcezza -voglio amare le persone e farle capire che i Tabloid dicono solo menzogne, voglio farlo capire..-
-Non puoi riuscirci...-
-Mi lascieranno solo? Mi lascierai solo?
Leave me alone-
-Mai-
-Dicono cose brutte su di me. Sono tutto tranne che quello che scrivono sui giornali...-
-Allora Michael, non so niente di te-
-già-
-Parlami di te allora-
-Ora?-
-Ho tempo. Non ti preoccupare, non sono l'unico tecnico in circolazione-
-Parlo di me...vuoi davvero?- chiese stupito come se nessuno al mondo avesse mai chiesto della sua vita, ma solo delle sue canzoni, dei video, degli scoop e del suo modo di vestire ecc...e nient'altro.
-Si Michael, voglio sapere come ti sei appassionato a questo mondo che è la musica, e l'hai fatto tuo in un tuo modo speciale, voglio sapere come fai a trasmettere quell'energia sul palco, voglio..voglio sapere CHI SEI Michael...-
-ti dirò tutto-
-Ne sono felice-
-E tu? Mi parlerai di te?-
-Un giorno, Michael, un giorno ti parlerò delle fontane di Roma, del cielo e dell'aria che si respira, della pizza Margherita e della pizza Capricciosa, della mia sorellina piccola, ti parlerò dei miei sogni, dei miei pensieri...dei desideri che ho per il nuovo anno, ti dirò delle strade che sanno di città, ti dirò del vento che soffia e del freddo che fa la mattina, ti dirò del mio liceo, della mia scuola professionale, ti dirò delle nuvole, dello smog, delle macchine e del traffico...- risi -ti dirò di Piazza di Spagna, ti dirò delle scale che portano ai sogni, ti dirò di uno "stadio" che non ospitava cantanti, ma Gladiatori! Ti dirò della mia squadra del cuore.- presi fiato...
-Ti dirò la mia vita Michael, ma un giorno, quando avrò tempo, ti dirò la mia vita quando non parleranno male di te e SARAI FELICE, ma ora Michael, parlami di te...parlami del tuo mondo...-
Non parlai MAI di me come avrei voluto, Non parlai mai, perchè il mondo è orribile e fa male.
Non parlai mai delle mie medaglie vinte nello sport, della mia goffagine nel vedere che la prima volta in America avevo già perso il volo, non ti raccontai MAI tanti anneddoti che volevo dirti...Non te li dissi MAI...
Volevo cancellare quella tristezza che ti saresti portato per sempre negli occhi, che ti perseguitava ormai da 20 anni e più. Avrei voluto, ma come potevo? Ero così impotente davanti a quel regno del male...
-Michael ti senti bene?-
ti accasciasti su di me, come se tu, avessi un dolore forte alla testa
-Michael...-
Poi mi spiegasti il tuo dolore, il tuo male, quello fisico...quello che anche ti perseguitava. E non mi dicesti la tua storia...non me ne parlasti più. Su quello spalto ancora raffiora il tuo profumo. Cadesti su di me, quando ti dissi di parlarmi del tuo mondo...come SE quel mondo TUO fosse caduto, come stavi cedendo tu...Stavi male dentro, fuori, sempre...e come potevi uscirne? Cadesti sulle mie gambe e io chiamai il suo manager il quale mi disse che era lo stress..."Ma quale stress, cavolo! Sta male! CI vuole un dottore!" Ti alzasti e ti mettesti una mano sul capo "No, sto bene...Devo continuare"..Questo non lo seppe nessuno, Che LUI voleva continuare...non lo seppe nessuno. Lo pensavano indifeso, ma lui ERA UN ABILE CRIMINALE, come poteva arrendersi? LUI era un VERO DURO...ti alzasti dalla sedia in cui due guardie del corpo ti portarono, mi dissi -E' il male che mi fanno, non lo vedi? Non gli basta? Comincia tutto dentro e ti nuoce per sempre..non gli basta?- la verità è che hai avuto anche dei mali fisici ma non lo hai detto a nessuno -perchè dovevi farlo?- per non alimentare altri scoop...
Ma io, Dio, ancora mi chiedo, come si può martorizzare un uomo così... come si può definire una malattia acuta come la sua un semplice "sbiancamento della pelle? Che abbia Michael voluto diventare uno zombie veramente? L'amato Thriller lo sta facendo diventare realtà?" un semplice scoop, un semplice "sbiancamento con candeggina, forse?" Ah-ah molto divertente, No Michael perchè avresti dovuto aprirti al pubblico in modo così intimo, perchè avresti dovuto? Avrebbero dovuto capire che TU AMAVI LA TUA RAZZA, ma se uno ha una malattia non è certo per colpa sua!
Eppure alla fine, l'hai anche detto, perchè pensavi che così avrebbero compreso...e invece NO, invece no Michael...
Come sempre eri troppo un Peter Pan senza ombra, senza la macchia, senza Quella macchia -nera- che circonda ogni uomo...
non ho il tempo di correggerlo mi dispiace!!! DEVO SCAPPARE!!! ^O^
[Modificato da GioTanner 23/10/2009 22:31]