00 05/12/2009 21:29
Sto leggendo questo libro.. credo sinceramente che il signor rabbino poteva veramente evitarsi tutta l'introduzione nella quale mi pare esageri con l'autocelebrazione.. da come parla sembra che lui sia la guida spirituale perfetta per tutti.. e penso che dovesse evitare anche certi consigli che suonano quasi come offensivi.. io credo che alla fine non sia riuscito nemmeno lui a capire michael.. non può permettersi di giudicare.. è facile dire che doveva farsi degli amici.. non è semplice per uno nella posizione di Michael.. sono poche le persone che ti avvicinano per quello che sei.. e così tante altre cose.. secondo me lui ha capito la profonda posizione di isolamento in cui si trovava michael ma non ha capito che non dipendeva solo da lui.. non è facile trovare qualcuno che ti stia vicino per quello che sei quando sei Michael Jackson.. e non poteva certo pretendere di fargli avere una vita normale a quarant'anni.. primo perchè comunque era troppo famoso per riuscirci.. non avrebbe mai potuto andare in mezzo alle altre persone come uno qualunque.. e secondo.. quando hai vissuto tutta la tua vita senza essere veramente amato da qualcuno per quello che sei.. a 40 anni è troppo tardi.. la crudeltà della vita aveva già parzialmente distrutto michael..

A parte questa introduzione che non mi è piaciuta per niente, il libro è molto triste e doloroso da leggere.. ma molto molto interessante..