Dolcissimo Michael, ti amo da quando sono una bambina, con te ho scoperto la gioia della musica, l’estasi della danza, il fascino della fantasia, le pulsioni dell’amore. Crescendo, ho imparato a soffermarmi sui tuoi testi e l’incontro tra la mia sensibilità ed i tuoi messaggi mi ha reso la donna che sono oggi, disposta sempre a dare qualcosa di me prima di ricevere dagli altri, attenta a svincolarmi dai pregiudizi e dalle meschinità, incline all’ascolto, all’abbraccio, all’empatia.
Non imbarazzarti se ti dico che la mia famiglia e tu, si proprio tu, siete stati i miei maestri di vita. Quel meraviglioso strumento della natura che sentivi di essere, venuto al mondo per regalare gioia e amore nell’espressione della tua arte, ha trovato terreno fertile in me: ogni volta che ti sei manifestato in qualche modo, io mi sono sentita come il più bel giardino di fiori della terra, ricco di colori, profumi, sapori. Ho scelto di vivere tutto questo nella mia intimità perché sapevo di non avere l’alternativa che volevo io: ringraziarti guardandoti negli occhi sarebbe stato possibile solo invadendo la tua privacy ed io non mi sono mai permessa neanche di pensarlo. Ho sempre sognato di poterti incontrare per caso, per la coincidenza più fortunata che potessi immaginare: sono convinta che soltanto in quel modo avrei potuto farti percepire il dono del mio cuore senza spaventarti o farti sentire la responsabilità di darmi qualcosa in cambio. Ho sempre avvertito un’enorme pressione su di te e non volevo contribuirvi, nemmeno attraverso ciò che si potrebbero definire dimostrazioni di affetto da parte dei tuoi fans. Sai perché ti scrivo oggi? Perché sento che questa potrebbe essere un’opportunità di farti quel dono senza che tu senta alcun obbligo. La notizia della tua morte sta coinvolgendo milioni di persone e l’intensità del dolore e dello sconforto sta portando probabilmente ad un delirio collettivo che ha generato l’ipotesi che tu sia ancora vivo, nascosto chissà dove ma vivo. Se così fosse, mio adorato Michael, tu non potresti sentirti in obbligo con me in nessun modo, saresti costretto dalle circostanze a prendere senza dare, a non restituirmi uno dei tuoi meravigliosi sorrisi o dei tuoi tenerissimi abbracci. Io non voglio chiedermi se sono vittima di quel delirio, non voglio sapere se ciò che sto facendo sia sensato o meno, ho solo bisogno di agire stavolta, anche per uno 0,000000000001 % di possibilità che tu possa essere ancora vivo. Voglio tu sappia che sono dalla tua parte, dalla parte di Michael uomo, che ho capito cosa volevi dire quando cantavi “before you judge me, try hard to love me”, che ti amo con tutte le tue fragilità, le tue paure, i tuoi limiti, che sono strafelice se in questo momento sbirci sui siti dedicati a te e magari stai leggendo le mie parole, che mai mi sentirò offesa o tradita da te, MAI, che ti appoggio completamente, che sei stato, sei e sarai sempre per me una delle persone più straordinarie e meravigliose che questo mondo abbia visto nascere, che ti avevo già regalato il mio cuore a 7 anni e che da oggi in poi cambia solo il fatto che ho trovato le condizioni giuste, dal mio punto di vista, per fartelo sapere. Ho pianto ogni tua lacrima, ho sentito ogni livido sulla tua anima, ho sospirato di dolore, di rabbia, di amarezza insieme a te:
se solo condividerlo da lontano a me ha fatto un male insopportabile, posso forse immaginare quali pene abbia sofferto tu. Quanto vorrei che quello 0,000000000001 % di possibilità fosse reale, quanto vorrei che tu fossi VIVO, MICHAEL!! O in questa vita, o dentro di me, o nell’eternità, devi sapere che la mia anima si completa nella tua, ne avverto la sensazione ogni volta che ti sento o ti vedo cantare e ballare e forse un giorno, in qualche modo, questa sensazione diventerà realtà.