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"Domani"

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    elimj
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    00 06/05/2009 13:47
    Aiutiamo l'Abruzzo
    "Pagherei di tasca mia per poter spingere il bottone rewind e fermare tutto a un attimo prima della tragedia. Vorrei riattaccare i quadri nei muri, rimettere gli spazzolini nei bicchieri e i giocattoli nei letti dei bambini. Penso che gli anziani non sentiranno più l'odore delle loro stanze. Noi musicisti, che siamo dei privilegiati, avevamo il dovere di cittadini di fare qualcosa, per sentirci almeno un poco all'altezza dei volontari che sono andati lì». È emozionato Mauro Pagani, il virtuoso multistrumentista ex Pfm e collaboratore di De Andrè o Ligabue. Si capisce che ha davvero sentito sulla pelle l'urgenza di offrire un suo brano di qualche anno fa, "Domani", perché fosse rivisitato per l'occasione tragica del sisma e ricantato da 56 mostri sacri del pop e rock italiano.

    Tutto «l'arco costituzionale» della nostra musica, dalle star come Liga, Ferro, Pausini, Elisa, Giorgia, Nanni, Pelù, Cremonini, Ferreri, ai senatori come Venditti, Baglioni, Morandi, Vecchioni, Albano, passando per gli eroi underground Afterhours, Baustelle, Morgan, ai rapper J Ax, Frankie Hi Nrg, Marracash, e via elencando. Molti, confessano, non si parlavano da anni, ma guardarsi negli occhi e cantare è stato un attimo. Forse, al di là della retorica è davvero un punto di svolta per la musica italiana, troppo spesso immersa nelle proprie piccinerie egotiche.

    «È stato un miracolo nato dalla fretta», lo definisce Mauro assieme a Lorenzo "Jovanotti" Cherubini e Giuliano Sangiorgi, leader dei Negramaro. Non sono passati più di quattro giorni dalle prime telefonate fra i tre promotori, sino all'incisione collettiva. Tutti fisicamente riuniti (a titolo gratuito, e sotto l'egida discografica di Caterina Caselli) negli studi milanesi di Pagani affinché "Domani 21-04-2009" vedesse la luce dopo una registrazione e sopratutto un missaggio che davvero hanno del miracoloso. Anche perché il risultato finale non è un pastrocchio, ma conserva una sua continuità, molto coinvolgente, nonostante gli stili diversi degli interpreti.

    «Quasi sessanta cantanti per trenta righe di testo - spiegano i tre produttori artistici del disco - ma tutti si sono messi lì con totale disponibilità, senza chiedere spazi maggiori per la propria voce. Però senti quella frase di Battiato, cinque parole, e lì c'è tutta la sua anima artistica. E così gli altri. L'unica certezza di partenza era che la parte in inglese fosse perfetta per...Zucchero». In certi momenti l'atmosfera era quella «gioiosa e creativa di un collettivo studentesco. Sembrava una manifestazione. Una giornata storica, anzi onirica», la definiscono Sangiorgi e "Jova". L'obiettivo di "Domani", trasmessa per la prima volta in tutte le radio d'Italia alle 3.32 nella notte appena trascorsa, a un mese esatto dal sisma, è di vendere almeno un milione di copie del cd (che dal 15 maggio sarà in vendita con tanto di videoclip e versione strumentale al prezzo di 5 euro), e altrettante del formato digitale, disponibile su internet da venerdì 8. Il ricavato, che sarà costantemente monitorato attraverso il sito www.domani21aprile2009.it, sarà destinato alla ricostruzione, restauro e consolidamento del Conservatorio Alfredo Casella e del Teatro Stabile d'Abruzzo dell'Aquila.

    Un target individuato per garantire trasparenza nella gestione dei fondi: le iniziative di beneficenza del rock del passato (in primis il Live Aid di Geldof) insegnano che occorre cautela nel passaggio dal dato creativo a quello gestionale. Ma ormai la musica italiana si è messa in moto per l'Abruzzo, e non sarà sensato fermarla. Il 21 giugno a San Siro il megaconcerto delle ladies (Pausini, Giorgia, Elisa, Mannoia e decine di altre voci femminili), poi si penserà al concertone degli "Artisti uniti per l'Abruzzo". Quando lo avvicini, Pagani ipotizza una data a fine estate «e se i promoter si mettessero d'accordo, Roma sarebbe l'ideale». Lorenzo approva, «perché adesso sono i giorni del lutto, e quella dovrà essere una festa». Prima ti suggerisce l'Olimpico, poi si ricorda che a settembre sarà tempo di calcio e allora te la butta lì: «Tutti a cantare al Circo Massimo». Dopo questo disco, ogni cosa sembra possibile."
    iltempo.ilsole24ore.com/2009/05/06/1020904-canto_abruz...


    La canzone è molto carina e anche il video ... Fa molto "We are the world" :P
    Su I-tunes è disponibile, basta poco ;)
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    robyjacko88
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    00 06/05/2009 16:51
    Mi hai preceduto [SM=g27823]
    Sul sito ufficiale dell'iniziativa è già visibile il video!

    Vedere i nostri artisti italiani INSIEME, sia amati che non, ma comunque UNITI per questa causa di solidarietà, mi ha commosso.

    Rivedere poi Elisa dopo tanto tempo poi, per me, un' emozione in più..

    Ovviamente, il 21 giugno sarò presente [SM=g27822]

    Per noi non è mai iniziato e non finirà mai.
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    Darth-Ragiu
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    00 06/05/2009 19:20
    si, fa molto "we are the world", ma finchè si imita qualcosa di utile direi che è lecito.

    Devo dire che anche a me ha fatto un certo effetto vedere tutti quegli artisti italiani insieme. Penso che la scaricherò da iTunes.

    Darth-Ragiu. Postato 25 Giugno 2009. Ore 21.33

    voglio vedere la gente che si strappa i capelli, ma dove siete????
    l'avete capito che mancano 17 schifosissimi giorni???

    Bubbles. Postato 28 Giugno 2009. Ore 23.40

    uno dei post + tristi in assoluto! alle ore 21.33: a 2 ore circa dalla fine!
    tutto polverizzato: un grumo d emozioni polverizzato in un solo colpo, un grumo di aspettative,
    di ansie per l'evento per l'attesa dei biglietti, le emozioni per aver preso un biglietto, il conto alla rovescia,
    insomma un piccolo istante(l'istante in cui si muore) ha cancellato settimane, mesi di emozioni.

    Posts tratti dal thread: "Topic delle emozioni pre/cum/post concerto" di MJ Junior

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    romj7
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    00 06/05/2009 19:23
    Jovanotti e Giuliano sono stati davvero fantastici questa e una bella iniziativa e credo che tutti dovremmo contribuire per aiutare questo progetto

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    anna1973
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    00 06/05/2009 19:27
    Sì gran bella iniziativa

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    criticofan
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    00 06/05/2009 19:28
    Manco 1 Euro...
    Questo post è un po' OFF-TOPIC. Cioè, non riguarda la canzone in oggetto, ma riguarda la beneficenza e l'Abruzzo. Voglio postare una mail che ho ricevuto. Non voglio (e forse non posso) svelare l'identità dell'autore, per questioni di privacy.
    Ma rispecchia esattamente il mio pensiero sull'argomento BENEFICENZA verso l'ABRUZZO.
    Non fermatevi alle prime righe, non fraintendete il suo seignificato....leggetela TUTTA!

    Scusate, ma io non darò neanche un centesimo di euro a favore di chi raccoglie fondi per le popolazioni terremotate in Abruzzo. So che la mia suona come una bestemmia. E che di solito si sbandiera il contrario, senza il pudore che la carità richiede. Ma io ho deciso. Non telefonerò a nessun numero che mi sottrarrà due euro dal mio conto telefonico, non manderò nessun sms al costo di un euro. Non partiranno bonifici, né versamenti alle poste. Non ho posti letto da offrire, case al mare da destinare a famigliole bisognose, né vecchi vestiti, peraltro ormai passati di moda.

    Ho resistito agli appelli dei vip, ai minuti di silenzio dei calciatori, alle testimonianze dei politici, al pianto in diretta del premier. Non mi hanno impressionato i palinsesti travolti, le dirette no-stop, le scritte in sovrimpressione durante gli show della sera. Non do un euro.
    E credo che questo sia il più grande gesto di civiltà, che in questo
    momento, da italiano, io possa fare.

    Non do un euro perché è la beneficienza che rovina questo Paese, lo
    stereotipo dell'italiano generoso, del popolo pasticcione che ne combina di cotte e di crude, e poi però sa farsi perdonare tutto con questi slanci nei momenti delle tragedie. Ecco, io sono stanco di questa Italia. Non voglio che si perdoni più nulla. La generosità, purtroppo, la beneficienza, fa da pretesto. Siamo ancora lì, fermi sull'orlo del pozzo di Alfredino, a vedere come va a finire, stringendoci l'uno con l'altro.. Soffriamo (e offriamo) una compassione autentica. Ma non ci siamo mossi di un centimetro.

    Eppure penso che le tragedie, tutte, possono essere prevenute. I pozzi coperti. Le responsabilità accertate. I danni riparati in poco tempo. Non do una lira, perché pago già le tasse. E sono tante. E in queste tasse ci sono già dentro i soldi per la ricostruzione, per gli aiuti, per la protezione civile. Che vengono sempre spesi per fare altro. E quindi ogni volta la Protezione Civile chiede soldi agli italiani. E io dico no. Si rivolgano invece ai tanti eccellenti evasori che attraversano l'economia del nostro Paese. E nelle mie tasse c'è previsto anche il pagamento di tribunali che dovrebbero accertare chi specula sulla sicurezza degli edifici, e dovrebbero farlo prima che succedano le catastrofi. Con le mie tasse pago anche una classe politica, tutta, ad ogni livello, che non riesce a fare nulla, ma proprio nulla, che non sia passerella.

    C'è andato pure il presidente della Regione Siciliana, Lombardo, a
    visitare i posti terremotati. In un viaggio pagato - come tutti gli altri - da noi contribuenti. Ma a fare cosa? Ce n'era proprio bisogno?

    Il tempo del dolore non può essere scandito dal silenzio, ma tutto deve essere masticato, riprodotto, ad uso e consumo degli spettatori.
    Avrei potuto scucirlo qualche centesimo. Poi ho visto addirittura Schifani, nei posti del terremoto. Il Presidente del Senato dice che "in questo momento serve l'unità di tutta la politica". Evviva. Ma io non sto con voi, perché io non sono come voi, io lavoro, non campo di politica, alle spalle della comunità. E poi mentre voi, voi tutti, avete responsabilità su quello che è successo, perché governate con diverse forme - da generazioni - gli italiani e il suolo che calpestano, io non ho colpa di nulla. Anzi, io sono per la giustizia. Voi siete per una solidarietà che copra le amnesie di una
    giustizia che non c'è.

    Io non lo do, l'euro. Perché mi sono ricordato che mia madre, che ha
    servito lo Stato 40 anni, prende di pensione in un anno quasi quanto
    Schifani guadagna in un mese. E allora perché io devo uscire questo euro? Per compensare cosa? A proposito. Quando ci fu il Belice i miei lo sentirono eccome quel terremoto. E diedero un po' dei loro risparmi alle popolazioni terremotate.

    Poi ci fu l'Irpinia. E anche lì i miei fecero il bravo e simbolico
    versamento su conto corrente postale. Per la ricostruzione. E sappiamo tutti come è andata. Dopo l'Irpinia ci fu l'Umbria, e San Giuliano, e di fronte lo strazio della scuola caduta sui bambini non puoi restare indifferente.

    Ma ora basta. A che servono gli aiuti se poi si continua a fare sempre come prima? Hanno scoperto, dei bravi giornalisti (ecco come spendere bene un euro: comprando un giornale scritto da bravi giornalisti) che una delle scuole crollate a L'Aquila in realtà era un albergo, che un tratto di penna di un funzionario compiacente aveva trasformato in edificio scolastico, nonostante non ci fossero assolutamente i minimi requisiti di sicurezza per farlo.

    Nella città di Marsala, c'è una scuola, la più popolosa,
    l'Istituto Tecnico Commerciale, che da 30 anni sta in un edificio che è un albergo trasformato in scuola. Nessun criterio di sicurezza rispettato, un edificio di cartapesta, 600 alunni. La Provincia ha speso quasi 7 milioni di euro d'affitto fino ad ora, per quella scuola, dove - per dirne una - nella palestra lo scorso Ottobre è caduto con lo scirocco (lo scirocco!! Non il terremoto! Lo scirocco! C'è una scala Mercalli per lo scirocco? O ce la dobbiamo inventare?) il controsoffitto in amianto.

    Ecco, in quei milioni di euro c'è, annegato, con gli altri, anche
    l'euro della mia vergogna per una classe politica che non sa decidere nulla, se non come arricchirsi senza ritegno e fare arricchire per tornaconto.
    Stavo per digitarlo, l'sms della coscienza a posto, poi al Tg1 hanno
    sottolineato gli eccezionali ascolti del giorno prima durante la diretta sul terremoto. E siccome quel servizio pubblico lo pago io, con il canone, ho capito che già era qualcosa se non chiedevo il rimborso del canone per quella bestialità che avevano detto.

    Io non do una lira per i paesi terremotati. E non ne voglio se qualcosa succede a me. Voglio solo uno Stato efficiente, dove non comandino i furbi. E siccome so già che così non sarà, penso anche che il terremoto è il gratta e vinci di chi fa politica. Ora tutti hanno l'alibi per non parlare
    d'altro, ora nessuno potrà criticare il governo o la maggioranza (tutta, anche quella che sta all'opposizione) perché c'è il terremoto. Come l'11 Settembre, il terremoto e l'Abruzzo saranno il paravento per giustificare tutto.

    Ci sono migliaia di sprechi di risorse in questo paese, ogni giorno. Se solo volesse davvero, lo Stato saprebbe come risparmiare per aiutare gli sfollati: congelando gli stipendi dei politici per un anno, o quelli dei super manager, accorpando le prossime elezioni
    europee al referendum.
    Sono le prime cose che mi vengono in mente. E ogni nuova cosa che penso mi monta sempre più rabbia.

    Io non do una lira. E do il più grande aiuto possibile. La mia rabbia, il mio sdegno. Perché rivendico in questi giorni difficili il mio diritto di italiano di avere una casa sicura. E mi nasce un rabbia dentro che diventa pianto, quando sento dire "in Giappone non sarebbe successo", come se i giapponesi avessero scoperto una cosa nuova, come se il knowhow del Sol Levante fosse solo un' esclusiva loro. Ogni studente di ingegneria fresco di laurea sa come si fanno le costruzioni. Glielo fanno dimenticare all'atto pratico.

    E io piango di rabbia perché a morire sono sempre i poveracci, e nel
    frastuono della televisione non c'è neanche un poeta a
    dirci come stanno le cose, a raccogliere il dolore degli ultimi. Li hanno uccisi tutti, i poeti, in questo paese, o li hanno fatti morire di noia. Ma io, qui, oggi, mi sento italiano, povero tra i
    poveri, e rivendico il diritto di dire quello che penso. Come la natura quando muove la terra, d'altronde.

    "Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"

  • °°°FoReVeR°YoUnG°°°
    00 06/05/2009 20:03
    gia sentita e visto il video, c'è anche il grigna...l'iniziativa mi piace, non sopporto come lo stato faccia leva sulla sensibilità degli italiani paraculandosi la responsabilità economica che gli spetta.

    Furbi i politici, ti invitano a donare soldi così, non solopassano x altruisti e uomini di cuore, ma lasciano alle nostre tasche il compito che spetta a loro (con i nostri soldi delle tasse).
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    bubbl€$
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    00 06/05/2009 23:41
    Re: Manco 1 Euro...
    criticofan, 06/05/2009 19.28:

    Questo post è un po' OFF-TOPIC. Cioè, non riguarda la canzone in oggetto, ma riguarda la beneficenza e l'Abruzzo. Voglio postare una mail che ho ricevuto. Non voglio (e forse non posso) svelare l'identità dell'autore, per questioni di privacy.
    Ma rispecchia esattamente il mio pensiero sull'argomento BENEFICENZA verso l'ABRUZZO.
    Non fermatevi alle prime righe, non fraintendete il suo seignificato....leggetela TUTTA!




    ADDIRITTURA ti fai problemi per l'identità di questo autore che poi sarebbe GIACOMO DI GIROLAMO, di Marsala, che ha aperto un gruppo su FACEBOOK dove scrive le cose che hai citato tu e che è stato ripreso dai media, tanto che, prima Adriano Sofri su Repubblica, poi Santoro ad Annozero, l'hanno citato e Santoro addirittura invitato più di una volta in programma????? ESAGERATO!

    Comunque l'iniziativa della canzone "DOMANI" è commovente ed impressionante per il numero di artisti che via hanno contribuito,inoltre la canzone non è neanche male! ma la tesi di DI GIROLAMO la condivido in pieno pure io!

    per l'ITALIANO MEDIO è NECESSARIO UN BEL RIPASSO DI LEGALITà E DI STORIA DELLA LEGALITà, PERCHè ANCHE TRAGEDIE COME QUESTE SONO AGGRAVATE DALLA MANCANZA DI LEGALITà IN ITALIA!
    dato che la legalità non viene rispettata già a cominciare dal PRESIDENTE DEL CONSIGLIO, CHE TRA LE TANTE COSE CHE HA DETTO CI FU QUELLA FRASE NELLA QUALE DICEVA CHE è MORALMENTE GIUSTO NON PAGARE LE TASSE PERCHè SONO TROPPE, è NATURALE CHE L'ITALIA SIA NELLA SITUAZIONE ATTUALE: ovvero una scadente democrazia che campa ancora di credito grazie agli uomini che hanno dato vita alla Costituzione nel '48.

    provocatoriamente, penso che in alternativa al ripasso di legalità, l'italia avrebbe bisogno allora di UN BEL RIPASSO DI VENTENNIO FASCISTA, così dopo un ventennio simile uscirebbe fuori una generazione migliore + simile a quella della Costituzione del '48.
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    criticofan
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    00 06/05/2009 23:46
    Re: Re: Manco 1 Euro...
    bubbl€$, 06/05/2009 23.41:




    ADDIRITTURA ti fai problemi per l'identità di questo autore che poi sarebbe GIACOMO DI GIROLAMO, di Marsala, che ha aperto un gruppo su FACEBOOK dove scrive le cose che hai citato tu e che è stato ripreso dai media, tanto che, prima Adriano Sofri su Repubblica, poi Santoro ad Annozero, l'hanno citato e Santoro addirittura invitato più di una volta in programma????? ESAGERATO!

    QUOTE]

    Sono un maniaco...della legalità! [SM=g27827]
    Sai, in fondo alla mail c'era scritto chiaramente di non diffonderla al di fuori dei canali privati, io l'ho preso alla lettera...



    "Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"

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    elimj
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    00 07/05/2009 11:12
    è un bel progetto :) e la canzone è davvero bella, testo e musica:

    DOMANI

    tra le nuvole e il mare
    passano i sogni di tutti
    passa il sole ogni giorno
    senza mai tardare
    dove sarò domani
    dove sarò

    tra le nuvole e il mare
    c'è una stazione di posta
    uno straccio di stella messa lì a consolazione
    sul sentiero infinito
    del maestrale

    day by day hold me
    shine on me
    day by day hold me
    shine on me

    ma domani domani
    domani dov'è
    dov'è che si passa il confine
    che di colpo la vita
    sembra fatta per me
    e comincia domani

    tra le nuvole e il mare
    si può fare e rifare
    con un po' di fortuna
    si può dimenticare
    dove sarò domani
    dove sarò

    tra le nuvole e il mare
    si può andare e andare
    sulla scia delle navi
    di là del temporale
    e qualche volta si vede
    una luce di prua
    e qualcuno grida
    domani
    la vita la vita
    si fa grande così
    e' domani
    domani
    =)
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