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[bio] Gli amori di Michael: ma quali amori?

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  • (Malombra)
    00 14/09/2009 22:36
    Tutti i grandi poeti hanno descritto e descrivono l'amore in maniera straordinaria, ma la maggior parte di loro non lo ha mai conosciuto.
    E' proprio per questo che diventano grandi poeti.
    Emily Dickinson non uscì mai dal perimetro limitato del giardino di casa sua, ma descriveva la bellezza del mondo, della terra, dei monti, del mare che non vide mai nella vita come nessun esploratore avrebbe saputo fare.
    Il punto è che gli artisti hanno dentro quello che gli altri cercano fuori. A quel punto, l'esperienza della realtà diviene superflua.

    L'ossessione della paternità?
    Già il fatto che la si descriva come ossessione non è un gran bel segnale; avrebbe dovuto essere un desiderio da coltivare legittimamente, ma da superare senza forzature nel caso in cui ci si fosse resi conto che non vi erano le condizioni adatte per realizzarlo.

    Il fatto che Michael abbia voluto figli ad ogni costo, testimonia ulteriormente la sua invalicabile solitudine, derivante dall'incapacità, o impossibilità, se preferite, di stabilire relazioni con gli adulti.
    I figli sono bambini e lui solo con i bambini si sentiva al sicuro.
  • VolodiSogno
    00 14/09/2009 23:29
    Re:
    (Malombra), 14/09/2009 22.36:

    Tutti i grandi poeti hanno descritto e descrivono l'amore in maniera straordinaria, ma la maggior parte di loro non lo ha mai conosciuto.
    E' proprio per questo che diventano grandi poeti.
    Emily Dickinson non uscì mai dal perimetro limitato del giardino di casa sua, ma descriveva la bellezza del mondo, della terra, dei monti, del mare che non vide mai nella vita come nessun esploratore avrebbe saputo fare.
    Il punto è che gli artisti hanno dentro quello che gli altri cercano fuori. A quel punto, l'esperienza della realtà diviene superflua.

    L'ossessione della paternità?
    Già il fatto che la si descriva come ossessione non è un gran bel segnale; avrebbe dovuto essere un desiderio da coltivare legittimamente, ma da superare senza forzature nel caso in cui ci si fosse resi conto che non vi erano le condizioni adatte per realizzarlo.

    Il fatto che Michael abbia voluto figli ad ogni costo, testimonia ulteriormente la sua invalicabile solitudine, derivante dall'incapacità, o impossibilità, se preferite, di stabilire relazioni con gli adulti.
    I figli sono bambini e lui solo con i bambini si sentiva al sicuro.



    e perchè mai scusa ? quante persone desiderano figli e li adottano o pagano per avere uteri in affitto, quante persone di una certa età desiderano un figlio ad ogni costo e ci riescono ? il fatto che non riuscisse a stabilire relazioni con adulti , tra l'altro neanche è vero questo,ha una motivazione,sentitosi tradito e ferito piu volte dopo aver riposto fiducia negli altri,pensi avessi potuto? io dico di no.lui non poteva fare esperienze con la realtà,non poteva. se ci riusciva doveva inventarsi degli espedienti ogni volta.emily dickinson
    ha fatto una scelta di segregazione volontaria in giovane età,e questo esempio è fuorviante, non dimostra che mj non abbia mai amato.
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    00 14/09/2009 23:38
    Re: Re:
    (Malombra), 13/09/2009 20.18:

    ramj, 13/09/2009 18.47:

    Grazie Malombra sei sempre molto chiara e una delle più imparziali. A proposito dell'ultima frase è la mia rabbia più grande e che mi ha portato a conoscere meglio la sua vita personale come mai nessuno lo abbia mai provato ad aiutare famiglia, amici, entourage anche se forse tu mi confermerai se l'interessato non ammette il problema questo non esiste per nessuno......




    A questo riguardo posso solo formulare delle ipotesi.

    Sicuramente una persona che non amette di avere un problema non può essere aiutata: in questi casi si deve cercare innanzitutto di guidare la persona a prendere coscienza che il problema esiste.

    Michael si era creato, pur nel suo caos interiore, una sorta di equilibrio precario che, sicuramente, non gli rimandava l'urgenza di affrontare la propria problematicità.
    Aveva a disposizione farmaci per sedare il dolore interiore, farmaci per sedare quello fisico, donne disposte ad affittargli uteri e la fecondazione assistita che rendeva superfluo l'atto sessuale.

    Se gli si fossero tolti tutti questi pseudo-salvagenti esistenziali, sarebbe stato costretto ad affrontare se stesso.
    Mi chi aveva l'autorevolezza necessaria ad impedire al "re del pop"( miliardario, strafamoso, geniale e testardo) di autodistruggersi?

    Probabilmente solo la madre, che bisogna vedere se era cosciente del livello di angoscia e precarietà del figlio. Può darsi che anche lei vedesse nel mondo artificiale che Michael si era costruito su misura una specie di salvezza, come può essere che avesse tentato già d'intervenire, senza successo, e non sapesse più come agire.





    Malombra, io ti ringrazio per la pacatezza e la pertinenza con cui affronti un argmento così "misterioso" e delicato. Delicato perché afferisce alla sfera più privata e intima delle persone e dunque è triste che si debba analizzare questa parte della vita di Michael come una fenomenologia da "manuale", non potendo comunque conoscere i fatti; "misterioso" perché è in fondo l'aggettivo più adatto a tanti aspetti della sua vita, aspetti tanto gelosamente custoditi nel riserbo da lui stesso (come è giusto) e costantemente "violentati" in maniera pedissequa, ossessiva, distorta da tutta una schiera di presunti beninformati e "testimoni oculari o auricolari" che si autopromuovono come un misto tra Paolo Crepet e Vittorino Andreoli [SM=g27824] , e che mi danno l'urto al sistema nervoso. Anche se ci fermiamo sempre al campo delle ipotesi, almeno in termini teorici (non avendo potuto fare una "diagnosi" sul campo) tu sei molto precisa e competente ed è molto interessante leggere quello che scrivi perché, almeno per quanto mi riguarda, le tue anaisi mi danno lo spunto per cercare di guardare da un'altra prospettiva l'uomo Michael.
    Lo confesso.
    Sull'argomento non sono affatto lucida ed oggettiva.
    La signora in oggetto, infatti, non mi è mai piaciuta per tanti motivi che non elenco (sennò poi la diagnosi la devi fare a me [SM=g27828] )
    Fosse stato un matrimonio farsa come in molti ritenevano al tempo, mi chiedevo perché se la portasse sempre dietro...per avvalorare la recita? Ma lui si dichiarava innamorato e allora perché non credergli?
    Quello che mi ha molto infastidito sono state le dichiarazioni poco fini, ma è una mia opinione, anzi decisamente esplicite di lei sulla loro vita sessuale. Cui prodest, (soprattutto se le tue ipotesi fossero azzeccate)?
    Perché sentire il bisogno di "ostentare" e dare in pasto a tutti una cosa così privata? Si sarà chiesta lei, mentre rivelava certi particolari, come potesse sentirsi lui nell'essere "denudato" proprio dalla persona che riteneva di amare?
    Fatte queste premesse ti chiedo...lui forse non aveva maturato l'idea di dover affrontare se stesso. Ma lei, la moglie, perché non avrebbe dovuto e potuto chiedere a nessuno un "consiglio" su come affrontare un uomo così fuori dall'ordinario?
    Mi spieghi, senza rischiare di essere denunciate alla buoncostume, la differenza tra l'impotenza fisica e quella psicologica e cosa intendi quando dici che "l'atto sessuale in sé prevede "l'attività" del maschio e non la passività tipica del bambino"?
    Per la sua educazione, le sue convinzioni morali, i problemi legati all'infanzia ecc ecc, Michael forse aveva un'idea cerebrale e idealizzata di cosa fosse l'amore, la passione, un rapporto con una donna, però ad un certo punto, una pulsione sessuale è una pulsione sessuale e io non credo che lui ritenesse che...comportarsi "da adulti" e giocare ai fidanzatini fosse la stessa cosa, no?
    Infine, come ti spieghi quel'atteggiamento prepotentemente sensuale ed ammiccante nel ballo? Com'è possibile che una persona timida e riservata riuscisse a trasformarsi in un animale da palcoscenico capace di gettare in una tempesta ormonale migliaia di persone?
    E sempre a tal proposito, mi chiedo come potesse non avere consapevolezza di sé o non avere coscienza del suo aspetto, essere insicuro...uno che usa il suo corpo in quel modo non può non sapere cosa itende suscitare e cosa poi effttivamente suscita.
    E allora? dove comincia il diavolo e dove finisce l'acqua santa?
  • (Malombra)
    00 14/09/2009 23:54
    Re: Re:
    VolodiSogno, 14/09/2009 23.29:



    e perchè mai scusa ? quante persone desiderano figli e li adottano o pagano per avere uteri in affitto, quante persone di una certa età desiderano un figlio ad ogni costo e ci riescono ? il fatto che non riuscisse a stabilire relazioni con adulti , tra l'altro neanche è vero questo,ha una motivazione,sentitosi tradito e ferito piu volte dopo aver riposto fiducia negli altri,pensi avessi potuto? io dico di no.lui non poteva fare esperienze con la realtà,non poteva. se ci riusciva doveva inventarsi degli espedienti ogni volta.emily dickinson
    ha fatto una scelta di segregazione volontaria in giovane età,e questo esempio è fuorviante, non dimostra che mj non abbia mai amato.



    Non esistono scelte di segregazione volontaria.
    Chiunque decida di isolarsi dal mondo lo fa perchè costretto da quello stesso mondo, che profondamente lo ha ferito o rifiutato.
    A Michael è capitato di sperimentare lo stesso calvario.

    Non capisco bene: "Il fatto che non riuscisse a stabilire relazioni con adulti, tra l'altro neanche questo è vero, ha una motivazione"?
    Se non è vero, perchè dovrebbe avere una motivazione?

    Sull'argomento figli ad ogni costo, anche contro il buonsenso, a cinquant'anni e passa e magari senza padre o madre, mi astengo. Sono una che di figli non ne ha potuti avere a causa di una malattia che non augurerei alla mia peggior nemica, se l'avessi, e ho scelto di prendermi cura dei bambini degli altri.
  • VolodiSogno
    00 14/09/2009 23:55
    Re:
    Daniela(75), 14/09/2009 23.46:

    Da Oprah ha dichiarato che la sensazione che aveva stando sul palco era quella di percepire tanto amore (detta 'sta cosa con gli occhioni suoi tipici candidi, teneri e spalancati con tanto di sorriso dolcissimo... Non gli arrivava proprio tutto tutto come gli sarebbe dovuto arrivare, mi sa).


    Dopo questa mi vado a ubriacare [SM=x47975] [SM=g27828]




    sono certa che sapesse invece cosa era capace di suscitare nelle donne, ciò non toglie che percepisse amore dal pubblico.
  • Daniela(75)
    00 14/09/2009 23:58
    Tralasciando le finezze della psicologia, detto tra me e te, da in vino veritas a veritas filia temporis, sì! Era proprio de coccio. Zitta però eh, ché già ho rischiato il linciaggio con "Splendido splendente", non so come sono ancora viva [SM=g27828]
  • VolodiSogno
    00 15/09/2009 00:07
    Re: Re: Re:
    (Malombra), 14/09/2009 23.54:



    Non esistono scelte di segregazione volontaria.
    Chiunque decida di isolarsi dal mondo lo fa perchè costretto da quello stesso mondo, che profondamente lo ha ferito o rifiutato.
    A Michael è capitato di sperimentare lo stesso calvario.

    Non capisco bene: "Il fatto che non riuscisse a stabilire relazioni con adulti, tra l'altro neanche questo è vero, ha una motivazione"?
    Se non è vero, perchè dovrebbe avere una motivazione?

    Sull'argomento figli ad ogni costo, anche contro il buonsenso, a cinquant'anni e passa e magari senza padre o madre, mi astengo. Sono una che di figli non ne ha potuti avere a causa di una malattia che non augurerei alla mia peggior nemica, se l'avessi, e ho scelto di prendermi cura dei bambini degli altri.




    è pur sempre una scelta.
    non è vero perchè sappiamo che avesse degli amici,liz taylor ad esempio.ha una motivazione il fatto che si fosse isolato ed è quella che ho scritto sopra.
    scusami il mio era solo un esempio,non lo farei neanche io a 50 anni,ma non biasimo chi sceglie di farlo. mj li ha desiderati e li ha avuti,e non ci vedo niente di male.anzi.
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    00 15/09/2009 00:11
    Re: Re:
    VolodiSogno, 14/09/2009 23.55:




    sono certa che sapesse invece cosa era capace di suscitare nelle donne, ciò non toglie che percepisse amore dal pubblico.


    Ecco, vedi? Se era capace di percepire quello che suscitava nelle donne, com'è possibile che non avesse consapevolezza di sé? Com'è possibile definire asessuato uno che sa benissimo come indurre all'infarto il prossimo, la prossima in tal caso?
    Perché queste leggende metropolitane sulla inaccettazione del suo aspetto?
    Ma uno che non ama il suo aspetto metterebbe mai quei pantaloni neri stretti al limite dell'embolo con tutte quelle cinture ingarbugliate come a proteggere il forziere del tesoro e si strapperebbe magliette a ripetizione come còlto da un improvviso fuoco di Sant'Antonio?
    Essu... [SM=g27829]
    Ecco su queste cose anche il più bravo degli psicoterapeuti alzerebbe bandiera bianca e si stenderebbe su una rotaia. Malombra, non fare scherzi eh? [SM=g27828]
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    00 15/09/2009 00:19
    Re:
    Daniela(75), 14/09/2009 22.26:

    Per scrivere certe cose bisogna aver perso la verginità? Andiamo... Nel mio discorso ora Michael non c'entra, sto parlando in generale: sono frasi queste che si possono buttare giù sulla base di mere fantasie fin dall'adolesscenza, tra internet e tv dai contenuti eroticamente più o meno espliciti non è che serva l'esperienza diretta di anni e anni di letto per esprimere 'sti concetti.

    [SM=g27817]



    Parlando in generale son d'accordo con te, ma non ho postato il testo per parlarne in generale.. qua stiamo parlando di Michael, il quale non credo si sia ispirato a mere fantasie adolescenziali quando ha scritto queste frasi:

    People talk, people say what we have is just a game

    per me è abbastanza eloquente il concetto ed abbastanza intuibile chi sia il destinatario di questa frase.

    Per cui lasciamo sta sti discorsi generali su verginità e quant'altro, io ho un'altra opinione.
    Non è reato pensare che Mike non fosse vergine, e non si tratta di autoconvinzione ossessiva, ma di semplice considerazione personale [SM=g27811]

    [Modificato da Michaelforever 15/09/2009 00:33]
  • VolodiSogno
    00 15/09/2009 00:24
    Re: Re: Re:
    veritas filia temporis, 15/09/2009 0.11:


    Ecco, vedi? Se era capace di percepire quello che suscitava nelle donne, com'è possibile che non avesse consapevolezza di sé? Com'è possibile definire asessuato uno che sa benissimo come indurre all'infarto il prossimo, la prossima in tal caso?
    Perché queste leggende metropolitane sulla inaccettazione del suo aspetto?
    Ma uno che non ama il suo aspetto metterebbe mai quei pantaloni neri stretti al limite dell'embolo con tutte quelle cinture ingarbugliate come a proteggere il forziere del tesoro e si strapperebbe magliette a ripetizione come còlto da un improvviso fuoco di Sant'Antonio?
    Essu... [SM=g27829]
    Ecco su queste cose anche il più bravo degli psicoterapeuti alzerebbe bandiera bianca e si stenderebbe su una rotaia. Malombra, non fare scherzi eh? [SM=g27828]




    veritas non farmi fare tardi [SM=g27828] . secondo me aveva consapevolezza di sè,ma l'insicurezza radicata in sè per "mano" degli altri lo ha ferito a tal punto da non credere alla sua bellezza nè di accettarsi. questo non implica che non ci sia percezione di sè in quanto sensuali. sempre secondo il mio parere.io direi invece : uno che non sa di essere sensuale metterebbe mai quei pantaloni e le cinture? NO!
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