Io non credo di aver stravolto il discorso di Chiara, semplicemente dissento da alcune cose che ha scritto. Lei afferma che una petizione non serve a nulla se non è supportata da valide alternative. OK, può anche essere vero ma è sempre meglio di niente!
La sterilizzazione (metodo suggerito nel testo introduttivo alla petizione) ha probabilmente costi più elevati che ricompensare con pochi euro persone disposte ad uccidere i cani randagi, ma è un metodo assai più civile. Sinceramente non è accettabile che si conduca una campagna contro il randagismo in questo modo nel 2008, in un paese che, nessuno lo nega, ha molti problemi gravi, ma che vuole entrare in Europa. E piuttosto che non fare niente, anche se non ci si rimette nulla, è meglio sensibilizzare l’opinione pubblica con una misera e inutile petizione che girarsi dall’altra parte perché non si hanno i mezzi per opporsi in maniera significativa. Parere personale, ovviamente.
In seguito è stato introdotto il discorso dei maltrattamenti agli animali qui in Italia. Tutto sacrosanto e veritiero seppur sia un altro problema, che si aggiunge a quello dei cani in Albania. Sempre di maltrattamenti su animali si tratta, esseri viventi che vengono trattati in maniera atroce, e tutto questo è aberrante, ma una cosa non esclude l’altra. Si può lottare contro entrambi. E qui ho dissentito pesantemente nel mio post precedente. L’impressione che mi ha dato leggere l’intervento di Chiara è stata questa: ”perché firmare una petizione inutile e scarica coscienze, per i cani in Albania quando qui in Italia succedono cose altrettanto inaccettabili e noi non muoviamo un dito per quelle?”.. se poi questo non era quello che intendeva, beh, questa è stata l’impressione che le sue parole hanno dato a me e non solo.
Tutte le lotte che sta facendo la LAV, di cui Chiara ha riportato alcuni resoconti, sono campagne giuste. Far soffrire in quel modo gli animali VIVI è mostruoso, come lo è altrettanto uccidere in quel modo i cani randagi VIVI in Albania. Loro sono randagi, cercano di sopravvivere e loro malgrado creano disagio, è vero, ma non è colpa loro. Come non hanno colpa quei poveri maiali, polli ecc… maltrattati qui in Italia. Semplicemente una cosa non esclude l’altra.
Dal canto mio sono una sostenitrice da anni della LAV, LILA, WWF e GREENPEACE. E ho firmato anche le loro petizioni. Vivo in campagna e posso servirmi spesso da contadini che conosco e so come trattano gli animali. Per quel che posso cerco di fare acquisti ragionati quando acquisto generi alimentari, siano essi carne, verdura o uova (avete mai pensato a quelle povere galline in gabbia…. Ma non crediate che quando sulle confezione c’è scritto allevate a terra, le loro condizioni siano molto migliori, visto che sono sì a terra, ma in alcuni casi non hanno spazio vitale, tutte ammassate una sull’altra!). Ma non solo, cerco di non comprare cose con imballaggi eccessivi che sprecano solo carta e creano disboscamento e inquinamento. Sto molto attenta a differenziare i rifiuti ecc… Non mi basta certo una firmetta su una petizione per ritenermi soddisfatta perché “ho fatto la mia buona azione quotidiana”, io non sono così.
Purtroppo il mondo è pieno di ingiustizie, sugli animali e non solo, ma qui il topic parlava specificatamente del massacro cani in Albania e di una petizione per sensibilizzare l’opinione pubblica affinché si potesse far pressione sui sindaci delle zone interessate per far smettere quest’atrocità. E io mi vedo d’accordo ad usare anche questo metodo, seppur inefficace per alcuni, piuttosto che non fare nulla in nome del fatto che tanto non risolverebbe le cose. Meglio gettare una goccia nel mare che non far nulla, chissà che goccia dopo goccia non si riesca a smuovere qualcosa.