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Qual è il primo film parlato nella storia del cinema?

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  • BillieJean88
    00 21/12/2005 16:19
    stavo guardando "Cantando sotto la pioggia" (mi è sempre piaciuto, fin da piccola [SM=g27828] ) e lì parlano di un certo cantante jazz che avrebbe fatto il primo film parlato, ma non dicono il nome però [SM=x47980]
    qual è stato il primo film parlato?

    P.S Donald O'Connor sei un mito!troppo lolloso!amore mio!ti strapazzerei di baci [SM=g27837]
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    -mjj84-
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    00 21/12/2005 16:33
    Mi spiace ma nn ho la + pallida idea [SM=x47948]

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    Orlando78
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    00 21/12/2005 16:36
    ufficialmente il sonoro ha mosso i suoi primi passi grazie alla Warner Bros nel 1926 con "Don Juan" di Alan Crosland, ma è soprattutto 1927 con "Il cantante di Jazz" ancora di Alan Crosland grazie al Vitaphoneche sincronizzava l'immagine con l'audio di un grammofono; in realtà però il primo film veramente parlato fu "Luci di New York",1928, di Bryan Foy. I dialoghi veri e propri comparvero solo successivamente grazie alla Fox con il Movietone,inventato da Theodor Case, che permise la registrazione della traccia audio sulla pellicola stessa, e più precisamente sulla destra, nell'area opaca adiacente ai fotogrammi dove il sonoro veniva stampato sottoforma di variazione di luce (banda ottica), poi riconvertito in segnale elettrico durante la proiezione; questo risolse tutte le problematiche relative alla sincronizzazione di immagini e voci. La registrazione avveniva in presa diretta, come in un teatro, il che però imbrigliava gli attori in rigidi schemi recitativi, con la conseguenza che il messaggio visivo impoverì rapidamente almeno fino a quando fece la sua comparsa il playback che prevede, ancor oggi, un montaggio sonoro sincronizzato successivo alle sequenze filmate. Nel 1950 il suono su traccia magnetica fu introdotto come alternativa a quello su pista ottica: veniva incollata, dopo la stampa, una striscia di materiale magnetico con impresso il sonoro direttamente sulla pellicola. La tecnologia era la stessa dei normalissimi radioregistratori su cassetta, ma fu un significativo passo verso l'introduzione della traccia multipla, fondamentale per l'impiego del suono stereofonico. Per la prima volta infatti i suoni potevano uscire da sinistra, destra e dal centro dello schermo. Contemporaneamente furono adottati due sistemi per la riproduzione delle immagini: quello della Twenty Century Fox su pellicola da 35 MM Cinemascope, con 4 tracce audio, introdotto nel 1953 con il film "La tunica"di Henry Koster, e quello del Todd-Ao-System su pellicola da 70 mm a 6 tracce audio, inaugurato nel 1955 con "Oklahoma!"di Fred Zinnemann e "Il giro del mondo in 80 giorni" di Michael Anderson del 1956; gli alti costi di quest'ultimo standard però lo fecero ben presto scomparire.

    [Modificato da Orlando78 21/12/2005 16.38]


    ...
  • BillieJean88
    00 21/12/2005 16:44
    Re:

    Scritto da: Orlando78 21/12/2005 16.36
    ufficialmente il sonoro ha mosso i suoi primi passi grazie alla Warner Bros nel 1926 con "Don Juan" di Alan Crosland, ma è soprattutto 1927 con "Il cantante di Jazz" ancora di Alan Crosland grazie al Vitaphoneche sincronizzava l'immagine con l'audio di un grammofono; in realtà però il primo film veramente parlato fu "Luci di New York",1928, di Bryan Foy. I dialoghi veri e propri comparvero solo successivamente grazie alla Fox con il Movietone,inventato da Theodor Case, che permise la registrazione della traccia audio sulla pellicola stessa, e più precisamente sulla destra, nell'area opaca adiacente ai fotogrammi dove il sonoro veniva stampato sottoforma di variazione di luce (banda ottica), poi riconvertito in segnale elettrico durante la proiezione; questo risolse tutte le problematiche relative alla sincronizzazione di immagini e voci. La registrazione avveniva in presa diretta, come in un teatro, il che però imbrigliava gli attori in rigidi schemi recitativi, con la conseguenza che il messaggio visivo impoverì rapidamente almeno fino a quando fece la sua comparsa il playback che prevede, ancor oggi, un montaggio sonoro sincronizzato successivo alle sequenze filmate. Nel 1950 il suono su traccia magnetica fu introdotto come alternativa a quello su pista ottica: veniva incollata, dopo la stampa, una striscia di materiale magnetico con impresso il sonoro direttamente sulla pellicola. La tecnologia era la stessa dei normalissimi radioregistratori su cassetta, ma fu un significativo passo verso l'introduzione della traccia multipla, fondamentale per l'impiego del suono stereofonico. Per la prima volta infatti i suoni potevano uscire da sinistra, destra e dal centro dello schermo. Contemporaneamente furono adottati due sistemi per la riproduzione delle immagini: quello della Twenty Century Fox su pellicola da 35 MM Cinemascope, con 4 tracce audio, introdotto nel 1953 con il film "La tunica"di Henry Koster, e quello del Todd-Ao-System su pellicola da 70 mm a 6 tracce audio, inaugurato nel 1955 con "Oklahoma!"di Fred Zinnemann e "Il giro del mondo in 80 giorni" di Michael Anderson del 1956; gli alti costi di quest'ultimo standard però lo fecero ben presto scomparire.

    [Modificato da Orlando78 21/12/2005 16.38]




    per l'appunto, è questo quello che viene citato in "Cantando sotto la pioggia" [SM=x47919] grazie mille per le info [SM=g27811]
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    Orlando78
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    00 21/12/2005 16:50
    [SM=g27811]

    ...