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Finalmente...un "colone" originale!

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    criticofan
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    00 30/04/2003 12:25
    Finalmente...un "clone" originale!
    Mi pare si chiami Thikle...(si scrive così:hehem ?)
    Quando un paio di mesi fa sentii per la prima volta il suo pezzo per radio, rimasi piacevolmente colpito. Quel tizio chiaramente si rifaceva al sound e allo stile vocale di Mike (ma anche a Stevie Wonder e, a livello musicale, a tutto il sound Motown) ma ci metteva molto di suo. Il risultato era eccellente, il pezzo funziona benissimo ed è tutt'altro che scontato:ok: . Anche il campionamento di musica classica (mi pare Beethoven) è sfruttato al meglio. Finalmente un "clone" di Mike di cui si può essere orgogliosi:rotfl: !
    Ascoltando la sua voce per radio, avrei giurato che quel tipo fosse nero[SM=x47919] ...generalmente ci azzecco, anche perchè il timbro vocale dei neri è molto diverso da quello dei bianchi...azz quel tizio mi ha fregato di brutto:eek: ! Ho visto il video qualche giorno fa ed è più bianco che più bianco non si può!
    Prima di vedere il clip mi immaginavo che Thikle cantasse il suo pezzo imitando Mike in tutto e per tutto, magari copiando il suo look (insomma, una specie di J.Timberlake di colore con un bel pezzo e un tocco di originalità in più...) e invece sono rimasto completamente spiazzato! Thikle non potrebbe assomigliare meno a Mike! Vestito come un semplice ragazzo biancoamericano, in sella alla sua bici, attraversa la città consegnando pacchi:azz: ? Decisamente inusuale per un pezzo del genere (anche se qualche atteggiameno Mike-style si nota...;) )
    A me piace assai;)

    [Modificato da criticofan 30/04/2003 12.26]


    "Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"

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    Pietro Saino
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    00 30/04/2003 12:34
    Ma chi è? quello coi capelli lunghi e la barba?Se è lui ascolterò la canzone perchè, non so il motivo, cambio sempre canale quando c'è quel video!
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    criticofan
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    00 30/04/2003 12:38
    Proprio lui!
    Non farti ingannare dal look decisamente....poco cool:cont: !
    Il pezzo è ottimo, la voce pure...e Mike si sente, eccome!;)

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    MORGANA82
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    00 30/04/2003 12:38
    thicke-when I get you alone
    canzone stupenda!!!io l'adoro...stamattina me la sono scaricata...in effetti all'inizio io pensavo fosse stevie wonder...ha una voce simile molto simile è davvero bravo!!!si critico ha campionato o la 5 o 9 sinfonia di beethoven mi pare la 5!!!!la stessa ke usò nas per una sua canzone lui era tutto vestito in verde ricordate il video?


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    criticofan
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    00 30/04/2003 12:46
    esatto Morgana!
    Però credo che il cambionamento sia sfruttato molto meglio in questo pezzo, insomma in modo più creativo! Vero, la voce di Thike assomiglia molto a quella di Stevie, però l'interpretazione, lo stile e alcuni giochetti vocali ricordano molto da vicino il nostro vecchio Mike!:ok:

    "Grazie Silvio, senza di te non ce l'avrei fatta...con affetto, Leo"

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    Beat it
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    00 30/04/2003 12:47
    anche a me incuriosiva questo artista è ho trovato quest'intervista...
    Nn nomina MJ ma dice che Quincy Jones è un genio...
    Da Mtv:

    Grazie al singolo “When I Get You Alone” si è fatto strada sconvolgendo le airwave e riportando in auge una disco hit degli anni ’70 (nonché il genio della musica classica Beethoven).
    Adesso Thicke – figlio d’arte, losangelino, ventisei anni, autore di hit per popstar come Christina Aguilera, Ronan Keating e Mark Anthony – ci consegna un album che è un’infinita scoperta. Con tracce che inneggiano alla pace e all’amore (dalla title-track a “Cherry Blue Skies”, ispirata dagli eventi tragici che colpirono New York l’11 settembre 2001) e sound che spaziano dal soul vintage al pop di Beatles e Radiohead, “A Beautiful World” dimostra che per anni (da quando ne ha 16, Thicke è sotto contratto con la Interscope) ci è stato nascosto un piccolo genio.
    Un peccato, non conoscerlo...


    “A Beautiful World”, un mondo bellissimo: è un’affermazione coraggiosa, di questi tempi!
    Non intendevo fare polemica sulla situazione attuale. Quando faccio musica, la faccio perché mi sento di farla. Una volta che poi la canzone era pronta e che intanto nel mondo stava diffondendosi moltissima negatività, ho pensato che fosse una dichiarazione positiva perché in fondo c’è così tanta bellezza nel mondo ed è questo il motivo per cui le persone fanno le marce nelle piazze. Dobbiamo continuare a mantenere bello il mondo e non avere più violenze né guerre. Per me quel titolo significa tutte le cose belle e giuste.

    In qualche modo “A Beautiful World” – title-track attuale dell’album – e “Cherry Blue Skies” – title-track originaria – sembrano parlare delle stesse cose anche se da punti di vista diversi. Hai preso in considerazione questa ‘connessione’ quando hai cambiato il titolo al disco?
    Probabilmente si assomigliano perché rappresentano me stesso. Non credo nella guerra ma nella bellezza, nella gentilezza, nel far festa, nelle risate e nell’amore, e tutt’e due quelle canzoni riflettono sulla nebbia dei problemi, delle sofferenze, del dolore e sul fatto che dobbiamo trovare un modo per amarci l’un l’altro e per guarirci, un po’ come diceva Bob Marley.

    Nonostante tu sia americano e nonostante la difficile situazione internazionale hai deciso di continuare il tuo tour promozionale fuori dai confini statunitensi, a differenza di molti tuoi colleghi. Cosa ti ha fatto fare questa scelta?
    Non è stato un atto di coraggio, ma allo stesso tempo non volevo fermare la mia vita. Faccio musica per condividerla con le persone, da sempre: sarebbe stato molto più facile per me rimanere a casa e suonare la mia musica per me, ma in realtà faccio musica per farla ascoltare agli altri altrimenti non avrei fatto un disco. E volevo che l’Italia condividesse le mie canzoni.
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    MORGANA82
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    00 30/04/2003 12:47
    si in effetti!ma il primo ascolto ha ingannato...è bravo sto ragazzo


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    Beat it
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    00 30/04/2003 12:48
    ancora...
    “A Beautiful World”, la canzone, ci ha portato alla mente un’altra canzone pubblicata in un’era di guerra, “A Wonderful World” di Louis Armstrong, che risale al 1968, periodo del conflitto nel Vietnam. Quando hai scritto il tuo pezzo era nelle tue intenzioni di rendere omaggio al grande Satchmo?
    Non è stato così, inizialmente. Avevo cominciato a comporre la melodia al pianoforte, poi un giorno mi sono trovato a guidare lungo la costa della California: c’era un sole splendente che stava tramontando sull’oceano e ho cominciato a canticchiare ‘it’s a beautiful world’. È successo tutto molto naturalmente.Solo più tardi, quando il pezzo era finito, mi sono accorto che potesse rammentare il grande Louis Armstrong.

    La pubblicazione di questo disco è stata rimandata più volte, dall’ottobre 2002 a oggi. Qual è stato il motivo?
    La prima volta è stato posticipato sotto richiesta della casa discografica poi la seconda è stata colpa mia perché nel frattempo avevo scritto nuove canzoni e avevo chiesto alla mia label se potevo aggiungerle all’album. Ci è voluto un po’ di tempo, sai abbiamo dovuto rifare un paio di cose, poi ci sono state ogni genere di complicazioni ma adesso è proprio come lo volevo. Ne sono molto felice.

    Ascoltando l’album si ha un senso generale di grande sensualità, dal primo singolo “When I Get You Alone” a “Brand New Jones”, da “Oh Shooter” a “Flex”. Hai mai pensato che la tua musica potrebbe essere responsabile della nascita di molti bambini anno prossimo?
    Sarebbe bello. Marvin Gaye e Miles Davis, tutti i grandi musicisti hanno sempre ispirato sesso, amore e passione, per cui non mi farebbe altro che piacere pensare di entrare in quella ‘sfera’ sicuramente.

    Per il singolo hai usato una disco hit degli anni ’70, “A Fifth Of Beethoven” di Walter Murphy. E’ alquanto peculiare che un genere tanto criticato ai tempi in cui emerse, adesso è una forte fonte di ispirazione per i musicisti. Perché pensi sia così?
    Non sono un fan della disco music in generale ma qui c’è Beethoven, non c’è niente di meglio! La musica, quando è bella è bella. C’è musica disco bella e musica disco che fa schifo, lo stesso succede per il pop e il rock’n’roll. E in particolare “A 5th of Beethoven” è uno dei migliori esempi di disco music al mondo.

    Ci ha colpito il fatto che la voce potente di “When I Get You Alone” riuscisse a trasformarsi in un filo sottile in “A Beautiful World”, considerato che quelle sono le due tracce che rappresentano l’album, dall’esterno (il singolo) e dall’interno (il titolo). È stato un contrasto che hai cercato consciamente?
    Non intenzionalmente, non a livello concettuale. Rappresenta solamente me stesso. La mia teoria è pace, amore e sesso. Se non è così non sono io.
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    Beat it
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    00 30/04/2003 12:49
    then...
    Nel tuo album ci sono varie influenze che vanno da Marvin Gaye a Prince ai Beatles e mostrano perfino timidi accenni di glam-rock. Che tipo di educazione musicale hai avuto?
    Non ho mai veramente ascoltato il glam-rock, mio fratello era un grande appassionato ma non io. All’epoca mi interessavano più gli NWA. Quando ero più piccolo però ascoltavo tantissimo Marvin Gaye, Stevie Wonder, Aretha Franklin e gli NWA. Poi, arrivato alla high school mi sono fatto prendere dai Beatles, Jimi Hendrix, The Rolling Stones, The Police e i Pink Floyd. Penso he la mia musica sia un mix di tutto questo, con in cima il Buena Vista Social Club.

    A proposito, c’è una traccia “Vengas Con Migo” che incorpora proprio elementi latineggianti: per quanto i sound di quel genere siano straordinari, al momento è un genere un po’ inflazionato, non trovi?
    Non era mia intenzione abusare di quel genere. Mi sembrava sexy e romantico, basta. Non faccio musica seguendo un trend. Voglio fare album che si possano ancora ascoltare fra 10 anni: un giorno avrò dei bambini e voglio essere in grado di far loro ascoltare la mia musica e dire tutto orgoglioso che quello ero io vent’anni prima, nonostante sembri oggi. Se qualcosa non significa niente per me, allora mi fermo subito, nel processo compositivo. Quella canzone in particolare, beh, mi piace moltissimo ascoltarla sempre.

    In “Make A Baby” fai una dichiarazione che è difficile sentir pronunciare dai giovani: parli di responsabilità, piani per il futuro, impegni, fare un bambino, amore. Forse potresti dare dei consigli ai tuoi colleghi maschi meno propensi a ‘stabilizzarsi’?
    Mettere la testa a posto e amare qualcuno dipendono dagli individui ovviamente. Non pesno sia giusto forzare l’impegno a due o l’amore o il formare una famiglia. Penso che se vuoi stare con una persona tutto il tempo allora dovresti essere capace di dedicarti a quella persona con impegno perché non c’è niente di più speciale di una connessione emotiva fra due persone. “Make A Baby” in realtà era più riferito a delle mie amiche donne di New York e Los Angeles che mi avevano raccontato delle loro impressioni dopo i fatti dell’11 settembre 2001. Specialmente quelle di New York erano preoccupate non dell’uscire con qualcuno o andare a cena fuori o ai party e cose così ma erano preoccupate di trovare qualcuno che le amasse e di avere qualcuno da amare. Penso che “Make A Baby” tratti di questo, del fatto che anche se le cose non sembrano proprio tutte rose e fiori in questo momento, possiamo mettere su famiglia e fare un bambino, essere gioiosi. È un lifestyle molto hippy, molto anni ’60. Ma al momento io non ho bambini e non intendo averne per almeno dieci anni. Ora voglio pensare a divertirmi, non ai bambini.
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    Beat it
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    00 30/04/2003 12:49
    e l'ultimo pezzo
    Prima di venire allo scoperto come artista solista hai lavorato con stelle del pop come Christina Aguilera, Mark Anthony, Brian McKnight: come è stato venire a contatto con loro?
    Ognuna di queste esperienze è stata diversa. Christina è una ragazza sexy e dolcissima e lavorare con lei è stato sexy e dolce allo stesso tempo. Mark Anthony ha un grandissimo talento e una voce potente e Brian Mcknight è un fantastico autore, da cui ho imparato molto rispetto a come scrivere i testi e comporre armonie. Avevo 16 anni quando ho lavorato con lui, 19 con Christina e 21 con Mark per cui ero ancora molto giovane e avevo molto da imparare. È bello vedere come lavorano gli altri e prendere da loro gli aspetti che più ci piacciono per trovare il proprio stile.

    Con chi vorresti lavorare di più, della scena attuale?
    Dr. Dre! Lo amo, non ne fa mai una sbagliata. È come Quincy Jones, un genio!

    Il fatto che tu sia bianco e faccia soul music porta inevitabilmente a paragoni con Remy Shand o Jamiroquai. Quanto pesano sul tuo essere artista?
    Non ho mai ascoltato con attenzione Remy Shand per cui non potrei dirti nulla a riguardo. Jamiroquai ha un talento straordinario per cui sarei contentissimo se solo fossi avvicinato a qualsiasi cosa lui faccia. È semplicemente fantastico. Ma il fatto è che quando faccio musica non penso ad altri o alla loro musica. Come ho detto prima la musica che ascolto sono artisti d’altri tempi o Radiohead, Beck. Mi piace chi prova a fare cose nuove ogni volta. Sono quelli gli artisti che mi influenzano di più.

    Dicci qualcosa riguardo alla tua progettualità live. A che punto sei con i concerti? Verrai in Italia?
    Abbiamo fatto molti show a Los Angeles e New York e in generale sulla East Coast. Mi piace tantissimo esibirmi dal vivo. Tornerò in Italia per un festival a fine maggio e poi un altro paio di volte a giugno. Sarà eccitante.

    Un’ultima cosa: per il secondo singolo pensi di continuare sulla falsariga dance di “When I Get You Alone” o di mostrarci il tuo lato più intimista?
    Non lo so ancora. Appena torno a L.A. giriamo il video di “Stupid Things”, che è una ballata al pianoforte. Nel clip ci sarà Naomi Campbell, che come sapete è una donna bellissima. Sarà eccitante!
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