TERZA PARTE
Poi ci sono i casi più gravi di figli che nutrono malanimo e rancore verso i loro genitori, così che ogni loro approccio verrebbe respinto con energia sulle loro facce. Stasera, voglio che nessuno di voi commetta questo errore. Ecco perché sto invitando tutti i figli nel mondo, cominciando da voi, a perdonare i nostri genitori se ci sentiamo trascurati. Perdonateli ed insegnate loro come amare ancora.Probabilmente, non sarete sorpresi di sentire che io non ho avuto un’infanzia idillica. Lo sforzo e la tensione che esiste nella mia relazione con mio padre è ben conosciuta. Mio padre è un uomo duro e ha spinto me ed i miei fratelli con forza, dai primi anni di vita, per diventare i migliori artisti che potevamo essere.Egli aveva avuto difficoltà nel mostrarmi affetto. Non mi ha mai detto di volermi bene. E non mi ha mai fatto nemmeno un complimento. Se avevamo fatto un buon spettacolo, mi diceva che era stato bello. E se avevo avuto successo, non mi diceva nulla. Sembrava deciso, sopra ogni cosa, a renderci un successo commerciale. E per quello era più che esperto. Mio padre era un genio manageriale e i miei fratelli ed io abbiamo avuto il nostro successo, non in piccole quantità, nel modo energico con cui ci aveva spinti.Mi allenava come uomo di spettacolo e sotto la sua guida non potevo sbagliare.Ma quello che veramente volevo era un Papà. Io volevo un padre che mi mostrasse amore. E mio padre non lo ha mai fatto. Non mi ha mai detto di volermi bene guardandomi negli occhi, non ha mai giocato con me. Non mi ha mai portato a cavalluccio, non mi ha mai lanciato un cuscino o un palloncino d’acqua. Ma mi ricordo quando avevo circa quattro anni, c’era un piccolo luna park e lui mi prese e mi mise su un pony. Fu un piccolo gesto, probabilmente qualcosa che ha dimenticato cinque minuti dopo. Ma grazie a quel momento ho per lui questo posto speciale nel mio cuore. Perché è così che sono i bambini, le piccole cose significano molto per loro e per me, per cui un momento significa tutto.Solo per una volta l’ ho provato, ma mi ha fatto sentire davvero bene con lui e con il mondo. Ma ora io stesso sono un padre e un giorno stavo pensando ai miei figli, Prince e Paris e di come mi pensino quando cresceranno. Per essere sicuro, vorrei che loro ricordassero di come li ho sempre voluti con me, ovunque fossi andato, di come ho cercato di porli davanti ad ogni cosa.Ma ci sono anche le sfide nella loro vita. Perché i miei figli sono pedinati dai paparazzi, non possono sempre venire con me in un parco o al cinema.Così, che cosa succede se crescono e se la prendono con me e che effetto avrebbero le mie scelte sulla loro gioventù? Perché non ci è stata data un’infanzia comune come quella di tutti gli altri bambini, potrebbero chiedersi? E in quel momento, prego che i miei figli mi donino il beneficio del dubbio, che dicano a sé stessi: “Nostro padre ha dato il meglio che poteva, date le circostanze che ha dovuto affrontare. Magari non è stato perfetto, ma era un uomo di buon cuore e rispettoso che ha cercato di donarci tutto l’amore del mondo" Spero che si concentrino sempre sulle cose positive, sui sacrifici che ho voluto fare per loro e non mi critichino per le cose a cui hanno dovuto rinunciare, o per gli errori che ho fatto e che continuerò sicuramente a fare, facendoli crescere. Poiché siamo stati tutti figli di qualcuno, e sappiamo che nonostante il meglio dei progetti e degli sforzi, gli errori ci saranno sempre. E’ tipico degli esseri umani. E quando penso a questo, di come spero che i miei figli non mi giudicheranno male e mi perdoneranno per le mie mancanze, sono costretto a pensare a mio padre, nonostante i miei difetti di gioventù sono costretto ad ammettere che deve avermi voluto bene. Mi voleva davvero bene e io lo so. C’ero poche cose che lo facevano notare.Quando ero un bambino, amavo molto i dolci. Tutti noi lo siamo stati. Il mio cibo preferito erano le ciambelle glassate e mio padre lo sapeva.Così, ogni settimana scendevo giù al mattino e sul tavolo della cucina c’era un sacco di ciambelle glassate; nessuna nota, nessuna spiegazione. C’erano solo le ciambelle. Era come Babbo Natale. Qualche volta pensavo di restare sveglio fino a notte tarda, così che avrei potuto vederlo mentre le lasciava lì, ma proprio come Babbo Natale, non volevo rovinare la magia, per paura che non lo rifacesse mai più. Mio padre doveva lasciarle lì in segreto, la notte, così che nessuno potesse scoprirlo con il suo sguardo rivolto verso il basso. Aveva paura dell’emozione umana, non la capiva o non sapeva come trattarla. E quando mi permetto di darmi libero sfogo, ci sono altri ricordi che affiorano, ricordi di altri piccoli gesti, tuttavia imperfetti che mostrarono che lui faceva quello che poteva. Così, stasera, piuttosto che concentrarmi su quello che mio padre non ha fatto, voglio concentrarmi su tutto quello che lui ha fatto davvero e sulle sue sfide personali. Voglio smetterla di giudicarlo. Ho cominciato a riflettere sul fatto che mio padre è cresciuto nel sud, in una famiglia molto povera. Divenne maggiorenne nella Depressione e il suo stesso padre che soffrì molto per nutrire i suoi figli mostrò poco affetto verso la sua famiglia e fece crescere mio padre e i suoi fratelli con un pugno di ferro. Chi avrebbe immaginato cosa significava crescere per un povero uomo di colore nel sud, derubato della dignità, privo di speranza, che soffriva per diventare un uomo, nel mondo che ha visto mio padre come un subordinato.Sono stato il primo artista di colore che si è esibito su MTV e ricordo di quanto fosse stato importante allora. E ciò era negli anni 80!Mio padre si trasferì nell’Indiana ed ebbe una grande famiglia, lavorando molte ore nelle fabbriche di acciaio, un lavoro che uccide i polmoni e umilia lo spirito, tutto per dare aiuto alla famiglia. C’è da meravigliarsi se lui ha trovato difficoltà a mostrare i suoi sentimenti? C’è qualche mistero se ha indurito il suo cuore, se ha innalzato le sue difese emotive?E soprattutto, c’è da meravigliarsi sulla questione per cui ha spinto i suoi figli con così grande forza da avere successo come artisti, così che potessero essere salvati da quello che lui conosceva come vita di umiliazione e povertà? Ho cominciato a vedere che perfino la durezza di mio padre era un tipo di amore, un amore imperfetto, ma comunque amore. Mi spingeva perché mi voleva bene Perché voleva che nessun uomo guardasse mai in basso la sua prole. Ed ora col tempo, mi sento benedetto, piuttosto che amareggiato.Dove c’era la rabbia, ho trovato assoluzione.E dove c’era la vendetta ho trovato riconciliazione. E la mia furia iniziale ha lentamente lasciato il posto al perdono.Quasi dieci anni fa, ho fondato una fondazione benefica chiamata Heal the World. Il titolo era qualcosa che sentivo dentro di me. Conoscevo ben poco, finché Shmuley in seguito indicò che quelle due parole formano il fondamento della profezia dell’Antico Testamento. Credo davvero che possiamo curare questo mondo che è rovinato dalla guerra e dal genocidio anche oggi?Credo davvero che possiamo curare i nostri bambini, gli stessi bambini che possono entrare nelle scuole con pistole e con odio e sparare ai loro compagni di classe, come hanno fatto a Colombina? O bambini che posso picchiare a morte un bimbino indifeso, come la tragica storia di Jamie Bulger?Certo che ci credo, se no non sarei qui stasera.Ma tutto comincia con il perdono, perché per curare il mondo, dobbiamo prima curare noi stessi. E per curare i figli, dobbiamo prima curare il bambino, ognuno di noi. Come adulto e come genitore, mi rendo conto che non posso essere un essere umano perfetto, o un genitore capace di donare amore incondizionato, finché non lascio da parte i fantasmi della mia infanzia. Ed è ciò che chiedo di fare a tutti voi stasera. Vivete secondo il quinto dei 10 Comandamenti.Onorate i vostri genitori senza giudicarli. Date loro il beneficio del dubbio. Ecco perché voglio perdonare mio padre e smetterla di giudicarlo. Voglio perdonarlo perché voglio un padre e questo è l’unico che ho.Voglio lasciare dietro le mie spalle il peso del passato e voglio essere libero di cominciare una nuova relazione con mio padre per il resto della mia vita, libero dagli spiriti del passato.In un mondo pieno di odio, dobbiamo ancora osare di sperare. In un mondo pieno di rabbia dobbiamo ancora osare di confortare.In un mondo pieno di disperazione, dobbiamo ancora osare di sognare. E in un mondo senza fiducia, dobbiamo ancora osare di credere. A tutti voi stasera che vi sentite traditi dai propri genitori, chiedo di abbandonare la vostra delusione. A tutti voi stasera che vi sentiti traditi dalle vostre madri e padri, vi chiedo di non tradire voi stessi.E a tutti voi che volete respingere i vostri genitori, chiedo di allungare la vostra mano. Vi sto chiedendo, mi sto chiedendo di dare ai nostri genitori il dono dell’amore incondizionato, così che anch’essi possano imparare ad amare da noi, i loro figli, così che l’amore ritornerà finalmente in un mondo desolato e solo. Shmuley una volta mi accennò un’antica profezia biblica che dice che si formerà un nuovo mondo e una nuova era, quando “i cuori dei genitori verranno risanati tramite i cuori dei loro figli”. Amici miei, noi siamo quel mondo, noi siamo quei figli. Mahama Gandhi disse: "Il debole non può mai perdonare. Il perdono è l’attributo di chi è forte”. Questa sera siate forti. Oltre ad essere forti, innalziamoci alla più grande sfida di tutti, risanare quella convenzione che è stata rotta. Dobbiamo vincere tutti, qualunque siano stati i gravi effetti che la nostra infanzia possa avere avuto nella nostra vita e, nelle parole di Jessie Jackson, perdonatevi l’uno con l’altro, liberatevi e andate avanti. Questo richiamo al perdono può non concludersi nell’Oprah moments the world over”, con migliaia di figli che fanno la pace con i loro genitori, ma almeno sarà un inizio e come risultato, saremo tutti molto più felici.Così, signori e signore, stasera concludo le mie osservazioni con fede, gioia ed emozione. Da questo giorno, fate in modo che una canzone possa essere ascoltata. Lasciate che quella nuova canzone sia il suono dei bambini che ridono. Lasciate che quella nuova canzone sia il suono dei bambini che giocano.Lasciate che quella nuova canzone sia il suono dei bambini che cantano. E lasciate che quella nuova canzone sia il suono dei genitori che ascoltano.Tutti insieme, creiamo una sinfonia di cuori, meravigliandoci del miracolo dei nostri figli e godendoci la bellezza dell’amore.Curiamo il mondo e leniamo il suo dolore.E facciamo in modo di poter creare tutti insieme della meravigliosa musica.Dio vi benedica e vi voglio bene.