00 16/05/2021 20:35
omoni, 16/05/2021 00:24:

Davvero molto interessante questa interpretazione del video.... sarebbe bello poter chiedere a Landis cosa ne pensa. Ricordo bene di avergli sentito dire che Michael voleva diventare un mostro, perciò questo è vero. Nessuno lo ha mai intervistato sull'argomento?

Ho letto anche altri saggi sulle profondissime radici del razzismo in America, che ha tollerato per secoli la schiavitù e poi il KKK, e ancora oggi produce brutalità, violenza ed ingiustizie. Non credo che possiamo comprendere appieno le difficoltà, i pregiudizi e le porte sbarrate che Michael si è trovato ad affrontare nella sua carriera e nella sua vita. E credo che lui fosse profondamente consapevole e orgoglioso di essere nero. La chirurgia estetica, a mio avviso, non ha avuto nulla a che fare con la sua identità.

Non mi risulta che John Landis si sia espresso in qualche intervista sui significati più profondi del cortometraggio di "Thriller": d'altra parte, l'idea di una trama ispirata al genere horror era stata proprio di Michael, che si era rivolto a lui per poterla mettere in scena. Quindi, ciò che ha voluto raccontarci con questa storia, e con quel suo trasformarsi in una creatura mostruosa, lo si deve soltanto alla sua genialità.

E, considerato quanto abbia dovuto passare in tutta la sua vita per combattere contro i pregiudizi razziali, fin dall'inizio della sua carriera, e quanto si sia sempre profondamente impegnato per rivendicare i valori dell'uguaglianza e del rispetto, credo proprio che già con "Thriller" Michael abbia voluto dirci molto molto di più, rispetto a quel che potrebbe sembrare in apparenza.

Anch'io sono convinta che lui sia rimasto sempre fiero ed orgoglioso delle sue origini afro-americane: il suo aspetto fisico non è cambiato per rinnegare quella sua appartenenza.
L'approfondimento di Willa Stillwater sulle trasformazioni del suo viso, che analizzerò prossimamente, non attribuisce a Michael una volontà di allontanarsi dai tratti somatici propri degli uomini di colore: anzi, tutt'altro.
Esamina i suoi progressivi cambiamenti fisici facendoci notare come lui, partendo dalla necessità di "mascherare" in qualche modo le conseguenze delle patologie di cui soffriva, abbia reso anche il suo volto un'opera d'arte in continua evoluzione.
È molto molto interessante... 😉
[Modificato da francesca.dedonatis 16/05/2021 20:38]