Kenny Ortega, direttore del
This Is It nonché touring manager - tra gli altri - dell'
HIStory World Tour,
fu testimone di un episodio molto commovente avvenuto in un orfanotrofio romeno, il giorno prima che Michael Jackson si esibisse nel concerto di Bucarest del 14 Settembre 1996.
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Ero con Michael, nell'Est Europa.
Appena atterrati, mi disse: “Vuoi andare in hotel o vuoi venire con me all'orfanotrofio?”.
Insomma, appena sceso dall'aereo, anziché andare in hotel a riposarsi, MJ preferì recarsi in orfanotrofio.
Entrò in questo edificio col suo entourage.
Ricordo lui che si guardava attorno e vide che le condizioni igieniche del posto erano davvero, davvero pessime.
Cominciò a bisbigliare qualcosa all'orecchio dei vari inservienti, mentre camminava per la struttura e interagiva coi bambini.
Più tardi, venni a sapere cosa disse a quelle persone: “Voglio che le condizioni di questo posto cambino radicalmente. Entro domani dovranno esserci nuovi letti, lenzuola pulite e più persone che si prendano cura dei bambini, altrimenti io non mi esibisco!”.
Ho visto quest'uomo andare in un orfanotrofio in Romania e far cambiare la situazione nel giro di 24 ore. È una di quelle cose che ricorderò per sempre.
Michael aveva il cuore più grande che un essere umano possa avere, e gli importava davvero migliorare la condizione umana, soprattutto quella dei bambini. Era parte della sua missione.
Mentre era in tour, voleva sapere cosa potesse fare in ogni singolo posto in cui andava, al fine di lasciarlo migliore di quanto non lo fosse prima del suo arrivo. Di quante persone potete dire lo stesso?».
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Michael Jackson, oltre a ribaltare la drammatica situazione in cui versava l'orfanotrofio 'Leaganul De Copii Sfânta Ecaterina' di Bucarest, donò ai bambini tantissimi giocattoli. Si sedette in loro compagnia a giocare, mangiando caramelle.
Non era per nulla spaventato dal fatto che alcuni fossero malati di AIDS e altre malattie infettive.
Infatti, diversi bambini diedero a Michael le caramelle direttamente in bocca, e lui le accettò come se niente fosse.
Questi poveri, piccoli esseri sfortunati non avevano mai ricevuto l'affetto e il conforto di una famiglia e di una casa.
Alcuni di essi rimasero orfani dopo che avevano perso i genitori durante la rivoluzione romena, altri furono abbandonati.
In un clima così plumbeo, la visita di Michael regalò un sorriso sui loro volti.
Un membro dello staff disse, a tal proposito: «Non avevo mai visto i bambini così felici. Era come se fosse Natale per loro!»
Inoltre, il Re del Pop diede in beneficenza 35 milioni di Leu (1 milione di dollari dell'epoca) ad un'associazione benefica che si occupa di aiutare giovani svantaggiati in Romania.
Assieme a un buon numero di bambini, si recò dinanzi al monumento eretto in memoria delle molte vittime della Rivoluzione romena avvenuta nel 1989.
Michael, per l'occasione, pronunciò questa toccante frase: «Vorrei che tutto il mondo fosse qui per vedere questo, invece di mandare i suoi fratelli in guerra. Questo è il nostro futuro: i bambini. Vi amo tutti così tanto».
Michael Jackson ha dato tutto se stesso per la felicità altrui. In cambio, lo stesso mondo per il quale si era sacrificato lo ripagò con accuse infamanti e calunnie di ogni tipo, al solo scopo di disumanizzare l'uomo.
Ma tutto ciò non riuscì mai ad intaccare il suo innato spirito benevolo.
Questi e molti altri atti benefici sono fatti documentati, al contrario delle innumerevoli menzogne che circolano sul suo conto; e mostrano il vero volto di una persona troppo a lungo fraintesa e, spesso, dipinta come il mostro che non era.
Post di
Marco Di Gregorio e video di
Vincenzo Compierchio, dal Michael Jackson FanSquare.
[Modificato da Mark Tiger 05/10/2020 22:47]