Nel corso degli anni, Michael Jackson si è sempre rinnovato in tutti gli ambiti, ma soprattutto in quello stilistico. All'annuncio di ogni tour, i suoi costumi di scena erano sempre differenti, ma una cosa che
cambiava molto spesso erano le sue
acconciature.
Ormai è abbastanza noto che MJ, come moltissime altre star, indossasse in alcune occasioni varie
parrucche. Non per un vanto estetico, bensì per
necessità. Quindi vediamo nel dettaglio i motivi.
Nei decenni, si è ampiamente discusso dell’
incidente sul set per lo spot televisivo della Pepsi, che comportò al Re del Pop
ustioni di 2° e 3° grado alla cute della testa e alla dipendenza da antidolorifici per attenuare i forti e persistenti dolori.
La zona traumatizzata dalla ustioni era la calotta cranica, dove furono eseguiti numerosi interventi per ripristinare la crescita dei capelli.
Purtroppo, però, tutte le
operazioni eseguite non andarono a buon fine, ma comportarono solo altri problemi e quindi altri lancinanti dolori, con i quali Michael ha dovuto convivere per quasi tutta la sua breve esistenza.
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::: L’INIZIO DEI CAMBIAMENTI :::
Sappiamo bene che Michael era sempre alla ricerca di novità. E proprio per questo motivo, durante la sua carriera, ha cambiato quasi ogni anno l’acconciatura. Che sì, appariva sempre perfetta, ma a quale prezzo? Come vedremo, molto, molto alto…
Dopo l’album
Off The Wall, MJ iniziò a cambiare stile: diede un bel
taglio alla sua vaporosa capigliatura afro e si presentò al mondo con i capelli corti, caratterizzati dagli immancabili
ricci calati sul viso e dalle
rasature sulle tempie.
Agli inizi degli anni '80, Michael decise di applicare sui suoi capelli una sostanza chimica chiamata
Relaxer (Rilassante), che viene usata sui ricci molto stretti o normali capelli ricci, permettendo chimicamente di
rendere il capello più “rilassato”.
Oltre al Relaxer veniva applicato anche un secondo prodotto, chiamato
Activator (Attivatore), che ricopriva i capelli di una
patina lucente e definiva il riccio garantendo una lunga tenuta dell’effetto.
Dopo l’incidente del Gennaio ’84, Michael dovette usare delle
extensions da applicare sullo scalpo per nascondere la zona priva di capelli, e in occasione del
Victory Tour decise di dare ai capelli un effetto bagnato.
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::: IL TAGLIO “BAD” ::: 
Il vero cambiamento arrivò durante le riprese del video di
Bad, dove MJ ha un taglio completamente nuovo e alternativo, che è stato imitato dalle masse.
La
rasatura ai lati della testa viene estesa, e viene definita la sagoma dell’attaccatura dei capelli con un
tatuaggio cosmetico. Questo dettaglio viene anche riportato nel referto autoptico a pagina 14 e 40.
Le
extensions sulla parte ustionata erano sempre presenti: Michael le portò per tutta la vita.
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::: IL TAGLIO “DANGEROUS” :::
Dopo la fine del
Bad World Tour, nel Gennaio 1989, i capelli di Michael erano
molto lunghi e ricci. Ma come sappiamo la monotonia a Michael non piace, quindi decise di piastrarli!
In varie occasioni, come durante gli awards, Michael aveva i
capelli lisci e decise di sfoggiare questa acconciatura anche nel video di
Black Or White, ma questa volta con l’aggiunta di
altre extensions che gli scendevano sul viso.
Le
extensions che usava Michael erano di due tipi,
ricce e lisce. Le utilizzò in svariate occasioni, tra le quali nei videoclip e durante le apparizioni importanti, come le premiazioni.
Nella
Dangerous Era, Michael
alternava le acconciature tra capelli lisci e ricci.
Purtroppo, sottoponendosi a queste numerose e frequenti permanenti,
il capello si rovinò, diventando sempre più sottile e fragile.
Tutti i trattamenti eseguiti dagli inizi del 1980 al 1993 iniziarono a dare problemi, e a causa del
forte stress per il tour in corso, per le false accuse di pedofilia e per la poca presenza di melanociti dovuti alla vitiligine,
i capelli si erano notevolmente indeboliti, e
Michael stava rischiando di perderli.
Altri fattori scatenanti possono essere stati
alcuni farmaci, alterazioni ormonali, ma anche
stress emotivi e traumi psichici.
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::: DIAMOCI UN TAGLIO ::: 
Nel
1995, il Re del Pop decise di
tagliare i suoi lunghi capelli, mostrandoli anni dopo senza extensions durante gli
MTV Video Music Awards.
Eppure, lo stesso anno, era già stato registrato il
videoclip di Scream, dov'era apparso invece con dei capelli molto lunghi:
si trattava ovviamente di extensions, che indosserà in una lunghezza più ridotta durante il suo
History World Tour.
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::: CORTI O LUNGHI? :::
Nel
2000 lo stato di salute di Michael era preoccupante, e l’ultimo dei suoi problemi era quello delle acconciature. Quindi decise di
indossare parrucche, dicendo addio alle extensions.
La
lunghezza delle parrucche variava a seconda delle occasioni: per i concerti al Madison Square Garden di New York City, nel Settembre 2001, era molto corta, mentre in altre occasioni, come normali uscite o durante le premiazioni, erano lunghe.
Durante il travagliato
processo nel 2005, Michael indossava delle
voluminose parrucche, e sicuramente fu una scelta di praticità, dato che doveva recarsi ogni giorno in tribunale ed essere perfetto come suo solito.
Era chiaro che a Michael non importava nulla se le persone capivano che stesse indossando una parrucca, anche perché non c’è nulla di male nel farlo!
Purtroppo, però, i capelli corti non fecero propriamente impazzire i fan.
Soprattutto
LE fans, che nel
2009, durante le prove per
This Is It, gli regalarono una
maglietta con su scritto “Curls For My Girls” (“Ricci per le mie ragazze”): una disperata
richiesta di rivedere il proprio idolo, durante il nuovo tour, con la
fluente chioma riccia.
Per quanto riguarda il periodo
This Is It, come riporta l’autopsia,
Michael era quasi calvo; infatti le extensions usate durante le prove dello spettacolo sono numerose e ben visibili.
In conclusione, MJ è sempre stato un grande innovatore, e il suo particolare stile è tuttora oggetto di ispirazione per molti stilisti e brand di fama mondiale.
Le scelte stilistiche di Michael possono piacere oppure no, ma ha sempre fatto in modo di essere unico nel suo genere e di distinguersi dalla massa. ________________________________
Approfondimento a cura di Eric Di Scenza per il Michael Jackson FanSquare.