mjj2pantera, 07/12/2020 02:55:
Oramai thriller si sa, venderà per i prossimi 50 anni. Mi stupisce molto essential, mi aspettavo un altro album,a paragone direi history o meglio un King of pop visto che sono delle raccolte.
King of Pop non è mai uscito in USA, quindi il pubblico Americano, a prescindere, non ne ha mai potuto godere. Eccezion fatta, ovviamente, per chi lo ha acquistato dall'estero o all'estero. Ma a parte questo, penso che il pubblico ripieghi di più su Essential perchè, seppur con versioni mozze, racchiude tutto il meglio della carriera solista di Michael con un piccolo sguardo anche ai Jackson 5/Jacksons.
C'è quasi tutto quello che uno cerca su Michael. Sono davvero pochissimi i pezzi importanti che mancano all'appello (cosa su cui hanno cercato di mettere una piccola pezza con la versione 3.0).
Se la durata dei brani fosse stata integrale, sarebbe stata una raccolta quasi perfetta.
HIStory non è una scelta che farebbe un casual buyer per dei motivi molto semplici:
1) Il disco 1, anche se ha i brani integrali, arriva fino a Dangerous. Se deve comprare una raccolta monodisco, prende Number Ones, che almeno copre tutta la carriera (anche se ha i brani mozzi), seppur la tracklist presenti delle lacune.
2) Il disco 2, essendo un album studio ha parecchi brani che un ascoltatore casuale non conosce o non gli interessano/piacciono, quindi se deve spendere soldi, preferisce ripiegare su Essential, che in due dischi da una retrospettiva più completa su MJ.
Ricordiamoci che un casual buyer non sa che i brani in Number Ones ed Essential sono mozzi. Prende il CD dal cestone o scaffale del supermercato, legge i titoli, li conosce/gli piacciono e infila il disco nel carrello (stesso dicasi se compra su Amazon o altrove). Che i brani sono mozzi lo sappiamo noi o chi si va ad informare.
Riguardo le lacune della tracklist di Number Ones, beh... direi che è troppo "'80s oriented" e non riesce ad offrire una retrospettiva completa di quello che Michael ha rappresentato negli anni '90.
I punti base di quella raccolta sono tre:
1) Scegliere un x numero di canzoni tra tutte le sue hit numero 1.
2) Offrire la miglior retrospettiva possibile su un unico disco attraverso i numeri 1 scelti.
3) Accompagnare il tutto con un inedito che spinga all'acquisto anche chi ha già tutto.
Alla fine della fiera, ci siamo ritrovati con un Dangerous rappresentato dal solo Black or White (pesante la mancanza di Remember the Time), HIStory solo da You Are Not Alone e Earth Song (pesante la mancanza di They Don't Care About Us), Blood dalla title track solo sulla versione straniera del disco (scelta che ci sta, visto che in USA è stata di nicchia) e Invincible rappresentato da You Rock My World e Break of Dawn (brano che non è mai uscito come singolo e che quindi, cozza con la tematica. Non solo... praticamente lo conosceva solo chi ha comprato Invincible).
Senza entrare troppo nel dettaglio, è stata un'occasione persa per creare un condensato della carriera di Michael su un unico disco. E almeno da parte mia, c'è un po' di amaro in bocca quando lo vedo così venduto, perchè sotto sotto, tende ad alimentare il concetto sbagliato di "Michael star degli anni '80 e poi stop".