Alcune informazioni sul video
"Earth Song":
Dalla foresta amazzonica alla Croazia, passando per la Tanzania: l'uomo sembra aver seminato terrore e distruzione un pò ovunque, senza curarsi dei propri simili.
E' questo il plot del video di Michael Jackson, Earth Song, che Italia 1 trasmette il 15 dicembre, in anteprima nazionale, alle ore 15 all'interno del programma
"Generazione X".
Il video, realizzato dal regista Nick Brandt, è di chiara impostazione ambientalista: molto suggestive le immagini realizzate in un vero villaggio Masai sovrapposte a quelle di alcuni residenti croati privati delle loro abitazioni.
Nel realizzare il video, il regista e i suoi collaboratori hanno scrupolosamente seguito le regole delle associazioni ambientaliste e animaliste.
Le persone che appaiono nel video sono nativi appartenenti alla regione amazzonica e non sono professionisti.
Nessun animale è stato ferito durante le riprese: le immagini di maltrattamenti ad animali sono tratte da documentari già esistenti.
Il set della foresta in fiamme è stato ricreato utilizzando un'area di 6 acri in un campo a Warwick, nello stato di New York.
Jackson ha trasformato un campo di granoturco in una sorta di foresta tropicale brasiliana devastata, con tanto di alberi segati e di bulldozer in azione.
Michael, che ha indossato occhiali da sole fino a notte fonda, non ha rivolto parola a nessuno e non ha voluto minimamente commentare questa decisione di realizzare un video sull'ambiente in un momento delicato come questo, all'indomani delle proteste di Greenpeace per gli esperimenti atomici francesi: i molti reporter accorsi sul set sono rimasti malinconicamente a bocca asciutta.
Il video si chiude tra l'altro con un numero per associarsi all'organizzazione 'verde' Heal The World, che da anni si batte per salvare il mondo e i suoi abitanti.
Si tratta di una ballata che incorpora elementi di gospel, di blues e di opera.
MJ ha una lunga tradizione nel rilasciare canzoni socialmente consapevoli, basti ricordare
We Are the World,
Man in the Mirror e
Heal the World.
Andrea Razza