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..questq settimana ho fatto filetto..buona lettura e buon week end!
Capitolo 36
La luce era accesa, ma Michael giaceva immobile nel letto, potevo sentire il suo respiro reso pesante dal catarro, mi avvicinai al letto con il vassoio, che posai su una sedia lì accanto
Jenny “ Tesoro?!”
Lui gemette, dal profondo delle coltri ed emerse un pochino
Michael “ Che giorno é?!”
Jenny “ Sempre mercoledì..stai male, ricordi?!”
Si schiarì la voce facendo una smorfia di dolore
Michael “ La mia testa..”
Jenny “ Ti ho portato qualcosa da mangiare..”
Michael “ No..ti prego..non credo di farcela..”
Jenny “ Ti piacerà..e ti farà bene...fa un piccolo sforzo..”
Michael “ Puoi aiutarmi?”
Jenny “ Sono qui a posta..”
Gli sorrisi e attesi che si tirasse un po’ su, per posargli il vassoio sulle gambe, guardò il contenuto dei piatti
Michael “ Hai cucinato tu per me?”
Jenny “ Beh..si..quel brodo ha rimesso in piedi generazioni di Trouble!”
Michael “ Davvero hai cucinato tu?!”
Jenny “ Ti ho detto di si..ma..perché?!”
Michael “ Niente..ti ringrazio..”
E la sua mano, scivolò sulla mia, sul copriletto, arrossii
Jenny “ Ma niente..é il minimo..per un piatto di brodo..”
Portò il cucchiaio alla bocca, e appena deglutì, sembrò gradire quella minestra e trarne vigore, perciò finì il piatto in breve tempo, si appoggiò ai cuscini e restò a fissarmi
Jenny “ Non vuoi un po’ di riso? Un po’ di spinaci?!”
Michael “ Solo il tuo brodo..che mi rimetterà in piedi..”
Jenny “ Ma amore, devi nutrirti...un po’ di budino..su, ti prego..”
Michael “ No..per favore..”
Jenny “ Solo un po’..”
Presi il cucchiaio e lo imboccai, la crema rosata che gli avevo portato gli avrebbe dato l’energia dello zucchero e delle uova, ed in più era deliziosa...lo dovette ammettere anche lui, che finì per raschiare la coppetta con un dito
Michael “ Sei davvero speciale Jenny..e sai come prenderti cura di me..”
I suoi occhi erano lucidi, credevo per la febbre, fino a che una lacrima gli solcò la guancia
Jenny “ Ma..”
Mi prese la mano e la strinse
Michael “ Sei un angelo babe..e io sono così grato di averti qui..”
Gli carezzai una guancia, era ancora molto caldo
Jenny “ Ti fa male la testa?!”
Annuì
Jenny “ Ti porto dell’acqua, adesso devi riposarti, fino a domani..”
Mi trattenne per la mano
Michael “ Come stanno i bambini?!”
Jenny “ Gli ho spiegato..stanno bene..sono preoccupati..ma vedrai che già domani potrai vederli..”
Michael “ Resti qui, non é vero?!”
Jenny “ Mi vuoi ancora con te?!”
Michael “ Più di qualsiasi altra cosa al mondo..”
Non ho memoria di essere stato ammalato da bambino, forse quando ero molto piccolo..ma in seguito, non avevamo tempo per ammalarci, e mio padre faceva in modo che non accadesse..perciò..non avevo memoria di cure amorevoli e carezze, non avevo idea di cosa significasse essere accudito e coccolato e..amato, in quel modo..il mio cuore si strizzò di emozione, e mi fu impossibile non commuovermi...Jenny era lì accanto a me, anche a rischio di ammalarsi, per curarmi e non farmi sentire peggio di come stavo...non c’era stato bisogno di dirle nulla, aveva intuito cosa significasse per me non restare solo in un momento di vulnerabilità, e questo mi appagava completamente, mi faceva sentire al sicuro e sereno...alcuni di voi si staranno ancora chiedendo cosa mi spingesse a desiderare tanto l’amore di quella donna..e se l’intesa tra noi non fosse bastata, se l’amore non fosse bastato, vi dico, che bastava la comprensione ed il riparo che sapeva darmi.. sentirmi amato per ciò che ero, sentirmi amato, come chiunque altro.
Prese il vassoio dal mio grembo
Michael “ Te ne vai ancora?!”
Jenny “ Porto questo in cucina..mi assicuro che i bambini abbiano mangiato e vadano a letto..”
Michael “ Grazie..”
Jenny “ La smetti di ringraziarmi?! Non é forse questo..quello che dovrebbe fare una moglie?!”
Michael “ Non sei ancora mia moglie..”
Jenny “ Lo so..”
Michael “ Grazie..”
Mi guardò con amore e mi sorrise, poi uscì dalla stanza e spense la luce, ed io, ripresi quasi subito a dormire.
Mentre scendevo le scale sorridevo, e non me n’ero accorta, era stato molto dolce vederlo mangiare e sentirmi utile ai suoi bisogni, sentire che stavo facendo esattamente quello che gli serviva..mi dava un senso di felicità e di sicurezza, come se vedessi finalmente con i miei occhi che eravamo fatti per stare insieme..sapere che potevo capirlo e dargli quanto di più semplice e scontato chiedeva.
I bambini stavano mangiando in cucina, appena entrai con il vassoio in mano si agitarono per sapere del padre
Paris “ Come sta papà?!”
Jenny “ E’ molto debole e ha un gran mal di testa..ma almeno, ha mangiato qualcosa..”
La cuoca mi guardò e la rassicurai che quello che avevamo preparato era stato gradito
Prince “ Non possiamo proprio salire un attimo?!”
Jenny “ Domani..domani starà molto meglio, ve lo assicuro..ha solo bisogno di dormire ora..”
Paris “ E tu resti qui?!”
Jenny “ Si..vi dispiace?!”
Blanket mi sorrise
Blanket “ No!”
Gli sorrisi di rimando
Paris “ E dove dormirai?”
Jenny “ Beh..voglio vegliare Michael, per cui..dormirò su un divano in camera sua..”
Paris “ Ma non puoi!”
Jenny “ Non posso?!”
Di nuovo Prince fece segno a sua sorella di tacere
Paris “ Nessuno può stare in camera di papà, anche se lui non c’é..”
Jenny “..Ma é lui che me lo ha chiesto..”
Prince guardò Paris e le bisbigliò piano
Prince “ Sono fidanzati! Lei starà sempre in camera di papà!”
Paris reagì con una certa frustrazione
Jenny “ Credimi Paris, voglio solo pensare al tuo papà..non ho neanche visto Dylan oggi..”
Paris “ Non può venire anche lui?!”
Jenny “ Domani ha la scuola..ma se Michael starà meglio, lo farò venire..d’accordo?!”
Sembrò minimamente compensata dal sapermi tutta la notte al capezzale,o dovrei dire, nel capezzale, del padre.
Cenai con i bambini,e facemmo un patto, se si fossero immediatamente messi i pigiami e lavati i denti, potevano guardare un film per intero ed andare a letto un po’ più tardi, sarebbe rimasto un segreto fra me e loro. E così fecero, e mi fermai con loro in salotto, fino alla fine del film, quando presi in braccio Blanket addormentato per portarlo a letto.
Mentre mi dirigevo in camera di Michael, pensavo che quella sarebbe stata la nostra routine, che avrei messo molte volte a letto i suoi figli ed il mio, in quella casa, e poi sarei andata in camera di mio marito...e mi sorpresi emozionata, ad essere già coinvolta in quelle dinamiche familiari, prima ancora di essere un membro effettivo di quella famiglia.
Nella stanza di Michael faceva molto caldo, erano ore che il termostato del riscaldamento era alzato, mi spogliai nel buio, sentendo il respiro affannoso del mio uomo che dormiva profondamente, mi infilai nel letto in biancheria, non avendo altro con me, e mi avvicinai il più possibile a lui, senza toccarlo, non avendo la minima intenzione di svegliarlo..ma potevo sentirlo muoversi impercettibilmente, e potevo sentire il calore che mandava il suo corpo...fissai il soffitto, di cui avevo cominciato a vedere i confini nel buio...avevo chiamato il capo della sicurezza per giustificare la mia assenza, non sarei stata retribuita per quella notte, poi avevo chiamato mia madre per dirle che non sarei andata a cena e non avrei lavorato e mi ero fatta passare Dylan, che mi aveva preso in giro un casino quando aveva sentito che facevo da infermiera a Michael...forse, in quel caso, lo avevo sentito un po’ geloso, dopo tutto, non mi ero mai presa cura di un altro uomo se non di lui. Non avevo la minima voglia di dormire, ero troppo emozionata, divertita..ero semi nuda nel letto di Michael, e lui era profondamente addormentato...prima o poi doveva succedere che dormissimo e basta, non potevamo sempre essere in luna di miele! Ma era fantastico essere lì, stargli vicino, che mi permettesse di stargli così vicino..ero innamorata di lui come non mai.
Giovedì 9 aprile..
Mi girai nel letto, nel sonno, sentendo la mia testa pulsare per la febbre, e il mio corpo madido di sudore, e il mio braccio finì tra i suoi capelli, sparsi sul suo cuscino...mi destai un po’, colto dalla sorpresa e dall’emozione di ritrovarla lì accanto a me...dormiva accanto a me, non troppo distante, non troppo vicina...la mia mano scese e cercò la sua, la strinse, e continuammo a dormire, così..semplicemente..come se fosse la cosa più normale del mondo per me condividere il letto e l’intimità con una donna...con lei...mi sentii felice, avrei voluto stringerla, baciarla, ma la debolezza mi fece ricadere addormentato , tranquillo come un bambino.
Fu la sua voce a svegliarmi, la seconda volta, che era già mattino..aprii gli occhi e ritrovai il suo viso sul mio guanciale, sorrisi, emetteva piccoli sibili con la bocca, la sua piccola mano stretta in un pugno vicino alla guancia, i capelli arruffati, e il piumone scostato lasciava scoperte le sue spalle nude...mi ricordai all’istante la prima volta che la vidi così, al risveglio, e il mio cuore provò un brivido di tenerezza..provavo ancora meraviglia nel guardarla, provavo..un’emozione incredibile..arrossii, credo, e scoprii che il mal di testa era passato...così mi avvicinai a lei, le fasciai il fianco con il braccio, la strinsi...mugolò intorpidita tra le mie braccia, decisa a non svegliarsi, allora, le baciai la spalla, poi il collo, il viso..
Jenny “ Michael..”
E il mio nome pronunciato dalla sua voce sporca di sonno mi eccitò all’istante...o forse fu il suo corpo nudo accostato al mio?!
Michael “ Jenny baby..”
Lei aprì gli occhi e mi guardò, sorrise
Jenny “ Come stai?”
Michael “ Mai stato meglio in vita mia..”
Jenny “ Davvero?! Tutto passato?!”
Michael “ Si, tutto passato..”
E la baciai, le presi la bocca prima che potesse dire altro, e non m’importava se entrambi avevamo le lingue impastate, fu un bacio meraviglioso e pieno d’amore, il bacio che volevo darle sin dalla notte...mi strinse le braccia al collo, rise un pochino
Jenny “ Lo sento che stai meglio!”
Michael “ Lo senti? E ti piace?!”
Le mie mani premevano sul suo sedere per farla aderire al mio bacino
Jenny “ Si che mi piace..ma..ehi, diamoci una calmata..i bambini potrebbero..”
E la baciai ancora, così, per chiarire meglio le mie intenzioni, nel caso non fossero chiare
Jenny “ I bambini..Michael..”
Michael “ Ti preoccupi troppo..vieni qui..”
Le salii sopra, baciandola, carezzandole il corpo, abbassandole le mutandine
Jenny “ Oh amore..sei meraviglioso..ma..potrebbero..Michael..”
E i suoi appelli erano vani, mentre avevo preso uno dei suoi seni con la bocca abbassandole il reggiseno...mi aveva alzato la t-shirt e il pigiama e aveva graffiato la mia schiena, facendomi perdere la testa, non potevo più aspettare..così, dopo averle fatto ammirare la consistenza della mia erezione, la liberai per entrare dentro di lei...e restai sospeso sopra di lei, tremante, eccitato ed emozionato..pienamente consapevole di essere innamorato, cotto come una pera..pensai fosse la febbre, mi sentii rosso in viso, ma era l’amore e lo stordimento che mi dava
Michael “ Jenny..oh..Jenny..”
Continuavo a muovermi, fissando i suoi occhi, che mi sorridevano, che mi parlavano, pieni d’amore, di desiderio, non lo avevo mai fatto in quel modo
Michael “ Ti amo così tanto..così tanto..lo senti vero?!”
E socchiuse gli occhi , presa dalla passione, mi avviluppò le gambe al corpo, come per trattenermi, per indicarmi che voleva che restassi dentro di lei, in quel modo
Jenny “ Ti amo..ti amo..”
M’infilò le mani tra i capelli, tenendomi la testa ferma, i miei occhi nei suoi, perché la vedessi bene mentre il piacere le esplodeva dentro...la piega della sua bocca, l’azzurro dei suoi occhi che erano diventati due fessure, e la flessuosità del suo collo, mentre mandava la testa indietro e si mordeva le labbra...e il suo piacere innescò il mio, dandomi una scossa nei lombi, facendomi fermare su di lei, contratto, e venire in modo così intenso che fu quasi doloroso..sospirai, e posai le mie labbra sul suo collo, mi poggiò le mani aperte sulla schiena, mi strinse, ora ero abbandonato su di lei, rilassato e felice
Sospirai ancora
Michael “ Ci voleva!”
Mi pizzicò una natica, stizzita, i miei pantaloni erano ancora abbassati...ridemmo, poi la guardai, scostandole i capelli dal viso, ed i nostri profili erano così vicini
Michael “ Sono felice..e tu..sei felice?!”
Jenny “ Oooh...”
Mi strinse per timidezza, ma la obbligai a guardarmi
Michael “ Ehi, ti ho chiesto..”
M’interruppe con un bacio
Jenny “ Potrei non esserlo? Sei..fantastico..”
La guardai intensamente, ancora ubriaco di lei
Michael “ Sono solo..tuo..”
E i suoi occhi si riempirono di commozione
Jenny “ Anch’io sono tua..per sempre..”
Ripetei con la mia bocca sulla sua bocca
Michael “ Per sempre..”
Se possibile, era stato ancora una volta meraviglioso, così istintivo ed immediato, i nostri corpi si erano cercati e adattati in quell’abbraccio d’amore..ed entrambi, potevamo sentire il nostro amore..senza che ce ne accorgessimo, era stato un crescendo fra noi, fin dall’inizio..era cominciata come pura attrazione e passione, ed era diventato amore...ora c’era solo quello, ed era così naturale e travolgente da non poterci fare restare lontani.
Ci eravamo ricomposti, restando comunque abbracciati in quel letto caldo e denso dei nostri odori
Jenny “ Dove sono finite le mie mutandine?!”
Michael “ Non saprei..ahm...credo..sono sulla lampada, laggiù..”
Jenny “ Come diavolo..!”
Rise sguaiato e scostò le coperte
Jenny “ Ehi..non ti scoprire..non stai ancora bene Mr. lover lover!”
Rise ed arrossì
Michael “ Sto benissimo..vuoi un’altra prova?!!”
Risi divertita e contenta di vederlo di nuovo in salute, mi avvicinai a lui
Jenny “ No, ti credo sulla parola..”
Mi carezzò e mi guardò con quello sguardo, quello che all’inizio non riuscivo a sostenere,
Jenny “ ..Vacci piano però..sei ancora raffreddato..”
Michael “ Beh..il mio corpo dice che sto bene, non ti pare?!”
Jenny “ Ti sei solo riposato, e l’aspirina ha fatto effetto..”
Michael “ Invece questa é la prova che quello che sostengo da una vita è vero!”
Jenny “ E cioè?!!”
Michael “ Che l’amore può tutto..può curare qualsiasi cosa..”
E mi baciò, sulla bocca, e vicino con tanti piccoli baci
Jenny “ Ti sbagli..”
Mi guardò perplesso
Jenny “ Il mio amore verso di te può tutto..”
E gli presi il viso fresco tra le mani e lo baciai io stavolta, in un unico intenso bacio, sorrise, ancora vicino al mio viso
Michael “ Ahmm..vuoi sposarmi?! Che sbadato..te l’ho già chiesto..ahm..vuoi darmi un figlio?! Che testa..é già in arrivo..”
Risi tra le sue braccia, poi ci guardammo entrambi sorridenti
Michael “ Sei un piccolo miracolo Jenny Trouble..”
Jenny “ Quando smetterai di chiamarmi Jenny Trouble?!”
Michael “ Non smetterò mai, perché tu resterai sempre Jenny Trouble..sei troppo speciale..”
Jenny “ Ah si?! Non diventerò Mrs. Sono la tua appendice Jackson?!!”
Risi di lui, ma lui si fece serio
Michael “ I miei figli mi hanno sfinito di chiacchiere su di te ieri, non mi hanno trovato al risveglio e mi hanno chiamato in auto per dirmi com’era andata la serata con te...cosa hai fatto Jenny Trouble?! Li hai ipnotizzati?! Prince é innamorato di te, in un modo che mi fa essere geloso..e Paris é gelosissima e ti ammira..vorrebbe avere i capelli lisci come i tuoi..e Blanket..credo che lui ti adori già..mi ha chiesto subito quando tornavi..cosa hai fatto? Uh?!! Sei stata meravigliosa con loro, proprio come lo sei con me?!”
Sentirlo parlare in quel modo mi aveva resa felice, sentire dalla sua voce che i suoi figli cominciavano ad accettarmi, che ero stata brava, che non avevo commesso errori, era una grande soddisfazione..perché io volevo essere per i suoi figli, quello che lui era per Dylan...
Jenny “ Non lo so..”
Michael “ Sei rimasta con i miei bambini l’altra sera..non li hai fatti sentire soli..c’é qualcosa in te.. di così.. spontaneo..”
Jenny “ Mi metti in imbarazzo..ti prego..”
Michael “ Allora fa una battuta sul mio pene..e saremo pari!”
E scoppiò a ridere, poi starnutì finendo con la faccia sul cuscino, presi subito le coperte e le aggiustai meglio su di lui
Jenny “ Ti tornerà la febbre..”
Michael “ Il sesso é il miglior antibiotico..”
Jenny “ Michael..potrebbero entrare i bambini!”
Michael “ Non sai ancora molte cose...i miei figli non possono entrare in camera mia..”
Jenny “ Davvero?! Perché?!!”
Michael “ Perché..ahm..hanno tutto di me..ma certe cose di me devono restare mie..”
Jenny “ Sei così..strano, a volte..”
Michael “ No, non é vero..”
Jenny “ Strano in modo normale..”
Michael “ Sento che sta arrivando un complimento dei tuoi..”
Rise
Jenny “ Voglio dire..tu li ami..li vuoi con te..ma poi, chiudi la porta della tua camera..”
Michael “ Sono un single..ci sono cose in camera mia che non li riguardano..”
Jenny “ Come..per esempio..le cose che abbiamo appena fatto?”
Michael “ Come le cose che voglio farti adesso..”
La luna di miele era cominciata, anche se ci saremmo sposati il giorno dopo.
Sentivo la febbre nell’anima. Avete mai avuto la certezza di avere la felicità tra le mani e di poterla vivere, senza paura?! Mi sentivo esattamente così. Così felice di essere vivo, come non lo ero più da tempo. All’inizio della nostra storia, Jenny mi aveva detto di avermi visto nel Bad Tour, e adesso, di vedermi spento...e aveva fatto centro, perché era così che ero stato, fino ad un mese prima..ma ora, era così lontano..i miei problemi, la mia salute, mi sentivo immune da tutto..anche se litigavamo, e avevamo dei contrasti, sentivo che non era una tragedia, che ci stavamo conoscendo e la buona volontà di farcela insieme, c’era.
Facemmo un lungo bagno di vapore, che liberò parzialmente le mie vie nasali e che ci fece sudare...in silenzio, tra le nubi del vapore, con l’acqua che gocciava nella vasca, eravamo uniti e sicuri, consapevoli fino ad essere storditi, di quanto ci amavamo in quel momento.
Considerando che ero andato a dormire alle 8 di sera, e che erano le 8 di mattina..avevo dormito 12 ore..non dormivo così tanto dal Bad Tour.
Ciaù!
Foxy