00 19/02/2013 20:48
E mentre gli spettatori si stanno godendo la prima italiana a Torino il sito de La Stampa pubblica un'intervista con l'unica italiana del cast di Immortal:




“Da sei anni nel team. È l’ esperienza più bella della mia vita”

La ballerina Giulia Piolanti, l’unica italiana dello spettacolo


di FRANCA CASSINE


Giulia Piolanti è l’unica italiana a far parte del cast del «Michael Jackson. The immortal world tour». Una carriera atletica agonistica alle spalle, 32 anni appena compiuti, dopo essersi cimentata con la ginnastica ritmica ed essere stata tra i componenti dei Kataklò, dal 2007 è entrata nel team del Cirque du Soleil. «Lavoro – spiega – con il Cirque dal 2005 e sono in compagnia in maniera stabile da ormai 6 anni. Faccio parte di questo spettacolo sin dal suo esordio nell’ottobre 2011, da allora abbiamo fatto il giro del mondo con una tournée praticamente ininterrotta».

Come è riuscita a entrare nel team del Cirque du Soleil?
«Dopo la meravigliosa esperienza con i Kataklò ho sentito il bisogno di fare altro, di mettermi in gioco e, fortunatamente, il Cirque ha deciso di investire su di me. Sono molto felice ed è la più bella esperienza di tutta la mia vita, come artista non potrei desiderare di meglio».

Lei si esibisce in un difficile numero di pole dance, disciplina acrobatica che prevede incredibili evoluzioni su di un palo.
«Non bisogna confonderla con la lap dance. La pole dance è una disciplina artistica molto diffusa in Oriente che mescola danza e acrobazia e, anche se rimane legata a un aspetto sensuale della danza, si differenzia dalla lap perché la donna non si muove sul palo per ammaliare gli uomini, ma il palo diventa il suo partner e possiede un ruolo, viene utilizzato per dimostrare la sua abilità. Questo strumento offre l’opportunità di andare al di là delle proprie capacità fisiche, è necessario uno sforzo non indifferente, tutti i muscoli del corpo sono sviluppati all’ennesima potenza perché viene richiesta un’incredibile forza nelle braccia e nelle gambe».

In che parte dello show appare?
«Sono protagonista in due quadri, durante “Smooth criminal” e in “Dangerous”. Inoltre prendo parte ad altre coreografie di gruppo come ballerina».

Cosa ci si deve aspettare per il «Michael Jackson. The immortal world tour»?
«Si tratta di un lavoro originale e di forte impatto, molto diverso da quello che solitamente propone il Cirque e sono sicura che gli spettatori ne rimarranno sorpresi».

Pensa che Jackson avrebbe apprezzato la messa in scena?
«Credo che lo show gli sarebbe piaciuto. Michael possedeva un talento creativo incredibile e fu tra i primi a fondere la componente musicale a una fantasiosità visiva. So che stimava il lavoro del Cirque e poi per la realizzazione di questa messa in scena la sua famiglia ha avuto la prima e l’ultima parola».

www.lastampa.it/2013/02/17/cronaca/appuntamenti/da-sei-anni-nel-team-e-l-esperienza-piu-bella-della-mia-vita-RZ4kM59bWjh7kL5NxcWieN/pag...