Sogno o son Desto? Rating: verde

Fatti e personaggi sono puramente casuali

INTRODUZIONE

La campanella suonò e io e la mia amica scappiamo dall’aula di Scienze, mancavano solo 3 giorni! A che cosa, vi chiederete ovviamente, beh fra 3 giorni io e la mia amica andremo a Los Angeles. Siamo solo due sedicienni che vanno al liceo in una piccola città, come mai tutto questo? La mia amica in questione è lontana parente di un tipo… Jon Bonsai? Ah no! Jon Bon Jovi, beh il mese scorso è venuto a trovarla...

Capitolo 1:
Mi ricordo ancora il momento in cui venimmo a sapere che era suo parente, eravamo a Como io avevo appena comprato una tela gigante raffigurante Bad per 5 euro era un affarone! No? Comunque camminando ci imbattemmo in una bancarella e sua madre ci mostrò una spilla dove era ritratto un ragazzo di tipo 23 anni con i capelli anni 60:
-Vedi? Questo è un nostro parente!- io e la mia amica scoppiammo a ridere con gusto, tanto che ci uscirono le lacrime! Quando tornai a casa cercai in Internet: Jon Bon Jovi, uscirono tante notizie ma poi vidi un immagine… ritraeva sto qua con Michael Jackson durante il Bad Tour. Rimasi davanti allo schermo del pc impalata, ma il suono del telefono mi riportò alla realtà:
-Pronto?-
-Sì, Andy, sono io Soraya, volevo chiederti cos’hai trovato su Internet-
-Oh!! Non ci crederai mai, questo Jon Bonsai…-
-Jon Bon Jovi!- mi corresse lei
-Eh, vabbè, comunque dicevo ho visto una foto…- feci una pausa e mi avvicinai allo schermo del computer per essere sicura di aver visto bene
-Hai visto una foto?!- mi urlò (o quasi) Soraya dall’altra parte del cellulare
-Ho visto una foto di Jon Bon Jovi con Michael Jackson!- dissi tutto d’un fiato, dall’altra parte cala un silenzio raggelante…
-Ehi Sory!! Ci sei o cosa?!- chiesi
-Sì, sì ci sono! Solo che… Michael Jackson non era morto 3 anni fa?- mi chiese sconcertata
-Idiota! La foto è del Bad World Tour…- risposi seccata, a volte il suo cervello aveva problemi di connessione oppure il motorino andava in cortocircuito per il caldo…
-Ah oooook.- disse – Ti va se oggi pome vieni da me? Mia mamma ha detto che viene un parente ma non so chi sia- mi disse
- Ok per le 14.00 sono sotto casa tua-
-Ok…- e chiuse la chiamata, mi chiesi cosa avevo fatto di male per farmi lasciare in quel modo… poi mi sedetti sulla poltrona intenta a divorarmi il nuovo numero dei Nostri Amici Cavalli, accesi la radio e misi She drive me wild, impazzivo per quella canzone. Ad un tratto mi cadde l’occhio su l’orologio.
Spero vi piacci io e la mia amica a lezione facciamo questo! xD Accetto critiche

Ah be io intanto posto il secondo...
Capitolo 2 UN' INCONTRO UN PO' COSI'
-Cazzo cazzo!!- urlai pregando il Signore che mia madre non aveva sentito, erano le 13.50 e io ero ancora in pigiama, sono solita a passare il sabato in pigiama… allora aprii l’armadio e tirai fuori la maglietta di Beat it che mi piaceva tanto, presi al volo un jeans blu e mi infilai di corsa le mie All Stars nere fino alla caviglia presi il giubbotto di pelle e uscii dalla stanza.
-Mamma io vado! Torno per le sette al massimo- dissi uscendo dalla porta, e sentii mia mamma che sospirava e diceva che andava bene. Mi infilai le cuffiette e iniziai a camminare per andare da Soraya. Guardai l’orologio, erano già le 14.00. Allora iniziai a correre, ma arrivata alle strisce pedonali nessuno mi lasciava passare, ma per fortuna una limousine nera si fermò, “finalmente un’anima buona” pensai sospirando… mi feci di corsa le strisce ma due metri prima del marciapiede inciampai, per fortuna non caddi ma la figura l’avevo comunque fatta… sorrisi all’autista e salutai diventando rossa in viso. Iniziai a correre, passai la casa di Bryanna, e me la feci di corsa fino a casa di Soraya… pensate quasi 2 chilometri correndo! Citofonai e ansimando dissi:
-Sono io!-
-Io chi?- ribatté lei. Iniziai a spazientirmi
-Razza di idiota senza cervello sono io, ANDY!- dissi urlando al citofono, urlai così forte che una vecchietta che stava passeggiando mi guardò male.
-Hahahaha, ok sali!- mi disse ridendo
Cazzo c’è da ridere non lo so proprio, pensai. In ascensore mi sistemai i capelli che erano tutti spettinati. Arrivai e finalmente entrai in casa di Soraya.
-Eccoti finalmente!- disse. Salutai sua mamma e andai in camera sua. Appena entrammo accese la radio, Bad.
-Ma cosa hai fatto che hai il fiatone?!- mi chiese divertita
-Non c’è niente da ridere, allora mi sono fatta circa 2 isolati di corsa, ho fatto una figuraccia davanti a una limousine e stavo per uccidermi!- dissi
-Hahahahahahah!No spiegami meglio quella della limousine! Hahahahah!- disse ridendo
-Allora stavo attraversando le strisce e questa limousine nera mi ha fatto passare mentre correvo stavo per cadere ma ho ripreso l’equilibrio- risposi
-Hahahhahaha ok! Cavoli me la sono persa!- disse ridacchiando, e io la guardai male. Andammo in cucina a chiedere a sua mamma chi sarebbe venuto.
-No no ragazze non ve lo dico è una sorpresa arriverà per le 14.20- ci rispose ridendo per la nostra insistenza. Soraya guardò l’orologio e disse:
-Sono le 14.15! Sei arrivata in ritardo Andy!- disse ridendo e io la fulminai con lo sguardo e mi misi a ridere. Intanto andammo in camera e ci buttammo nel letto a parlare io appoggiata nell’angolo con un cuscino a forma di cuore gigante dietro la schiena e Soraya appoggiata all’angolo in faccia al mio era messa a testa in giù (lo so è una posizione alquanto strana ma sapete è un caso perso…) e iniziammo a parlare del più e del meno, quando Soraya si alzò e rimise Bad, ma questa volta a tutto volume e ritornò al suo posto, ricominciammo a parlare.

Belli posta il prossimo se ne vedranno delle belle

ok grz x i comments
Capitolo 3
Iniziammo un avvincente e superbo discorso sui sederi… mi pare che prendemmo l’argomento quando iniziammo a parlare di equitazione che quando finivamo una lezione ci faceva estremamente male.
-MJ ha un bel sedere!- esclamò lei, intanto avevano suonato al citofono ma lei non si era accorta, io invece sì…ehehehe… continuammo a parlare e quando sentii dei passi avvicinarsi, sentii la mano appoggiarsi alla maniglia gli chiesi:
-Scusa puoi ripetere quello che hai detto prima? Non ho capito.- dissi ridendo dentro di me
-Che MJ ha un bel culo!!- disse urlando, in quell’esatto momento la porta si aprii e un tipo entrò seguito da sua mamma tutti e due con l’aria perplessa per il commento della mia amica, il silenzio piombò nella camera e Bad era finita. Ruppi quel silenzio con una risata
-Hahahhahahahahahah!! Questa ti sta di brutto! Hahaha!- la madre di Soraya iniziò a parlare sempre con l’espressione perplessa:
-Ehm…vi volevo presentare… beh forse è meglio se andiamo di la…- disse ancora con l’aria perplessa. Io fisso la soraya, lei fissa me e insieme fissiamo il ragazzo che è ancora in pedi davanti alla porta, che a sua volta ci fissa, insomma un fissaggio totale pieno di sconforto…
Il tipo e sua madre si avviarono per il salotto mentre io e Soraya rimaniamo lì ammutolite, io per chi aveva varcato quella porta lei per la figura di merda.
-Sei una stronza!- mi urlò
-Ehi Ehi! Calma! Volevo solo vendicarmi! Hahahaha!- le dissi tirandole un cuscino… eh già… finimmo per fare la battaglia di cuscini. Ad un tratto proprio nel momento più divertente dove Soraya era a spalle al muro e io stavo per dargli una cuscinata in faccia, qualcuno bussò alla porta. Andammo tutte e due ad aprire e pensando fosse sua mamma ci preparammo con i cuscini…
-Woahhhhhh!!- urlammo quando aprimmo la porta. E iniziammo a prendere a cuscinate quel povero individuo che si era permesso di interrompere il nostro gioco. Si sollevò una nuvola di piume e tempo 5 minuti si dissolse, e vedendo chi avevamo davanti scoppiammo a ridere. Avevamo appena preso a cuscinate un bodyguard alto almeno due metri, era nero e aveva degli occhiali scuri e la solita specie di filo del telefono dietro l’orecchio. L’armadio (come lo definivamo noi) si spolverò la spalla dalle piume e sorrise, poi si rifece serio e ci disse:
-Vostra madre vi aspetta di la con Mr. Bon Jovi- io non riuscii a trattenermi dal ridere. Perché? Beh, aveva detto quella frase con l’accento inglese.

Cosa combineranno con Mr. Bon Jovi posta il prossimo per saperlo

Capitolo 4 (mi sn dimenticata, in questa storia Michael ha 33 anni -.-" e l'accusa del 2005 sarebbe quella del 1993...)
Andammo di la e sprofondammo nel divano come era nostro solito fare. Sua madre attaccò a parlare:
-Allora ragazze vi presento Jon, in realtà non è un parente lontano ma un mio cugino, ed è venuto qui dall’America per conoscere voi e darvi l’opportunità di andare in America per un po’ anche perché la scuola organizza corsi di scambio inter-colturali inglese-italiano, quindi non ci saranno problemi con la scuola…- io stavo per dire che sarebbe stata un’impresa convincere i miei ma lei mi interruppe e continuò a parlare:
-Con i tuoi ci ho già parlato e sono più che d’accordo, allora si parte!- esclamò, io guardai JBJ (Jon bon Jovi abbreviato…) e la mamma di Soraya allibita
-S.. Si parte domani?!- dissi, e tutti tranne me e Soraya si misero a ridere dicendo che saremmo partiti fra 2 settimane.
-E… quanto tempo staremo in America?-chiesi, stavolta mi rispose Jon
-A tempo indeterminato forse fino a Natale-
-E come faremo con i compiti e la famiglia?! E…e noi andiamo a cavallo abbiamo anche una gara fra due mesi!- dissi quasi urlando
-State tranquille avrete un ottimo insegnante e compagno per questi mesi… hihihihi- disse –E per la vostra gara… quand’è la prossima volta che andate al maneggio?- ci chiese, Soraya buttò un occhio sull’orologio, le 15.00, la lezione iniziava alle 15.35!
-Ehm… inizia tra esattamente 35 minuti! Noi ci dobbiamo preparare! E non arriveremo mai in tempo con tutto il traffico che c’è!- Soraya iniziò a sclerare, allora Jon ci disse di andare di la a cambiarci e ci avrebbe pensato lui ad accompagnarci. Andammo in camera e ci cambiammo. Io misi un paio di pantaloni di equitazione beige con una maglietta da polo bianca con ricamato sopra il numero dodici. Soraya invece si infilò dei pantaloni neri con una maglia di topolino sopra. Prendemmo i nostri borsoni e uscimmo dalla camera. Salutammo sua mamma e seguimmo Jon.
-Scusa ma come facciamo ad arrivare in tempo?- chiesi io, mi rispose che avremmo preso la limousine. In ascensore calò il silenzio, ci mancava solo la musichetta, sì, quella idiota che mettono negli ascensori. Jon ruppe il silenzio chiedendoci qual era il nostro cantante preferito:
-Ehm, non offenderti ma noi non abbiamo mai sentito una tua canzone. Il nostro cantante preferito è Michael Jackson- risposi io, lui ci guardò e annuì con la testa.
-Non sarete mica delle fan che appena lo vedono si mettono a urlare e gli saltano addosso?!- chiese con aria preoccupata
- Certo che no! Odio quel tipo di fan, quando guardo i concerti su internet mi vergogno per loro!- risposi io, intanto eravamo arrivati al piano terra. Uscimmo e trovammo una limousine nera lunghissima. Un gentlemen ci aprì la porta e noi entrammo, dopo di noi entrò Jon. Ci sedemmo e seduto di fronte a noi c’era un tipo con i baffi e gli occhiali neri che ci sorrise abbassando lo sguardo.
-Ragazze questo è il mio caro amico Chris! Verrà con noi dai cavalli.- noi lo salutammo con la mano come due idiote perché non sapevamo cosa dire, non è che eravamo il massimo di socialità!
-Chris, queste sono Andy e Soraya.- disse indicandoci
- Ehm… ciao io sono Chris.- disse venendo verso di noi e ci strinse la mano. Eravamo partiti per un po’, e io iniziavo ad annoiarmi allora chiesi se avevano dei cd di musica, lo so è una domanda stupida da fare a un cantante…
-Sì, certo. Prova a guardare di fianco al sedile di Chris.- io guardai Soraya, lei guardò me.
-Oh no bella! Vuoi tu la musica? Allora ci vai tu!- mi disse
- Ok ci vado io, ma se c’è Bad non lo metto!- risposi facendo la linguaccia, intanto Chris e Jon si erano messi a ridere per la nostra scenetta. Io mi alzai e andai dalla parte di Chris. Soraya non capisce proprio quando è il momento giusto per fare uno scherzo…

Capitolo 5
… e quello non era un buon momento, mentre io mi stavo chinando per guardare che cd c’erano lei mi diede un calcio in culo, e io caddi addosso a Chris. Non era stata una caduta tanto male, mi sono solo ritrova seduta in braccio a Chris! Ma questi sono dettagli e dettagliucci… tutti si misero a ridere con gusto compreso Chris, e io ero li a guardarli intontita poi quando smisero di ridere io scesi dalle gambe di Chris.
- Soraya io ti uccido!- dissi furiosa
- Staremo a vedere!- rispose lei facendo la linguaccia. E ancora risata generale. Allora andai verso il sedile di Chris, un’ altra volta, e mi chinai per vedere i cd:
-Nuuuu! Sory sapessi cosa ho trovato!-
- Cosa cosa cosa???- mi chiese
- C’è Bad! Ma non lo prendo!-
-Perché?!- Mi chiese con gli occhi da cucciola
-Perché metto Dangerous!- e le feci la linguaccia. Presi il cd e mi rialzai. Andai a sedermi e guardai il cd, la copertina.
-Se stai cercando di aprire il cd con la forza della mente non credo ci riuscirai- mi disse Soraya.
-Idiota sto solo guardando la copertina!- mi rivolsi a Jon- ehm… dove va infilato?- chiesi ridendo. Mi disse che il lettore cd era di fianco a me. Allora infilai il cd e alzai il volume. Mentre mi sedevo al mio posto vedevo che Selena aveva uno sguardo malizioso… infatti! Ero comodamente seduta al mio posto, con la testa appoggiata al finestrino guardavo di fuori. Soraya mi si avvicinò e inziò a farmi il solletico e io urlavo e ridevo come una matta:
- Solo perché hai gli stivali se no vedevi cosa ti succedeva!- gli dissi ridendo. Facevamo così ridere che Jon e Chris ridevano più di noi. Poi si alzarono e cercarono di dividerci. Jon era piegato in due dalle risate allora iniziammo a fare il solletico anche a lui ma non soffriva quindi il gioco finì li. Ci risedemmo e iniziammo a parlare.

Andando avanti incontreranno Michael

Andando avanti incontreranno Michael

Capitolo 6
Gli raccontammo del pigiama party fatto con la Bryanna nostra amica, e di come mai avevamo sta paura di Michael Jackson. Poi dissi che tutti a scuola ci prendevano in giro perché ascoltavamo la sua musica. E ad un tratto Jon e Chris si fecero tristi.
- A volte devo mentire sul nome del mio cantante preferito…- dissi- Il padre di una nostra amica dice che siamo malate, e che Michael Jackson è un pazzo come noi…- lì diventai triste anche io e anche Soraya. Vedendo tutti tristi, aggiunsi:- Ma comunque non sto ad ascoltare cosa dicono gli altri, perché MJ è e sarà un genio per sempre, gli altri erano solo gelosi della sua fama, e ora chi mi prende in giro è solo geloso dei miei ovviamente bei gusti musicali!- dissi con un pizzico di superiorità nella voce. Risata totale. E finalmente arrivammo alle 15.35 spaccate. La limousine entrò nel maneggio e io e Soraya saltammo al volo, e non scherzo. Jon scese seguito da Chris, entrammo tutti e quattro nella scuderia. Presentai Jon e Chris a Manuela, la nostra insegnante;
-Ciao Manu! Lui è Jon Bon Jovi ed è un parente di Soraya- lei mi guardò meravigliata e guardò allo stesso modo Soraya e Jon. Allora Jon le si avvicinò e le strinse la mano. Intanto Chris si era fermato ad accarezzare Pato, il cane del maneggio.
- Chris vieni che ti presentiamo!- disse Soraya, allora Chris venne verso di noi. Finite le presentazioni andammo diretti verso i box. Selena prese il Desiderio, un cavallo da sella italiano che dovrebbe avere sui 22 anni. Invece io presi il Robin Hood. Noi prendemmo le capezze e entrammo nei box, tirammo fuori i cavalli li legammo e iniziammo a pulire.
- Sory! La musica!- dissi io e gli passai un cd. Andò allo stereo e mise la musica, partì Dynamite di Taio cruz. Mentre spazzolavamo i cavalli mi venne da canticchiare allora iniziai. Ad un tratto mi giro e vedo Chris e Jon che mi guardano. Allora gli chiedo cosa ci fosse di tanto strano nel canticchiare e dissero niente ma erano meravigliati dalla semplicità di come sellavamo i cavalli.
- Non è che avete paura voi due?!- dissi ridacchiando
-No no!- risposero in coro. Poi Jon andò ad aiutare sua cugina e Chris aiutava me. Anche se sinceramente era un po’ d’intralcio ma non volevo dirgli niente per non offenderlo.
- Mi passi il sottosella?- lui mi guardò in un modo stranissimo.
- Quello con scritto sopra Peter Pan…- dissi sospirando. Appena dissi Peter Pan lo sguardo gli si illuminò. Iniziai a insospettirmi… chi era lui veramente? E come mai portava un cappello e gli occhiali anche se eravamo dentro la scuderia? Mah… comunque continuammo e la lezione finì.