Ed ecco qua le risposte di Siedah! Sono state selezionate solo 20 domande e Siedah non si è dilungata molto nelle risposte, ma tant'è
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Q&A esclusivo di MJJC con Siedah Garrett
MJJC: Eri fan di Michael Jackson prima di incontrarlo? Come è cambiata la tua percezione di lui dopo averlo incontrato / aver lavorato con lui / essere andata in tour con lui?
Siedah: Ero stata una fan dei Jackson 5 per tutta la mia vita. Infatti durante la mia infanzia Michael Jackson era mio marito per gioco. Ho iniziato ad amare Michael quando è diventato un artista solista, e mi sono davvero innamorata di lui quando ha deciso di registrare la mia canzone. Fu allora che mi resi conto che lui era più socialmente consapevole di quanto chiunque gli riconoscesse.
MJJC: Qual è stata la tua prima impressione di Michael?
Siedah: Era così "cool", così inaspettatamente accessibile.
MJJC: Da dove è nata l'idea di Man In The Mirror?
Siedah: Due anni prima di scrivere la canzone ero con il compositore John Beasley durante una sessione di scrittura. Sul più bello della nostra sessione decise di rispondere a una telefonata e lo fece come se non fosse affatto impegnato. Io fremevo di rabbia. Poi lo sentii dire: "L'uomo? Quale uomo? Oh, l'uomo nello specchio". Quella frase mi rimase in mente e la trascrissi nel mio blocco dei testi di idee casuali. Due anni più tardi il mio nuovo co-autore Glen Ballard era alla ricerca di suoni sul suo sintetizzatore, mi imbattei nella nota nel mio blocco dei testi che saltò letteralmente fuori dalla pagina.
MJJC: Quanto tempo ci è voluto per scrivere "Man in the Mirror"?
Siedah: Letteralmente 15 minuti per la prima strofa e il ritornello. E' sgorgato fuori da me. Era quasi come se si scrivesse da sola.
MJJC: Hai scritto altre canzoni per Michael che non sono mai finite nei suoi album?
Siedah: Sì, ho scritto una canzone dal titolo "Innocent Side" che ho presentato nello stesso periodo di "Man In The Mirror", ma non è stata selezionata. L'unica altra canzone che ho scritto per MJ è stata "Keep The Faith", di cui sono co-autrice, che poi ha registrato nel suo album Dangerous.
MJJC: Siedah, tu sei una grande autrice, puoi fare un commento sulle abilità di autore di Michael? Quale canzone o canzoni consideri migliori?
Siedah: Michael era un autore incredibile e credo che fosse all'apice nella composizione quando ha scritto per "Off The Wall". Mi piace tutto quello che ha scritto per quel disco.
MJJC: Com'era lavorare con Michael in studio?
Siedah: Era un'esperienza di apprendimento unica. Michael era un perfezionista completo, anche se doveva fare solo poche ripresa, ognuna era incredibile.
MJJC: Qual è stata la parte migliore di fare un tour con Michael?
Siedah: Vederlo ogni sera sul palco era assolutamente incredibile. Poi essere in grado di vedere il mondo al più alto livello possibile. Era quasi come viaggiare con Gesù.
MJJC: Hai mai visto Michael fare qualcosa che ti ha colpito o colto di sorpresa, sia sul palco che fuori scena?
Siedah: Sì! Ogni sera! E facevo spesso le cose che sorprendevano lui, come quando ho messo una parrucca bionda a sua insaputa per eseguire il nostro duetto.
MJJC: Era difficile concentrarti sul canto quando Michael ti accarezzava la coscia durante I Just Can't Stop Loving You nel Dangerous Tour?
Siedah: Wow! La prima volta che l'ha fatto mi ha colta di sorpresa. Dopo ho cominciato ad aspettarmelo.
MJJC: Si vociferava che il Dangerous Tour sarebbe dovuto continuare negli Stati Uniti dopo le ultime date del 1993 in Australia. Sai se c'è qualche verità in questo?
Siedah: Non lo so davvero.
MJJC: Com'era avere a che fare con lui quando non lavoravate? Mostrava una personalità diversa quando non era sul palco o in studio di registrazione?
Siedah: Assolutamente. Era molto serio sul suo mestiere perciò si lavorava non c'erano giochi e divertimento. Tuttavia quando non lavorava era divertente, rilassato, coinvolgente, esageratamente creativo, estremamente consapevole dei problemi del mondo, e un vero artista nel vero senso della parola. Sembrava che si fosse affezionato a me perché ero sempre me stessa quando ero intorno a lui, mai falsa o intimidita. Lui continuava a ripetermi: "Sei così pazza!" Infatti aveva un nomignolo per me, Miss Gayrree.
MJJC: Qual è stata la conversazione più memorabile che hai avuto con Michael?
Siedah: Eravamo in studio di registrazione il giorno in cui Fred Astaire morì. Michael era profondamente rattristato e condivise con me quanto lo amasse e quanto era stato influenzato da Fred e dal suo incredibile modo di ballare.
MJJC: Michael si è mai confidato con te quando qualcosa lo turbava? Hai mai avuto conversazioni serie e profonde con lui (a parte quando stavate lavorando sulle canzoni)?
Siedah: Sì, parlavamo della situazione degli afro-americani in questo paese, e lui mi ha sorpreso con la sua conoscenza dei problemi degli afro-americani. Inoltre una volta mi disse che era l'uomo più felice quando si esibiva sul palco.
MJJC: Se potessi descrivere Michael in una sola parola quale sarebbe?
Siedah: Ultraterreno!
MJJC: Un sacco di persone hanno detto che Michael aveva un grande senso dell'umorismo. Quali sono le tue esperienze personali riguardo questo?
Siedah: Una volta, mentre eravamo in studio per registrare il nostro duetto "I Just Can't Stop Loving You", ha iniziato a lanciarmi popcorn in faccia, nel tentativo di farmi fare un pasticcio. Il produttore Quincy Jones, non avendo visto questo, cominciò a rimproverarmi perché rovinavo le registrazioni. Michael, invece, si stava scompisciando dal ridere!
MJJC: Nel corso degli anni, in particolare dal 2000, ti sei tenuta in contatto con Michael?
Siedah: No, non parlavo con lui da 17 anni. Non sono stata in contatto con lui, non fino al 2009, quando sapevo che stava progettando di tornare in tour. Ho parlato con lui al telefono durante la settimana di Michael Jackson su American Idol, quattro settimane prima che morisse. Si è congratulato con me per la mia vittoria ai Grammy e la nomination all'Oscar. In seguito l'ho visto alle sue audizioni del tour tre settimane prima che morisse.
MJJC: Dov'eri quando hai avuto per la prima volta la notizia che Michael era morto? E qual è stata la tua reazione immediata?
Siedah: Ero a casa, in cucina a preparare il pranzo quando ho sentito la notizia alla radio. Ho chiamato un collega ex allievo di MJ per chiedergli se era vero o era una bufala, ma poi poco dopo ho scoperto che era la verità. Ero devastata, fisicamente ed emotivamente.
MJJC: Cosa vorresti che i fan di Michael in tutto il mondo sapessero di lui, dato che lo conoscevi personalmente e professionalmente?
Siedah: Michael era genuinamente compassionevole e premuroso. Credo che durante la sua vita sia stato sottostimanto e sottovalutato, e purtroppo emarginato. Grazie a Dio è stato questo è cambiato dopo la sua morte.
MJJC: C'è qualcosa che vuoi dire ai membri di MJJCommunity e ai fan di Michael Jackson in generale?
Siedah: Voglio dire che i fan di Michael Jackson sono i fan più leali di tutto il pianeta, e lui li apprezzava moltissimo, come li apprezzo io. A parte questo voglio dire di supportare la mia nuova canzone tributo a MJ, dal titolo "Keep On Lovin' You", dove condivido i miei sentimenti sulla mia vita e sull'esperienza con Michael, disponibile su iTunes dall'11 settembre. Grazie perché continuate ad amarlo e apprezzarlo.
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