Buona lettura!!
Capitolo ventiduesimo
PRAGA HOTEL ore:02.00
Michael era seduto sul letto e finalmente, con un po’ di ritardo, che Clara avrebbe di sicuro capito, prese in mano la lettera chiusa con cura e tutta profumata. È sempre la solita! Si disse con un dolce pensiero. La aprì e iniziò a leggere:
Dear Michael,
prima di tutto, come è andato il viaggio e….il primo concerto?(So che anche se ti arrivasse prima la leggerai a lavoro concluso).:) Qui va tutto bene ,Joan è un tesoro, bè lo è sempre ,ma ora si comporta con vero riguardo. Vedessi come è buffo. Ieri stavo per combinare un disastro….vabbè lasciamo stare i particolari e lui ha voluto rimettere tutto a posto di persona. A volte penso che sia davvero un papà. Con i piccoli tutto al meglio. Gli manchi di già ,metà tempo delle lezioni siamo stati a parlare di te. Non credo di avergli dato risposte molto precise, di concerti non ci capisco molto. Ah, abbiamo fatto una specie di gita nello zoo(potevamo vero?) e gli ho dato delucidazioni su quegli animali. Joan ci seguiva con lo sguardo da lontano, voleva dar a dimostrare che non era vero. Io dico, come poteva negare l’evidenza? Poi, devo darti una notizia :da domani mi sono imposta di prendere lezioni di cucina. Quando tornerai vorrei essere io a cucinarti qualcosa. Ora, mentre ti scrivo ,stavo riascoltando il tuo nuovo album e provavo ad immaginarti. Per passare il restante tempo sto tenendo un corso di uncinetto. Voglio migliorarmi. Ho visto un libro davvero interessante in biblioteca che con semplici parole ti da tante nozioni. Mentre sono occupata a cucire, mi diletto ancora a canticchiare le tue canzoni. Le conosco a memoria! Anche questo è un modo che mi fa sentir meno la tua lontananza. Domani andrò con Joan a fare delle spese qui intorno. Non vorrei far spendere i soldi per le mie richieste ma vorrei procurarmi dei nuovi fili per realizzare qualcosa per voi. Ho detto abbastanza ti pare? Scusa ma mi sono fatta prendere dalla foga di raccontarti. Mi manchi Michael, inutile negarlo, manchi anche a Joan(si vede sai?). Però sono felice e aspetterò con pazienza. Tu come stai? Sei stanco? Vedi di riposare Michael! Ora ti saluto, non voglio trattenerti ancora per molto. Fai il bravo mi raccomando.:)
Ti amo Michael!
P.s.: Ho spruzzato sul foglio un po’ di lavanda. Buon profumo vero? Ah ,com’è la città?
Your little teacher
Clara
Michael ripiegò il foglio e lo ripose nella busta dopo aver riassaporato quel delizioso aroma. Si diresse allo scrittoio e presa carta e penna ,gettò un’ occhiata al cappello immacolato sorridendo e iniziò a scrivere.
NEVERLAND RANCH–camera di Clara
My dear Clara,
Spero che non tardi ad arrivarti la mia lettera perché ,ebbene sì, ho dovuto leggerla con un po’ di ritardo la tua. Il viaggio è andato bene e ne dovrò di già affrontare un altro. Partirò nella notte. Non penarti per me. Non sono poi così stanco. Vorrei tanto vedere la faccia di Joan in apprensione per tutti voi. Buffo vero? Scommetto che nonostante tu non sappia molto di concerti, avrai fatto tesoro di quello che ti spiegai io e lo avrai esposto alla grande ai bambini. Poi, non vedo l’ora di assaggiare le tue bontà culinarie. Diventerai una chef imbattibile. Ne sono sicuro. Poi tra le pentole mi dirai “Watch me fly!”. AHAH, no tranquilla non ti sto prendendo in giro,anzi, dovrai dirmi così. Ci conto e! Allora, per quanto riguarda Praga, purtroppo non ho potuto goderne molto. Comunque mi piace. Dal mio albergo si vede molta natura e di notte molte stelle. La città è un po’ caotica, non esco per questo. Il pubblico è molto caloroso, il concerto è andato bene. Poi ti porterò un frammento dello spettacolo registrato. Anche a me manchi Clara, vorrei tanto essere rimasto con te, ma vedrai, il tempo passerà in fretta. Che onore! Canti le mie canzoni anche mentre cuci! Sono lusingato mademoiselle. Fai la brava anche tu mi raccomando. Ti bacio my “little teacher”.
Ti amo anche io Clara. Very much.
P.S.: Sul retro c’è la nuova via. Il profumo era buonissimo ,ora tutte le mie cose ne hanno l’odore.
Michael
Clara si strinse la lettera al cuore e così si addormentò. Era la seconda volta in tutta la giornata che la leggeva e le sembrava di averlo lì vicino. Nello scorrere le parole il suo viso aveva assunto mille espressioni diverse ,concludendo con un bacio al “sacro foglio”. Nell’indomani avrebbe subito risposto.