00 03/07/2012 15:49
Re: Re: Re: Re: Re:
°Mark Lanegan°, 03/07/2012 12.55:



Guarda, ecciai anche ragione (su madonna). Di FIona Apple molla lì le robe che lo poareta deve fare se vuole vivere. Ascoltati Extraordinary Machines, che pure si tratta di un disco la cui versione che puoi sentire è frutto di un'odissea e le è stata imposta. Oppure l'ultimo di una settimana fa che, purtroppo ha ricevuto voti inverosimilmente alti in america, e questo solo perché la critica ripara a certi giudizi negati del passato. Non si tratta di roba stratosferica, eh, ma a mio parere già è un passetto. O perché no, l'ultimo di Nathalie Merchant?





Non ne dubito e mi applicherò, ma il nocciolo della questione è altrove e non risiede certo in ricerche pseudoscientifiche (mi viene abbastanza da ridere a pensare il metodo scientifico applicato alle cosiddette scienze umane, che scienze appunto non sono). Si tratta di un discorso culturale e sociale (in cui, come ha giustamente ricordato Rossella, c'entra anche il marketing, ma fino a un certo punto). Fondamentalmente è questo. Ci sono grandi artisti, e molti anche, che non sono mai stati spinti più di tanto dal marketing, eppure hanno avuto un enorme successo. Il problema, come ho già detto, è che ormai tutto è stato fatto e visto e non ci sono più tabù da infrangere (l'arte, che da secoli è strumento delle minoranze per emergere, serve anche a questo), per cui non c'è un riconoscimento, se non momentaneo, nei nuovi artisti.