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Grillo e il movimento a cinque stelle sono una minaccia per i partiti

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    00 01/02/2014 14:16
    Luigi Di Maio a Servizio Pubblico ha riassunto molto bene la situazione in tre minuti:
    tv.ilfattoquotidiano.it/2014/01/30/servizio-pubblico-m5s-aggrediti-siamo-noi...


    Il M5S non è perfetto e non ha la presunzione di essere tale. Non credo nemmeno che si debba/si possa pretendere questo. Non riconoscerne/non vederne i meriti - che, al di là degli errori, esistono - è qualcosa che onestamente non mi so spiegare, se non appunto con la tifoseria di cui parla Scanzi o, in alternativa, con una condizione tale di sfiducia per cui qualunque tentativo deve essere fallace a prescindere.


    Le parole di Scanzi andrebbero incise sulla pietra.

    Dunque, per l’informazione funziona così. È più grave un “Boia chi molla” (immagine orrenda che mi fa schifo e che non userei neanche sotto tortura) di 7 miliardi e mezzo pubblici regalati alle banche private con l’avallo di destra, centro e sinistra. È più grave criticare la Boldrini (“sessismo”) che difenderla per la sua faziosità imbarazzante. È più grave un “siete qui perché fate i pompini” (altro insulto idiota, greve e indifendibile) di uno schiaffone di un “questore” a una deputata (se lo avesse dato un 5 Stelle, quello schiaffo, ci avrebbero frantumato gli zebedei per mesi con la storiella dei nuovi fascisti). È più grave contestare Napolitano, al punto da chiederne l’impeachment, di quello che ha fatto (e non fatto) Napolitano. È più grave protestare, anche veementemente, contro una ghigliottina oscena, una Presidente della Camera improponibile e una democrazia in agonia, che uccidere giorno dopo giorno la politica (e la speranza).

    Si suole ragionar così in Italia, ed è un ben curioso modo di ragionare: la pagliuzza va uccisa, la trave va coltivata. Non mi stupisce che sia questo il pensiero di tanti casi umani (basta guardarli in faccia) del non-giornalismo italiano e della non-politica nostrana (da uno come Speranza, al massimo, ti aspetti una cosa intelligente giusto quando sta zitto). Ma mi mette un po’ di malinconia che questa faziosità, e questo tifo becero, siano ormai l’unica coperta di Linus rimasta a tanti (non tutti) elettori che, pur di vincere, si sono affidati a un bischerino ambizioso e si sono fatti pure piacere una legge elettorale che in confronto il Porcellum era quasi un capolavoro.
    Darsi una svegliata e avere un briciolo di decenza morale, almeno ogni tanto, no?




    Al di là di insulti e schiaffi (più che deprecabili), credo sia necessario dare uno sguardo anche ai contenuti. Non perché su quelli i 5 stelle siano nel giusto - aspetto non da poco e non scontato, visto che non sono infallibili - ma perché, purtroppo per noi, sono proprio i contenuti che alla fine incidono sul destino del nostro Paese.


    Giusto per essere precisi: non mi pare che Di Battista sia andato in giro a dire che la TV adesso gli piace. Mi sembra invece che abbia ribadito di non prediligere la TV come mezzo, ma di aver cambiato idea sull’opportunità di andarci, perché in TV passano troppo cose non vere.
    Poi certo, lo possiamo criticare a prescindere, anteporre le impressioni ai fatti, dire che ha studiato la lezioncina a memoria, però non mi pare una critica molto consistente sul piano politico.


    DD, dici che i 5 stelle sono dei “pagliacci invasati”. In cosa sarebbero stati tali per esempio sul decreto Imu-Bankitalia, giusto per citare l’ultimo episodio? Immagino avrai delle motivazioni di merito per essere giunto a questa conclusione. Spiegarle, anziché limitarti agli insulti, magari darebbe maggiore valore e senso alla tua critica.



    [Modificato da Grieved 01/02/2014 14:18]
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    00 01/02/2014 14:27
    Grieved, 01/02/2014 14:16:

    Luigi Di Maio a Servizio Pubblico ha riassunto molto bene la situazione in tre minuti:
    tv.ilfattoquotidiano.it/2014/01/30/servizio-pubblico-m5s-aggrediti-siamo-noi...


    Il M5S non è perfetto e non ha la presunzione di essere tale. Non credo nemmeno che si debba/si possa pretendere questo. Non riconoscerne/non vederne i meriti - che, al di là degli errori, esistono - è qualcosa che onestamente non mi so spiegare, se non appunto con la tifoseria di cui parla Scanzi o, in alternativa, con una condizione tale di sfiducia per cui qualunque tentativo deve essere fallace a prescindere.


    Le parole di Scanzi andrebbero incise sulla pietra.

    Dunque, per l’informazione funziona così. È più grave un “Boia chi molla” (immagine orrenda che mi fa schifo e che non userei neanche sotto tortura) di 7 miliardi e mezzo pubblici regalati alle banche private con l’avallo di destra, centro e sinistra. È più grave criticare la Boldrini (“sessismo”) che difenderla per la sua faziosità imbarazzante. È più grave un “siete qui perché fate i pompini” (altro insulto idiota, greve e indifendibile) di uno schiaffone di un “questore” a una deputata (se lo avesse dato un 5 Stelle, quello schiaffo, ci avrebbero frantumato gli zebedei per mesi con la storiella dei nuovi fascisti). È più grave contestare Napolitano, al punto da chiederne l’impeachment, di quello che ha fatto (e non fatto) Napolitano. È più grave protestare, anche veementemente, contro una ghigliottina oscena, una Presidente della Camera improponibile e una democrazia in agonia, che uccidere giorno dopo giorno la politica (e la speranza).

    Si suole ragionar così in Italia, ed è un ben curioso modo di ragionare: la pagliuzza va uccisa, la trave va coltivata. Non mi stupisce che sia questo il pensiero di tanti casi umani (basta guardarli in faccia) del non-giornalismo italiano e della non-politica nostrana (da uno come Speranza, al massimo, ti aspetti una cosa intelligente giusto quando sta zitto). Ma mi mette un po’ di malinconia che questa faziosità, e questo tifo becero, siano ormai l’unica coperta di Linus rimasta a tanti (non tutti) elettori che, pur di vincere, si sono affidati a un bischerino ambizioso e si sono fatti pure piacere una legge elettorale che in confronto il Porcellum era quasi un capolavoro.
    Darsi una svegliata e avere un briciolo di decenza morale, almeno ogni tanto, no?




    Al di là di insulti e schiaffi (più che deprecabili), credo sia necessario dare uno sguardo anche ai contenuti. Non perché su quelli i 5 stelle siano nel giusto - aspetto non da poco e non scontato, visto che non sono infallibili - ma perché, purtroppo per noi, sono proprio i contenuti che alla fine incidono sul destino del nostro Paese.


    Giusto per essere precisi: non mi pare che Di Battista sia andato in giro a dire che la TV adesso gli piace. Mi sembra invece che abbia ribadito di non prediligere la TV come mezzo, ma di aver cambiato idea sull’opportunità di andarci, perché in TV passano troppo cose non vere.
    Poi certo, lo possiamo criticare a prescindere, anteporre le impressioni ai fatti, dire che ha studiato la lezioncina a memoria, però non mi pare una critica molto consistente sul piano politico.


    DD, dici che i 5 stelle sono dei “pagliacci invasati”. In cosa sarebbero stati tali per esempio sul decreto Imu-Bankitalia, giusto per citare l’ultimo episodio? Immagino avrai delle motivazioni di merito per essere giunto a questa conclusione. Spiegarle, anziché limitarti agli insulti, magari darebbe maggiore valore e senso alla tua critica.





    [SM=g27811]

    Beh i pagliacci invasati è il nuovo termine per dire gli onesti a quanto pare, fa comodo dirlo ai 5stelle che da soli difendono costituzionalità e diritti dei cittadini a tutti i costi, mentre *****, nani, corrotti e venduti devono passare per impeccabili.

    Da quando conosco gente che lavora per il governo italiano (fuori dal parlamento) posso solo confermare il bene che questi ragazzi fanno e le menzogne che vengono dette su di loro.

    [SM=g27811]

    [Modificato da Grieved 01/02/2014 16:30]

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    00 01/02/2014 15:03
    Re: Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    migi.mj, 01/02/2014 12:58:




    Ovvio che si puo' dire. E ho capito al volo la manovra
    della Bignardi.
    Ma gli occhi e le orecchie li tengo aperti anche quando
    trattasi di M5S. Questo volevo dire.
    Sapevo di farti un regalo con Scanzi [SM=g27828] so un po'
    masochista io eh?
    [SM=g27823]



    Vabbè ma Scanzi è un regalo al genere umano mica a me [SM=x47928]; dobbiamo gioirne tutti insieme, altrochè masochismo [SM=g27828] .

    Fuor di scherzo, cambio un po' registro degli articoli postati. L'autore è sempre molto poco politically correct, tenetene conto; è anche una risposta indiretta ad Augias, che viene da uno che ha una statura intellettuale pari a quella del "principe" Corrado.


    Professione indignato a targhe alterne (Massimo Fini)

    Il 'boia', peraltro metaforico, affibbiato a Giorgio Napolitano dal deputato 5 Stelle Giorgio Sorial, ha suscitato uno «sdegno collettivo», bipartisan e tripartisan mentre la Procura della Repubblica di Roma ha incriminato il reprobo per 'vilipendio al Capo dello Stato'. Enrico Letta: «L'indegno attacco del Movimento 5 Stelle è un punto di non ritorno di deriva estremista inaccettabile per chiunque pratichi principi democratici». E Matteo Renzi (poteva mancare?): «E' un atteggiamento insopportabile...che non ha eguali nella storia repubblicana». Ma il più scandalizzato di tutti è Pierluigi Battista (Il Corriere della Sera, 29/1) per un vilipendio commesso da «Un parlamentare. Un uomo delle istituzioni». Silvio Berlusconi non era un semplice parlamentare ma il presidente del Consiglio italiano quando dichiaro', oltretutto all'estero, che «la magistratura è il cancro della democrazia». Che non è solo vilipendio alle Istituzioni, è un atto eversivo degno di un brigatista. Altro che «atteggiamento...che non ha eguali nella storia repubblicana», come dice Matteo Renzi, che ha appena patteggiato le Istituzioni con un pregiudicato in fase di condanna, questo si' che non si era visto mai (e se Berlusconi era in carcere o ai domiciliari o ai servizi sociali, come dovrebbe essere da tempo, come avrebbe trattato con lui, tramite dei 'pizzini'?). Pierluigi Battista sul 'cancro della democrazia' non battè ciglio. Battista si indigna anche perchè «Quando Napolitano fu votato per la seconda volta al Quirinale, nel movimento di Grillo si grido' apertamente al 'golpe'». Silvio Berlusconi, per dieci anni premier di questo Paese e per altri otto capo indiscusso dell'opposizione, ha testè dichiarato di essere stato «vittima di quattro colpi di Stato». Ma nemmeno questa volta Pierluigi Battista ha mosso orecchio.
    Battista lamenta poi «la degenarazione del linguaggio politico: ci vorrà molto tempo per tentare di risanarlo». Avrebbe ragione se non dimenticasse disinvoltamente che il primo ad aprire la strada al vilipendio delle Istituzioni fu proprio, vent'anni fa, quel Francesco Cossiga che sembra goda della sua ammirazione. Comincio' definendo il Parlamento «un'accozzaglia di zombie e di superzombie» e passo' poi a insultare personalmente i suoi rappresentanti: «piccolo uomo e traditore» (Onorato), «Poveretto» (Flamigni), «zombie con i baffi» (Occhetto), «analfabeta di ritorno» (Zolla), «Cappone» (Galloni), «emerito mascalzone, piccolo e scemo» (Cabras). E non è che un piccolo florilegio.
    Confesso che l'altro giorno quando ho visto nel cielo di San Pietro il nero corvo attaccare e inabissare 'la bianca colomba della Pace' liberata dal Papa ho avuto quasi un orgasmo. Perchè, in un colpo solo, faceva giustizia dell'insopportabile 'buonismo' di Bergoglio, degli animalisti, degli antivivisezionisti, dei vegetariani ideologici, dei vegani. E anche di quello di Pierluigi Battista.



    “You have to be realistic about these things.”
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    00 01/02/2014 15:32
    Non stavo mettendo sul piatto la valenza politica.
    Mettevo l'accento su quanto Di Battista sia attualmente il vero protagonista mediatico.
    Parlavo miseramente di aver notato che la sua comunicazione è migliorata di parecchio.
    E la distinguo dalla sostanza, dal contenuto. Sostanza e contenuto che qualcuno apprezza più di me, punto.
    Libertà di opinione, con rispetto, altrimenti la prima senza rispetto è ben poca cosa.

    Quel suo parlare (mi riferisco in modo particolare alla trasmissione di Santoro, dove era collegato in esterna e rispondeva alle domande del conduttore) con tono basso pacato e con molta calma, scandendo quasi sempre le parole, a quanto ne so,
    è una "tecnica" comunicativa (esistono piramidi di libri che trattano la cosa).

    Tecnica che si consiglia di usare quando avvertiamo che i nostri interlocutori si stanno avviando ad assumere toni alti e concitati (magari volutamente perchè vorrebbero farci perdere le staffe.....), creando una atmosfera particolarmente accesa.
    Potremmo avere alte probabilità di riportare l'attenzione su di noi e a calmare gli animi. Rendendo così efficace la nostra comunicazione.

    Nel suo scontro con Speranza, ripreso in questi ultimi giorni, lo osservo ancora con piacere usare tecniche di comunicazione.
    Prima si rivolge direttamente a Speranza, lo attacca frontalmente, nel momento in cui Speranza inizia a ribattere, lui si "sottrae" e si dirige direttamente alla telecamera che sta riprendendo il dialogo.
    Queste modalità son studiate, sono volute.
    Notavo questo, molto semplicemente.



    Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
    correvano il rischio di cominciare a far lavorare il cervello.
    D.Adams

    Il sarcasmo con certe persone è utile quanto lanciare meringhe ad un castello.
    Terry Pratchett

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    00 01/02/2014 16:34
    migi.mj, 01/02/2014 15:32:

    Non stavo mettendo sul piatto la valenza politica.
    Mettevo l'accento su quanto Di Battista sia attualmente il vero protagonista mediatico.
    Parlavo miseramente di aver notato che la sua comunicazione è migliorata di parecchio.
    E la distinguo dalla sostanza, dal contenuto. Sostanza e contenuto che qualcuno apprezza più di me, punto.
    Libertà di opinione, con rispetto, altrimenti la prima senza rispetto è ben poca cosa.


    Quel suo parlare (mi riferisco in modo particolare alla trasmissione di Santoro, dove era collegato in esterna e rispondeva alle domande del conduttore) con tono basso pacato e con molta calma, scandendo quasi sempre le parole, a quanto ne so,
    è una "tecnica" comunicativa (esistono piramidi di libri che trattano la cosa).

    Tecnica che si consiglia di usare quando avvertiamo che i nostri interlocutori si stanno avviando ad assumere toni alti e concitati (magari volutamente perchè vorrebbero farci perdere le staffe.....), creando una atmosfera particolarmente accesa.
    Potremmo avere alte probabilità di riportare l'attenzione su di noi e a calmare gli animi. Rendendo così efficace la nostra comunicazione.

    Nel suo scontro con Speranza, ripreso in questi ultimi giorni, lo osservo ancora con piacere usare tecniche di comunicazione.
    Prima si rivolge direttamente a Speranza, lo attacca frontalmente, nel momento in cui Speranza inizia a ribattere, lui si "sottrae" e si dirige direttamente alla telecamera che sta riprendendo il dialogo.
    Queste modalità son studiate, sono volute.
    Notavo questo, molto semplicemente.





    Mi sono persa qualcosa? [SM=x47980]
    Ho semplicemente replicato e ho precisato qualcosa che non mi sembrava riportato correttamente. Si possono avere ed esprimere idee diverse e contestare opinioni. Non è mancanza di rispetto né deve essere motivo di disappunto, anzi.
    Credo che essere un buon comunicatore sia una dote imprescindibile nella politica. E questa è una cosa che non condivido, perché dovrebbe contare altro. Purtroppo, però, resta un’esigenza e questo non è imputabile ai 5 stelle, anzi.



    Sery, ho censurato un termine, non proprio consono al forum, dal tuo commento. Anche a me, almeno da quello che vedo ogni giorno, sembra che oggi credere nelle idee e nei valori (che è qualcosa di molto diverso dalla pretesa di essere giusti e infallibili) sia quasi fuori luogo. Nel migliore dei casi, sei un utopista e un illuso, nel peggiore, un detestabile moralista. Ai 5 stelle, poi, va ancora peggio.



    [Modificato da Grieved 01/02/2014 16:46]
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    00 02/02/2014 02:37
    Re:
    Grieved, 01/02/2014 16:34:




    Mi sono persa qualcosa? [SM=x47980]
    Ho semplicemente replicato e ho precisato qualcosa che non mi sembrava riportato correttamente. Si possono avere ed esprimere idee diverse e contestare opinioni. Non è mancanza di rispetto né deve essere motivo di disappunto, anzi.
    Credo che essere un buon comunicatore sia una dote imprescindibile nella politica. E questa è una cosa che non condivido, perché dovrebbe contare altro. Purtroppo, però, resta un’esigenza e questo non è imputabile ai 5 stelle, anzi.



    Sery, ho censurato un termine, non proprio consono al forum, dal tuo commento. Anche a me, almeno da quello che vedo ogni giorno, sembra che oggi credere nelle idee e nei valori (che è qualcosa di molto diverso dalla pretesa di essere giusti e infallibili) sia quasi fuori luogo. Nel migliore dei casi, sei un utopista e un illuso, nel peggiore, un detestabile moralista. Ai 5 stelle, poi, va ancora peggio.







    Sì tranquillo,
    anche io resto esterrefatta davanti al fatto che quando c'è qualcuno che si dimezza dell'80% lo stipendio,rifiuta i soldi dei cittadini e con i soldi non utilizzati delle loro tasche fanno fondi per le imprese, ha mandato via B. a forza di lottare, ha fatto di tutto per bloccare i decreti di tangenti (vedi decreto salva roma),ha per primo proposto la riforma elettorale costituzionale, propone un programma per l'UE per fermare lo strozzinaggio a carico dei poveri, viene mezzo alla ghigliottina in modo criminale e ovviamente viene deriso perché dice la sua!
    Ma questo è un Paese insalvabile!
    Non si può difendere chi difende PD e PDL! Non si può,come non si può credere a quello che dicono i media, i media che hanno detto che Letta aveva votato per l'abolizione del porcellum mentre i 5stelle per mantenerla,cioè è avvenuto il contrario con tanto di foto e video della votazione, ma si può essere così ciechi?
    Veramente fa così schifo voler bene a se stessi? Il cambiamento fa così paura? Piace andare avanti a tasse e tagli di posti di lavoro? Chi propone un nuovo sistema basato sulla creazione di lavoro e taglio agli sprechi è un pagliaccio invasato?


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    00 02/02/2014 11:51
    Re: Re: Re: Re: Re: Re:
    Rarronno, 01/02/2014 12:36:



    Ma guarda, sono anche d'accordo con te. Aggiungerei solo che:
    - il manicheismo politico è una impostazione - formale - molto piddina (i "moralmente superiori"). Diciamo quindi che i grillini li stanno inseguendo su quel terreno, solo con toni più accessi e credendoci veramente (il che forse è un male, boh);



    Appunto, e tracce di manicheismo io le ritrovo,sintetizzando,
    in quel atteggiamento del "o con noi o contro di noi".

    Sarà pure non politically corrett l'articolo di MFini che hai postato,
    ma mi trova in sostanza d'accordo, è sotto gli occhi di tutti come si usano due pesi e due misure. Su questo non ho dubbi.





    Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
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    00 02/02/2014 18:41
    Marco Travaglio - "Il decreto banche: una solenne porcata"


    Aveva pensato che se gli esseri umani non si esercitavano in continuazione ad aprire e chiudere la bocca,
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    rossijack
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    00 02/02/2014 19:41
    Quello che trovo sconvolgente e' che le stesse persone che dovrebbero essere irate per le porcate che sono avvenute contro di noi,contro cittadini onesti,sono quelle che criticano i 5Stelle,cadendo nel gioco manipolativo dei media!
    Vi siete resi conto della necessita' della loro presenza all'interno del Parlamento?Non avremmo mai saputo di quei 7 miliardi,con la copertura di tutti i partiti!
    Per dare ancora una volta la misura del livello dei personaggi che abitano da decenni le poltrone del Parlamento vi segnalo Casini che si riavvicina al centrodestra ,dopo avere criticato Berlusconi e il suo operato,affermando che giammmai avrebbe potuto condividere altri progetti con lui...
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    Grieved
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    00 02/02/2014 20:24
    Nell’articolo di Andrea Scanzi Cari M5S, non potete fare errori è linkato quest'articolo:

    Quando il Pd diceva: “Applicare la ghigliottina? Sarebbe imperdonabile”
    Alla fine tra mille dispute, urla, risse e azioni squadriste il decreto Imu-Bankitalia è passato. Lasciando dietro di sé un’inevitabile marea di polemiche. Non solo per il contenuto del decreto, ma soprattutto per i modi molto coreani utilizzati dalla presidente Laura Boldrini, che per la prima volta nella storia della Camera ha applicato la cosiddetta ghigliottina, impedendo de facto un sereno confronto democratico tra le diverse forze politiche presenti in Parlamento.
    Nel calderone delle dichiarazioni a favore e contro questo gesto discutibile, spicca su tutte quella del capogruppo Pd alla Camera, Roberto Speranza, il quale nell’Aula della Camera ha ribadito che “il Pd si batterà nella difesa delle Istituzioni democratiche che oggi sono in gioco. Siamo al limite – ha sottolineato Speranza, strappando per altro la standing ovation dei colleghi di gruppo – ed in questo passaggio difficile lanciamo un messaggio forte: non tentenneremo un attimo nella difesa delle Istituzioni democratiche”. Aggiungendo, peraltro, che la scelta di applicare la ghigliottina sul decreto Imu-Bankitalia “è stata ineccepibile a difesa della Costituzione e della sovranità del Parlamento”.
    Insomma, tutto il contrario di ciò che quattro anni fa disse sullo stesso argomento il suo predecessore Antonello Soro, oggi presidente dell’autorità Garante per la protezione dei dati personali. Era il 30 settembre 2009, al governo c’era Berlusconi e sullo scranno più alto di Montecitorio sedeva Gianfranco Fini. In aula si discuteva il decreto sul tanto discusso Scudo fiscale. Le opposizioni (allora Pd e Idv), ovviamente, alzarono le barricate, praticando un ostruzionismo selvaggio con l’intento di far decadere il decreto.
    Cosa che mandò su tutte le furie Fini (ancora, seppur per poco, nell’orbita della maggioranza di governo). Nell’ultima capigruppo prima del voto l’ex presidente della Camera minacciò la ghigliottina. “E’ una precisa responsabilità del presidente della Camera dei deputati avere la deliberazione dell’Aula prima della decadenza del decreto”, disse in quell’occasione, auspicando “una intesa di metodo per un percorso di lavoro fino al voto finale, evitando il ricorso alla ghigliottina”. Apriti cielo. L’opposizione protestò duramente, chiedendo a Fini di non fare ulteriori forzature e di consentirle di esercitare i suoi diritti.
    “Sarebbe davvero imperdonabile se si applicasse la ‘ghigliottina’ per la prima volta nella storia su di un provvedimento vergognoso del quale nessun italiano, neanche quelli che sostengono la maggioranza, ha bisogno”, affermò l’allora capogruppo Pd alla Camera, Antonello Soro, riferendosi alla minaccia di Fini. “Lo stesso presidente Fini – spiegò Soro – ha condiviso il termine ‘anomalia oggettiva’ cui si definisce questo decreto per la sua natura e per il suo processo normativo. Peraltro, il Senato ha avuto a disposizione 50 dei 60 giorni per la conversione licenziando un decreto legge che è ben altro rispetto al testo inizialmente approvato dal governo. Per questo auspichiamo che il presidente Fini non applichi la ‘ghigliottina’, consentendo all’opposizione di avvalersi di tutte le sue prerogative”. Le stesse prerogative che oggi il Pd nega alle opposizioni.



    Il commento di Andrea Scanzi:

    "La tagliola è la fine della democrazia parlamentare". Chi l'ha detto? Di Battista? Grillo? Casaleggio? No. Il Pd. Oggi il PQD (Partito Quasi Democratico) di Matteo Peppo Pig dice tronfio: "La tagliola è una scelta ineccepibile, a difesa della Costituzione e a difesa della sovranità di questo Parlamento". Qualche anno fa non la pensavano così. Si discuteva la porcata dello scudo fiscale, che ovviamente poi passò grazie all'assenza decisiva di alcuni parlamentari Pd (oops). Antonello Soro, allora presidente dei deputati Pd, tuonò: ""Se ora si introduce - fatto senza precedenti - la tagliola del presidente della Camera, addirittura con due giorni di anticipo rispetto alla scadenza del sessantesimo giorno, cosa resta delle garanzie costituzionali per il Parlamento e i gruppi di opposizione? La 'tagliola', che è una facoltà e non un dovere per il presidente della Camera, su un decreto correttivo di un altro decreto, con l'apposizione del voto di fiducia, è la fine della democrazia parlamentare".
    Come cambiano i tempi, come cambia la sensibilità (quasi) democratica.





    Aggiungo questo video che mostra il Parlamento prima dell'arrivo dei 5stelle (colpevoli, secondo detrattori e avversari politici, di aver portato volgarità e violenza nel Parlamento). In effetti, regnavano incontrastate sobrietà ed eleganza.
    E’ il video che Battiato portò a Servizio Pubblico, ospite dopo la vicenda politica legata all’epiteto con cui aveva definito il Parlamento.





    [Modificato da Grieved 02/02/2014 20:33]
19