00 16/05/2012 13:16
Dal Blog Sostenibile:




"Ma cos'è l'anti-politica? E perché il Movimento Cinque Stelle la rappresenterebbe?

Se la politica è "l'arte di governare la città per il bene di tutti" (Aristotele), o, secondo una definizione più moderna, l'"insieme dei processi decisionali necessari alle scelte collettive di una società", e se "anti" non è altro che un prefisso che esprime contrasto e opposizione, l'anti-politica è conseguentemente l'arte di opporsi ai processi decisionali collettivi di una società.

In questo senso, è tendenzialmente anti-politica ogni dittatura, così come lo sono le forme più estreme dell'individualismo, dal rifiuto di partecipare alle scelte politiche alla sistematica indifferenza per le leggi e per l'autorità.

Tornando all'uso dell'espressione anti-politica nei confronti del Movimento Cinque Stelle, è immediatamente evidente che, almeno in base alle definizioni sopra abbozzate, esso non ha alcun senso.

Secondo Wikipedia, l'anti-politica sarebbe null'altro che l'opposizione alla politica da parte di chi la ritiene pratica di potere finalizzata al soddisfacimento di interessi personali, e non al bene comune. In uno scenario dominato dal sistema dei partiti, questa definizione finisce col coincidere con quella di anti-partitocrazia.

L'espressione anti-politica, quando utilizzata in riferimento al Movimento Cinque Stelle, ha sempre una connotazione negativa e dispregiativa: la politica è il bene, e l'anti-politica è il male.
Nessuno dei politici e dei tanti commentatori che abusano dell'espressione anti-politica si è mai degnato di spiegare a cosa esattamente si riferisca e perché il Movimento Cinque Stelle ne sarebbe il simbolo.

Anti-politica è diventata la pallottola di sabbia con cui, i partiti tradizionali ed i loro miliziani di penna, hanno tentato e stanno tentando di demonizzare un Movimento che, pur con tutti gli interrogativi che lo circondano, auspica la rottura di un regime partitocratico e clientelare che sta da tempo affossando il Paese."