00 15/12/2011 15:42
Capitolo 4
I campi di lavanda sono il simbolo della Provenza,e il simbolo della mie vacanze estive dai nonni materni. Per i suoi colori e il clima particolarmente mite, è a mio avviso un angolo di paradiso dove vengo a ricaricarmi da sempre dopo un aver lavorato a lungo. Colori e profumi provenzali sono cosi caratteristici da essere considerati unici al mondo, e io, che il mondo l’ho visto in lungo e in largo mi porterò sempre tutto questo nel mio cuore!
Ed è qui che mi trovo da circa un mese, con i miei genitori felici di avermi tutta per loro.
Ci vediamo spesso ma sempre di corsa, sempre alla ricerca di qualche attimo per noi, tra un impegno e l’altro.
Con i capelli sciolti, senza un filo di trucco e abbronzata sembro una qualsiasi donna di 25 anni e non una star famosa, platinata e piena di sé. E invece nonostante faccia questo lavoro da quasi 10 anni, sia circondata da manager, segretarie, e tanti leccapiedi, qui riesco ad essere sempre e solo me stessa. Non ringrazierò mai a sufficienza i miei genitori per avermi trasmesso valori e principi saldi.
“tesoroooo, il tuo telefono squilla!”
La voce della mamma è cosi dolce, e poi con lei posso parlare francese, una lingua che amo molto, sono bilingue perché i miei genitori mi hanno sempre parlato, sin da piccola, nelle loro lingue madri.
“Oui maman, j’arrive!
“Allan che sorpresa, non ti sento da quasi 1 giorno, ero in pensiero!”
“Prendimi in giro, bella ma intanto io lavoro, prendo contatti e …E mia cara ho due notizia meravigliose per te!
“Spara Allan…!”
“Pat o Connor ti vuole nel suo prossimo film Sweet November con Keanu Revees!”
“Daiiii, mi piace Keanu!quando ti mandano il copione?”
“calma calma, la px settimana, devi rientrare a LA per incontrare il regista e vedere il contratto e poi c’è un'altra cosa….
“Dimmi Allan…”
“Il manager di MJ mi ha contattato un sacco di volte, ti vuole Renée e per averti sono disposti a sborsare una cifra da capogiro!”
“Interessante, ma come mai è cosi disperato? Chiedo gongolando
“Reneè trattieniti! Non è disperato! E’ solo un abile uomo d’affari che fa fiutato in te la donna del momento, puoi immaginare quanto potrà valere poi il suo video con te fresca di oscar!
“beh lasciamolo friggere un altro po’! non voglio che pensi che ho ceduto solo per i soldi!
“E per cosa ha ceduto allora? Mi chiede provocandomi
“Non ho mai accettato nessun tipo di lavoro solo per soldi, e se accetterò , è solo perchè avrò anche io un tornaconto in fama e successo che può sempre essere utile.
“Cosa devo dire allora?”
“Che non ho deciso perché ora ho in ballo altri progetti!”
“Reneè……!”
“Ubbidisci! Rispondo ridendo “e ci vediamo la prossima settimana a LA. Baci

Il rientro è sempre difficile e anche traumatico ma Ingrid riesce sempre a rendermelo memo angosciante attraverso mille premure e attenzioni ma aver riempito di rose di ogni colore e varietà la casa mi sembra davvero esagerato.
“Ingrid, perché hai comprato tutti questi fiori?”
“Non li ho comprati Reneè, sono arrivati, ogni giorno puntuali!”
“e chi me li manda?”
“Non lo so ! Non ho aperto i biglietti, ma sono li sopra la credenza, li ho tolti dai mazzi che ho dovuto buttare!
Mi avvicino e raccolgo qualcosa come 40 bigliettini, e credo che solo un pazzo può fare una cosa del genere, forse un fan, ce ne sono di davvero strani e molto insistenti.
Intanto me ne vado in camera, a riposarmi un po’ dal viaggio. Appena entrata accendo la segreteria
“Ciao sono Kneau, so che lavoreremo insieme ed è mia abitudine incontrare prima la mia partner sul set, cosi per conoscerci un po’, che ne dici se cenassimo insieme domani sera all’IVY di Los Angeles? Mi aspetto un si. Ciao
Mi siedo sul letto riflettendo su questa strana situazione, non mi è mai capitato di uscire a cena con un collega se non fosse per qualche scopo pubblicitario , e quindi sono molto lusingata ma allo stesso tempo mi infastidisce pensare che gli uomini si sentano sempre sicuri nel loro ruolo di maschi cacciatori.
Mentre rifletto sul da farsi comincio ad aprire i biglietti che mi sono portata su…
“Michael Jackson, Michael Jackson , Michael Jacson , Michael Jackson, ….
Ma chi si crede di essere, 43 biglietti e altrettanti mazzi di rose rosse, bianche, ecrù, gialle, rosa, arancioni…di tutte le tipologie e grandezze, a stelo lungo corto…
Afferro inviperita il mio telefono e chiamo Allan quasi in preda ad una crisi isterica
“Allan chiama MJ e digli che accetto, farò parte del suo cast ma solo se dopo mi lascerà in pace!hai capito?
“Ma che stai dicendo, calmati, Reneè!”
“Calmarmi?”
“ Ha invaso la mia casa di rose, mi sembra di essere in una cella mortuaria! Chiamalo, fissa un appuntamento, gestisci tutto tu, io voglio solo andare sul set!” sbatto la cornetta e mi lascio andare sul letto.

Sono passati 20 giorni dalla mia crisi isterica con Allan, e oggi contro ogni previsione ho accettato di andare nello studio del Michael per firmare il contratto. Dopo una lunga trattativa Allan mi ha convinto a non tenere questo comportamento infantile che non mi appartiene.
Quello che non sono riuscita a dire ad Allan è che qualcosa mi frena, è come se temessi di rivederlo temendo di cadere vittima del suo innegabile fascino.
Solo sapere che lui non ci sarà mi ha permesso di essere sufficientemente calma, tanto da ridere e scherzare con il mio staff mentre raggiungiamo l’ufficio al 5° piano.
Appena arriviamo ci vengono incontro due uomini molto ben vestiti che hanno l’aria di essere coloro con cui andremo a trattare.
Dopo parecchi convenevoli, ci accomodiamo in uno studio molto grande e ben arredato, colgo che i mobili sono italiani, di Firenze, la mia città.
Il cachet è davvero da capogiro e sapere che Lui li sborserà per avere me , mi mette una certa ansia, io sono un’attrice e non ho capito bene cosa dovrò fare, e se non fossi all’altezza? Le mie considerazioni vengono brutalmente interrotte dal suono di una voce che dice “Micheal ben arrivato!”
Mi sento raggelare, mi volto verso Allan che dalla sua sorpresa capisco che non ne sappia nulla. Decido di essere all’altezza della situazione, non mi farò prendere dal panico o dall’agitazione e infatti senza alzare lo sguardo dal contratto che leggo con minuziosa attenzione mi accingo a firmare.
Lui si avvicina e con una voce che farebbe sciogliere un ghiacciaio, e abbassandomi su di me mi sussurra “spero sia tutto chiaro e di tuo gradimento”
Mi volto e i nostri visi sono cosi vicini che posso sentire il suo alito caldo sulla mia pelle, vedere i suoi occhi nerissimi scrutarmi e percepire il suo respiro farsi più corto.
“Non è il primo contratto che firmo, ma amo sempre leggere tutto perché detesto le sorprese, ma per ora è tutto ok.” E senza aspettare la sua risposta ritorno sul contratto.
Michael si siede sulla poltrona davanti a me e invita tutti ad uscire “vorrei rimanere solo con Reneè, grazie!”
Io faccio finta di nulla, come se la cosa non mi turbasse affatto invece sento le budella che si stanno attorcigliando, le mani stanno diventando gelide e la salivazione si è azzerata. Questo uomo riesce a mandarmi in tilt, ma non so il perché.
Sono stata a cena con attori molto più belli e affascinanti di lui, ultimo Knenu e non mi sono mai comportata in questo modo.
“ecco! Ho firmato ogni clausola, anche quella che mi vieta di raccontare eventuali aneddoti su di te!” rispondo porgendogli il contratto e accomodandomi meglio sulla sedia e accavallando le gambe.
Vedo che lui me le fissa per un attimo decido di approfittare per metterlo in difficoltà “non hai mai visto delle gambe di donna?” gli dico con il solo intento di toglierli dalla faccia quell’aria compiaciuta di chi sa di aver vinto.
“Non cosi belle!” mi risponde spiazzandomi
“Perché hai voluto me?”gli chiedo alzandomi e andando verso di lui e piantandomi davanti alle sue gambe, mi appoggio alla scrivania dietro di me e incrocio le braccia.
Lui si morde il labbro,glielo ho visto fare spesso, e abbassa più volte lo sguardo ma poi mi risponde
“Io voglio sempre il meglio e ora tu rappresenti il meglio, sei un attrice affermata, di classe, hai appena vinto un oscar…nessuno regge il tuo confronto!”
“Ah solo per questo?” chiedo delusa
“Volevi che ti dicessi perche sei molto bella? Di donne belle ce ne sono tante, e mi sarebbero costate decisamente meno di te, ma io volevo altro! E se vuoi che te lo dica … …”mi dice alzandosi e avvicinando la sua bocca alla mia “ sarei arrivato a darti il doppio”
Lo guardo dritto negli occhi e sfrontata gli rispondo “avrei accettato per la metà.”
Prendo la mia borsa e mentre sto per uscire la sua voce “ti voglio puntale sul set”
“Sono una professionista, non lo dimenticare!” gli rispondo senza neppure girarmi