Giulio Massarano aveva 56 anni e viveva nel Paese sudamericano dal 1993
La figlia: "Era stato ricoverato in terapia intensiva per polmonite virale più di un mese fa"
H1N1: morto primo italiano, viveva in Argentina
Paura su una nave da crociera poi l'allarme rientra
A bordo della Ruby Princess sette casi sospetti: ma era una normale influenza
Dopo lo stop di alcune ore i passeggeri sono stati autorizzati a scendere a Venezia
H1N1: morto primo italiano, viveva in Argentina Paura su una nave da crociera poi l'allarme rientra
VENEZIA - Giulio Masserano, un romano di 56 anni che viveva in Argentina dal 1993, è morto oggi a causa dell'influenza A. Si tratta del primo italiano deceduto per il virus H1N1. "Mio padre è morto stamane alle 6.30 (ora locale ndr) all'Ospedale italiano di Buenos Aires", ha detto Erica Masserano precisando che "era stato ricoverato in terapia intensiva per polmonite virale più di un mese fa". "Al momento del ricovero era una settimana che aveva la febbre e la tosse", ha detto ancora la donna.
Giulio Masserano in Argentina aveva aperto l'agenzia di viaggi Erica, dal nome della figlia. Cominciò ad andare nel Paese per ragioni di lavoro, si occupava di telecomunicazioni, "e anno dopo anno, sono rimasto in Argentina - scriveva lui stesso su un sito -, un Paese dove noi italiani siamo sempre bene accolti e dove in ultima analisi ti senti un po' come a casa tua, in Italia. Masserano raccontava anche che un paio di volte l'anno rientrava con la moglie in Italia per andare a trovare la figlia Erica che studia teatro a Roma.
L'Argentina è fra i Paesi in cui l'influenza A/H1N1 sta provocando il maggior numero di morti: in poco più di un mese il virus ha ucciso almeno 137 persone. Le vittime del virus pandemico sono finora più numerose soltanto negli Stati Uniti, dove ad oggi se ne sono registrate 302, e in Messico (140).
Paura tra i crocieristi. A bordo della Ruby Princess, una delle navi da crociera più grandi del mondo, partita dal Pireo, erano in tremila e trecento a temere, più che di aver contratto l'influenza A, che sfumasse il sogno di visitare Venezia. Sono bastate però poche ore, il tempo di un veloce screening medico, per arrivare al disco verde e consentire ai turisti di scendere a terra e godersi la città lagunare.
Sette persone, tre delle quali già guarite, avevano manifestato sintomi quali febbre, starnuti, tosse, che hanno fatto sospettare la presenza del virus dell'influenza A. Un dubbio che non ha trovato conferme a bordo, dove non era possibile eseguire l'esame che stabilisce in via definitiva l'assenza o la presenza del virus. Del resto, secondo quanto hanno fatto sapere oggi fonti mediche, le autorità greche cui era stato chiesto il permesso di far scendere i malati per accertamenti lo hanno negato. L'unica paziente visitata in una struttura ospedaliera è stata una ragazzina messicana sottoposta, all'ospedale di Venezia, a un test rapido che ha dato risultato positivo all'A/H1N1. La ragazzina è stata comunque dimessa con la raccomandazione di portare la mascherina e di restare in isolamento. I medici non hanno ritenuto necessaria la verifica con il test di conferma perché già in terapia e priva ormai di febbre e altri sintomi.
La Ruby Princess, un gigante bianco e azzurro, era partita dal Pireo il 15 luglio scorso con 3.389 passeggeri a bordo. Il 19 luglio una crocierista americana si era sentita male e si era rivolta al medico di bordo. Nei giorni a seguire era toccato a quattro membri dell'equipaggio - composto complessivamente di 1.192 persone - quindi alla quattordicenne messicana e a un tedesco. Tutti e sette i malati hanno poi passato il viaggio in isolamento, nelle rispettive cabine.
Prima di entrare in porto a Venezia la Ruby Princess è stata bloccata: la Sanità Marittima ha dato infatti disposizione alla Guardia Costiera di far restare a bordo passeggeri ed equipaggio, in attesa di ulteriori accertamenti sanitari.
Dopo i controlli, la dirigente medico dell'Usmaf (Ufficio sanità marittima aerea di frontiera), Sonia Moras, ha riferito che, tra i sette malati tre erano già guariti: l'americana e due membri dell'equipaggio. Altri due membri del personale della nave finiranno domani la terapia prevista. Mentre per gli altri due passeggeri - la messicana e il tedesco - c'è stata la raccomandazione di restare in isolamento. Pur non presentando più alcun sintomo di febbre, infatti, non hanno ancora terminato la terapia antivirale che continuerà per altri tre giorni. La Sanità marittima già verso mezzogiorno aveva intanto dato il permesso di sbarco. La nave dopodomani dovrebbe ripartire per Dubrovnik.
Nuovi casi. Cinque nuovi casi di contagio da A/H1N1 sono stati segnalati intanto nella colonia marina 'Cassa Edile di Milano' a Pinarella di Cervia, sulla riviera ravennate, interessata nei giorni scorsi da un focolaio influenzale che aveva colpito 54 piccoli e quattro educatori.
(26 luglio 2009)
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