inferno in oriente

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DIRTYDIANA85
00lunedì 27 dicembre 2004 14:15
www.rainews24.rai.it

Oltre 24.000 morti
Un bilancio provvisorio delle vittime del maremoto che ha colpito ieri le coste dell'Asia sud-orientale parla di oltre 24.000 morti.

SRI LANKA: almeno 12.000 le vittime, 10.029 nelle zone controllate dal governo, 2.000 nelle zone controllate dai ribelli Tamil. Più di un milione gli sfollati. Tra le vittime anche due
cittadini italiani; altri sei italiani risultano dispersi;

INDIA: si stima che siano 6.156 le vittime, di cui 3.000 solo nelle isole Andaman e Nicobar. Almeno 2.780 persone sono decedute nello stato Tamil Nadu, altre 306 nell'ex enclave francese di Pondicherry, e 70 nell'Andhra Pradesh;

INDONESIA: E' salito a circa 5.000 il numero dei morti accertati finora. Distrutte le città e i villaggi più vicini all'epicentro del sisma. La provincia di Aceh, nel nord dell'isola di Sumatra,
è quella più colpita, con 3.000 vittime nella capitale Banda Aceh;

THAILANDIA: sono almeno 839 le vittime accertate finora. Il premier ha riferito che 600-700 persone sono morte nell'isola Phuket, dove hanno perso la vita anche sei italiani. Altri tre
italiani sono morti sull'isola di Phi Phi, dove secondo i soccorrittori sarebebro morte altre 300 persone. Le autorità hanno riferito di 4.100 feriti e migliaia di dispersi.

MALAYSIA: almeno 48 vittime, più di 220 feriti, oltre 100 i dispersi nella sola isola di Penang, sulla costa nordoccidentale. Decine di migliaia le persone fatte sfollare da alberghi e
residence.

BANGLADESH - Almeno due bambini morti.

MALDIVE: almeno 43 morti confermati, e 51 dispersi. Morto un turista britannico per infarto; inondata gran parte della capitale Male.

MYANMAR: Almeno dodici persone sono rimaste uccise nel crollo di un ponte. Ma i morti sono una trentina secondo un'organizzazione umanitaria internazionale, Ayeyarwaddy, secondo cui il computo finale delle vittime potrebbe essere "molto più elevato".

SOMALIA: Almeno nove le vittime dell'onda anomala che ha spazzato via barche e abitazioni sulle coste nordorientali del Paese.

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povera gente...








setolo
00lunedì 27 dicembre 2004 15:19
E ci sono state conseguenze anche per la terra...
perchè ha modificato leggermente l'asse terrrestre...
la terra ha vibrato per un pò...
chissà se ci saranno altre ripercussioni...
seremj4ever
00lunedì 27 dicembre 2004 16:02
mamma mia ke disastro.....[SM=g27813] [SM=g27813] [SM=g27813]
criticofan
00lunedì 27 dicembre 2004 16:12
Proprio un bel casino!
[SM=x47920]
DIRTYDIANA85
00lunedì 27 dicembre 2004 20:31
ho appena sentito al tg ke la l'isola di sumatra si è spostata di 30 metri[SM=g27837] [SM=x47962] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=g27816] [SM=x47952]

ho pauraaaaaaa[SM=g27837]
mjjdiana
00lunedì 27 dicembre 2004 23:32
è assurdo..sn cose ke uno proprio nn si aspetta...[SM=x47937] [SM=x47937] [SM=x47937] [SM=x47937] ...bhà staremo a vedere...nn ho paura x il futuro..mi dispiace sl x quei poveri innocenti...[SM=g27834] [SM=g27834] [SM=g27834] [SM=g27834] [SM=g27834] [SM=g27834] è proprio il ciclo della vita...in un momento può cambiare tutto.[SM=g27834]
DIRTYDIANA85
00lunedì 27 dicembre 2004 23:47
già...
Mizar79
00martedì 28 dicembre 2004 00:21
è una tragedia...
[SM=x47945]
seremj4ever
00martedì 28 dicembre 2004 14:16
io ho sentito che là c'erano circa 5000 italiani e 13 sono morti[SM=g27813]
poi i dispersi italiani sono un sacco[SM=x47945]
Aryn
00martedì 28 dicembre 2004 15:25
è una cosa tremenda...[SM=x47964]
Jacksoniana
00martedì 28 dicembre 2004 18:00
Aggiornamento di 1 ora fà sulla situazione in oriente - ndr. Fonte del sito http://www.giornale.it/
Maremoto: ormai 60mila i morti accertati



Le vittime accertate dell’enorme maremoto che ha sconvolto una parte del Sud Est asiatico hanno ormai quasi raggiunto quota 60mila. Ma poichè le ricerche conntinuano, il bilancio è destinato ad aggravarsi. E a questo punto la cifra di 100mila morti non appare più irrealistica.

''Cadaveri galleggiano lungo tutta la costa'', ha detto il Ministro della sicurezza sociale di Sri Lanka. 'I resoconti che ci arrivano dalle squadre di soccorso indicano che ci sono almeno 25 mila morti e non sappiamo cosa fare''.

Uguale il grido d'allarme dall'Indonesia: anche li' -ha detto il vicepresidente indonesiano Jusuf Kalla - si prevede un conto finale di oltre 27.000 uccisi dall'onda killer, mentre i feriti sono 100 mila. Un grande numero di vittime sono bambini, vecchi, ed anche stranieri che popolavano i tanti paradisi subtropicali della zona; solo sull'isola di PUKHET, il governo thailandese parla di almeno 700 morti tra i villeggianti occidentali e le ultime scoperte dei soccorritori ne danno una tragica conferma.

Potrebbe anche aumentare il numero delle vittime di nazionalità italiana. Quelle ufficiali sono 13. Ma due cadaveri di italiani sarebbero tra le vittime dell’hotel Sofitel a Phuket in Thailandia. Inoltre mancano all’appello molti turisti “fai da te” che non essendosi rivolti ad agenzie di viaggi non risultano negli elenchi ufficiali. Il loro numero potrebbe variare tra le 50 e le 100 unità.

Intanto sono circa 1.500 i turisti italiani già rientrati in patria dal momento della tragedia asiatica, con voli di linea o del ponte aereo disposto dalle autorità. Lo ha reso noto il Dipartimento della Protezione Civile. A questo numero bisogna aggiungere gli ultimi gruppi atterrati questa mattina: uno, con duecento persone provenienti da Phuket in Thailandia, è sbarcato a Fiumicino; un altro, proveniente da Malè, è giunto a Malpensa, con altri 287 vacanzieri.

Prosegue senza sosta il ponte aereo avviato dal governo italiano per riportare in patria i connazionali rimasti bloccati nelle spiagge della catastrofe e poche ore fa la Protezione civile e' riuscita a mettere in salvo una trentina di italiani dati per dispersi a Hikkudiwa, nello Sri Lanka.


28 Dic 2004
[SM=x47924] [SM=x47945]


[Modificato da Jacksoniana 28/12/2004 18.02]

seremj4ever
00martedì 28 dicembre 2004 19:13
[SM=g27813] [SM=g27813] ke triste....[SM=x47945]
60 mila xsone spazzate via in un attimo[SM=g27837]
DIRTYDIANA85
00martedì 28 dicembre 2004 20:28
dicono ke l'asse terrestre si sia spostata[SM=g27837]

DIROCIAO
00martedì 28 dicembre 2004 20:37
la csoa più devastante secondo me che con i satelliti si sapeva tutto si potevano salvare tutti quanti. Ma questo credo sia più grave della tragedia in se. La razza umana è proprio strana.
MJJKOP
00mercoledì 29 dicembre 2004 13:29
Re:

Scritto da: DIROCIAO 28/12/2004 20.37
la csoa più devastante secondo me che con i satelliti si sapeva tutto si potevano salvare tutti quanti. Ma questo credo sia più grave della tragedia in se. La razza umana è proprio strana.



l'onda anomala non si poteva prevedere con nessuno dei mezzi piu sofisticati del mondo...e poi spiegami come fai ad evacuare 30.000 persone in 3-4 secondi...

gli abitanti del posto sopravvissuti era meglio se non sopravvivevano...
setolo
00mercoledì 29 dicembre 2004 20:29
Re: Re:

Scritto da: MJJKOP 29/12/2004 13.29


l'onda anomala non si poteva prevedere con nessuno dei mezzi piu sofisticati del mondo...e poi spiegami come fai ad evacuare 30.000 persone in 3-4 secondi...

gli abitanti del posto sopravvissuti era meglio se non sopravvivevano...



L'avevano previsto!
MA non sapevo chi chiamare...
MA anche se avessero chiamato qualcuno era un macello lo stesso...
CMQ
IL TERREMOTO HA CAUSATO UN SPOSTAMENTO DELL' ASSE TERRESTRE DI ALCUNI GRADI
IN TOTALE IL GIORNO SI E' RISTRETTO DI TRE SECONDI!
PAZZESCO!
MJJKOP
00mercoledì 29 dicembre 2004 20:35
Re: Re: Re:

Scritto da: setolo 29/12/2004 20.29


L'avevano previsto!
MA non sapevo chi chiamare...
MA anche se avessero chiamato qualcuno era un macello lo stesso...
CMQ
IL TERREMOTO HA CAUSATO UN SPOSTAMENTO DELL' ASSE TERRESTRE DI ALCUNI GRADI
IN TOTALE IL GIORNO SI E' RISTRETTO DI TRE SECONDI!
PAZZESCO!




tre MILIONESIMI di secondo...è un po diverso...

[Modificato da MJJKOP 29/12/2004 20.36]

setolo
00mercoledì 29 dicembre 2004 20:40
Due millesimi di secondo d'arco, pari a 5-6 centimetri - Guarda
Spostato l'asse terrestre
«Lo spostamento è avvenuto lungo la direzione dell'epicentro del terremoto». Quindi solo sul piano orizzontale
MILANO - Il sisma del 26 dicembre di 9 gradi Richter al largo di Sumatra ha spostato l'asse terrestre. Già si sapeva che un terremoto di magnitudo superiore a 8 gradi mette in moto una quantità di energia tale da modificare la distribuzione delle masse sulla crosta terrestre e quindi è in grado di spostare l'asse terrestre. Ma finora non era mai avvenuto che questo fatto potesse essere osservato strumentalmente. Infatti erano 40 anni esatti (28 marzo 1964) che la Terra non era colpita da un movimento tellurico simile, e nel 1964 non c'erano ancora strumenti così sofisticati da poter valutare lo spostamento.



(Foto Ansa)
2 MILLESIMI DI SECONDO D'ARCO - Giuseppe Bianco, scienziato del Centro di geodesia spaziale dell'Agenzia spaziale italiana (Asi) di Matera, ha affermato che, secondo i primi rilevamenti effettuati tramite i satelliti Lageos 1 e Lageos 2, l'asse terrestre si è spostato di 2 millesimi di secondo d'arco (più o meno la distanza tra un lato e l'altro di una moneta di 1 euro vista alla distanza di 2 mila km), corrispondenti a uno spostamento lineare di 5-6 centimetri. «Lo spostamento», ha aggiunto Bianco, «è avvenuto proprio lungo la direzione dell'epicentro del terremoto», quasi all'equatore. Quindi non si è modificata l'angolazione dell'asse (che è di circa 23 gradi e mezzo), ma la direzione laterale verso cui punta l'asse nello spazio.
«L'analisi dei dati prosegue per avere ulteriori conferme, ma siamo ragionevolmente sicuri di questa osservazione; gli studi si stanno svolgendo in collaborazione con il professor Roberto Sabadini, dell'Università di Milano, per verificare l'effetto prodotto dal sisma su altri parametri terrestri, come la posizione del centro di massa e la forma del campo di gravità». Secondo Bianco, però, «la variazione osservata è molto piccola e non penso che ci possano essere ripercussioni sul clima. Per avere conseguenze di questo tipo sarebbero necessari spostamenti di gran lunga maggiori».

«TROPPO POCO» - «È plausibile l'ipotesi che vi sia stato uno spostamento dell'asse di rotazione terrestre, ma le masse in gioco nel terremoto dell'oceano Indiano sono talmente minime che credo difficilmente possano intaccare la statica dell'intero pianeta», è l'opinione di Piero Manetti, direttore dell'Istituto di geoscienze e georisorse del Cnr di Pisa.

ASSE DI ROTAZIONE - La modificazione dell'angolo dell'asse di rotazione può alterare il clima. Infatti l'alternarsi delle stagioni dipende proprio dal fatto che l'asse è inclinato. Se fosse perfettamente verticale, ai poli sarebbe quasi sempre buio e farebbe molto più freddo di oggi, mentre le regioni equatoriali e tropicali riceverebbero molta più radiazione solare e avrebbero temperature di gran lunga superiori alle attuali. Perciò se l'angolo fosse minore degli attuali 23°40, farebbe più freddo alle alte latitudini e più caldo all'equatore, se fosse maggiore di 23°40 i poli riceverebbero più sole e le calotte di ghiaccio rischierebbero lo scioglimento.

FASE SISMICA - Il fatto che l'angolo di rotazione non si è modificato, ma solo spostato lateralmente ci rassicura, ma non del tutto se si guardano i dati del recente passato.
Secondo il servizio geologico degli Stati Uniti, sette dei dieci più forti terremoti dell'ultimo secolo (escludendo quello di Sumatra del 26 dicembre) sono avvenuti in un arco di tempo molto limitato: solo 15 anni.
Dal 15 agosto 1950 (sisma di 8,6 Richter in India nord-orientale e Tibet) al 4 febbraio 1965 (isola Rat, in Alaska), le scosse superiori a 8,5 gradi sono state sette, di cui quattro superiori a 9 gradi che si trovano ai primi quattro posti della classifica del secolo. Tutti sono avvenuti nell'area indiana e circumpacifica. Si può affermare che si è trattata di una fase di parossismo tellurico, in cui le placche dell'intera area in questione si sono mosse e hanno dovuto trovare un nuovo equilibrio provocando una serie di terremoti di alta intensità che, sebbene non immediatamente correlabili l'un l'altro, possono trovare una giustificazione a grande scala. Un equilibrio che potrebbe (potrebbe!) essere stato rotto il 26 dicembre. Anzi, tre giorni prima con il sisma di 8,1 Richter avvenuto al largo di Macquarie, isoletta a sud-est della Tasmania che potrebbe (potrebbe!) aver innescato il sisma di Sumatra, che ha spostato la zolla che la contiene di 30 cm a sud-ovest.
Ci troviamo all'inizio quindi di una nuova fase di parossismo tellurico che potrebbe durare 15-20 anni? Può darsi, al momento non ci sono elementi per dirlo. Ma se nei prossimi anni si verificassero nella stessa macroarea altri sismi di grande intensità, allora ci si potrebbe trovare nella stessa situazione degli anni Cinquanta-Sessanta.



Temperature medie nel periodo 1950-1965 tra 45° e 90° negli emisferi Nord e Sud (da Global Historical Climatology Network)
CLIMA - Ma tutto ciò cos'ha a che fare con il cambiamento climatico se l'asse terrestre con il sisma di Sumatra non ha cambiato l'angolazione verticale?
Se i sismi di grado superiore a 8 spostano l'asse terrestre, sicuramente questo sarà avvenuto anche durante la fase sismica degli anni '50-'60, che sono stati anche più forti. Anche allora lo spostamento dell'asse è avvenuto solo orizzontalmente e non ha modificato l'angolazione? Non lo sappiamo, non c'erano gli strumenti in grado di misurarlo con accuratezza.
Sappiamo però con certezza che proprio in corrispondenza di quegli anni si è verificata una fase più fredda del normale, specialmente alle alte latitudini, con un abbassamento fino a 0,4 °C rispetto alla media. Dopo di che la temperatura media è aumentata fino ai massimi livelli del secolo di questi ultimi anni. La temperatura media dipende da molti fattori: gas serra, fasi solari, presenza di polveri nell'alta atmosfera dovute a grandi eruzioni, angolo dell'asse terrestre. Quest'ultimo inoltre varia non solo per gli «strappi» dei grandi terremoti, ma anche per l'attrazione di sole e luna. La fase fredda degli anni Cinquanta-Sessanta può essere stata dovuta a una combinazione di questi fattori, ai quali possono aver contribuito i grandi terremoti. Contributo modesto, è vero, ma avvertibile.

CONSEGUENZE - Se quindi siamo all'inizio di una nuova fase sismica parossistica, il clima può essere alterato, anche se in maniera limitata e per un breve lasso di tempo. Se così dovesse essere (e non è detto), speriamo che l'asse terrestre diminuisca la propria angolazione così da innescare un periodo più freddo specie ai poli e salvare per qualche anno in più le calotte ghiacciate in attesa che entrino in atto i benefici previsti dal Trattato di Kyoto. Se invece l'angolo dovesse aumentare, le conseguenze catastrofiche dello scioglimento dei ghiacci avverranno con velocità ancora maggiore di oggi. Con danni rispetto ai quali il dramma dell'attuale maremoto nell'oceano Indiano sembreranno limitati
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