i saharawi sono una popolazione nomade che vive nel deserto del sahara (appunto dall'arabo saharawi= provenienti dal sahara); essi non hanno case nella loro terra ma vivono in grandi tende, solo i più ricchi hanno case costruite in terracotta;
Questa popolazine lotta da anni per l'indipendenza e la loro Repubblica è divenuta negli ultimi anni "Paese in via di sviluppo"; al contrario di molti bambini dell'africa loro vanno a scuola fino alle elementari, alcuni anche fino alle medie; gli adulti lavorano soprattutto nel campo della sanità e dell'istruzione, le donne hanno ormai un ruolo sempre più dominante all'interno della società e rivestendo ruoli di responsabilità sempre più simili a quelli degli uomini.
Qualche rimorso storico nei loro confronti dovremmo averlo in quanto la loro miseria è stata causata ai tempi del colonialismo italiano del nord africa ai tempi di Mussolini. In ogni modo la loro lotta quotidiana può essere un esempio per tutti i popoli dell'africa che si trovano quotidianamente a convivere con la miseria e la fame.
Grazie all'istruzione la loro non sarà una crescita guidata e dipendente dai paesi sviluppati ma avrà uno sviluppo interno, modificando parte della loro cultura, portando così al miglioramento graduale delle condizioni di vita della popolazione e al superamento della miseria.
Qui da noi i bambini hanno trovato "il mondo dei Balocchi" (cm quello ke lucignolo mostra a pinocchio nell'omonima favola di collodi): giochi per i bambini, gelati, caramelle, acqua in abbondanza, cibo a volontà e quant'altro non abbiano mai potuto immaginare potesse esserci nel mondo, cose che noi ormai diamo quasi per scontato e dovuto.
è stato un lavoraccio per non ricevere in cambio neanche un tozzo di pane ma alla fine fare un'esperienza simile mi ha aiutata ad avvicinarmi all'idea di cosa voglia dire avere una famiglia e vi dirò la verità: non vedo l'ora di farmene una tutta mia !!
Con loro parlavo un po' in spagnolo, un po' in francese e un po' a gesti, seppure possa sembrare una cosa strana...beh, ecco, ci capivamo alla perfezione!!
Due giorni fa sono partiti per il Trentino e lì rimarranno per tutto il mese.. non li rivedrò più, questa è una certezza perchè ogni anno il mio comune ne ospita di nuovi, non sempre gli stessi, presi a caso tra tante famiglie povere del sahara. Sono certa che mi mancheranno da morire, e anche se è stato triste vederli andare via, ricordare quei momenti sarà come riviverli, con tutto il carico di gioia che hanno portato nella mia vita.
sono in tutto 10 ed hanno tra gli 8 e i 12 anni.. ecco lafoto ke ho scattato il giorno della partenza alla stazione:
in primo piano da sinistra: il traduttore, Tcheith, Lina, Mohammed, Sheaid, Mohammed Fadel, Luciana (l'organizzatrice),
Kadijetou, Boba, Cheik (in basso), Ada (operatrice del trentino) Kalama e Fatimatou
dietro da sinistra: Hammed, Sonia (assistente sociale), Angelo (il cuoco) e Dalila (la mia amica volontaria come me)