Like the old indian proverb says
do not judge a man until you've wolked
2 moons in his mocassins.
Most people don't know me , that is why they write
such things in wich (qui salta la h ) most is not true
I cry very very often , because it hurt and I
wory (qui salta una r ) about the children all my children all over the
world , I live for them .
If a man could say nothing against a
character but what he can prove , history could
not be written.
Animals strike , not for malice , but because they
wont live , it is same whit those who
criticize , they desire our blood , not our
pain. But still I must achieve , I must seek
truth in all things. I must endure for the power
I was sent forth , for the world , for the children
But have mercy , for he been bleeding a
long time now .
MJ
traduzione:
Come dice un vecchio proverbio indiano
non giudicare un uomo finchè non hai camminato
2 lune nei suoi mocassini .
Gran parte delle persone non mi conosce , per questo scrivono
certe cose , in cui la maggior parte non sono vere .
Piango molto molto spesso , perchè fa male e
mi preoccupo per i bambini , per tutti i miei bambini di tutto
il mondo, vivo per loro.
Se una persona potesse dire contro un personaggio solo ciò che può provare
la storia non potrebbe essere scritta.
Gli animali non colpiscono per malvagità , ma perchè
vogliono vivere , è lo stesso con coloro che
criticano , loro vogliono il nostro sangue , non il nostro
dolore. Ma devo scoprire , devo cercare
la verità in tutte le cose. Devo resistere a ciò per il potere
che mi è stato mandato , per il mondo , per i bambini .
Ma abbiate misericordia , sto sanguinando da tanto tempo ormai .
MJ
Articolo di Todd Gold del 26 giugno in cui ricorda l’incontro con Michael nel 1987 per un’intervista durante il Bad Tour. Questa lettera fu la risposta di Michael alla domanda: "Credi che il pubblico ti fraintende - e se sì, perché?":
In una recente notizia riguardante la morte di Michael Jackson, Uri Geller ha detto che nessuno conosceva Michael e che anzi l'auto-proclamato Re del Pop è stato un enigma che, insieme con la sua musica, sarà la sua più duratura e originale creazione.
Ma nell'ottobre del 1987, ero con Michael e lui fornì un quadro chiaro della sua anima, e non era bello.
"Abbiate pietà, perché sto sanguinando da tanto tempo", scrisse in una strana e indimenticabile lettera che ha una risonanza ancora maggiore alla luce della sua tragica scomparsa di ieri all'età ancora giovane di 50 anni.
Siamo stati a Tokyo, dove Michael stava lanciando il suo Bad tour, forse l'ultimo momento veramente brillante della sua lunga e celebrata carriera. Stavo facendo un servizio su di lui per la rivista People e ho avuto l’insolito e personalissimo accesso grazie alla fiducia guadagnata di Michael e del suo manager, Frank Dileo, che avevano apprezzato i miei precedenti articoli.
Sono arrivato a Tokyo e ho sentito che Michael si sentiva bene per lo spettacolo e al top della forma. Ho incontrato Sheryl Crow, poi un cantante (ndr backup singer, non ho capito, tipo una voce di supporto, boh), che disse che lo show era eccellente.
E lo fu. La serata di apertura fu un trionfo di grandi canzoni, scenografie e l’incredibile talento di Michael. E intendo dire incredibile. Sapeva davvero cantare e ballare. Puoi addolcire la voce (non ho idea se lo abbia fatto), ma dal suo primo giro e scivolata lungo il palcoscenico la sua danza è stata una cosa incredibilmente bella, anni di video MTV esplosi dal vivo.
Si divertiva. Chiaramente Michael era nel suo ambiente naturale, cantava sotto i riflettori, assorbendo l'amore e l'adorazione incondizionati. Fuori dal palcoscenico giocava con il suo scimpanzé, bubbles, che aveva la sua suite. Una notte, alle 3 circa, vidi Frank Dileo scendere nella hall ricoperto da una stupida corda rosa. Chiesi cosa fosse accaduto. Con un’alzata di spalle disse "Ero con il ragazzino". Michael è stato come un bambino, come tutti sanno, inquieto, tormentato e chissà cos'altro, e quelle storie saranno raccontate nei prossimi giorni, settimane e anni.
Ma quando ho incontrato Michael alcune notti dopo nel suo camerino era un timido uomo che beveva il tè e mi diceva che secondo lui i primi show erano andati bene. Ci stringemmo la mano, la sua presa non era così forte; ma abbiamo condiviso alcuni momenti veri.
Michael si avventurò coraggiosamente nella zona di Ginza (ndr quartiere di Tokyo) per un servizio fotografico che fu rovinato quando i fans ci invasero, ma fu folle, pericoloso, eccitante - proprio il tipo di cose che portavano un sorriso sul volto di Michael; poi scomparve nella notte, lasciando il fotografo e me a lottare con la folla per le nostre vite. Ma aveva ragione, fu un divertimento pazzo e memorabile.
Michael negò le mie richieste di un'intervista di persona, ma accettò di rispondere alle domande se le mettevo per iscritto.
Poche ore dopo, consegnai a Frank una lista di domande. La maggior parte riguardavano i negozi di giocattoli che aveva visitato a Tokyo, i fans che aveva incontrato, l'amore folle che i giapponesi avevano dimostrato per bubbles, che stava facendo le sue personali apparizioni. Ma aggiunsi uno (zinger?): "Credi che il pubblico ti fraintende - e se sì, perché?"
Questo è quello che egli scelse di rispondere (ndr qui manca una parte):
"Come un vecchio proverbio indiano dice, non giudicare un uomo finché non avrai camminato per due lune nei suoi mocassini", scrisse. "La maggioranza della gente non mi conosce. È per questo che scrivono tante cose, la maggior parte delle quali non sono vere. Piango molto, molto spesso, perché fa male ... Ma devo ancora realizzare. Devo cercare la verità in tutte le cose. Devo sopportare per il potere che mi è stato trasmesso, per il mondo, per i bambini. Ma abbiate pietà, perché sto sanguinando da tempo. "
Ieri, tristemente, l'emorragia si è fermata. È facile concentrarsi sulla parte stramba dell'eredità di Michael.
Ma, come ho guardato queste foto, ho scelto di ricordare il genio e la gioia. Grazie, Michael, per tutto ciò che ci hai dato. Riposa in pace.