Un articolo del Messaggero

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Alejean
00lunedì 28 giugno 2010 14:07
Finalmente un articolo che riporta la verità!
Michael Jackson non trova pace:
un anno dopo battaglia tutti contro tutti



di Simona Orlando

ROMA (26 giugno) - La mattina è cominciata in tono dimesso. Nessun chiasso all’esterno del cimitero di Forest Lawn, dove centinaia di fans aspettavano impazienti l’apertura dei cancelli. Un leggero mormorio, nessun eccesso, all’interno. I primi a raggiungere la tomba (a distanza di transenna) sono stati dei giovani giapponesi con girasoli alla mano, inchini, preghiere. Una fila composta scorreva, gente comune di ogni età e provenienza, sosia, persone con borsalino nero, guanto laminato, scotch sulle dita, tutti a lasciare messaggi, bouquet, ceste di rose rosse.

I divieti, gli elicotteri, le pattuglie, le previsioni sul disordine che si sarebbe creato sono risultati fuori luogo. Vietato cantare o ballare le canzoni, vietato campeggiare o parcheggiare nelle vicinanze, vietato vendere merchandising, vietato liberare palloncini (sulle colombe invece i fans hanno infranto le regole). Non si è andati nemmeno vicino al caos previsto, anzi nel pellegrinaggio si è potuto stazionare vicino alla tomba più di quanto si sperasse. Verso mezzogiorno sono arrivati Tom Misereau, difensore al processo per molestie su minori, i membri della famiglia Janet, Randy, Tito, Jermaine. Stavolta ai tre figli di Michael è stato risparmiato lo strazio.

Mamma Katherine è andata invece a Gary, Indiana, dove i Jackson sono cresciuti. L’atmosfera lì era totalmente diversa. I presenti hanno cantato, ballato, hanno esultato quando è stato scoperto il monumento che gli è stato dedicato nel giardino della vecchia abitazione. Non una statua come ci si aspettava ma una lapide, un blocco di marmo nero e tetro. Suo figlio Randy non era d’accordo con questo tipo di commemorazione. Lo ha scritto su Twitter “Non condivido la maggior parte delle sue scelte ma è la mia famiglia e io la amo”.

D’altronde nemmeno il Michael Jackson Estate (che gestisce il patrimonio dell’artista) gode di buon rapporto con la numerosa famiglia. Il tributo di stasera “Forever Michael” non è autorizzato secondo l’avvocato che ne difende gli interessi: lussuosa la location (Beverly Hilton Hotel), costosi i biglietti (fino a 500 dollari), poco chiara la spartizione degli incassi, mediocri gli ospiti. Si ricorda l’icona mondiale attraverso la voce della nipote Geneviève e i semisconosciuti Chi-lites di Marshall Thompson, guarda caso socio d’affari di Joe Jackson, il quale proprio non si rassegna ad essere stato tagliato fuori dal testamento e a non poter usare a suo piacimento i soldi del figlio.

Per rimarcare la sua mancanza di tatto, ieri, così come accadde in coincidenza con la morte di Michael, ha approfittato di un’intervista per lanciare la sua nuova produzione: un rapper che propone una versione di “Smooth criminal” pur non avendo i diritti del brano. Si prevede dunque un altro braccio di ferro con chi li tutela. L’ennesimo.

Il MJ Estate è inoltre furioso perché non ha autorizzato neppure il libro di Katherine “Never can say goodbye” e vari documentari in circolazione. L’ avvocato Howard Weitzman ritiene che i coautori stiano usando Katherine per aggirare la legge e infrangere il copyright. Su internet il libro ha venduto 25.000 copie in 48 ore, ma la pubblicazione ufficiale è oggi al “party” che si terrà a Beverly Hills. E’ un volume di 150 pagine con foto inedite e aneddoti familiari: Michael bambino che balla al ritmo delle bizze della vecchia lavatrice, Michael innocente al processo.

La madre scrive: “La maggior parte di quel che ho sentito o letto di Michael nei media non era la verità - soprattutto le accuse per molestie sessuali su minori. Evan Chandler, il padre del primo accusatore di Michael, si è recentemente suicidato. Malgrado non possa commentare il perché lo abbia fatto, voglio credere che, alla fine, la sua coscienza non gli ha più permesso di vivere con sé stesso dopo aver distrutto la carriera di una persona innocente ed aver infranto il suo spirito. Michael amava i bambini e ha lavorato con diligenza e passione per migliorare le vite dei meno fortunati - l'ultima cosa che avrebbe fatto sarebbe stata nuocere a un bambino innocente. Michael spesso vedeva del buono nelle persone ed agli inizi della sua carriera, si è fidato di molti che, a volte, nella sua vita, hanno recato dolore e tradimento”.

Ieri sera alla NBC, nell’unica intervista rilasciata da un anno a questa parte, ha dichiarato che Michael era paranoico rispetto alla propria morte, era convinto che qualcuno lo volesse fare fuori. Idea condivisa anche da LaToya, sorella dell’artista, secondo la quale è stato ucciso per il suo catalogo musicale. Gli incassi milionari registrati dalla sua scomparsa destano in effetti plausibili sospetti.
Nell’intervista Katherine si è detta convinta che Michael non sia morto di cause naturali e pretende che sia fatta giustizia, ha inoltre raccontato che i tre nipoti dei quali è custode non hanno mai saputo che il loro padre fosse una superstar planetaria finché non è deceduto. Lui non aveva mai mostrato loro video o dvd che riguardassero la sua carriera. Ha ricordato l’ultima volta in cui lo ha visto, sorridente, una settimana e mezza prima che morisse.

Nel frattempo il Dr Murray è accusato di avere iniettato al cantante una dose letale di Profopol ed è appena spuntata la testimonianza di una spogliarellista che la notte del decesso lo ha visto al bancone del Sam’s Hofbrau (il famoso Strip Club dove Quentin Tarantino ha girato “Jackie Brown”), a riprova della sua negligenza e a sostegno della teoria che fosse alterato dall’alcol quando è dovuto intervenire d’urgenza.

E‘ una battaglia di tutti contro tutti. Il MJ Estate contro l’approfittatore Joe Jackson e compari. Joe contro Murray, la clinica che sta coprendo le sue magagne, la AEG (compagnia che produceva lo spettacolo “This is it” e corresponsabile non si sa bene in che modo) e contro la stessa Katherine, che condanna per non aver dato peso ai timori del figlio (suo fratello Jermaine è invece sicuro che lo avrebbe salvato l’Islam.). Randy contro i falsi tributi e contro l’asta che proprio ieri si è tenuta, liquidando il ricordo di Michael in qualche battuta.

Eccezione in vita come in morte, Michael Jackson non trova la pace concessa a ogni defunto e resta nell’interregno in cui continua a vivere chi se ne è andato ma non è scomparso dalle vite degli altri, per motivi più o meno nobili. In questo marasma, indegno perché puramente innescato da fattori economici, i fans sembrano essere i più rispettosi e i più propositivi. Migliaia le candele accese nel mondo, i flash mob nelle piazze (i prigionieri filippini resi famosi dalla performance di “Thriller” hanno di nuovo danzato per lui), le iniziative non a scopo di lucro, i temi a lui dedicati dagli studenti nei nostri esami di maturità.



So che il contenuto di questo articolo per noi può essere ovvio..
Ma se solo pensiamo a ciò che ha scritto IL MESSAGGERO un anno fa...
Bhè direi che abbiamo fatto passi da giganti!!
Sono contenta che in un anno alcuni giornalisti non aleggiano più ombre su MJ .. Sono ancora pochi (almeno qui in Italia) ma è giusto che quando succede bisogna dirlo!
Almeno la mia impressione è stata positiva aldilà del contenuto discutibile (riguardo agli atteggiamenti della famiglia). Commentiamola insieme se volete..
Mi scuso se esiste già analogo thread! [SM=x47963] Ma sulla funzione Cerca non era riportato nulla!
badgirl.
00lunedì 28 giugno 2010 14:54
Grazie Alejean, però esiste già
Grieved
00martedì 29 giugno 2010 17:21
Poiché tratta delle commemorazioni al Forest Lawn e a Gary era stato già postato qui:
mjj.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd=9306313

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