Tutta l' intervista di Vibe tradotta

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
clarence82
00venerdì 22 marzo 2002 13:44
Marzo 2002

In copertina Michael Jackson. Scrive Regina Jones: "La prima volta che ho incontrato Michael Jackson è stato 33 anni fa, quando Diana Ross presentò i Jackson 5 -i quali allora erano un nuovissimo gruppo della Motown- a 350 persone della musica e dei media al Daisy Club di Beverly Hills. Io e mio marito Ken allora pubblicavamo 'Soul', una delle prime riviste nazionali black di entertainment. Michael, dieci anni, già sapeva come affascinare la folla. Ringraziando per il supporto di Diana, disse 'dopo aver cantato per quattro anni senza diventare una star, pensavo che non sarei mai stato scoperto: cioè, fino a quando non è arrivata la signora Ross a salvare la mia carriera'. Solo quattro mesi dopo, il primo singolo dei Jackson 5, 'I want you back', giunse fino al top delle classifiche di Billboard, seguito due mesi dopo da 'ABC'. Migliaia di lettere da tutto il Paese si riversarono nella nostra cassetta della posta. (…) Poi Michael divenne una superstar della cultura pop, cambiando il volto della musica, del ballo, della moda e dei video musicali con un successo dietro l'altro. Prese una forma artistica, la raffinò e la confezionò, e divenne un'icona internazionale. Gli American Music Awards l'hanno recentemente nominato Artista del Secolo. (…) Si può dire parecchio nei riguardi di qualcuno a seconda della gente che lavora per questa persona. Giungendo al Neverland Valley Ranch di Michael, su 2700 acri, a Los Olivos, California, a nord di Santa Barbara, vengo accolta da parte di alcuni membri estremamente amichevoli dello staff da 70 persone di Michael, uno staff che aiuta l'autoproclamatosi Re del Pop a mantenere il complesso e ad accogliere camionate di visitatori all'anno. Vestito con pantaloni neri, calze bianche, mocassini neri ed una soffice camicia gialla, Michael mi accoglie con un caldo saluto ed un grande abbraccio. Quindi si dispensa per andare a vedere suo figlio Prince, che ha 5 anni, e sua figlia Paris, che ne ha 3, i quali sono appena tornati da una lunga passeggiata e stanno raccontando in modo eccitato la loro giornata al papà. La governante, che ricorda da vicino Katherine, la madre di Michael, mi consiglia di dare un'occhiatina in giro per il ranch prima che faccia buio. Quindi parto in un'auto da golf alimentata ad elettricità, mentre Michael trascorre un po' di tempo con i suoi bambini. Scopro un parco dei divertimenti, parco giochi, una stazione ferroviaria, uno zoo, piscina, Jacuzzi, tendone con autoscontro e varie zone in cui gli animali vagano liberi. Noto un lama, un pappagallo, una scimmia, un pony e parecchi daini. Michael è pronto a parlare quando, 45 minuti dopo, faccio ritorno. Spesso molto vivace, Michael passa da un sussurro ad una risata roca in mezzo secondo. L'unico soggetto al quale si rifiuta di rispondere è quello dei suoi interventi di chirurgia plastica. 'E' un quesito sciocco', dice. 'E' una delle ragioni per le quali è da anni che non faccio interviste'. In un periodo in cui le star si pavoneggiano a parlare di Bentley e di gioielli, Michael è singolarmente modesto. Toglie dal tappeto una domanda sullo stato di salute delle sue finanze -vi sono state recenti notizie su alcuni problemi- dicendo solamente 'sono proprio a posto'. Michael guadagna soldi anche quando dorme. Possiede metà della Sony/ATV Music Publishing, che include la maggior parte del catalogo dei Beatles ed anche canzoni di Jimi Hendrix, Bob Dylan, Miles Davis, Babyface ed Elvis. Mentre riprendiamo la conversazione che era iniziata tanti anni fa, scopro che, nonostante i bagliori ed il tumulto del tempo che Michael ha trascorso sotto i riflettori, non è praticamente cambiato per nulla. Si interessa, è curioso e sensibile. Come ci si trova a gareggiare nelle vendite con gente come 'N Sync o Britney Spears, bambini che al massimo della tua celebrità erano praticamente appena nati? Michael: "E' una cosa singolare. Ho avuto dei dischi al numero uno nel 1969 e 1970, e sono entrati in classifica al numero uno anche nel 2001. Non credo che altri artisti abbiano una simile estensione. E' un grande onore. Ne sono felice, non so che altro dire. Sono contento che la gente accetti quello che faccio". Cosa pensi dell'attuale stato dell'R&B? "La musica non la categorizzo. La musica è musica. La parola R&B l'hanno cambiata in rock'n'roll. E' sempre stato così, da Fats Domino a Little Richard e fino a Chuck Berry. Come possiamo discriminare (fare delle distinzioni)? E' ciò che è, cioè grande musica". L'hip hop che effetto ti fa? "Me ne piace parecchio, molto. La musica mi piace. E' il ballo che non mi piace troppo. Mi sembra che stiano facendo aerobica". In che modo hai deciso di mettere Biggie Smalls su 'Unbreakable', la canzone di 'Invincible'? "In realtà non è stata una mia idea. E' stata un'idea di Rodney Jerkins, uno dei compositori-produttori che hanno lavorato all'album. La mia idea è stata quella di mettere una parte rap nella canzone, e lui ha detto 'conosco quello perfetto: Biggie'. L'ha messo dentro, ed ha funzionato perfettamente". Perché hai scelto Jay-Z per il remix del primo singolo, 'You rock my world'? "Va di moda, è uno di quelli nuovi, i ragazzi di oggi sono dalla sua parte. Ai ragazzi piace quello che fa. Trasmette un messaggio al centro della cultura popolare. E' stato logico". Ti dà fastidio vedere della gente che ti emula, come ad esempio Usher, Sisqo, Ginuwine od anche le Destiny's Child? "Non mi dispiace assolutamente. Sono artisti che sono cresciuti con la mia musica. Quando uno viene su ascoltando qualcuno che ammira, uno tende a diventare questa persona. Vuoi assomigliargli, vuoi vestirti come lui. Quand'ero piccolo, ero James Brown, ero Sammy Davis Jr, quindi è una cosa che comprendo. E' un complimento". Mentre registravi 'Thriller' ed 'Off the wall', lo sapevi che stavi creando dei classici senza tempo? "Sì, non per essere arrogante, però sì. Perché riconosco il materiale ottimo quando lo sento, e melodicamente e sonicamente e musicalmente, commuove". Ritieni che di questi tempi gli artisti neri vengano maggiormente accettati? "Penso che la gente abbia sempre ammirato la musica black, già dall'alba dei tempi, se si vuole tornare ai Negro spirituals. Oggi il mercato non fa altro che accettare il fatto che il sound è quello lì. Da Britney agli 'N Sync, fanno tutti dell'R&B. Perfino Barry Gibb dei Bee Gees mi dice sempre (imita l'accento britannico) 'man, noi facciamo R&B'. E io gli faccio 'Barry, io non lo categorizzo, comunque è ottima musica'. Amo la grande musica: non ha colore, non ha confini". Pare che ti goda la vita nei panni di genitore single. "Non mi sono mai divertito tanto in vita mia. E' la verità. Perché sono un bambino cresciuto ed ora vedo il mondo attraverso gli occhi dei giovanissimi. Imparo più io da loro di quanto loro imparino da me. Continuo a provare cose e testare cose su di loro per vedere cosa funziona e cosa no. I bambini sono sempre i giudici migliori per monitorare qualcosa. Se riesci a beccare i ragazzi, ce l'hai fatta. Ecco perché 'Harry Potter' ha così tanto successo: perché è un film che si rivolge alle famiglie. Vogliamo una demografica ampia, ecco perché cerco di non dire cose, nei miei testi, che offendano i genitori. Non voglio essere così. Non ci hanno fatto venire su per essere così. Mamma e Joseph (il padre di Michael) non avrebbero detto cose simili". E Prince e Paris che cosa ascoltano? "Sentono tutta la mia musica, e gli piace molto la classica, che viene diffusa per tutto il ranch. Gli piace anche tutta la buona musica dance". Quali sono gli artisti, del passato e del presente, che ti ispirano? "Stevie Wonder è un profeta musicale. Tutta la prima roba della Motown. Tutte le cose dei Beatles. Vado matto per Sammy Davis Jr, Charlie Chaplin, Fred Astaire, Gene Kelly, Bill 'Bojangles' Robinson…i veri entertainers, quelli reali. Quando James Brown era con i Famous Flames, era una cosa incredibile. Ci sono tanti cantanti meravigliosi: Whitney Houston, Barbra Streisand, Johnny Mathis. Stilisti veri. Senti una battuta e sai di chi si tratta. Nat 'King' Cole, ottima roba. Marvin Gaye, Sam Cooke: tutti incredibili". C'è qualcosa che ti immagini di vedere nella tua vita? "Mi piacerebbe vedere una festa internazionale dei bambini in onore dei nostri bambini, perché il vincolo familiare è stato spezzato. C'è la festa della mamma e la festa del papà, ma non c'è il giorno del bambino. Significherebbe molto. Davvero. La pace nel mondo. Spero che la prossima generazione riuscirà a vedere un mondo in pace, non come le cose stanno andando ora". Il cantare ha mai smesso d'essere divertimento per diventare lavoro? "E' sempre stato divertimento. A meno che non stia fisicamente male, è sempre divertimento. Lo amo sempre molto". Molti di noi ti vedono come una figura storica, un innovatore che ha posto uno standard che nella musica esiste ancora. Ma da qui in avanti, Michael Jackson dove va? "Grazie, grazie. Amo molto il cinema, e voglio fare da pioniere ed innovare il medium dei film: voglio scrivere e fare da regista e produrre film, per portare un incredibile entertainment". Che tipo di film? Stai considerando dei copioni? "Sì, ma finora non c'è nulla di certo". Ti senti mai solo? "Certo. Se sono sul palco, lì mi trovo bene. Ma si può avere la casa piena di gente e sentirsi soli dentro. Ma non mi lamento perché penso che per il mio lavoro sia una buona cosa". C'è qualcosa di cui fai collezione? "Mi piace tutto ciò che ha a che fare con Shirley Temple, i Little Rascals ed i Tre Stooges. Ed amo Curly. Lo amo così tanto che ho fatto un libro su di lui". C'è qualcosa che vorresti dire ai lettori di Vibe? "Che mi piace tanto Quincy Jones (fondatore e presidente della rivista, NdR). Davvero. Ed inoltre voglio dire ai lettori di non giudicare una persona da quello che si dice, o perfino da quello che leggono, a meno che non l'abbiano sentito dalla persona stessa. C'è così tanto sensazionalismo da giornali popolari. Non cadetene preda, è una cosa brutta. Mi piacerebbe poter prendere tutti i tabloid e bruciarli. Voglio che tu lo scriva!".


http://www.rockol.it/Rassegna.asp?idrassriv=6



Killer be serial, Copperfield material. My dream is vivid, work hard to live it.
Abel80
00venerdì 22 marzo 2002 16:04
Ooooooooh.......:arg:
Abel Phoebos
mjfan80
00venerdì 22 marzo 2002 20:21
:ola:




MJJ Fan Site Staff
Gabriele Prandini (mjfan80) Amministratore Michael Jackson Italian Fan Site Forum
Heal The World
Burn all The Tabloids
Just because you read it in a magazine or you see it on tv don't make it factual
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com