This is it fan fiction (in corso). Rating: verde

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Chiar@95
00domenica 9 maggio 2010 20:41
Anche se devo finire la mia prima che si chiama dangerous fan fiction,volglio postarvi anche questa.
Spero vi piaccia.
Però prima voglio ringraziare le person che mi sono state vicino anche nella mia prima...
Viki,Elena,Susy,Angel 66,Lucy,Giulyfan jackson.
E un saluto a tutte prima di postare il primo capy.
Spero vi piaccia....

I miei pensieri con questo segno ^ e quelli di Michael con questo =.

CAPITOLO 1:

LA NOTIZIA.

La pioggia,l’acqua che cade sui vetri delle mie finestre.
Non riesco a essere felice quando piove,e anche i miei occhi piangono.
Piangono la felicità che non ho mai avuto,l’amore che non ho mai ricevuto.
Io laureata in medicina che tenta di essere accettata in un ospedale,ma le telefonate non arrivano.
Ero lì che pensavo alla storia della mia vita quando....

I just can’t stop loving you,I just can’t stop loving you.

“Pronto” Risposi ancora in trans.
“signorina Chiara?” Disse una donno sulla trentina.
“Si,sono io” Dissi cordialmente.
“Lei un po’ di tempo fa aveva mandato una lettera con scritto di poter lavorare come medico nell’ospedale di Roma,vero?” Chiese.
“Si” Dissi.
“Bene,allora va bene per lei l’incontro con il direttore per le 4?” Chiese.
“Si” Dissi “Alle 4 è perfetto” Dissi.
“Bene allora segno il suo appuntamento,arrivederci” Disse riattaccando.
Ero felicissima,dopo 3 mesi che avevo inviato la lettera mi era arrivata la telefonata.
La telefonata che non arrivava.
Nottate intere passate davanti al telefono in attesa di una telefonata,ma niente,nessuno si faceva vivo.
Erano le 2 di pomeriggio e stavo cercando i documenti,quando mi suonarono alla porta....
“Ciao Chiara, come va?” Chiese la mia amica entrando.
“Ciao Vittoria,entra” Dissi e la feci accomodare sul divano.
“Allora come te la passi?” Chiese.
“Bene,scusa il disordine,ma devo prendere i documenti e l’attestato” Dissi.
“Perchè?” Chiese.
“Perchè finalmente mi hanno chiamato dall’ospedale” Dissi.
“è fantastico” Disse abbracciandomi “Bene,allora è meglio che ti vai a preparare non vorrai mica fare tardi?” Disse.
“No,mi manca solo di fare tardi” Dissi “Comunque l’appuntamento l’ho alle 4” Dissi.
“Ah allora c’è ancora un po’ di tempo” Disse.
Ci accomodammo sul divano e iniziammo a chiacchierare del più e del meno e alle 4 salimmo sulla mia macchina e andammo all’ospedale per il colloquio.
In macchina.....
“Chiara mettiamo un po’ di musica?” Chiese Vittoria.
“Si,prendi il cd che hai davanti” Dissi.
“Quello di Bad” Disse.
“Si e metti la traccia 7” Dissi.
“Ok,la nostra preferita” Disse.
“Si,Man in the mirror” Dissi “Lo sai che vado pazza per quella canzone” Dissi.
“Si,è molto bella” Disse.
Bella era bellissima,una delle canzoni più dolci che io abbia mai ascoltato.
La canzone partì e iniziammo a gustarci la voce di quel meraviglioso uomo che la cantava.
Lui il cantante più tormentato del mondo,che da poco si era spento per sempre.
Si era spenta la sua stella e con lui tutti i suoi sogni a l’amore per il mondo.
Si era portato con se tutti i suoi segreti e tutti i suoi passi di danza.
È rinato a nuova vita andando indietro a passi di moonwalk.
Erano quelli i nostri pensieri ogni volta che ascoltavamo quella canzone,ogni volta che ascoltavamo quella voce,dolce che riusciva a penetrarti nell’anima.
Arrivammo in ospedale ed entrammo.
Da qualche anno sono sempre stata sola,ma Vittoria era sempre accanto a me.
Nei momenti più belli e più brutti e della mia vita.
C’era sempre stata da quando ero piccola e non si era mai allontanata da me,era la mia piccola stella che illuminava il mio cammino e mi aiutava ad andare avanti.
Le avevo chiesto di accompagnarmi non volevo essere sola neanche il quel momento,volevo sentirla accanto,la cara e dolce amica che non ti lasca mai che sta sempre con te......
Ci sedemmo sulle sedie che erano fuori dallo studio del direttore e ad un certo punto....
“Signorina,Chiara tocca a lei” Disse la segretaria.
Mi alzai ed entrai ma Vittoria dovette stare fuori.....
“Lei è la signorina Chiara Duce vero?” Disse.
“Si sono io” Dissi accomodandomi.
“Ha portato con se i documenti?” Chiese.
“Si,eccoli” Dissi porgendoglieli....
Iniziò a guardarli interessato e vidi che era molto colpito da quello che c’era scritto.....
“Signorina è laureata con il massimo di voti alla facoltà di medicina” Disse.
“Si sono uscita con il massimo e ho la specializzazione in cardiologia” Dissi.
“Bene,vedo che ha sostenuto anche quella con il massimo dei voti le posso chiedere,perchè proprio il medico voleva fare?” Chiese.
“Certamente,io ho voluto fare il medico perchè mi sembrava giusto aiutare la gente” Dissi.
“Bene allora vada pure dalla mia segretaria e le dia questo,lei inizierà il lavorare la prossima settimana” Disse.
“Cioè farò parte dei medici di questo ospedale?” Chiesi stupita.
“Si,lei da oggi lavora qui” Disse.
“Grazie direttore,allora arrivederci” Dissi uscendo.
Uscii e Vittoria mi guardava con aria curiosa........
“Allora,come è andata?” Chiese.
“Da oggi faccio parte ufficialmente del personale medico di questo ospedale” Dissi.
“è magnifico,vorrà dire che mi farò curare da te” Disse.
“Sono un cardiologo” Dissi “Mica un medico generico” Dissi.
“Lo so,ma te sei bravissima e mi farò curare da te” Dissi abbracciandomi.
“Ok,se vuoi” Dissi.
Andai a portare il foglio firmato dal direttore e poi ritornammo a casa mia......
“Sono contenta che finalmente sorridi” Disse Vittoria
“Lo so,Viki,spero che tu riuscirai a starmi accanto lo stesso,anche se lavoro in ospedale e faccio i turni” Dissi incupendomi.
“Ma certo,io sono tua amica e non ti lascerò mai neanche se vai in capo al mondo” Disse.(Quanto aveva ragione).

Tra pochi giorni sarebbe accaduto qualcosa di veramente inaspettato............

TO BE CONTINUED........


CAPITOLO 2:

GIORNATA LAVORATIVA IMPEGNATIVA.

Passarono i giorni e i turni in ospedale si facevano lunghi......
“Chiara,devi andare dal paziente della camera 7” Disse una mia collega.
“Si,vado subito” Dissi.
Andai a fare il mio dovere quando il mio cercapersone iniziò a suonare.
Era il pronto soccorso che mi cercava.
Chiesi ad una mia collega di occuparsi del paziente ed andai velocemente al pronto soccorso a dare il mio dovere,era il mio compito e lo avrei svolto a testa alta.
Nella vita lavorativa ero molto determinata e non mi abbassavo a niente
“Chiara eccoti” Disse un infermiere.
“Si,che succede?” Chiesi.
“In nessun ospedale sono riusciti a curare la malattia di questo uomo” Disse “E ora sta soffrendo” Disse.
“Bene ,diamo un’occhiata” Dissi andandolo a visitare.
Il lavoro andò per il meglio,riuscii a salvargli la vita.
Era la prima volta che mi trovavo in una situazione così grave ma ho affrontato tutto con il massimo coraggio,come se fosse un caso come tutti anche se non lo era minimamente.
Nessun medico era riuscito a curarlo ma io l’ho salvato da quel mondo brutto,e ora anche lui poteva vivere una vita felice.
Alla fine del mio turno.......
“Dottoressa” Disse la segretaria del direttore.
“Si” Dissi.
“Il direttore le vuole parlare” Disse.
“Si arrivo” Dissi.
Entrai nel suo studio....
“Dottoressa” Disse “Complimenti,mi hanno riferito che lei ha salvato la vita ad un uomo che non riusciva a essere curato da nessuno” Disse.
“Si,sono felice di questo,io mi sono specializzata proprio per questo.” Dissi.
“Bene,le dovevo dire qualcosa” Dissi.
“Mi dica” Dissi.
“L’uomo che ha aiutato era stato visitato anche negli Stati Uniti” Disse “L’ospedale lo è venuto a sapere della guarigione e hanno mandato questa per lei” Disse porgendomi una lettera.
“Grazie” Dissi.
La aprii e iniziai a leggere. ^Per fortuna so l’inglese^.
“Oddio” Dissi.
“Signorina si sente bene?” Chiese.
“Si,è che c’è scritto di...”.
“Di andare a fare un colloquio con loro” Disse continuando la mia frase.
“Si,ma come è possibile?” Chiesi.
“è semplice,l’U.C.L.A MEDICAL CENTER,è uno dei più efficienti ospedali dell’America,e infatti cercano dei medici efficienti” Disse.
“E allora che centro io?” Chiesi.
“Lei è un ottimo medico,non capita tutti i giorni che un medico donna,salvi la vita ad uomo che era praticamente finito” Disse.
“Lo so,ma non ho fatto questo gran che,ho fatto solo il mio lavoro” Dissi.
“La smetta di fare la modesta,e prepari le valige che domani mattina la aspetta un lungo viaggio per,l’America” Disse.
“Ha ragione,arrivederci” Dissi uscendo.
Uscii e andai a casa a fare le valige non potevo crederci,io che sono sempre stata la più sfigata che vado a fare un colloquio all’estero?.
Un po’ di fortuna dopo tanti anni di difficoltà ci voleva.
Decisi di chiamare la mia stella...
“Pronto” Disse.
“Ciao,come va,Vittoria?” Le chiesi.
“Bene ma come mai mi chiami con aria così felice?” Chiese.
“Oggi ho salvato la vita di uomo e un ospedale Americano ha chiesto di..” Non riuscii a finire la frase.
“Di?” Chiese impaziente.
“Di andare a fare un colloquio con loro” Dissi.
“è fantastico,hai fatto le valige?” Chiese.
“Si,ma tu parti con me vero?” Chiesi.
“Mi farebbe piacere” Disse.
“Ok,allora a domani” Dissi.
“Ciao” Disse.
Andai a lavarmi e poi a dormire.
Il giorno seguente avrei fatto un’incontro molto importante............

TO BE CONTINUED..........
DangerousLucy
00domenica 9 maggio 2010 21:06
Wow!!! mia cara Chiara!! grazie per i tuoi ringraziamenti, ma è un piacere leggerti e lo faccio volentieri!!! This is it!! o mio Dio!! gran brutto periodo hai scelto, parti con lui che non c'è più!! troppo triste!! ma sono curiosa di sapere cosa ti inventi adesso!!
brava bella sfida!

continua ti prego

Kiss
LU
Chiar@95
00domenica 9 maggio 2010 21:09
grazie,sei un angelo.
Ti lovvo.
tinafanMJJ
00domenica 9 maggio 2010 21:15
sono ufficialmente una tua nuova fan=)....continua presto ti prego.....
Chiar@95
00domenica 9 maggio 2010 21:26
grazie di aver letto la mia storia e aver commentato.
I ne ho scritta nache un'altra che devo terminare si chiama dangerous fan fiction,leggila se ti va,anche se sono al capy 77.
Grazie a tutte e due siete fantastiche e allora ecco il nuovo.....

CAPITOLO 3.

UN’INCONTRO IMPROVVISO.

La mattina mi svegliai presto e andai a fare colazione.
Ero molto eccitata,ma cercai di non tremare.
Ero nervosa,sapevo che tanto non mi avrebbero preso,ma tentar non nuoce.
Mi vestii con i vestiti preparati la sera prima.
Finito di vestirmi afferrai il trolley della valigia e mi diressi alla macchina.
Salii,una ripassatina al trucco e poi via!,verso l’aeroporto.
Rimisi il cd del giorno prima,bad,adoravo quel cd era il mio album preferito.
Le canzoni finivano in fretta finchè non arrivò quella,la più importante,quella che significava tutto per me e Viki,Man in the mirror.
All’arrivo....
“Ciao Chiara” Disse Viki.
“Ciao,allora come stai?” Chiesi.
“Bene,pronta per partire?” Chiese.
“Si anche se un po’ emozionata” Dissi.
“Vabbhè ora non pensarci,ma ti immagini,lavorare come medico nell’ospedale più importante della California” Disse.
“Lo so,ma so anche che tanto non mi prendono” Dissi.
“Io credo che ti prendono” Disse Viki.
“Come fai a esserne sicura?” Chiesi “Io non credo mai a niente,ma credo che sia un bene” Dissi.
“Invece no,guarda Michael,lui sognava di fare il tour più importante nella storia della musica e anche se non riuscirà a farcelo vedere dal vivo noi siamo comunque riusciti a vederlo,durante le prove, ed è stato un successo lo stesso” Disse prendendomi il viso e girandolo verso di lei.
“Grazie per quello che fai per rendermi felice” Dissi abbracciandola.
“Io lo faccio con piacere,sono o non sono la tua migliore amica” Disse con i suoi sorrisi smalianti.
“Certo che lo sei” Dissi.
Stemmo in piedi ad aspettare l’apertura dell’imbraco e quando lo annunciarono entrammo nell’aereo......
“Bye,Bye Italy” Disse Viki.
“Hai ragione,ma perchè lo hai detto in inglese?” Dissi.
“Dato che vado negli Stati Uniti,dovevo prepararmi,non posso mica incontrare un ragazzo Americano e parlargli in Italiano” Disse.
“Sei sempre la solita” Dissi ridendo.
L’aereo decollò e alle 4 di pomeriggio atterrò in America.......
“Siamo in America” Disse Viki,uscendo dalla porta dell’aeroporto,facendo le giravolte.
Io mi misi a ridere.....
“Perchè,ridi?” Chiese.
“Rido perchè sei sempre la solita” Dissi.
“La solita come?” Chiese.
“La solita amica che non cambia mai,ed è così che ti voglio” Dissi prendendola per mano.
Aspettammo un taxi e quando arrivò ci facemmo accompagnare nel nostro hotel,dove avevo prenotato 2 appartamenti.
“Chiara ma hai prenotato qui?” Mi chiese Viki a bocca aperta.
“Si perchè?” Chiesi.
“è l’Hotel più importante di Los Angeles” Disse.
“E allora?” Dissi.
“Ma avrai speso una fortuna” Disse.
“No” Dissi “Devi sapere che il nostro soggiorno lo paga l’ospedale,sulla lettera c’era scritto di poter portare una persona accompagnatrice e così...” Dissi.
“Non ci posso credere,Ti voglio bene” Disse abbracciandomi.
“Si,ma ora andiamo” Dissi.
Andammo ognuno nella propria stanza e poi io uscii per andare all’ospedale.
Mi diressi all’ascensore ed entrai quando fui al piano terra presi un taxi e poi all’ospedale.....
“Buongiorno,io sono la dottoressa italiana” Dissi alla segretaria.
“Si,si accomodi,il direttore la sta aspettando” Disse.
Entrai nel suo ufficio.....
“Buongiorno,lei deve essere Chiara” Disse.
“Si,sono io” Dissi.
“Bene,il signore che lei ha curato è stato nel nostro ospedale ma non siamo riusciti a fare nulla per lui” Disse.
Iniziammo a chiacchierare e ad un certo punto mi chiese i documenti,glieli porsi.
Iniziò a guardarli con interesse e poi li appoggiò sulla scrivania.
Cosa significava quel tanto interesse per i miei documenti?.
Ero terrorizzata dalla risposta ma cercai di rimanere sulla terra.
“Bene,io non so cosa dire” Disse “è una scheda perfetta,un curriculum eccezionale” Disse.
“Sono contenta” Dissi.
“Bene,se vuole farsi trasferire le cose qui” Disse.
Un brivido mi percorse la schiena ma tentando di rimanere calma....
“Cioè lavorerò nel suo ospedale?” Chiesi.
“Certo,sono sicuro che farà un buon lavoro” Disse.
“Grazie,ma come faccio a farmi portare le mie cose qui” Dissi.
“Semplice,il suo assistente le andrà a prendere e poi,le porterà a casa sua” Disse.
“Allora Grazie,a presto” Dissi uscendo.
Non riuscivo a crederci,ero la dottoressa del più importante ospedale di Los Angeles.
Ritornai,in Hotel e fuori seduto sulle panchine c’era un uomo che stava a testa bassa.
Io non ci pensai su e istintivamente da medico....
“Signore,sta bene?” Chiesi toccandogli la spalla.
Lui alzò lo sguardo,aveva dei reibam sugli occhi e la visiera del cappello da sole che era coperto dal cappuccio della giacca.
Aveva un’aria familiare,quel volto non mi era nuovo,lo avevo già visto in giro.
Riabbassò lo sguardo e poco dopo lo rialzò come se avesse paura..
“Si” Disse aggiustandosi gli occhiali da sole.
Aveva dei mocassini neri e delle calze bianche.....
“Ne è sicuro?” Chiesi.
“Si,si,grazie sto aspettando una persona” Disse alzandosi.
“Mentre la aspetta,vuole salire nella mia stanza?” Chiesi.
“Non vorrei disturbare” Disse abbassando la testa.
“Non si preoccupi,venga” Dissi.
Entrammo in hotel e aspettammo l’ascensore,entrammo dentro e iniziai a fissare quell’uomo che aveva sempre più un’aria familiare.
Arrivammo al piano e prontamente presi la chiave per aprire la porta.
Lo feci accomodare il salotto...
“Vuole levarsi la giacca?” Chiesi.
“No,grazie sto bene” Disse cortesemente...
“Ok,allora mi presento,io sono Chiara e lavoro all’ospedale U.C.L.A MECICAL CENTER” Dissi.
“Ah,è un medico,io mi chiamo Michael” Disse timidamente.
“Bene Michael,posso offrirti qualcosa?,magari un succo,all’arancia?” Chiesi.
“Si,se non è troppo di disturbo” Disse.
“Ma figurati” Dissi andando in cucina.
Lui si alzò e si mise a fissare i miei poster di Michael Jackson,quando ritornai in salotto......
“Lo conosci?” Chiesi.
“Ah,chi Michael Jackson?” Disse ridendo.
“Si,lui” Dissi sorridendo.
“Si ne ho sentito parlare in giro” Disse.
“Era un grande,io sono sua fan da molto tempo e devo dire che è difficile trovare in giro una persona come lui” Disse.
“Bhè,forse ha fatto delle buone canzoni” Disse accomodandosi sul divano e prendendo in mano il suo succo.
“Non dico questo per via delle canzoni,sono bellissime,però la cosa più bella è che aveva cuore per tutti,soprattutto i bambini,e non so come abbiano fatto ad accusarlo così” Dissi.
“Forse,nessuno lo comprendeva” Disse.
“Non noi fan,ogni volta che sorrideva o che parlava,noi capivamo subito quello che voleva dire” Dissi.
“Ah,sono contento che..” Si mise una mano davanti alla bocca.
“Che?” Chiesi.
“Che esistano persone che comprendono le star” Disse.
“Bhè tutti i fan sono così” Dissi.
Iniziammo a chiacchierare e poco dopo lui se ne andò lasciandomi il suo numero di telefono dicendomi che mi avrebbe chiamato il prima possibile.
Ero pensierosa quell’uomo non era sconosciuto,sapevo che lo avevo già visto,ma dove?

Chi era quel uomo così dolce,che sapeva tante cose su Michael Jackson?............

TO BE CONTINUED............
tinafanMJJ
00domenica 9 maggio 2010 21:33
Nooooooooo stupendooooooooo.....quando metterai un altro capitolo??
Chiar@95
00domenica 9 maggio 2010 21:35
Domani se tutto va bene,ora devo spegnere.
Notte notte.
Vi lovvo tutte.
tinafanMJJ
00domenica 9 maggio 2010 21:36
Re:
Chiar@95, 09/05/2010 21.35:

Domani se tutto va bene,ora devo spegnere.
Notte notte.
Vi lovvo tutte.




ok...allora ti aspetto con ansia....hihi
Girl In The Mirror.95
00domenica 9 maggio 2010 22:43
Chiaraaa! Ma io ti adorooo! Che brivido, ero troppo contenta quando ho letto il mio nome... Grazie, sono felice di fare parte di tutto questo [SM=x47938]
Hehe... io ho una vaga idea di chi possa essere quell'uomo...
Ti lovvo.
(angel66)
00domenica 9 maggio 2010 23:29
bello brava
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 20:46
Grazie a tutte. [SM=g27838]
Volete il 4?.
Mi sembra di capire che vi piace la mia seconda fan fiction. [SM=g27822]
Volete il nuovo?
DangerousLucy
00lunedì 10 maggio 2010 20:49
sono curiosa di vedere come farai "resuscitare" Michael!! dai posta il 4 chiaraaa!!
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 20:51
Ecco,un momento.
Che lo cerco...Non lo trovo....
Ah no eccolo....

CAPITOLO 4:

RIVELAZIONI IMPORTANTI.

I giorni passavano e Michael non si fece più vivo.
Ero preoccupata,magari potevo chiamarlo,ma non lo feci.
Ogni mattina andavo a fare il turno in ospedale e all’1 quando staccavo andavo a casa a torturarmi davanti al telefono che non squillava mai.....
“Chiara anche oggi,devi torturarti davanti al telefono?” Chiese Viki sedendosi sul divano accanto a me.
“Voglio che chiami,ma non lo fa” Dissi asciugandomi una lacrima.
“Si,lo so,ma non lo conosci neanche” Disse.
“Lo so ma è così dolce,ha l’aria di uno che vuole essere protetto” Dissi abbracciandola.
“Va bene,dai,ora andiamo a fare un giro per i negozi” Disse.
“Ok” Dissi mettendomi la giacca.
Uscimmo e andammo in centro,dove c’erano tantissimi negozi e ad un certo punto il mio telefono suonò.....
“Pronto” Dissi.
“Ciao Chiara sono Michael,scusa se ti chiamo solo ora ma ero molto occupato” Disse.
“Ti perdono,ma dove sei?” Chiesi.
“Io sono davanti al tuo ospedale” Disse.
“Ah,ma allora aspettami lì che arrivo” Dissi.
Afferrai la mano di Viki e iniziai a correre.
“Chiara aspetta,dove mi porti?” Chiese fermandosi.
“Michael ha detto che è davanti all’ospedale dove lavoro io,ti ci porto così te lo presento” Dissi.
Arrivammo e lo vidi con il cappellino che indossava di solito,la giacca sopra,i reibam che gli coprono gli occhi.....
“Ciao Michael” Dissi.
“Ciao,sono contento di vederti” Disse “Come stai?” Chiese.
“Bene ti presento la mia amica” Dissi.
“Piacere io sono Michael” Disse.
“Piacere Vittoria” Disse porgendogli la mano.
“Ora che abbiamo fatto le presentazioni andiamo?” Dissi.
“Si” Disse Michael.
Iniziammo a camminare,io e Michael eravamo vicini,ed ad un certo punto le mie mani e le sue si uniscono,un brivido mi percorse la schiena e in viso divenni rossa.
Dopo una lunga passeggiata.
“Chiara,Vittoria” Disse Michael.
“Si” Dicemmo insieme.
“Posso portarvi a casa mia?” Chiese.
“Si perchè no” Dissi.
Salimmo le scale di un palazzo bellissimo finchè non arrivammo davanti ad un appartamento.
Michael estrasse le chiavi dalla tasca della sua giacca e aprì la porta....
“Prima le ragazze” Disse facendoci passare.
“Grazie Michael sei così dolce” Dissi.
“Di niente” Disse.
Iniziammo a chiacchierare del più e del meno quando arrivammo all’argomento che per me e Viki era il più bello,Michael Jackson.....
“Mi hai detto che hai sentito parlare di Michael Jackson,ti piace la sua musica?” Chiesi.
“Si,perchè è tutta ispirata verso i bambini,la mia preferita è smile” Disse.
“Si è molto dolce” Dissi.
“E cosa sai sul grande Michael” Chiese Viki.
“So abbastanza” Disse ridendo.
“Abbastanza cosa?” Chiesi con sguardo dolce.
=Oddio che bella che è= “So che è grande uomo e che ha cercato di trasmettere il suo amore a tutti,è questa la cosa più importante” Disse.
“Si lo sappiamo,come già sai siamo fan da tanto tempo” Dissi girandomi i capelli.
Viki si accorse dei miei sguardi e....
“Io vi lascio soli,purtroppo devo andare a incontrare una persona,ciao a tutti e Michael è stato un piacere incontrarti” Disse.
“Va bene” Disse Michael “è stato un piacere” Disse.
Vittoria uscì e noi continuammo a parlare.....
“Chiara sei molto carina” Disse Michael.
“Grazie” Dissi imbarazzata.
“Non ti imbarazzare” Disse sedendosi accanto me.
“Michael mi spieghi una cosa?” Chiesi.
“Si” Dise.
“Perchè non ti fai vedere in volto?” Dissi.
“Perchè,ci rimarresti male” Disse.
“Dai ti prego,non sarai mica Michael Jackson” Dissi.
“Vuoi davvero sapere chi sono?” Chiese.
“Si” Dissi.
“Va bene ma non svenire” Disse.
Iniziò a levarsi la giacca,le mie paure si fecero grandi quando vidi i suoi capelli lisci che gli caddero sulle spalle.
Si levò il cappello e gli occhiali.

Avevo davanti a me una persona di cui avevamo parlato poco prima,Michael Jackson..............

TO BE CONTINUED............

Fr@ncy=)
00lunedì 10 maggio 2010 20:59
wow chiara che bello!
ho appena letto [SM=g27823]
mi piace, scelta ardua, vedremo come continuerà [SM=g27811]
mmm...indovina indovinello, cki è uno che si chiamo michael, ha i mocassini neri e le calze bianche e sa tutto di michael??...ma chi può essere??? [SM=g27828]
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:01
grazie.
Bella quella dellidivina indovinello.
Vorrà dire che nei prossimi vi lascerò in sospeso,così creerete un'altro indovina indovinello.
Vi lovvo!.
DangerousLucy
00lunedì 10 maggio 2010 21:09
Brava Chiara!! quanto vorrei che nella vita fosse così semplice come descrivi tu e riavere Michael!!! [SM=x47964] [SM=x47964] purtroppo non è così!!!

continua!!!

kiss kiss

Lu
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:11
Non voglio che piangi.
Sicura di volere il 5 o magari anche il 6?.
Se vuoi te lo posto tanto li ho già scritti.
Vi lovvo.
Fr@ncy=)
00lunedì 10 maggio 2010 21:12
si posta posta!!!
DangerousLucy
00lunedì 10 maggio 2010 21:18
si posta Chiara!! almeno Michael torna nelle nostre fan fiction!!
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:21
Perdo sempre la cartella.
Ah è dentro la chiavetta.
Eccolo.....

CAPITOLO 5:

CONFRONTI.

Non era possbile,io avevo davanti ai miei occhi,la star più grande di tutti i tempi,che da poco avevano annunciato la sua morte.
“Michael,ma sei tu?” Chiesi alzandomi di scatto dal divano come se avessi paura.
“Si,mi dispiace di ever fatto quello che ho fatto,ma non potevo affrontare un tour con tutto quello che accadeva” Disse cercando di avvicinarsi.
“Non ci posso credere,tu sei il Re del Pop” Dissi perdendo i sensi.
“Chiara,ehi,svegliati” Disse sorreggendomi.
Mi sdraiò sul divano e piano piano,cercai di aprire gli occhi,iniziavo a vederlo vicino a me e potevo sentire la sua mano che stringeva la mia.
Era bellissimo ma anche triste allo stesso tempo,come ha potuto fingersi morto?,come ha fatto?,perchè?.
In quel breve secondo migliaia di domande mi passavano per la testa,erano veloci,proprio come i treni che quando passano fanno volare la povere.
E il mio cuore in quel momento era vuoto,come se tutti i miei sentimenti fossero volati via come quella polvere sollevata dal treno.
I suoi occhi che mi fissavano,mi ci potevo perdere dentro,il suo colore scuro mi invitava a guardarli.
Quando aprii i miei del tutto lo vidi seduto sul ciglio del divano che mi teneva la mano....
“Chiara,stai bene?” Chiese.
“Si,ma non posso credere di..” Non riuscivo a parlare,balbettavo per colpa delle lacrime che volevano uscire dai miei occhi.
“Di?” Chiese.
“Di essere qui con te,insomma tu sei il Re del Pop” Dissi,mettendomi seduta.....
“Ma io sono una persona come tutti gli altri,che centra che sono o meno il Re del Pop?” Chiese.
Ecco di nuovo lo sguardo di prima,quello sguardo che ti fa sciogliere e che ti fa dimenticare tutte le cose brutte che hai dovuto passare e che nel cuore lascia solo spazio all’amore che provi per colui che hai davanti.
“Centra perchè sei la persona che più viene amata dal pubblico,la persona che stimo da una vita,e in più Hanno dato la scomparsa da poco” Dissi guardandolo con quel senso di tristezza mista a rabbia.
“Lo so,ma come potevo,stare su un palco se tanto tutti mi criticano” Disse.
“Non lo so,ma credo che tu,se hai fatto quello che hai fatto c’è un motivo” Dissi.
Michael mi guardava con aria triste,mentre mi mettevo il cappotto.
Pensava alle risate che ci eravamo fatti pochi giorni prima,e non voleva pensare di avermi persa per sempre.
Ero l’unica persona che lo aveva trattato da uomo normale e che si era sfogata davanti a lui in quel modo.
Mi chinai per prendere la borsa e i miei occhi incontrarono il suo sguardo,lo sguardo triste che ti lascia senza fiato.
Non potevo restare e quindi tirai su la borsa e uscii.
Michael rimase lì immobile,non un movimento non una parola,niente di niente,solo il suo sguardo che ti lasciava senza respiro.
Una volta per strada cercai un taxi e lo trovai,il sole se ne era andato e aveva lasciato spazio solo per le nuvole che quasi stavano per lasciare cadere tutta l’acqua che avevano dentro.
Nel tragitto evitai di mettermi in walkman nelle orecchie per ripensare a lui,dato che le canzoni erano tutte sue,non volevo ricordarmi di lui.
Non volevo pensare allo sguardo triste che aveva,non volevo pensare alle sue parole che aveva fatto uscire dalle sue labbra,della sua voce,del tuo profumo.
Niente non volevo ricordare niente,io volevo dimenticarmi di lui,o meglio tornare indietro nel tempo.
Mi aveva fatto piacere vedere il mio idolo a pochi centimetri di distanza da me,ma la cosa che più mi ha colpito è scoprire che era vivo.
Era viva la star che da tanto tempo sognavo di incontrare,e ora che coronavo il mio sogno scappo?.
Mi potrete definire una codarda ma la verità non è che non volevo stargli accanto,ma avevo paura,paura di potermi avvicinare al cuore di lui....

TO BE CONTINUED.........
DangerousLucy
00lunedì 10 maggio 2010 21:25
Bravissima!!! mi piace!!
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:31
Grazie,tra poco o domani posto il 6.
Cmq grazie.
Ti lovvo,mi sa che presto anche tu verrai messa dentro quel vortice di emozioni.....
DangerousLucy
00lunedì 10 maggio 2010 21:36
sul serio?? ma quanto sei dolce Chiara!! grazie mille!! kiss e buona serata

Lu
Girl In The Mirror.95
00lunedì 10 maggio 2010 21:48
Chiara, ma tu sei fantastica!
Non posso ancora credere di essere nella tua fan fiction, ci penso scoppio! [SM=g27828]
Sei troppo troppo brava, te lo diciamo tutte!!!
Hehehe ed ecco che entra in campo la Lu! Ti aspettiamoo! [SM=g27828] [SM=g27838]
Ti lovvo [SM=x47938]
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:51
Anche Susy in questo capy.....

CAPITOLO 6:

DISTANZE.

*Los Angeles*

Mesi,mesi che non ci sentivamo,mesi che non sentivo la sua voce.
Quando mi ero trasferita a Los Angeles era luglio,e ora era agosto.
Mesi passati velocissimi come il vento che batteva sulle chiome degli alberi.
Seduta sulla poltrona del mio studio,ripensavo al mese prima,quel giorno del 15 di luglio.
Il giorno in cui ho scoperto che il mio più grande sogno si era avverato,avevo incontrato la star che più desideravo di incontrare e avevo anche il suo numero ma non lo chiamai più da quel giorno e lui non chiamò me.
Non avevo parlato a nessuno di questo fatto,neanche con la mia più cara amica,Vittoria.
Avevo paura,paura della sua reazione ed ora era ancora più difficile parlarne con lei dato che era passato un mese.
Pensavo con una tazza di the in mano,e le lacrime presto comparvero sui miei occhi per poi scivolare sulle mie guance.
Ero ancora scossa da quella scoperta,una cosa che non sapeva nessuno,ma era un segreto.
Un segreto che era solo mio e di Michael.
Il the dentro la tazza era ormai freddo,l’avevo fatto alle 4,alla fine del turno,e ora erano 5
Avevo deciso di restare in ospedale ancora per qualche ora dato che c’era un paziente che era arrivato da poco e volevo vedere se le sue condizioni miglioravano.
Ma non rimasi nel mio studio solo per quello,rimasi perchè volevo stare sola,e in quella situazione solo un persona poteva consolarmi...
Vittoria a casa mi aspettava,ma la avevo avvertita che avrei fatto tardi.
Ad un certo punto sentii qualcuno bussare alla porta dello studio con insistenza.
Per lo spavento mi svegliai di scatto dal vortice dei miei pensieri nel quale da un mese a quella parte mi ci rifugiavo spesso.
Feci un scatto per la paura e con scatti veloci cercai di asciugare le lacrime sul mio volto...
“Posso entrare?” Chiese una voce a me familiare.
“Si,avanti” Dissi.
Lei entrò ed era la mia collega...
“Chiara,è da un po’ che hai finito il turno,come mai ancora qui?” Chiese avvicinandosi alla poltrona sulla quale ero seduta,e mi girai di scatto facendo ruotare le rotelle della sedia.
“Lo so è che volevo sapere se il nuovo paziente migliorava” Dissi appoggiando la tazza sul vassoio.
“Si,sta meglio,ma tu?” Chiese “Hai pianto?,hai gli occhi rossi,stai bene?” Chiese toccandomi la spalla.
“Si,solo un po’ stanca” Dissi alzandomi.
“No,no,tu hai pianto” Disse.
“Da cosa lo vedi?” Chiesi stupita.
“Se non hai pianto,vuole dire che sei una sbrodolona,perchè la maglietta è bagnata” Disse indicandola sorridendo.
“Hai vinto” Dissi levandomi il camice.
“Ahhh,centra un ragazzo” Disse sorridendo.
“Più o meno,anche se un po’ più grande di me” Dissi. ^Un po’ più grande di me,si può dire che abbiamo quasi venti anni di differenza^.
“Non centra l’età come si chiama?” Chiese sedendosi sul divanetto.
^Ecco,ora cosa rispondo?.
Era passato un mese e ogni giorno mi cresceva un sentimento per lui che era fortissimo.
Avrei voluto spifferare tutto,ma non potevo,cosa dicevo?.
È Michael Jackson che ha finto di essere morto.
No,anche questa volta devo mentire.....^.
“Si chiama Daniel” Dissi sedendomi accanto a lei.
“Bel nome descrivilo” Disse con lo sguardo furbetto.
“Allora,ha i capelli riccioli neri ma a volte li lascia anche lisci,è alto,e magro,diciamo in peso forma,e adora i bambini” Dissi.
“Una specie di Michael Jackson in pratica” Disse.
Non risposi ma annuii solamente,risentire il suo nome mi faceva male.
Non potevo pensare allo sguardo che mi fece quando me ne andai.
Era un colpo al cuore per me ripensarci ma non potevo farci niente.
A volte cercavo di dimenticare tutto,ma una cosa così non si può cancellare neanche in un mese di distanza e poi non stiamo parlando di un ragazzo qualsiasi,mi capitava con il mio primo ragazzo figuriamoci con lui che lo seguo sin da quando ero bambina.
Mi alzai dal divanetto e staccai la borsa e la giacca dall’appendi abiti con un aria di chi non vuole parlare,di chi vuole stare a casa a pensare ai fatti suoi ma soprattutto stando con le persone che più ti erano di consolazione.
“Ok,ciao susy,ci vediamo domani” Dissi dandole un bacio sulla guancia.
“Ciao,ma prima mi spieghi perchè sei triste per quel ragazzo?” Chiese.
“è una storia lunga domani te la racconto ora non so come spiegartela” Dissi sorridendo.
“Va bene,ma mi raccomando,riposati hai un’aria stanca” Disse alzandosi e venendomi in contro.
“Te lo prometto,so che stacchi tardi,così quando vuoi riposare vieni nel mio studio dato che il tuo ora ce l’ha il grande capo” Dissi ridendo.
“Grazie,a domani” Disse.
Sorrisi semplicemente,senza dire ne a ne b.
Aprii la porta lentamente e piano pino comparsi dietro di lei.
A passi veloci raggiunsi la mia macchina in garage.
Mi ci potevo riflettere era di un bianco acceso con delle strisce rosse,era una 500 e di quella grandezza era ideale per girare anche in centro città.
Salii e accesi il motore anche se non avevo voglia di partire,ma oramai avevo staccato il turno e non potevo di certo riattaccare.
Partii,e le lacrime si fecero vedere scorrendo lungo tutte le mie guance.
Ero ancora triste,anzi,dire triste è poco,mi fermai ad un semaforo rosso e cercai di afferrare la borsa per estrarne una bottiglietta d’acqua,la aprii e ne bevvi un sorso,la richiusi e ripartii quando il semaforo divenne verde.
In pochi minuti fui a casa,scesi dall’auto e mi diressi al nuovo appartamento che condividevo con la mia amica.
Estrassi le chiavi dal cappotto e le infilai nella toppa e Viki che era accomodata sul divano scatto in piedi e corse verso di me....
“Chiara eccoti finalmente,allora come è andata?” Chiese abbracciandomi.
“Benone,anche oggi ho salvato un uomo in fin di vita” Dissi.
“Allora è andata magnificamente, ero sicura che anche oggi avresti fatto il tuo lavoro benissimo” Disse “Dai vieni che ho ordinato la tua pizza preferita” Disse.
“Cos’è,un premio?”.
“Quasi,mia dolce amica” Disse ridendo.
“Questo lato dolce non ti sui addice,dov’è finita la Viki che conosco io?” Chiesi.
“Si è presa le ferie” Disse.
“Ho visto come si è presa le ferie” Dissi.
Ci accomodammo al tavolo e iniziammo a mangiarci la pizza con calma,parlando del più e del meno.
Stavo morendo dalle risate con le sue battute ma dopo un po’ toccò un argomento che non faceva per niente ridere......
“Oggi,ha chiamato Michael” Disse.
Alzai lo sguardo vero di lei che mi guardava con aria interrogativa,non volevo pensare a lui,non volevo ricordarmi hi era,volevo tornare indietro nel tempo....
“Si può sapere che ti ha fatto,cos’è successo lo scorso mese?” Chiese.
^Cosa faccio?,glielo dico o non glielo dico?,mi ero messa in una situazione più grande di me e ora dovevo fare i conti con la mia coscienza.
Come faccio a dirglielo?,capirebbe?,non lo so, ma non dovevo togliermi quel peso^.
“Viki,lo scorso mese ho scoperto una cosa” Dissi.
“E cosa?” Chiese.
“Lui si è fatto vedere in volto,dopo che tu te ne eri andata” Dissi.
“E allora?,è una persona come tutte” Disse.
“Purtroppo no,lui è...” Tentennavo,non riuscivo a finire la frase,i miei occhi iniziarono a lacrimare.
“Lui è..” Chiese.
“Lui è.....,Michael Jackson” Dissi.
^Ce l’ho fatta^,mi stavo pentendo di non aver mantenuto il segreto ma ora non potevo più tornare indietro........
“Lui è il nostro mito?” Chiese.
“Si” Dissi.
“Ma è fantastico,questo significa che hai fatto colpo” Disse.
“Perchè?” Chiesi.
“Perchè lui è sempre stato timido e se ha rivelato solo a te la sua identità,si significa una sola cosa,sei diventata sua amica,una amica di cui si può fidare” Disse,io mi girai dall’altra parte per nascondere le lacrime “Guardami” Disse voltandomi il viso “Lo devi chiamare,e devi sapere come sta,da come sei tornata a casa,è successo qualcos’altro dopo che ti ha mostrato la sua identità,e lui c’è rimasto male,non voglio sapere niente,ma tu promettimi che lo chiamerai” Dissi.
Annuii semplicemente senza dire parola,mi alzai e andai in camera mia.
Mi buttai sul letto e iniziai a piangere,piansi lacrime di tristezza.
^Voglio chiamarlo,ma cosa gli dico?
Sono Chiara,mi dispiace per un mese fa,è passato un mese e io non lo avevo più sentito,magari si è anche scordato di me^.

*New York*

New York,i suoi grattacieli,e i suoi palazzi altissimi.
Seduto sulla poltrona della sua camera,Micahel stava pensando ancora a me,quella ragazza che lo aveva lasciato solo in quella casa vuota.
=Devo pensare a qualcos’altro,lei ormai ha fatto la sua scelta,il mio telefono e chi sarà a quest’ora?=.
“Daniel,mi porti il telefono?” Chiese al suo collaboratore.
“Eccolo” Disse porgendoglielo.
=Chi è che...,Chiara?,non è possibile,è lei la dolce ragazza di Los Angeles,la dolce e cara Chiara=.
Esitò,prima di rispondere,doveva trovare le parole,le parole giuste,mi aveva perso una volta e non voleva perdermi anche ora.
“Pronto” Disse.
“Michael,ti ricordi di me?” Chiesi.
“Chiara certo che mi ricordo di te,come stai?,è da un mese che non ci sentiamo” Disse alzandosi dalla poltrona e iniziando a passeggiare nervosamente per tutta la stanza.
“Bene,anche il lavoro,sono una delle più efficienti,ma tu come va?” Chiesi cercando di non cadere dal letto.
“Bene,anche se mi mancano un po’ i miei fan e le urla” Disse sorridendo,Cercava di sembrare calmo anche se era tanto difficile.
Ci fu un momento di silenzio ma io lo ruppi.
“Ora dove vivi?,sei ancora a Los Angeles?”.
“No,sono a New York,ma tra poco ritorno a casa,sono venuto qua per una breve vacanza” Disse.
“Ah,e quando torni?” Chiesi.
“Domani,prendo l’aereo e torno,nella mia città,mi manca tantissimo”.
“Quindi se lo prendi alla mattina arrivi alle 2 di pomeriggio” Dissi.
“Più o meno” Disse.
“Ti va di vederci?” Chiesi tentennando e cercando di rimanere sulla terra.
“Si,perchè no,sarebbe una cosa fantastica,ti posso dire una cosa?” Chiese mIchael cercando di essere il più calmo possibile.
“Certamente” Dissi.
“Mi...manchi” Disse.

*Los Angeles*

^Cosa ha detto, gli manco,oddio lui non sa quanto mi è mancato in questo mese^.
“Michael,anche tu,mi sono tormentata tutti i giorni,mi dispiace per l’altra volta,sono stata presa dalla paura,ma ora ho capito che cosa devo fare” Dissi.
“Sono contento,bhè scusa ma ora devo andare,sai com’è,anche se per tutti non ci sono più,il lavoro mi chiama lo stesso,devo provare e riprovare le mie canzoni,tra un po’ non ho più voce,poi ti spiego meglio domani” Disse.
“Va bene e scusa se ti ho chiamato in questo momento,magari ti ho disturbato” Dissi.
=Ma cosa va a pensare,di avermi disturbato,ma te sei proprio la ragazza che aspettavo da tutta una vita,non vedo l’ora di vederti=
“Ma cosa dici,aspettavo appunto la tua chiamata,allora a domani....,mia principessa” Disse.
^Mi ha chiamato principessa,allora Viki aveva ragione,ho fatto colpo^.
“Ok,a domani” Dissi.
“A domani” Disse Michael riattando.
^Mi aveva chiamato principessa?,cosa significava?^,
Andai in salotto dove Viki era seduta sul divano a guardarsi un film…..
“Viki” Dissi.
“Dimmi” Disse girandosi.
“L’ho chiamato” Dissi.
“Cosa?,allora cosa ha detto?” Disse.
“Ha detto che è partito per una vacanza a New York e che domani torna e al pomeriggio ci incontriamo,ma la cosa più bella è un’altra” Dissi.
“E cosa?” Chiese.
“Alla fine mi ha chiamato….,mi fa tremare pensarci,mi ha chiamata principessa” Dissi.
“Principessa?,allora hai fatto colpo,io non mi sbaglio mai” Disse.
“Ho visto,ma domani cosa mi metto?” Chiesi.
“Ci pensi domani,tanto fai solo la mattina e all’una,quando stacchi,ci pensiamo” Disse.
“Ok,buonanotte” Mi voltai feci qualche passo ma mi rivoltai…. “Ah,Viki?”.
“Si” Disse.
“Grazie,non so cosa farei senza di te,sei una amica speciale” Mi avvicinai e le stampai un bacio sulla guancia.
“Di niente,ma ora vai a dormire,domani ti aspetta una giornata speciale” Disse facendomi l’occhiolino.
Ero eccitatissima ma cercai di rimanere calma,mi misi il pigiama e mi infilai sotto le coperte….
^Michael,tu sei il mio principe^.
Così mi addormentai con il pensiero di lui nella mia mente….

*New York*

=Mia principessa,domani potrò dirti tutto,tutto quello che provo=.

Cosa sarebbe successo il giorno seguente al nostro incontro?......
Chiar@95
00lunedì 10 maggio 2010 21:52
Scusate la lunghezza,il prossimo vi prometto che sarà di due righe.
Fr@ncy=)
00lunedì 10 maggio 2010 22:15
no no, mi piacciono i capitoli lunghi!!!
comunque chiara bellissimo, per fortuna si sono riavvicinati, non mi è piaciuta neanche un po' la scena di lui con lo sguardo triste seduto sul divano...poverino!=(
cosa si diranno domani????=)
Girl In The Mirror.95
00lunedì 10 maggio 2010 22:23
Scusa? Ma di che ti scusi!
Altro che due righe, io li voglio tutti così i capitoli: luuunghi luuunghi luuunghi... [SM=g27828]
Bravissima, ti lovvo.
(angel66)
00lunedì 10 maggio 2010 22:59
si brava complimenti
Chiar@95
00martedì 11 maggio 2010 20:56
volete il 7?.
cmq grazie vi lovvo tutte.
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