Strangers in the night . Terminata: 10 capitoli. Rating: verde

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Trilly_singer94
00venerdì 7 gennaio 2011 20:29
Fan Fiction!
Questa è la mia prima ff, [SM=g27819] ho voluto scrivere qualcosa di strano, che ad un certo punto della storia mi portasse in un mondo ad di fuori dell' ''umano''... lascio a voi scoprire! [SM=x47979]
Commentate! mi farebbe piacere avere dei pareri e consigli da voi, un bacione grande ed ecco il primo capitolo... All at once!
Ah dimenticavo, siamo a San Francisco,anno 1988[SM=g27823]
Rock n roll!

Cap.1 All at once

A San Francisco fece un freddo esemplare quell’anno.
Mi strinsi nelle vesti, socchiusi gli occhi e rimasi per qualche secondo ad ascoltare lo scroscio delle onde infrangersi sulla riva.
Così facendo mi appoggiai su una lastra di marmo che percorreva tutto il lungo mare della città restando perciò ad osservare l’oceano.
Tra le mani tenevo alcuni spartiti raccolti con una spilla.
La vista che si celava di fronte ai miei occhi era tutto fuorché ilare. Le foglie degli alberi accanto a me si muovevano vivacemente, come se stessero cantando. Il cielo era grigio, come più o meno il colore dell’acqua. Tutto attorno a me sembrava succube di un inverno infinito, e desideroso di giungere in primavera.
Distolsi la mia mente dai pensieri, quando in lontananza scorsi un frastuono assordante di voci femminili provenire dalle strade della città.
All’improvviso passò fulmineo accanto a me un uomo misterioso con un cappuccio nero in testa.
Aveva tutta l’aria di essere disperatamente nei guai, correva veloce come il vento…così in quell’attimo in cui mi sfiorò vidi cadere dalla sua giacca una collana con un ciondolo a forma di chiave di violino.
<< Ehm…signore!!! Scusi dico a lei!!! Le è caduto…ah, inutile ormai è troppo lontano>>
E intanto a seguito di quell’uomo una folla di ragazze in delirio scappavano in ogni direzione, urlando impazzite.
<<Scusate ragazze...maaa perche siete così agitate???>> Chiesi incuriosita.
<< Se non lo sai stiamo rincorrendo una persona>> ''NOOOO CREDEVO TI STESSI FACENDO UNA CALMA PASSEGGIATA -.-''
<< Oh e chi sarà mai l'uomo che si fa correre dietro tutte queste donne??>> domandai sarcasticamente
<< Michael Jackson!!!è proprio qui a San Francisco!O mio Dio, se lo vedo gli salto addosso, ora devo andare e...Heyyyy ragazze aspettatemi ci sono anchiooo!!!>>

Credo che la mia mente non fu più capace di recepire le ultime parole pronunciate da quella ragazza, difatti sembro crollare in uno stato di confusione totale.
<< Michael…tu…tu sei qui?>> Bisbigliai tra me e me.
Rimasi ancora più ammutolita quando realizzai di avere tra le mani qualcosa che avevo raccolto poco prima…
<< No aspetta…chi mi dice che sia suo…no Veronica guarda è di un folletto delle spiagge! Quando la smetterò di dire idiozie! >>
Più passavano i secondi e più non riuscivo neanche a formulare frasi di senso compiuto che nella mia mente affiorava la sua immagine.
Quel ciondolo apparteneva a lui…una splendida chiave di violino, similissima a quella che portavo anche io al collo.
<< Devo restituirgliela, non sarebbe giusto che la tenessi, magari era importante per lui >>
Così dicendo mi incamminai a passo svelto per la strada riponendo la collanina nella tasca del giubbotto.

To be continued... [SM=g27829]

ludo.94
00venerdì 7 gennaio 2011 21:36
Bell'inizio! Continua... [SM=g27823]
Trilly_singer94
00venerdì 7 gennaio 2011 21:51
Cap. 2 The first time i met you
Cap.2 The first time i met you
rock n roll!


I miei occhi in pochi istanti si colorarono di gioia e passavo ripetutamente tra le dita il ciondolo nella tasca, come se fossi troppo felice di averlo con me. Mi sentivo come una bambina che al suo compleanno ricevendo la sua prima bambola la protegge e la difende a tutti i costi.
Il cielo sembrava incupirsi ancora di più, ma io non avrei smesso di camminare.
Proprio quando ricominciai a pensare fui presa alla sprovvista da un corpo che piombò di colpo sul mio. In primo tempo ero spaventata e confusa, a terra con gli spartiti sparsi qua e la.
<< Scusami! Mi dispiace da morire! >>
<< Non si preoccupi signore, succede…è stato solo un inciden…>>
Quell’ uomo si tolse via il cappuccio e una volta in piedi come per incanto vidi davanti a me la creatura più dolce di questo pianeta…Neanche finii di rispondergli…
<< Michael..>> Sussurrai piano…
Lui mi guardò dritta negli occhi, con un po’ di timidezza certo…ma sicuramente non era lui in quel momento il più intimidito!
<< Ehhm..>> feci per tossire << S-signor Ja-jackson…>>
Non riuscii più a parlare, il viso mi bolliva di imbarazzo, non avrei mai potuto immaginare situazione più singolare di questa.
Ma nemmeno lui proferì parola, rimase a guardarmi, con un accenno di sorriso su quelle labbra incredibilmente rosse.
Avrei sfidato chiunque a trovarselo davanti e aver esordito con un discorso che abbia avuto un inizio e una fine.
Dopo un lungo e imbarazzante silenzio mi chinai a terra per raccogliere gli spartiti che tenevo in mano. Infatti ero li a San Francisco proprio per un concerto di musica lirica.
Sentivo le mani gelare e poi di colpo riscaldarsi. Da un momento all’altro pensavo che molto probabilmente sarei potuta scoppiare!
<< Lascia che ti aiuti, sono io la causa di questo macello!>> rise dolcemente
Per la prima volta sentii il cuore battere all’impazzata, come se avesse deciso di non porsi un limite,
tutto ciò perché lui involontariamente aveva posato la sua mano sulla mia (involontariamente?)
<< Fa niente, figurati>> sorrisi arrossendo ancora
<< Che bello! Studi musica?>>
<< Si! Studio canto lirico, sai sono di Roma, ma…mi trovo qui a San Francisco per un concerto>>
<< è fantastico! Vorrei tanto poterti sentire!>>

Oh mio Dio.

Allora signori e signore,fermiamoci mezzo minuto.
Ricapitolando serenamente…Michael Jackson! il mito! il RE DEL POP! l’uomo che sapeva far piangere anche i canguri ai suoi concerti, LuiLuiLui, stava dicendo a me queste parole?!?!?!?!?!?!?!?!?!?
Ebbene si.

Poi ripresi il discorso
<< Spero un giorno di diventare una bravissima cantante lirica, potermi esibire nei teatri con le opere che mi hanno appassionato da sempre. è il mio grande desiderio...>>
<< Wow, sei...molto decisa...è ammirevole>> sorrise
<< Mi piace stare sul palcoscenico, insomma non ho paura, sono sicura di ciò che faccio, ma non sono spavalda, sono semplicemente io, felice di poter cantare per chi mi ascolta>>
<< E altri progetti, desideri..? sempre in ambito musicale suppongo>>
<< Be, in queste circostanze è un po’ imbarazzante dirlo ma…io ho sempre sognato di cantare insieme a te…>>
I suoi occhi brillarono, come se non avesse mai pensato a quella eventualità, come se non gli fosse mai stata detta cosa simile.
Sembrava quasi intenerito di fronte alle mie parole, ma non rispose nulla.
Sorrise e riprese:
<< Mi sorprendi…non sai quante volte mi hanno detto, anche sfacciatamente, di volermi saltare addosso, di volermi sposare, di volermi portare a letto perché mi desiderano fisicamente…e io rimango allibito…perché non penserei mai a questo se fossi al loro posto>>
<< Ti capisco…è naturale…non sanno che dentro a questo corpo c’è un cuore e un animo speciale, se posso ammetterlo.>>
Sembrava sempre più addolcito e confortato da quelle parole…traspariva dai suoi occhi ogni sensazione che provava… poi dopo un sospiro…
<< Ma io ancora non so il tuo nome! dimmi, come ti chiami?>> mi chiese
<< Veronica, mi chiamo Veronica. >> risposi senza esitazione ma abbassando gli occhi
Ad un tratto i nostri sguardi si incontrarono e arrossimmo visibilmente tutti e due.
<< Io sono Michael>>
Mi porse la mano con la tenerezza di un bimbo.

<< Ehm, comunque tornando a noi, io prima che ci ’’incontrassimo’’ ti…ti stavo cercando!>>
<< Cercando me? Non dirmi che…>>
<< No tranquillo non ero nella massa di oche urlanti>>
<< Come mi sento sollevato>> ridemmo
<< Ti cercavo per restituirti…questo…>> E gli mostrai il ciondolo
<< Il mio ciondolo!!! Non posso crederci!!! Aspetta un attimo…chiunque l’avrebbe tenuto, ma tu no, perche?>>
<<È un oggetto che ha significato, a cui devi tenere molto…quindi se è importante, io non posso prenderlo per me, anche se sapendo che è tuo una vocina dentro di me avrebbe detto…tienilo tutto per te! >>
<< Non potrò mai ringraziarti abbastanza>> sorrise
<< Mi ripaga già abbastanza la tua presenza qui, di fronte a me…tutto mi sarei aspettato, meno che questo…>> Arrossii di colpo, e in modo pazzesco ve lo garantisco.


To be continued...

p.s ringrazio Ludo.94 per il suo commento! [SM=x47938]
Wendy_81
00venerdì 7 gennaio 2011 22:26
Bellissima...non vedo l'ora di poter leggere il resto...mi incuriosisce molto la storia..
Trilly_singer94
00venerdì 7 gennaio 2011 22:38
Re:
Wendy_81, 07/01/2011 22.26:

Bellissima...non vedo l'ora di poter leggere il resto...mi incuriosisce molto la storia..



Ti ringrazio Wendy_81!
Non sai quanto mi faccia piacere che ti incuriosisca la storia, domani appena potrò posterò il terzo capitolo [SM=g27823]
un abbraccio [SM=x47938]


Trilly_singer94
00sabato 8 gennaio 2011 20:12
Cap.3 The fable's theatre
Ciao a tutti! [SM=g27823]
Eccoci giunti al 3 capitolo della storia...in questo capitolo si introduce l'inizio di una intricata avventura tra i due protagonisti e che dire...i hope you enjoy it! [SM=g27823]
Please commentate...fatemi sapere cosa ne pensate!!! [SM=g27823]
Rock n roll!

<< Non sarà l'ultima volta che mi vedrai, te lo prometto...magari ci ritroveremo su un palco, magari a cantare qualcosa...e magari sta iniziando a piovere e io non ho neanche l'ombrello!>>
<< Notizia bomba, neanche io ho l’ombrello!!!>>
Ridevamo insieme come due scemi, sotto la pioggia che cominciava seriamente ad incalzare, ma lui sembrava così…. Felice?…
<< La pioggia a volte è piacevole, ma io sono fradicio…>> mi disse sorridendo
<< Eh ormai lo siamo tutti e due…aspetta! Quello li cos’è?>>
<< Quel piccolo edificio? Non lo so, entriamo, cosi potremo ripararci>>
Lui si voltò per vedere se gli ero vicino, in realtà no, ero intimidita da lui e in modo evidente, così mi prese per mano, e sentimmo una scossa elettrica, tanto forte che dovemmo subito staccarci…
Ci avvicinammo ad un portone, non era uno di quelli principali, sembrava quasi appartenente al retro della struttura.
Michael spinse quella grande porta e ci ritrovammo in un luogo buio, illuminato seppur in maniera fioca da alcuni sprazzi di luce provenienti dalle ampie finestre ai lati.
Non si riusciva a capire bene dove fossimo in realtà…
Michael prese nuovamente la mia mano vedendomi leggermente intimorita…
<< Michael… io ho un po’ paura…dove siamo?>>
<< No, tranquilla, non avere paura…ci sono qui io… fidati di me…>> Così dicendo d’istinto mi abbracciò stringendomi forte al suo petto.
Avevo il cuore a mille. Non riuscivo più a ragionare…ero completamente sopraffatta dal suo profumo. Stavo seriamente per darmi alla pazzia.
Mi sarei fidata ciecamente di lui, qualunque fosse stata la circostanza…le sue mani morbide e grandi sembravano proteggermi da tutto quello che ci circondava.
Poi ci lasciammo e avanzai di qualche passo.

<< Come è strano qui…sembra quasi…il retro abbandonato di un teatro…>>
<< Questo spazio è così grande che ci si potrebbe ballare>>
<< Il signore vuole esibirsi in qualche performance? >>
<< Si, ma non da solo…mi permette questo ballo dolce signorina?>>
<< Ma con piacere mio gentile cavaliere>>
Lo so, lo so…ero uscita fuori di testa, ma anche lui non è che stesse granché, anzi la scena ad immaginarsela sarebbe stata alquanto ironica, noi due a ballare il valzer nel retro di un teatro abbandonato… che tipi.
<< La luce che viene dalle finestre illumina i tuoi occhi, sono molto belli in questo modo...>>
Dopo questa mia poetica e al quanto superflua esternazione lui abbassò lo sguardo e lo rialzò subito dopo, mi fissò negli occhi e poi sorrise. I nostri visi erano vicinissimi e io ero molto, ma molto tesa…mi tremavano le gambe e forse anche le mani chissà, tuttavia cercavo di non farmi scoprire da lui.
Mi allontanai lentamente, lui rimase fisso con lo sguardo su di me e una volta girata notai dei sipari in fondo alla grande stanza.
<< Michael…vieni…guarda qui…>>
<< Eccomi!>>
Cosi mi infiltrai tra quei gran tendoni rosso scuro e non vidi più nulla, solo il buio più assoluto…
<< Prima era buio ma ora…>>
<< Ci deve pur essere una luce in questo benedetto tea…>>
Senza accorgermene finii con la schiena su un pulsante e feci accendere tutte le luci di quel posto.
Eravamo su un palcoscenico.
Dalla nostra vista si intravedevano solo poltrone vuote…consumate dal tempo e dalle persone…
Poi c’era quel palco …il pavimento in legno faceva sentire rumorosamente il battito dei nostri passi.
Divertita per un attimo rimasi con gli occhi in alto e poi mi girai e mi voltai per osservare quell’ambiente…
Lui faceva lo stesso.
<< Cosa c’è scritto qui dietro…>>
<< Aspetta spostiamo il tendone…>>
<< The Fable’s Theatre… Il teatro delle fiabe …che nome bizzarro…
<< Sai una cosa? …tante volte, nelle quali ti ho visto nei live, in televisione, ho detto...io non vorrei essere nessuna delle ragazze li presenti, neanche quella che tra poco salirà sul palco, ma semplicemente Michael..provare una volta nella vita la sensazione di avere davanti a se migliaia di persone che impazziscono per la sua voce...>> ''e non solo…'' aggiunsi mentalmente
<< Davvero?>> rispose incredulo
<< Non ho mai incontrato nessuno come te.>> Sorrisi e mi voltai


To be continued... [SM=g27821]

p.s grazie a Wendy_81 per il suo commento! [SM=x47938]






Wendy_81
00sabato 8 gennaio 2011 21:18
Wow...molto particolare come ff...son curiosa di sapere come evolverà la storia..Teatro delle Fiabe...interessante come nome..ho idea che porterà a qualcosa di molto singolare...
Trilly_singer94
00sabato 8 gennaio 2011 22:46
Re:
Wendy_81, 08/01/2011 21.18:

Wow...molto particolare come ff...son curiosa di sapere come evolverà la storia..Teatro delle Fiabe...interessante come nome..ho idea che porterà a qualcosa di molto singolare...




Grazie Wendy! sei sempre molto carina [SM=x47938]
Trilly_singer94
00sabato 8 gennaio 2011 22:56
Cap.4 Our Fairytale
Ciao a tutti! [SM=g27822]
Ecco qui a voi il capitolo number four. Ho usato parecchio la fantasia e diciamo che mi è venuta fuori una cosa alquanto strana!
Be, vi lascio alla lettura...pleaseeee commentateeeeee!!! [SM=g27829]



Cap.4 Our Fairytale


Dopo questa chiacchierata così intensa…qualcuno disturbò la nostra quiete…
X: Ehi, chi è la!!!
<< o mio Dio Michael…se ci scoprono ci ammazzano, noi non potremmo essere qui!>>
<< Si, infatti è meglio se ce la filiamo! >>
Così in fretta e furia cercammo di uscire da quel posto mentre quell’uomo ancora urlava
Spengemmo le luci e via.
Michael goffamente inciampò sul un filo rotto di una cassa…sbattemmo la testa l’uno sull’altra rimanendo accasciati a terra…
--------- -------------- ------------------------------

<< Veronica! Dove sei???>>
<< Michael! Michael!!! Sono qui!!!>>
<< Eccoti finalmente!>>
Confusamente esclamai:
<< Ma cosa…come …ma dove siamo?!?!?!!!??!!???!!?>>
<< Non ne ho la più pallida idea!>>
<< O benedetto mondo…t-tu …tu sei…un cartone animato!!!!!!!>>
<< O mio Dio Anche tu!!!!!!!!!!!!!>>
<< Ma stiamo scherzando????…ma, come abbiamo fatto ad arrivare qui???>>
<< Io ricordo una botta forte…e poi più niente>>
<< Possibile che...noi siamo cartoni???>>
<< Questo complica di gran lunga le cose ma…guardati intorno…è tutto un cartone animato…
Questo teatro andava preso alla lettera ! >> e ridemmo insieme
Poi Michael…arrossendo leggermente mi disse piano…
<< Però…sono felice di essere qui con te …>> poi con voce più ironica << almeno qui non mi daranno la caccia! >>
<< Anche io….ma… come faremo a tornare?>>
<< Purtroppo non ne ho la più pallida idea.>>
<< Pazzesco…anche solo a raccontarlo…>>
<< Non riesco ancora a crederci…>>
<< Ci teniamo per mano? – dissi d’istinto diventando quasi viola…ma cosa mi era saltato in questa mente folle??? – ma così tanto per non finire in pasticci! Non è che mi fidi molto qui…non vorrei cadere in qualche buca…>>
<< Ma certo…anzi stavo per chiedertelo io…>>
Arrossimmo contemporaneamente…
<< Sai che c’è…in un certo senso adesso…non mi importa dove sono…mi piace qui…>>
<< Le piacciono i cartoni signorina? >>
<< Oh mio caro Jackson, deve sapere che io vivo di cartoni…e anche lei a quanto ho sentito! >>
<< Confesso si! Li vedo dalla mattina alla sera!>> - ridiamo insieme-
Si sentiva il profumo dell’erba fresca e dell’immensa varietà dei fiori che ci circondavano.
Era un bosco a dir poco meraviglioso…il cielo era perfettamente in armonia con la natura e viceversa…
<< Michael! Guarda che razza di vestiti che abbiamo addosso! Hahaha>>
<< Be il tuo è carino…il mio lascia un po’ a desiderare…>> E si guardò addosso scontento
<< Invece io trovo che tu stia benissimo così…anzi sei anche più bello >> Risposi d’istinto - ma io zitta non mi stavo mai???-
Mi sorrise dolcemente mostrando i suoi ottocentosei meravigliosi denti…anche da cartone sapeva come farmi confondere…oh beh lui non sapeva nulla, è chiaro ma…io ero perduta nei suoi occhi, e le parole mi uscivano anche se non volevo …è come se fremessero di continuo dentro di me.
Camminammo a lungo finché non incontrammo qualcuno…una pantera nera.
<< Mike….è una pantera quella o sto vagheggiando???>>
<< No, non stai sognando…è una pantera nera…>>
Fummo presi dal panico, ogni passo che avanzava era per noi un brivido di terrore…eravamo bloccati e non sapevamo che fare.
Ci abbracciammo l’un l’altro e restammo attaccati tutto il tempo.
È giusto che due persone ‘’normali’’ avessero paura giusto? Giusto.
Bene.
Solo che ad essere anormale era l’animale di fronte a noi.
<< Ma no dico, faccio cosi tanta paura? Sono una bella pantera modestamente>> e fece per tossire
Io e Michael ci fissammo increduli, quella bestiolina (chiamala bestiolina un coso di 789 kg) ci aveva appena rivolto la parola!
A me veniva quasi da ridere…e forse anche a Mike…
Io e lui ci lasciammo dopo quella stretta a dir poco provocante, però tenendoci sempre la mano.
Non sapevamo che risponderle…ma mi feci coraggio e iniziai:
<< Ehm…tu parli…Signora pantera?>>
<< Chiamami Tuna cara! E comunque si! Qui tutti parlano, siamo in una fiaba ragazzi miei! Sapete qui è un posto fantastico pieno di gioia e di amore…>>
Aveva una voce piuttosto adulta, assomigliava abbastanza a quella di missis Brick della Bella e la bestia.
All’ultima parola pronunciata dalla pantera, il mio cuore sussultò…e mi sentii tremendamente andare a fuoco.
<< Ma questo non è un viaggio mentale! Ci siamo arrivati con i nostri piedi qui! E poi come faremo ad uscire?!?! >> Esclamò Michael agitato.
<< Caro ragazzo, questo posto è tanto particolare…se solo vorrete uscire dovete seguire il cuore…non aggiungerò altro.>>
-si siamo arrivati nel paese dei balocchi -
<< Ma come si chiama questo posto?>>
<< Siete giunti a Fableandia, mi raccomando fate tesoro di questo posto…>>
<< Tuna, suggeriscici almeno a chi potremmo rivolgerci!>>
<< Bene, ma vi dirò solo questo…cercate la maga Karim…lei vi suggerirà l’uscita>>
<< Ma..>>
<< è tutto…arrivederci!>>
Nella mia mente affiorarono tante di quelle belle paroline nei confronti di quella pantera che non potete immaginare 

Non sapevamo cosa fare, eravamo sperduti in un mondo che fino ad allora ne io ne lui avevamo mai conosciuto. Beh e nessun altro essere umano credo.
<< Forse dovremmo sentire Tuna, cerchiamo la maga Karim!>>
<< Si hai ragione, solo lei credo possa dare una spiegazione a tutto questo>>
Così ci incamminammo con calma, anche se non vedevamo l’ora di arrivare dalla maga Karim a chiederle chiarimenti sulla faccenda.
<< Sai che mi sembra di trovarmi in un cartone Disney? >>
<< Quale? >> Mi domandò incuriosito Michael
<< La bella addormentata nel bosco! Se ci pensi lei vagava per questi sentieri, tra questi alberi insieme ai suoi amici animali…poi ha iniziato a cantare e un gufo ha cercato di imitare il principe mettendosi nelle sue vesti.>>
<< Ma poi il principe è arrivato davvero>>
<< E a lei è preso un colpo! >> scoppiamo a ridere come due bambini
<< Potrei essere il suo principe?>> Mi chiese con tenerezza
<< Come diceva Aurora? Non dovrei parlare agli estranei…ma noi già ci conosciamo…>>
<< Lo prendo per un si?>>
<< Yeah man..!>>
Continuammo a camminare per i sentieri fioriti e pian piano ci stavamo avvicinando ad un’ alta collina verde sulla quale era posta una casetta bianca e il tetto marroncino. Sembrava molto accogliente a prima vista.
Giunti vicino alla dimora bussammo e ci aprì una vecchietta dall’aria alquanto simpatica.
<< Salve ragazzi, come posso esservi utile?>> Disse con voce rauca dalla vecchiaia
<< Be, vede dato il caso che veniamo da un mondo ''parallelo'' ci saprebbe indicare dove abita la maga Karim?>>
Fece una breve risata della quale io e Michael non capimmo il motivo, poi ci spiegò…
<< Eccomi qui, ditemi tutto bei fanciulli>>
Io e Michael ci fissammo di colpo con un sorriso a 32 denti e poi decidemmo di continuare il nostro discorso con la maga.
<< Siamo felici di averla trovata signora maga>>
<< hahaha ma chiamami Karim ragazzo, infondo ho solo 456 anni, sono ancora giovane sai?>>
Michael la guardò sbalordito e a me scappò una risata, ciò nonostante ripresi spiegandole la situazione…
<< Come vede ora siamo qui…cosa possiamo fare?>>
<< è molto semplice, vedete quel cuore inciso nella corteccia dell’albero? Ecco insieme toccatelo e se piacerete a lui vi riporterà esattamente dove eravate!>>
<< Grazie grazie maga Karim!!!!!>> proferimmo all’unisono felicissimi
<< Di niente miei cari, e ora se non vi dispiace vado a dar da mangiare le fragole al mio anatroccolo Wapi….Ah quasi dimenticavo, prendete uno per uno queste metà di cuori di vetro, serviranno a non dimenticarvi di questo posto e a darvi consigli utili, una volta svegli se le vostre metà congiungeranno vorrà dire che il destino avrà unito i vostri cuori>>
- Io e Michael? I nostri cuori bah, che assurdità!-
Così in pochi istanti raggiungemmo il piccolo albero, poggiammo le mani sul cuore intagliato e all’interno di esso comparirono due lettere, ossia V e M. Un istante dopo tutto quel mondo scomparve nel nulla…



To be continued... [SM=g27829]
Trilly_singer94
00domenica 9 gennaio 2011 22:39
Cap.5 Back to reality
Questo capitolo è un po cortino...mea culpa! [SM=g27819]
Se visitate la ff per favore lasciate commenti [SM=g27821] , ci terrei tanto a sapere i vostri pareri e perchè no anche consigli!! [SM=g27823] pleaseee [SM=g27821]
Non vi annoio ulteriormente, quindi buona lettura! 1 Abbraccio [SM=g27838]
Rock n roll!



<< Michael…Michael!!!! Svegliati ho fatto un sogno stranissimo!!! Eravamo a fableandia!!! >>
<< Siamo, siamo umani!!!!!! Non siamo più cartoni!>>
<< Ma cosa…vuoi dire che…>>
<< Non dirmi che…>>
<< Abbiamo fatto lo stesso sogno!!!!!>> Esclamammo sconvolti
<< Il…il cuore di vetro!!!>>
E si era proprio lì nelle nostre mani limpido e brillante. Metà per uno.
Per un bel po’ restammo frastornati, poi ne cominciammo a parlare.
Ricomposti e ancora leggermente doloranti per la botta ci avviammo verso l’uscita, e questa volta per davvero!
<< Ehi Michael Jackson!>>
<< Si?>>
<< Dovremmo sbattere la testa più spesso sai?>>
Cominciammo a ridere come due pazzi, forse neanche sapendo tanto il perché, lui barcollando e io piegandomi in due.
Sembravamo due ubriaconi del sabato sera appena usciti da un osteria.
E menomale che io prima di uscire avevo bevuto un aranciata, pensa se avessi bevuto tre boccali birra che sarebbe successo.


<< Si sta facendo tardi Michael, dovrei rientrare in albergo…>>
<< Promettimi che ci rivedremo.>>
Lo disse con aria seria e speranzosa, voleva a tutti i costi strapparmi quella promessa di rivederci ancora…naturalmente non potei rifiutare.
<< Certo che te lo prometto…>>
Lui sorrise, prese la mia mano e all’improvvisò mi trascinò in un caloroso abbraccio…
Avrei voluto non finisse mai…pensavo ma cosa mi succede? Mi sento agitata non riesco a smettere di tremare, ad ogni suo sorriso quasi svengo.
Appunto, lo pensavo e basta. Ma davvero, cosa mi stava succedendo?
Non provate neanche a pensare a quella cosa bella e romantica che inizia per a e finisce e.
Sia ben chiaro ù_ù
Passava le dita tra miei capelli, sentivo che ci stava giocando, e con aria beffarda sorrisi, tanto lui non mi avrebbe visto.
Mi infilavo con il viso nel risvolto della sua pelliccetta sul cappuccio (sintetica s’intende) e beata mi godevo quel profumo rintronante…
<< Dove si trova il tuo albergo? Come si chiama?>> Mi chiese con aria piuttosto incuriosita
<< Non è molto lontano da qui… è il Fairmont San Francisco Hotel>>
<< Ah bene! >> si schiarì la voce <>
<< è meglio che io vada ora...è stato bellissimo conoscerti, davvero...a presto..>>
<< A prestissimo direi…>>
Non so perché ma aveva un sorriso strano sulla faccia quando lo lasciai.
Era praticamente impossibile riuscire ad assimilare ciò che mi era accaduto nelle ultime ore.
Diamine, quante cose assurde erano successe???
Avevo incontrato Michael Jackson per una piccola collanina da lui persa mi sono messa a ballare con lui nel retro abbandonato di un teatro che infine si è rivelato che cosa??? Un posto per sognare un mondo di fiabe realmente esistito! Perché??? Perché avevo in mano la metà di un cuore di vetro che ne era la prova evidente, sbattutaci in faccia come un secchio di acqua gelata!
Ahhh la fantasia!
Ma aspetta un attimo, era tutto vero!


To be continued... [SM=g27829]
Trilly_singer94
00lunedì 10 gennaio 2011 21:44
Cap.6 If i could see you again
Ad ogni modo non dovetti fare molta strada per tornare in albergo e quando vidi l’entrata tirai un sospiro, feci spallucce e mi apprestai ad entrare.
Finalmente un po’ di calduccio, anche se devo ammettere che di caldo in quei momenti precedenti ne avevo sentito fin troppo!
<< Salve, potrei avere la chiave della 559?>>
<< Certamente, mi dia un documento di riconoscimento per favore >>
<< Subito.>> La receptionist diede uno sguardo veloce
<< Ecco a lei, buona serata signorina>>
<< La ringrazio, buonasera>>
Salivo le scale silenziosa, mentre affondando la mano sinistra nella tasca ripresi quel famoso cuore di vetro, gli diedi un’ occhiata dubbiosa e lo rimisi in tasca.
Avevo un po’ di fame, così mi sbrigai a salire sul pianerottolo per giungere nel mio appartamento.
Precisamente davanti alla stanza numero 560 era agiatamente appoggiato un uomo, di notevole statura, del quale però non vidi il viso perché coperto dall’ombra. Non appena si accorse della mia presenza entrò nella stanza, tanto che non ebbi neanche il tempo di proferire verbo.
‘’Ma chi sarà..’’ pensai incuriosita.

Intanto in quella stanza…
<< Mr. Jackson, Mr. Jackson! È arrivata la ragazza che cercava…>>
<< Davvero??? >>
<< Si è proprio lei.>>
<< Magnifico. Devo vestirmi, andare giù nella sala da pranzo.>>
<< Signore ma aveva ordinato la cena in camera>>
<< Lascia perdere quello che ho detto, anzi la mia cena se ti piace mangiala tu, io devo correre!>>
<< Si… capo>> disse attonito
Si infilò velocemente i pantaloni e la camicia bianca, era morbida, ricadeva a pennello sul suo corpo, come fosse una nuvola.
Sistemò per bene i ricci, e una volta fatto ciò si scaraventò letteralmente sulle scale.

Infilai la scheda per chiudere la porta della stanza, la riposi in borsa e cominciai a scendere le scale.
Il rumore dei miei tacchi era tamponato dal tappeto che si estendeva dall’apice delle scale fino al pian terreno. Mi reggevo al corrimano e intanto il mio pensiero ricadde su Michael, poiché distrattamente mi parve di aver sentito il suo profumo…
<< Che sciocchezze! Chissà dove si troverà ora…>>
Sospirai, e per un attimo ebbi l’incontenibile desiderio di stringere a me il suo corpo. Cercai di distogliermi da questo pensiero e mi affacciai ad una finestra. Faceva sempre più freddo.
Giunta nella sala da pranzo mi guardai attorno e trovai la mia amica e compagna di lavoro Priscilla ad attendermi.
<< Ehi! Come è andata la giornata? Non dirmi che hai affaticato la voce!>>
<< Niente affatto, anzi, ho vissuto la storia più incredibile che tu possa mai ascoltare, ma ora non c’è tempo per raccontare.>>
<< D’accordo allora. Io ho già ordinato, sapevo già cosa avresti preso.>>
<< Hai fatto bene, ho una fame!>>
Ridemmo e poi guardammo tutte e due nella stessa direzione.
<< Stasera fanno cantare i clienti dell’albergo, e io so già chi potrei proporre>>
<< Signorina Priscilla, sta alludendo a me per caso?>>
<< Aveva qualche dubbio?>>
<< Naaaa>> E ridemmo ancora
<< Sta arrivando il cameriere, diamoci alle forchette!>>
Così mangiammo tranquillamente e dopo una buona mezz’ ora dalla cena, mi andai a sedere su una delle sedie di vimini trovatasi sulla terrazza che dava sull’oceano.
Era uno spettacolo fantastico, in cui mi persi nuovamente, proprio come oggi nel primo pomeriggio, prima che mi accadessero tutte quelle cose.
E ancora una volta fui conscia di aver sentito da qualche parte il profumo che portava addosso Michael…sembrava fosse lì per davvero.
Qualcosa sembrò distogliermi dai miei pensieri. Priscilla.
<< Veronica guarda, stanno cercando qualcuno che vada a cantare!>>
<< Io…>>
<< Vai dai! Saranno felici dopo che ti avranno ascoltato!>> Mi fece un sorriso dolcissimo e poi si sedette da una parte, mentre io mi avviavo verso il palco allestito proprio su quella terrazza splendida.
Non appena salii sul palco, per mio grande stupore e meraviglia, tra la gente che mi osservava apparse Michael, più elegante di un angelo, più delicato della neve.
Sentii il battito del cuore accellerarmi di colpo e le gambe che cominciavano a tremare.
Distolsi il mio sguardo dal suo, e il mio io interiore sembrò calmarsi.
Il suo corpo era vestito di bianco, il mio colore preferito, ed una rosa rossa era appoggiata al taschino di sinistra della giacca. Era magnifico.

Partì la musica e tutto ciò che era intorno a me sembrò dissolversi come nebbia.
Tra le dolci note di Smile, iniziai a cantare, tutto ovviamente in chiave lirica.
Incrociai gli occhi di Michael che sembrarono stupendamente increduli, estasiati, soprattutto poiché la melodia che interpretavo era sua. Mio Dio come ero felice.

Smile, though your heart is aching
Smile, even though is breaking
When there are clouds in the sky, you’ll get by…
If you Smile…Through your fear and sorrow…
Smile and maybe tomorrow
You’ll find the life is still worthwhile
If you just…Smile…

Deliziosamente perdevo ogni concezione della realtà in quelle note, c’era solo la mia voce e il pianoforte. Avrei voluto non finisse mai. La musica costituiva da sempre il mezzo con cui volare più in alto di un aereoplano restando tuttavia sempre con i piedi a terra. Era come una sorta di ancora di salvataggio per ogni essere umano.
Aprii gli occhi e notai le occhiati dolci provenire dalle persone che mi ascoltavano, ma una in particolare risaltò. Non potevo crederci, Michael si era commosso, per me.
Le mie labbra non resisterono ad aprirsi in un sorriso a trentadue denti, osservai Michael, il suo sguardo era angelico.
Con calma scesi dal palco, mille voci parlavano attorno a me, non riuscii a sentirne neanche una.
<< Michael…>> Ero emozionata
Mi sorrise ed io tacqui.
<< Sei, sei stata…oh non ho parole, insomma hai lasciato Michael Jackson senza parole.>>
<< Mi sento onorata! >>
<< Se non ti conoscessi, ti chiederei un autografo>>
<< Dai Michael, sei tu che dovresti farlo a me non pensi?>>
<< Non hai visto le facce di questa gente? Per guardare te non si sono neanche accorti che ci sia io in sala>>
<< O mio Dio è vero - ridemmo insieme-
<< Te l’ho detto Mike, io non amo vantarmi della mia voce, non sarebbe bello, ma quando ricevi un complimento ti senti gratificata per tutto ciò che hai fatto fin ora.>>
<< Come mai hai scelto Smile?>>
<< Lasciando da parte te, Smile è la canzone più dolce e rincuorante del mondo.>>
<< Continua ti prego sono curioso>>
<< Vedi, ogni volta che piango, mi sento sola o mi capita qualcosa di brutto, mi metto a cantare. E questa è la canzone che canto in ogni situazione del genere. Mi fa sentire meglio, dice di sorridere anche se il dolore ci opprime, asciuga le lacrime amare e per lo meno allevia la tristezza, spero tu mi capisca>>
<< Ti capisco più di quanto tu creda. Charlie Chaplin ha scritto una grande canzone.
Ma soprattutto lei signorina, ha saputo emozionarmi>> Si avvicinò pericolosamente a me, tanto da poter sentire il suo respiro.
<< Spiegami una cosa, come sei arrivato fino a qui?>>
<< Quando oggi mi hai detto che alloggiavi in questo hotel, ho pensato ‘’ma è lo stesso in cui sto io!’’ Ma non te l’ho detto perché avrei voluto farti una sorpresa>>
<< Si ma come facevi a sapere che ero qui a cantare>>
<< Hai visto quell’uomo che controllava davanti alla 560? Ecco lui era uno dei miei bodyguard, gli ho detto di dirmi quando arrivassi, così mi sono precipitato giù e quando ti ho vista salire sul palco, senza neanche accorgermene mi sono fatto vedere>>
<< Tu sei un pazzo patentato mio caro!!! >> Ridemmo
In quel preciso istante partì una melodia di Frank Sinatra.
<> Fece porgendomi la mano
<< Ehh Michael Jackson, tu mi vuoi proprio far fare una figuraccia allora>> Ci scappò una breve risata, poi presi la sua mano e lo fissai intensamente negli occhi.
Un'altra magnifica canzone era iniziata.



Strangers in the night
Exchanging glances
Wondering in the night
What were the chances
We'd be sharing love
Before the night was through..

Something in your eyes
Was so inviting
Something in your eyes
Was so exciting
Something in my heart
Told me I must have you

Strangers in the night
Two lonely people
We were strangers in the night
Up to the moment when we said our first hello
Little did we know
Love was just a glance away
A warm embracing dance away…

I suoi occhi erano splendidamente brillanti, mi osservavano così dolcemente che sembravano accarezzare il mio viso.
<< Sei una persona molto gentile Michael,mi piace tanto il tuo modo di fare e di porti con chi ti sta accanto, lo fai sentire subito a suo agio.>>
<< Ti ringrazio e in compenso posso solo dirti che… -arrossì di colpo e abbassò la testa, poi la rialzo e mi disse- che sei dolcissima…e hai un grande talento vocale>>
Si girò per un secondo, poi mi riguardò negli occhi e disse: << oltre a questo, permettimi di dirti che sei bellissima>>
I nostri visi stavano prendendo fuoco, tanto che io mi dovetti allontanare per quanta era la tensione che si era creata.
Mi girai di scatto e notai una persona vicino al tavolo su cui erano poggiati dei calici di champagne, non potevo crederci, era Whitney Houston!
<< Michael…>>
<< Dimmi!>>
<< Quella è Whitney Houston…>> Dissi con gli occhi sgranati e la voce tremante
<< Si è lei, perché?>>
<< è la mia cantante preferita, io…io la adoro!>>
<< Vieni, te la faccio conoscere, è mia amica>>
<< Cosa come??? MA…MA…>>
Non ebbi neanche il tempo di replicare che mi trascinò per un braccio fino a quel tavolino dove era appoggiata.
<< Ciao Whitney!>>
<< Oh Michael! Che piacere! Come stai?>>
<< Tutto bene grazie, ascolta volevo presentarti una persona, lei è Veronica, la ragazza che prima ha cantato la mia canzone..>>
<< Mio Dio sei tu??? Complimenti, anzi volevo proprio congratularmi con te hai una voce fantastica!>>
<< La ringrazio sig.ra Houston…>>
<< Su via chiamami Whitney!>>
Mi stavo sentendo male, avevo i miei due cantanti preferiti uno a destra e uno a sinistra…pazzesco!
Ero rimasta molto a parlare con Whitney quella sera, era davvero una donna eccezionale. La sua voce mi dava i brividi. Era la cantante con la voce più bella che avessi mai ascoltato!

Verso sera tardi mi diressi sola verso un altro affaccio, ma sempre esposto sull’oceano, mi sedetti su una panchina e silenziosamente mi misi ad ascoltare il suono del vento.
L’aria era fredda non c’è che dire, ma faceva piacere sentirla sul viso. Infilai una mano nella giacca di Jeans e afferrai il cuore di vetro, lo strinsi leggermente e poi riaprii il palmo.
Sospirai.
<< Qui tutta sola?>>
<< Hey, ci provi gusto a farmi prendere i colpi?>>
<< hahaha ma dai lo sai che mi diverto>>
Si sedette accanto a me lentamente, diede un occhiata alla mia mano e disse:
<< Cosa tieni lì?>>
<< Oh, niente è solo…>>
<< La metà del cuore?>>
<< Si>> Gli sorrisi dolce
<< Io ho l’altra metà>>
<< La maga ha detto che se le metà congiungono…>>
Mi guardò come mi stesse guardando un cucciolo indifeso, gli occhi lucidi e un sorriso tenero disegnato sulle labbra.
<< Questa è la mia metà…>>
Avvicinammo i due pezzi, una luce incandescente ci abbagliò e in un attimo le due metà si unirono come se non si fossero mai divise.
<< Michael… Si sono unite >> Dissi con voce lievemente terrorizzata
Non so perché ebbi l’istinto di scappare, mi alzai di scatto ma lui con una mano mi fermò.
<< La canzone su cui abbiamo ballato prima, ascolta le parole dicevano…sconosciuti nella notte, che si scambiano occhiate, domandandoci nella notte quali fossero le possibilità che noi dividessimo l’amore, prima che la notte fosse finita…>>
Si alzò in piedi invitandomi a dargli la mano e io continuai a parlare
<< Qualcosa nei tuoi occhi era così invitante, qualcosa nel tuo sorriso era così eccitante, qualcosa nel mio cuore, mi ha detto…>> mi bloccai due secondi << …che dovevo averti…>>
<< Michael, ma…è tutto quello..>>
<< Che abbiamo fatto stasera? Si.>>
Sorrisi e anche lui ricambiò. Quel sorriso si trasformò in abbraccio. Infatti di colpo mi sentii accolta tra le sue calde braccia che mi stringevano forte. Dopo un tempo indefinito mi lasciò.
<< Dimmi, come fai ad essere così tenero Michael?>>
<< E tu come fai ad essere così dolce quando parli?>>
<< Ma io parlo sempre cosi!>>
Bugia. Io parlo in modo amorevole solo con i bimbi, che sono le uniche creature buone rimaste su questo schifo di pianeta e naturalmente con lui.
<< Non sei brava a mentire…>>
<< Ehm no, infatti>>
<< Sei tanto carino stasera e quella rosellina ti sta bene indosso>>
<< Grazie, potrei dire lo stesso di te, senza rosellina ovviamente>>
Ridemmo per un bel po’ poi ci demmo la buonanotte e tornammo colmi di bei pensieri ognuno nella propria stanza.
Inserii la scheda nella porta, questa si aprii e un ambiente caldo accolse quella nottata piena di sogni e speranze.
<< Che serata stupenda…però mi sento strana, che senso di angoscia mi è rimasto addosso da quando…ho unito il cuore con Michael…ma che succede?>>
Incominciai a pensare e non la finivo più. Accartocciavo le lenzuola turbata come se qualcosa o qualcuno fosse così insistente da entrare nella mia mente. Tuttavia ho dimenticato di aggiungere, piacevolmente turbata. E la persona in questione senza ombra di dubbio è quella che pensate.
Mah, per quel che ricordo, dopo poco riuscii a chiudere occhio, fino alle prime luci dell’alba…



To be continued...
Trilly_singer94
00giovedì 13 gennaio 2011 14:30
Cap. 7 Goodmorning Princess...
Capitolo number seven!!! [SM=g27823]

Verso l’alba riaprii gli occhi e istintivamente presi un cd e lo infilai nel lettore. Dunque,una persona mentalmente sana non si sarebbe messa ad ascoltare musica classica alle 6 di mattina ma…io ovviamente si!
Adoravo quel cd, conteneva tutte composizioni del mio pianista preferito. Il suo nome era Yiruma.
Mi cullai nella chiarezza di quelle note che si conciliavano perfettamente con il primo sole del mattino. Un sole ancora debole, che doveva ancora nascere.
Dopo alcune canzoni arrivò ‘’Dreams’’ la mia preferita. Non so cosa avesse di particolare, ma sentivo delle emozioni fortissime al suo ascolto, come se fossi esternata dal mondo per qualche minuto.
Senza accorgermene ripresi a dormire tanto che ero rilassata. Poco prima di riprendere sonno pero sentii come un scricchiolio, ma non ci feci caso e tenni gli occhi chiusi.
Qualche ora dopo mi risvegliai, e non so perché, con il sorriso sulle labbra. Mi voltai verso il comodino e vidi qualcosa appoggiata sopra. Era una lettera e una rosa rossa.
‘’Ma che cosa…’’ pensai
Mi avvicinai furtivamente, aprii quel foglio e iniziai a leggere.


Buongiorno mia dolce cantante
Avevamo le porte comunicanti, e non lo sapevamo.
L’ho scoperto questa mattina presto, quando hai messo su quelle musiche tanto incantevoli.
Sono entrato segretamente in questa camera, spero mi perdonerai.
Dormivi e non avrei voluto svegliarti, sembravi così assopita da quelle note…
Ho lasciato questa rosa qui accanto alla lettera, ieri sera sembravi tanto affascinata da questo fiore che non ho potuto fare a meno di procurartene uno.
Spero che il tuo risveglio sia dolce come è stato dolce, il vederti socchiudere gli occhi questo fresco mattino a San Francisco.
Devo andare, sei bellissima.
Michael.

Spiegatemi ora come si può NON rimanere folgorati da tanta dolcezza.
Pensai per tutto il tempo a quelle sue parole, erano meravigliose, sublimi. Quando mi apprestai a leggerle a stento trattenni una risatina piena di gioia. Si proprio di gioia, ero troppo contenta.
Mi preparai in fretta e una volta vestita e pettinata scesi giù nella sala da pranzo. Incrociai casualmente Whitney, sembrava allegra quella mattina.
<< Buongiorno Veronica, dormito bene?>>
<< Oh moltissimo grazie, e tu?>>
<< Idem>>
<< Ti va di fare colazione insieme?>>
<< Ma certo con piacere>>
Ci sedemmo ad uno dei tavoli e iniziammo un discorso…
<< Whitney, stamattina hai visto per caso in giro da qualche parte, una persona con dei pantaloni neri, una camicia bianca e…>> mi interruppe
<< Se mi vuoi chiedere dove sta Michael, tranquilla a me puoi dirlo>>
<< Ehm, io…ma no, io…>>
Mi sorrise in segno di intesa. Ricambiai imbarazzata.
<< Non sono cieca, e neanche sorda, vedo come vi comportate quando siete vicini>>
<< Ma no Whitney che dici… io e Michael…insomma è appena un amico>> dissi ansiosa
<< Ok ok capito!>> Fece spallucce piuttosto divertita
A peggiorare la situazione ci si mise anche un certo individuo a caso che casualmente venne al nostro tavolo saltellando come uno scemo. Cantando.
<< If they say why? Why? Tell em’ that it’s human nature…..>>
Appena sentii la sua voce squillante saltai in aria come uno scoiattolo, sgranai gli occhi,e purtroppo Whitney si accorse di tutto visto che buttò su di me uno sguardo furbo.
Mi alzai precipitosamente. Appena Michael mi guardò in viso sorrise e arrossì, identicamente feci io. A Whitney, che si stava godendo la scena come fosse al cinema, mancavano in mano solo un barattolo di pop-corn e una fanta.
Io e Michael ci guardammo a lungo prima che uno dei due iniziasse a parlare.
<< Buongiorno Michael…>>
<< Buongiorno principessa, piaciuta la sorpresa?>>
<< Da morire brutto curioso che non sei altro!!!>> cominciammo a ridere come due bambini
<< Scusa..non ho resistito ad aprire la porta…>>
<< Scusa per avermi scritto le parole più dolci del mondo? Per aver lasciato il mio fiore preferito sul comodino? Haha Michael sei folle!>>
In due secondi e tre quarti mi ritrovai accasciata come un cucciolo tra le sue braccia morbide e a sentire il profumo dei suoi adorabili capelli ricci. Mi aveva abbracciata cosi delicatamente che sembrava avesse paura di rompermi.
<< adoro il tuo profumo>> Mi sussurrò all’orecchio
Mi staccai piano da lui e con una mano gli accarezzai il viso sorridendo.
Dopo un bel po’ mi ripresi da quello stato di trance ( DOPO UN BEEEEEEL PO’!!!!!)




To be continued... [SM=g27829]
Commentate pleaseee [SM=g27821]



Wendy_81
00giovedì 13 gennaio 2011 22:11
Ero rimasta un po'indietro con la lettura....Wow...che carino Michael e che dolci sorprese fa a Veronica.. a me sono piaciute molto le parti dove Michael la segue di nascosto all'interno dell'albergo e anche quando le fa trovare la rosa rossa e la lettera....
AntonellaP85
00venerdì 14 gennaio 2011 12:37
Ciao, hai letto le istruzioni per le ff? Devi concordare con me il rating e avvisarmi se ci sono variazioni.
Trilly_singer94
00venerdì 14 gennaio 2011 15:34
Re:
Wendy_81, 13/01/2011 22.11:

Ero rimasta un po'indietro con la lettura....Wow...che carino Michael e che dolci sorprese fa a Veronica.. a me sono piaciute molto le parti dove Michael la segue di nascosto all'interno dell'albergo e anche quando le fa trovare la rosa rossa e la lettera....




Grazie Wendy sei troppo gentile! [SM=g27821]
Un abbraccio [SM=x47938]
Trilly_singer94
00venerdì 14 gennaio 2011 15:36
Re:
AntonellaP85, 14/01/2011 12.37:

Ciao, hai letto le istruzioni per le ff? Devi concordare con me il rating e avvisarmi se ci sono variazioni.




Si si le ho lette [SM=g27823] , sono un po inesperta di queste cose quindi aiutami tu [SM=g27827]
Trilly_singer94
00domenica 16 gennaio 2011 21:11
Cap.8 I have to go to Shanghai
I giorni a San Francisco passavano in fretta e purtroppo sapevo che prima o poi avrei dovuto dire addio a tutte le cose belle che mi stavano capitando.
Avevo anche tenuto il mio concerto, era stato una forza e con i miei colleghi mi ero divertita moltissimo, soprattutto con Priscilla che durante le prove si esibiva sempre in esilaranti performance di ‘’cadute in mezzo ai fili dei microfoni’’.
Michael quei giorni era sempre stato cortese e disponibile, si offriva sempre di accompagnarmi dappertutto, era davvero un gentiluomo. E dai che Whitney ti tirava su i filmoni mentali meglio di Spielberg o Tim Burton.
Comunque sia tornando a noi, ricordo una sera, il clima era molto più mite del solito e Michael raccolto tutto il suo coraggio chiese a me di uscire. Io accettai con il cuore in gola. Sentivo esplodermi dentro, avrei voluto gridare forte di felicità ma probabilmente avrei spaventato le cameriere con i vassoi in mano e i vecchietti mentre mangiavano il brodino.
Stetti tutto il pomeriggio con Whitney che ormai era diventata la mia migliore amica e consulente.
Quel giorno ero ridotta proprio male, stavo impazzendo, facevo paura.
Più o meno il mio pseudo - dialogo con Whitney era di questo genere…
<< W-Whitney cosa metto stasera??? Questo come lo vedi??? E questo??? Eeee quest’ altro??? Aspetta o mio Dio forse è meglio che mi trucchi prima, o forse no, oh santo cielo!!!!!>>
<< Hey!!!!!!!!!! >>
Mi bloccai a parlare.
<< …Questo è panico!>>
<< Io..>>
<< E non mettere in mezzo scusette da 4 soldi!>>
<< Ma cosa dici io…>>
<< Tu ti sei innamorata di lui, si.>> Disse seria
Arrossii tremendamente
<< Ti si vede lontano mille miglia cara mia sei innamorata pazza, cotta stracotta arci fusa di quel bell’imbusto di Michael Jackson!>>
<< Sono solo preoccupata su cosa mettermi, e poi non posso prendermi queste libertà, lui è la pop star più famosa al mondo, io sono solo una cantante lirica. Non funzionerebbe mai..>>
<< Ti rendi conto che insieme fate una coppia fantastica???>>
<< No Whitney, non la facciamo e non la faremo mai!>>
<< Cosa vuoi dire?>>
Quel momento era diventato critico e triste. Sospirai prima che una lacrima rigasse il mio viso, e dopo quella ve ne furono altre 100. Ero al massimo della demoralizzazione, e non sapevo come dirle questa cosa. Dirla a lei non sarebbe stato così complicato, ma lo sarebbe stato molto di più dirlo a Michael…
<< Mi spieghi cosa succede?>>
<< Sono stata contattata dalla compagnia di canto EUR, questa organizzazione è in grado di formare compagnie di canto di alto livello artistico per i Teatri Lirici di tutto il mondo e hanno chiesto a me di farne parte>>
<<è magnifico! Allora quale è il problema?>>
Tirai un sospiro triste e con voce rotta dissi
<< è a Shanghai…>>
<< Che cosaaaa?????? Ma è dall’altra parte del mondo!!!!>>
<< Lo so! Ma…non posso rinunciare, è questo il mio sogno, è solo questo!>>
<< Non so cosa dire, non so se essere felice che tu possa finalmente vedere avverarsi i tuoi sogni o rattristarmi che tu possa trovarti dall’altra parte del pianeta…

-Ma…Michael lo sa?-
<< No, glielo dirò questa sera…>>
<< Be..buona fortuna...>> Disse con tono malinconico
Detto questo si alzò dal letto e andò nell’altra stanza mentre io rimasi sola con i miei pensieri.



To be continued... :D
Commentateee :D
Wendy_81
00domenica 16 gennaio 2011 22:40
ma nooo....non hanno fatto in tempo ad innamorarsi che già si devono separare...non vedo l'ora di leggere il resto.
Trilly_singer94
00mercoledì 19 gennaio 2011 18:40
Cap.9 Two worlds, two different ways.
Cappi number nine!


Credevo di sognare. Si quella sera credevo proprio di sognare. Lui era un sogno materializzato davanti ai miei occhi. Sembrava uno di quei principi perfettamente adatti alla situazione che stava accogliendo fra le sue braccia la sua principessa. Sapete principi come Erik, oppure Aladdin…
Mi portò in uno splendido piano bar nel centro della città, ricordo ancora quell’ insegna luminosa tanto bella da abbagliare chiunque la guardasse.
Fuoriusciva dalla porta di vetro leggermente accostata una melodia sulla cui identità non mi sarei potuta sbagliare. Yiruma.
Entusiasmata me ne uscii
<< Michael, ma è una canzone di Yiruma! >>
<< Quella mattina mi era piaciuta così tanto che ho deciso che la sera in cui ti avrei portato qui, l’avrei fatta suonare al pianista>>
<< Cioè ti sei prenotato il pianista?>>
<< E anche tutto il locale>>
O_O - Questa era la mia faccia-
<< Come dovrò stupirmi ancora?>>
<< Devi scoprirlo da sola, la serata è lunga…>>
<< Sei stato dolcissimo>>
Mi aveva commosso capire che tutto quello che aveva fatto era solo e unicamente per me…
Era Michael infondo, quel ragazzo che amavo con tutta me stessa….
Ci sedemmo a un tavolo, anche quello stratosferico su una terrazza decorata di calle e il centrotavola di rose rosse. Non potevo crederci, i miei fiori preferiti!!!



Parlammo per un bel po’…e ogni tanto buttavo un occhio sulla facciata…che a mio parere era semplicemente fantastica. Si vedeva l’intera San Francisco…
<< …devo dirti una cosa importante>>
<< Anche io Michael, importantissima…>>
<< Be allora vai prima tu, ti ascolto>>
<< Sappi che sono totalmente demoralizzata da ciò che ti sto per dire, ma devo farlo, perché prima o poi tu avresti dovuto saperlo…
Conosci l’EUR?
<< Si la compagnia di musica lirica>>
<< Esatto, mi hanno chiesto di farne parte>>
Silenzio…poi disse
<< Quindi?>>
-Che Dio mi perdoni-
<< Michael…è a Shanghai…>>
Detto questo due lacrime profonde come la lama di una spada mi solcarono il viso.
Lui guardò a terra, dopo qualche secondo risollevò il viso e io in cerca del suo sguardo lo vidi con un velo di enorme sconforto negli occhi. Da quelle pupille vidi trasparire null’altro che stupore e tristezza.
Poi notai che cercò di nasconderlo, anche se non fu così abile nel farlo.
<< è quello che vuoi?>>
<< Si…>>
<< è quello di cui hai bisogno?>>
- Cosa?- pensai
Non risposi a quella domanda, mi aveva messo in crisi, sarei solo voluta scappare. Non resistevo più a quell’assurda tensione che si era creata.
Lui accennò un sorriso.
<< Tu cosa volevi dirmi?>>
<< Nulla, solo che…che…che le date del bad tour sono state confermate e ce ne sarà una fra una settimana precisa>>
Improvvisava, si vedeva, non mi aveva detto la verità.
<< Ne sono felice, ma così le nostre strade si dividono…>>
<< Io sono una star…tu sei sulla buona strada per diventarlo, è cosi che va il mondo>>
Parlavamo quasi fossimo apatici, ma dentro sapevamo che una motivazione pungente stava dilaniando il cuore di entrambe.
La serata finì in questo modo orrendo. Volevo fermare il tempo, non sapevo più dove andare a parare. Whitney era rimasta totalmente turbata, e Michael…non avrei avuto parole per descriverlo, faceva tristezza solo a guardare i suoi occhi.
Erano spenti, non emanavano più la stessa luce.
Mi sentivo in colpa, ma non potevo rinunciare a …quello che volevo.
‘’ è quello di cui hai bisogno?’’ la sua voce rimbombava nella mia testa come fosse un eco interminabile. Non avevo ancora dato una risposta a questa sua domanda.



To be continued... [SM=g27821]
Commentateeee [SM=g27823]
Trilly_singer94
00domenica 23 gennaio 2011 20:46
Cap.10 I have nothing if i don't have you
ULTIMO CAPITOLO!!!
Rock n roll!


Perché lo facevo? Perché continuavo a pensare che non fosse giusto ciò che stavo per fare?
Forse perché non lo era effettivamente.
Ma facciamo un passo indietro e ricominciamo da dove avevamo lasciato.
Purtroppo stavo svolgendo quel dannatissimo rituale del sistemazione camera, preparazione valige, pre – partenza. Ogni oggetto che mettevo in borsa era una spina conficcata dentro di me, pezzi di tempo trascorsi in questa città che tutto avrei immaginato meno che mi restasse così a cuore. Non riuscivo a liberarmi dalle brutte sensazioni.
Amavo Michael, lo sapevo, ero cosciente di amarlo, ma una forza a me superiore non permetteva che lo ammettessi.
Una volta finite le valigie, scesi giù e rimasi davanti all’albergo mentre vidi avvicinarsi Michael…
<< E così…ci si saluta?>>
Alzai il viso, neanche me ne accorsi, stavo piangendo.
<< Ti prego non piangere, non voglio…infondo stai per realizzare il sogno di una vita no?>>
Non dissi altro, e neanche lui, ci unimmo in un abbraccio fortissimo…piangevo forte e sussurravo piano al suo orecchio – mi mancherai, mi mancherai tanto… -
Ci staccammo, passò il taxi ed entrai…
I suoi occhi erano distrutti dal dolore, erano arrossati e gonfi, sentivo la sua malinconia a pelle…
Abbassai il finestrino e lui…
<< Veronica io ti..>>
Non fece in tempo, il taxi partì e io non ebbi altra scelta. Dovevo voltarmi e andare verso ciò che mi aspettava. Non sarebbe dovuto essere triste quel giorno…era la prima data del bad tour…e si sarebbe svolta da li a poche ore…
Giunsi in poco tempo all’aeroporto, dove incontrai Whitney…
<< Be, spero che questo non sia un addio Whit>>
<< Lo spero anchio, chiamami quando vuoi, scrivimi quando vuoi, e appena potrai verrai a trovarmi…vero?>>
<< Ma certo…ti voglio bene Whitney..>>
<< Anche io te ne voglio >>
Mi abbracciò per qualche secondo, poi mi avviai verso il corridoio che si dirigeva all’entrata dell’aereo.
Quando salii ero più o meno dell’umore di un cane bastonato. Non facevo altre che chiedermi se fosse la cosa migliore dire addio a tutto quello che avevo passato in questo periodo.
<< Ahh che devo fare…>>
Mi sedetti sulla poltrona sbuffando, quando la hostess fece per accendere la radio…






Share my life, take me for what I am
Cause I'll never change all my colours for you
Take my love, I'll never ask for too much…
Just all that you are and everything that you do

I don't really need to look very much further
I don't want to have to go where you don't follow
I won't hold it back again, this passion inside
Can't run from myself
There's nowhere to hide
Your love I'll remember forever

Don't make me close one more door
I don't wanna hurt anymore
Stay in my arms if you dare
Or must I imagine you there
Don't walk away from me...
I have nothing, nothing, nothing
If I don't have you, you, you, you….


Stava succedendo qualcosa, nel mio cuore, nella mia mente e nella mia anima. Qualcosa di terribilmente imprevisto. Oppure no.
<< O mio Dio…
Michael…
io ti amo…
io…
io ti amooo!!!
…devo scendere da questo aereo… fatemi scendere da questo aereo!
<< Ma signorina non può…>>
<< Senta mia cara hostess, cosa farebbe lei se stesse perdendo l’uomo della sua vita salendo su questo schifosissimo aereo??? Devo scendere chiaro???????>>
<< L-limpido>> Mi rispose spaventata
Con qualche spintone qua e la e grida di disapprovazione da parte della gente che mi guardava stupita scesi da quell’aereo e tornai al check - in.
<< Ma signorina dove vaaa???>> Mi urlava dietro una guardia
E io intanto che continuavo a correre.
<< Whitney!!!!!!!!!!>> dissi con tutta la mia voce
<< Ma..ma..tu??? Qui??? Perche?>>
<< Non c’è tempo per spiegare, so solo che ho capito tante cose grazie ad una tua canzone, ho capito finalmente cosa cercavo davvero, ciò di cui avevo bisogno. E la risposta a tutto questo è solo un nome. Michael.>>
La vidi con le lacrime agli occhi.
<< Speravo avessi un ripensamento! >>
Sorrise felice e iniziammo a correre per tutto l’aeroporto affinché non trovammo l’uscita.
<< Tu fra un’ora sarai da Michael>>
<< Da, da Michael cosaaa???? Ma lui ha un concerto fra un’ora!>>
<< Esattamente>>
<< Oh, no…no tu non starai mica pensando…>>
<< Oh si invece si lo penso eccome, tu canterai con lui!>>
Se questa fan fiction avesse avuto l’acustica, e quindi fosse stata una cosa da ascoltare, a questo punto avrei tolto l’audio perché temo che le mie urla avrebbero potuto mandare all’altro mondo i vostri cari timpani.
Quindi dicevo, dopo una serie di urla non identificate, ritornai ad essere la persona normale (normale?) che ero.
<< è arrivato il taxi, dai saliamo>>
<< Si vede che non sei mai andata di fretta allora se dici così>>
<< Cosa intendi? >>
<< Ora ti faccio vedere io.>>
Andò ad aprire lo sportello dell’autista con una certa fermezza.
<< Tu.>>
<< Si?>>
<< Alza le chiappe da questo sedile e mettiti dietro, non credere che sia una criminale, devo solo salvare una storia d’amore mandata a monte per troppo a lungo.>>
Quell’uomo gracilino alquanto impaurito si alzò senza batter ciglio e si sedette dietro. Whitney si mise al volante ed io accanto a lei.
<< Bene ragazzi si parteeeeeeeeee>>
<< Porca miseria Whitney vai piano!!!!>>
<< Vuoi fare tardi da Michael per caso???>>
<< Whitney spingi questo fottutissimo acceleratore, stiamo andando piano!!!>>
Scoppiò a ridere come una matta e in circa 50 minuti raggiungemmo lo stadio.
Scesi dalla macchina come una pazza e ci precipitammo dietro le quinte del palcoscenico.
Stava già cantando, stava finendo una canzone, e stava per iniziarne un’ altra. Quella che avrei dovuto a tutti i costi, cantare con lui…
<< Siedah! Siedah, ringraziando Dio sei qui!>>
<< Whitney ma, da dove uscite così malmesse??>>
<>
<< Centra qualcosa Michael?>>
<< Ovviamente, e non può più sbagliare.>>
<< è vero, non posso più sbagliare>>
<< Sta iniziando i just can’t stop loving you…vai al posto mio, buona fortuna cara.>>
Siedah mi sorrise dolcemente e io con il microfono tremolante in mano ascoltai le prime parole di Michael…



Each Time The Wind Blows
I Hear Your Voice So
I Call Your Name . . .
Whispers At Morning
Our Love Is Dawning
Heaven's Glad You Came . . .

You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I'm So Proud To Say
I Love You
Your Love's Got Me High
I Long To Get By
This Time Is Forever
Love Is The Answer…

Stupore, meraviglia…Michael mi guardava con le lacrime agli occhi, quella volta davvero, il destino non seppe essere più dolce.


I Hear Your Voice Now
You Are My Choice Now
The Love You Bring
Heaven's In My Heart
At Your Call
I Hear Harps,
And Angels Sing
You Know How I Feel
This Thing Can't Go Wrong
I Can't Live My Life
Without You

I Just Can't Hold On

I Feel We Belong

My Life Ain 't Worth Living
If I Can't Be With You

I Just Can't Stop Loving You…
I Just Can't Stop Loving You…
And If I Stop . . .
Then Tell Me Just What
Will I Do…

'Cause I Just Can't Stop
Loving You…


La canzone continuava ed ogni secondo era sempre più bella…

This Is My Life And I,
Want To See You For Always!
I Just Can't Stop Loving You…
I Just Can’t Stop Loving You…
And If I Stop . . .
Then Tell Me, Just What
Will I Do…
I
Just
Can't
Stop
Loving
You…


<< Mi dispiace non avertelo detto prima… Io Ti amo Michael, ti amo più di ogni altra cosa esistente su questo pianeta…>>
<< Ma il tuo sogno…>>
<< Il mio sogno...
non si realizzerà mai…se tu non sarai con me.>>
Intanto Whitney dietro le quinte…
<< Questa è la storia d’amore più bella che abbia mai visto, sembra quasi un film, non è vero Siedah??>>
Siedah con le lacrime agli occhi…
<< Siii sii o mio Dio, mi sto emozionando come una scema…e il trucco…ahh ma chi se ne importa!>>
<< Siedah guardali…stanno per…>>
<< Baciarsi!!!!!!!!!!!>>

Eh si, Whitney stava vedendo proprio bene.
Sembrò un sogno, ma…Successe davvero.


The end <3 <3
Me lo lasciate un commentino??? [SM=g27821] [SM=g27821] [SM=g27821]

Wendy_81
00lunedì 24 gennaio 2011 13:57
Bellissimo il finale...
Non sai quanto senta questa storia vicina a me in questo momento....vorrei tanto che anche per me finisse alla stessa maniera...
Trilly_singer94
00lunedì 24 gennaio 2011 20:06
Re:
Wendy_81, 24/01/2011 13.57:

Bellissimo il finale...
Non sai quanto senta questa storia vicina a me in questo momento....vorrei tanto che anche per me finisse alla stessa maniera...




Ti ringrazio e mi ha fatto piacerissimo che tu l'abbia seguita...e visto che senti questa storia così vicino a te, ti dedico questo ultimo capitolo [SM=x47938]
Un abbraccio [SM=g27823]
Trilly_94
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