Sopa italiano, la legge che minaccia il web

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4everMJJ
00domenica 22 gennaio 2012 12:33
Questi ci riprovano!!!

Sarete tutti al corrente delle proposte di legge che erano in discussione al Congresso Americano (la SOPA e la PIPA, non sono parolacce ma sigle che riguardano la protezione dei copyright) e che grazie alle proteste del web non solo non sono state approvate, ma sono state rimandate "a data da destinarsi".

Per farvi capire di cosa si tratta "Se questa legge fosse stata promulgata anni fa, un ragazzo come Justin Bieber sarebbe andato in una prigione federale per cinque anni perché cantava versioni non autorizzate delle canzoni di Michael Jackson pubblicate sui siti web di tutto il mondo", riporta Forbes, oppure chi fa un upload (quindi carica online) una canzone di Michael Jackson rischia 5 anni di galera, uno in più di quelli che si è beccato il suo medico per averlo ucciso!

Le conseguenze di una legge di questo tipo in America si rifletterebbero ovviamente in tutto il mondo, con l'impossibilità anche di fare un video amatoriale, cioè con contenuti propri, accompagnato da una musica con copyright americano!
Per fortuna almeno per ora il pericolo sembra scampato..... ma in Italia? Leggete....



Irresponsabile, anacronistico, anti-europeo e liberticida: sono questi gli aggettivi che – assieme a molti altri – possono essere utilizzati per definire l’emendamento alla legge comunitaria 2011, con il quale l’on. Fava (Lega Nord) minaccia di attuare, nel nostro Paese, l’infausto progetto – nome in codice Sopa – che il Congresso degli Stati Uniti d’America è stato costretto ad abbandonare dopo lo sciopero della Rete dichiarato, nei giorni scorsi, dai giganti del Web.

L’emendamento, approvato giovedì scorso dalla Commissione per le politiche comunitarie, stabilisce – tra l’altro – che chiunque possa chiedere a un fornitore di servizi di hosting di rimuovere qualsivoglia contenuto pubblicato online da un utente sulla base del semplice sospetto – non accertato da alcuna Autorità giudiziaria né amministrativa – che violi i propri diritti d’autore e che, qualora il provider non ottemperi alla richiesta, possa essere ritenuto responsabile.

Un’inaccettabile forma di privatizzazione della giustizia: la permanenza o meno di un contenuto nello spazio pubblico telematico non dipenderà più dalla decisione di un Giudice ma da una semplice segnalazione – autonoma ed arbitraria – di un singolo.

E’, probabilmente, la più concreta e attuale minaccia per la libertà di espressione sul web registrata negli ultimi anni nel nostro Paese.

Un’iniziativa legislativa evidentemente commissionata al deputato leghista – e a un manipolo di suoi colleghi – dall’industria audiovisiva, unica beneficiaria delle misure draconiane che si vorrebbero introdurre nell’Ordinamento.

Una storia tutta italiana, quella che rischia di aprire le porte del nostro Ordinamento all’emendamento Fava. Una storia di ipocrisia politica, totale assenza di rispetto delle regole dell’Unione Europea e, soprattutto, disinteresse assoluto per il futuro del Paese. Ecco alcune delle spiegazioni di un giudizio tanto severo.

Innanzitutto la circostanza che si stia provando ad approvare delle regole in palese contrasto con la disciplina europea proprio nell’ambito della legge che quella disciplina dovrebbe attuare e recepire, la “legge comunitaria”.

Ma non basta.

Le disposizioni dell’on. Fava – che forse le ritiene un’astuzia politica – sono, infatti, parte del disegno di legge da lui già presentato e di quelli gemelli di alcuni suoi colleghi, che il nostro Governo ha trasmesso lo scorso 18 novembre – così come prescritto dalla disciplina Ue – a Bruxelles, chiedendo alla Commissione di conoscere il suo parere circa la loro compatibilità con l’Ordinamento Europeo.

Il termine entro il quale la Commissione dovrà pronunciarsi scadrà solo il prossimo 20 febbraio, con la conseguenza che, in sostanza, stiamo cercando di approvare delle disposizioni probabilmente in contrasto con la disciplina Ue, prima che la Commissione Europea rilevi tale contrasto e ce lo segnali.

Roba da furbetti del quartiere.

Buon senso, rispetto delle regole e prassi istituzionale vorrebbero, ovviamente, che si aspettasse la risposta della Commissione Europea prima di procedere.

E non è ancora finita.

Il ministro per le politiche europee Enzo Moavero Milanesi, infatti, nel prendere la parola in Commissione, giovedì scorso ha dato parere favorevole al testo del disegno di legge, limitandosi a rilevare che l’emendamento Fava, affrontando “un tema – quello del commercio elettronico – di particolare delicatezza, che incontra sensibilità diverse…, avrebbe meritato di essere affrontato in uno specifico provvedimento”.

Nessun veto, tuttavia, né una parola sulla circostanza che le disposizioni in questione siano oggetto di una richiesta inoltrata dallo stesso Governo italiano a Bruxelles.

Cos’altro aggiungere?

La sensazione è quella che – Governo dei professori o governo del Cavaliere – il Paese rimanga saldamente in mano ad un manipolo di dilettanti allo sbaraglio, prezzolati dai soliti noti delle solite lobby e, soprattutto, totalmente ignoranti e disinteressati a proposito di Internet, futuro e innovazione.


www.ilfattoquotidiano.it/2012/01/22/sopa-italiano-la-legge-che-minaccia-il-web...
dollarboy77
00domenica 22 gennaio 2012 12:51
Re: Questi ci riprovano!!!
4everMJJ, 22/01/2012 12.33:



La sensazione è quella che – Governo dei professori o governo del Cavaliere – il Paese rimanga saldamente in mano ad un manipolo di dilettanti allo sbaraglio, prezzolati dai soliti noti delle solite lobby e, soprattutto, totalmente ignoranti e disinteressati a proposito di Internet, futuro e innovazione.





Ovvio, Paese governato da vecchi! [SM=x47926]

Cmq sarebbe assurdo... speriamo che, come le altre volte in cui hanno pensato di tappare il web, non se ne faccia nulla anche stavolta. [SM=x47982]

(Miss Piggy)
00domenica 22 gennaio 2012 13:29
On. Fava....come dicevano i latini "nomen omen" [SM=g27829] .
Come diretta conseguenza mi verrebbe in mente anche l'ombrello di Cipputi, ma mi sa che ci siamo capiti [SM=g27828] .
MJ-inmyheart
00domenica 22 gennaio 2012 15:03
Che assurdità! Ma come si fa a essere così ciechi e sordi, speriamo che non vada in porto questa ridicola proposta di legge!
4everMJJ
00domenica 22 gennaio 2012 17:39
Re:
(Miss Piggy), 22/01/2012 13.29:

On. Fava....come dicevano i latini "nomen omen" [SM=g27829] .
Come diretta conseguenza mi verrebbe in mente anche l'ombrello di Cipputi, ma mi sa che ci siamo capiti [SM=g27828] .




Lo dicevano anche in un altro servizio sul Fatto [SM=x47979]
Comunque ficcare a tradimento una norma del genere in un emendamento è da delinquenti! Ma che lo dico affà [SM=g27825]

4everMJJ
00martedì 24 gennaio 2012 07:47
Pare che l'Italia dei Valori abbia presentato un emendamento per bloccare il provvedimento:


Fermare subito tentativo di censura della rete

“La norma della Comunitaria che rende possibile a qualsiasi utente chiedere la cancellazione dalla rete di contenuti ritenuti illeciti, senza alcun intervento della magistratura, ma semplicemente minacciando un fornitore di hosting di un’eventuale azione di responsabilità, rischia di dar luogo ad una vera e propria censura su Internet”. E’ quanto dice in una nota Antonio Borghesi, vicepresidente dell’Italia dei Valori alla Camera. “E’ per questo motivo che abbiamo presentato un emendamento soppressivo - aggiunge Borghesi -Questa norma andrebbe subdolamente a porre a carico dei fornitori di hosting un obbligo di sorveglianza in relazione ai contenuti pubblicati dagli utenti, trasformandoli in sceriffi della rete, ruolo che è bene non abbiano”. “Questa – conclude Borghesi – è una vera minaccia per il web e per la libertà d’informazione. Ci auguriamo davvero di poterla fermare subito”.

www.italiadeivalori.it/home/news/latest/11175-comunitaria-idv-fermare-subito-tentativo-di-censura-della-r...

Compix
00martedì 24 gennaio 2012 07:58
Re: Questi ci riprovano!!!
4everMJJ, 22/01/2012 12.33:


"Se questa legge fosse stata promulgata anni fa, un ragazzo come Justin Bieber sarebbe andato in una prigione federale per cinque anni".



Non tutto il male vien per nuocere [SM=g27828]


Keep the faith
00martedì 24 gennaio 2012 11:17
Re: Re: Questi ci riprovano!!!
Compix83, 24/01/2012 07.58:



Non tutto il male vien per nuocere [SM=g27828]





sei grande [SM=x47987] [SM=x47983]
4everMJJ
00mercoledì 25 gennaio 2012 07:42
Mi pareva strano che nessuno avesse commentato quella parte di notizia [SM=x47979] [SM=x47954]

MJ-inmyheart
00giovedì 2 febbraio 2012 08:09
- Salta dalla legge comunitaria la norma, battezzata "bavaglio al web", secondo la quale un qualunque soggetto interessato avrebbe potuto chiedere al provider la rimozione su internet di informazioni da lui considerate illecite o la disabilitazione dell'accesso. La norma, che era stata introdotta in commissione alla Camera su iniziativa della Lega, è stata bocciata dall'Aula con l'approvazione di sei identici emendamenti soppressivi.
Gli emendamenti, presentati da Pdl, Idv, Fli, Api, Pd e Udc, hanno cancellato l'intero articolo 18 del testo, e sono passati con 365 voti a favore, 57 contrari e 14 astensioni.

Di Pietro: grande vittoria
''Oggi è una grande vittoria per tutti noi. Siamo riusciti a bloccare l'ennesimo tentativo di mettere il bavaglio alla Rete, uno degli ultimi spazi di libera informazione. E' stata una battaglia per la democrazia che noi dell'Italia dei Valori abbiamo portato avanti e continueremo a sostenere fermamente.

Alla Lega e a Fava, che aveva presentato un emendamento alla legge comunitaria, volto a censurarci e a tutti coloro che, anche in passato, hanno provato a fare lo stesso ripetiamo: giù le mani dal web, la libera informazione non si tocca''. E' quanto scrive sulla sua pagina facebook il presidente dell'Italia dei valori, Antonio Di Pietro.

TGCOM
(Miss Piggy)
00giovedì 2 febbraio 2012 09:47
Mi pareva di averlo sentito al volo ieri sera come ultima notizia di un tg: allora avevo capito bene [SM=g27823] !!!
dangerous woman
00giovedì 2 febbraio 2012 10:15
Re:
MJ-inmyheart, 22/01/2012 15.03:

Che assurdità! Ma come si fa a essere così ciechi e sordi, speriamo che non vada in porto questa ridicola proposta di legge!




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