SOMEONE IN THE DARK: Qualcuno...nel buio! (Fan Fiction) (in corso). Rating: arancione

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lulina777
00giovedì 13 maggio 2010 23:01
CAPITOLO 1


Il cursore lampeggia incessantemente davanti ai miei occhi. Lo fisso come ipnotizzata dal suo ritmo intermittente. Ora c’è, ora non c’è, ora c’è, ora non c’è…..E’ così prevedibile, proprio come la mia vita! Alzarsi la mattina, vestire le bimbe, andare al lavoro, tornare a casa, preparare il pranzo……Sempre così, tutti i santi giorni… mi accendo e mi spengo a ritmo… come il cursore. I miei pensieri scorrono veloci davanti alla pagina bianca del portatile. Ci sono sempre i miei pensieri! Non mi abbandonano mai, non mi lasciano mai in pace neanche quando dovrei metterli da parte e concentrarmi su questa maledetta relazione che devo preparare durante queste vacanze natalizie. Ma che cavolo! Dovrei essere in vacanza e invece mi tocca sempre lavorare. Sono stufa, sono stanca e proprio non mi riesce questa sera di concentrarmi.
Domani è capodanno. Il mio primo capodanno da single… di nuovo! L’ultimo è stato nel 1999, esattamente dieci anni fa. Il salto nel nuovo secolo l’ho passato da sola, nella mia cameretta, con una bottiglia di vodka e con il cuore pieno di disprezzo per tutti coloro che si erano preparati un capodanno da favola e con la speranza che il “millenium bag” magari potesse risolvere alcuni dei miei tanti problemi. Macchè…. Non è successo proprio un bel niente! Magari ci fosse stata qualche catastrofe informatica……!
Ma che diavolo sto pensando…… mi sa che più vado avanti con l’età e più sto diventando cinica. Questo è proprio il segno che devo staccare. Prendo il telefono e faccio uno squillo a mia sorella che sta al piano di sopra. E’ il segnale che abbiamo concertato insieme per darmi il cambio. Almeno un’ora al giorno per andarmi a fare una corsetta potrò concedermela no! Mi infilo la tuta e le scarpe da tennis. Sistemo la fascia sulla fronte proprio mentre mia sorella apre la porta.
- Per le otto sono a casa. La minestra per le bimbe è pronta. Ci vediamo tra poco, stasera non posso proprio farne a meno. Scusa e grazie ancora ¬.
Lei sorride mentre mi chiudo la porta alle spalle. Accendo l’ipod e alle prime note di “Jam” comincio già a sentirmi meglio. Cammino, cammino mentre l’aria fredda mi sferza il viso risvegliandomi dall’ipnosi del cursore lampeggiante. Faccio il solito giro. Anche in questo sono prevedibile. Mi scombussola l’idea di cambiare itinerario. Mi chiedo dove mi porterà tutto ciò. Se non ho il coraggio neanche di cambiare il percorso della mia camminata serale come posso pretendere che succeda qualcosa di straordinario nella mia vita! Ma è meglio così. Prendiamocela pure con la routine giornaliera piuttosto che affibbiarci delle colpe. Fa meno male!
Rallento il passo. Sono arrivata finalmente e di nuovo ,per fortuna, alla mia “isola”. Niente di che per gli altri, un semplice prato ai margini del paese dove ho l’abitudine di fermarmi tutte le volte, per qualche minuto a fantasticare un po’ mentre ascolto le canzoni del “mio amore”. L’unico che posso permettermi in questo momento, oltre e naturalmente a quello delle mie bimbe.
La luce è scarsa e per questo mi piace questo posto. C’è solo un lampione lì, proprio lì dove mi siedo ogni sera. Mi blocco all’improvviso. Cavolo…noooo! Il mio albero è occupato. C’è una persona seduta là sotto….. al mio solito posto. Mi arrabbio per l’imprevisto ma poi mi dico “Ma come….! Ti lamenti sempre perché tutto nella tua vita è imprevedibile e adesso……?” Che faccio? Tiro avanti e torno a casa. “NO! ….. Non mi va!” Sento qualcosa dentro di me. Qualcosa che mi spinge a…… a fare cosa? Non è da me andare a parlare agli sconosciuti…. Soprattutto per dirgli che si sono presi il mio albero. “Che faccio?”mi chiede il mio cervello ma le mie gambe sono già a pochi passi dall’albero. “Oddio dove sto andando? Che sto facendo? “ …ma è troppo tardi…!
“Questo è il mio albero!” le parole mi escono di bocca senza che io ne abbia il più minimo controllo. Il capo della persona seduta sotto al mio albero si alza nella penombra. Mi scruta incerto…..
“Sorry….ehm…scusi?”
Mi sento un’idiota di fronte a quella vocetta spaesata. “ No, mi scusi lei ma è che….. questo…..questo è il mio albero” . Ma che cavolo di risposta gli ho dato!!!! Mi vergogno e vorrei scappare ma i miei piedi stanno piazzati lì e non si muovono neanche fossero incollati al terreno. “Vattene, lascia perdere” mi dice il cervello ma loro non si schiodano da là. Non riesco a vedere il suo volto perché si nasconde nel buio ma vedo che si muove a destra e a sinistra e verso l’alto…..come cercasse una sorta di cartello che confermi che QUELLO E’ IL MIO ALBERO. Mi avvicino con cautela.
C’è qualcosa nel mio stomaco che si smuove ma non so dire il perché….. Sarà la fame visto che non ho ancora cenato? Mi siedo a qualche metro di distanza. Lui cerca di rialzarsi impacciatamente, con imbarazzo ma…..il mio braccio si blocca nell’aria per fermarlo. Il mio braccio!!! Non io ma…. il mio braccio. Che cavolo, stasera il mio corpo va per conto suo. Non capisco ciò che fa e CHI lo sta manovrando! Non certo io che vorrei essere di già a casa tra le mia mura sicure….con le mie bimbe.
Lui si blocca istantaneamente, senza alcuna esitazione, come se fosse riuscito quasi a prevedere il mio movimento, come se fosse il suo più che il mio. Il cuore comincia a battermi all’impazzata e non so il perché. Probabilmente perché mi sono ficcata in questo casino e ora non so come sbrogliarmela. Non so che dire…. Sto pensando a formulare una frase quando la voce mi esce dalla bocca senza che io sappia cosa voglia dire.
“NO…. non andartene. Non voglio che tu te ne vada……Scusami, scusami tanto….non volevo spaventarti, non volevo essere scortese…. Scusami ancora” .
L’uomo che sta sospeso nel vuoto accanto a me torna a sedersi e a tornare immobile ma io percepisco il suo disagio. Forse anche lui ora vorrebbe scappare. Forse tutti e due ora vorremmo scappare ma….. non lo facciamo e restiamo a fissarci nella penombra del lampione. Le nostre “non parole” fluttuano nell’aria fredda di dicembre. Ma che si dicono? Le mie orecchie non le sentono ma il mio cuore percepisce ogni battito scomposto del suo cuore. Mi inumidisco le labbra e provo a dire
“Ciao”.
Lui si i
numidisce le labbra e prova a dire
“Ciao”.
La mia bocca accenna un sorriso e prova a dire
“Mi dispiace”.
La sua bocca accenna un sorriso e prova a dire
“Anche io”.
“Anche a me. Si dice… anche a me.”
“Anche a me”
ripete lui allargando di un poco il suo sorriso. Non faccio domande. Vorrei farle ma… non le faccio. Non so perché.
“Sono stata veramente scortese. Ti prego di perdonarmi. Non è da me comportarmi così. Scusami, scusami tanto ancora.” Non vedo i suoi occhi ma so che mi stanno fissando: lo sento!. “Certo, non faccio fare una bella figura al mio Paese e me ne dispiaccio…..perchè…. tu non sei italiano vero?” Il suo capo si muove velocemente a sinistra e a destra e poi si blocca con un movimento pulito al centro. Il mio stomaco sussulta ancora. Colpa della cena ancora non consumata? Comincio a sospettare di no.
“ My name is Rachele…..Rachel” dico impacciata. Lui continua a rimanere immobile. Scuoto la testa e comincio a sorridere scoraggiata. “Ma chi voglio portare in giro!Scusami ma io non conosco tanto bene l’inglese…..Sai a scuola ho studiato il francese…stupida lingua… Ho frequentato qualche corso d’inglese ma a dirtela tutta non me la cavo molto bene, anche perché è stato un po’ di tempo fa…prima che diventassi mamma….!” “Hai dei bambini?” domanda accennando ad un sorriso ed interrompendo, per fortuna, il mio discorso che, sinceramente, non avrei saputo come portare avanti senza sentirmi un po’ “scema”.
“ Si,….due…. due bambine…..una di otto anni e una di quattro……Quindi capisci la mia lingua!”
“ Si, ho studiato molto l’italiano anche se non parlo bene bene”.Tiro un sospiro di sollievo.
“Da quanto tempo studi l’italiano?”
“Poco, qualche mese ma….in modo…come si dice …forte”
“OK….ok…..ne sono felice e spero che tu riesca a capire ciò che sto per dirti.”
Le parole mi cominciano ad uscire a fiume dalla bocca “Vedi, io non ce l’avevo con te perché mi avevi preso il mio albero ma è che per me questo albero per me è così importante! Mi ci fermo ogni sera e ci passo dei bei momenti ascoltando la mia musica preferita e lascio andare i miei pensieri e le mie fantasie. Sono gli unici momenti che riesco veramente a dedicare a me stessa in tutta la giornata e per me sono….. sono luce ed energia, sono come raggi di sole che mi permettono di affrontare i problemi di tutti i giorni. Senza questi momenti non so come farei ad andare avanti.” Tra la penombra riesco a scorgere di nuovo il bianco del suo sorriso.
“Ti senti sola?”
“ Si, molto”
“ E…cosa pensi per sentirti meno sola?”
“Penso a te….!”
Tutto si ferma, anche il vento che poco prima sferzava dolcemente il mio viso. Tutto è immobile: i nostri sorrisi, i nostri corpi, i rami degli alberi, il battito dei nostri cuori……tutto tranne i nostri pensieri. Riesco a percepirli tutti ora, i miei e i suoi. Che sta succedendo? Che sta succedendo?
Stranamente… dopo una lunga pausa è lui a rompere il silenzio che ci separa e che ci unisce nello stesso momento.
“….a me??”
“Si…cioè penso a lui”
“ Lui???? Lui chi?”

Schegge impazzite di luci cominciano ad esplodere nella mia mente cercando di trovare uno spazio nelle ombre che si celano nella mia mente. Il mio cuore ricomincia a battere forte senza che i miei pensieri abbiano ancora capito il perché. No, non può essere…..NON PUO’ ESSERE!!!! Eppure io l’ho sempre saputo, l’ho sempre sperato ma no….non può essere. La lotta tra luci ed ombre continua ed è come se stessi guardando un film al contrario…. Si dice che ciò succeda prima di morire ma no…..io non sto ripercorrendo la mia vita . Queste sensazioni, queste emozioni che provo non sono solo le mie…No, non può essere. Cerco di capire ma la mia “ragione” non mi dà ragione. Era solo un sogno quello…..è solo un sogno…eppure sento il freddo della sera insinuarsi nelle mie ossa…..
Sorrido mentre guardo il suo viso perplesso e confuso. Non so come “dirglielo…”..ma ancora una volta le parole vengono in mio soccorso senza che io le controlli.
“Penso a lui, cioè a te………………………………………………………...Michael!”
Lui rimane immobile, non riesco ancora a vedere bene il suo sguardo ma sento dentro di me il suo cuore battere forte. Un lungo silenzio passa tra noi. Io non riesco proprio a dirgli nient’altro. “Forse ho fatto una gaffe”. Solo il rumore delle foglie trascinate dal vento tra noi in interminabile dialogo fatto di emozioni e senza parole.
“ Come hai fatto a capire?” Il suo sorriso si è spento… Ora vedo solo rassegnazione nel suo viso.
Non dico niente…. Prendo solo le cuffie che pendono dalle mie spalle e gliele porgo. Lui le avvicina timoroso alle orecchie e…..ascolta…ascolta le note di “Somheone in the dark”. Ora sorride e …scuote la testa . Ora riconosco la sua risata argentina. Ora so che non mi sono sbagliata. Comincio a sorridere anche io e il mio sorriso contagia il suo che si trasforma in una risata liberatoria e tutti e due continuiamo a ridere come due matti che vogliono ridere senza preoccuparsi troppo del motivo per cui ridono e di quello che possono pensare gli altri per la loro risata.
E’ ancora lui a prendere la parola
“Come hai fatto a riconoscere? È’ buio , non hai visto mio viso. Non hai sentito mia voce. Come hai fatto a riconoscer….mi? “
Lo guardo fisso negli occhi. Ora riesco a scorgere la sua luce nonostante il buio e ancora una volta la mia voce prende posizione sul mio pensiero
“ Non ti ho riconosciuto Michael….. ti ho sentito!”
Lui fa la sua solita “smorfietta” inclinando il viso verso sinistra e accennando un sorriso con la bocca e con gli occhi e dimostra chiaramente di sentirsi compiaciuto e imbarazzato al tempo stesso. Continuiamo a ridere e a guardarci imbarazzati e anche un po’ “liberati” come se lo avessimo sempre fatto insieme.
Si blocca di colpo e nasconde il viso tra le mani. Scuote la testa e sento che ora non sta più sorridendo. Mi sento in colpa, so che sono IO il motivo del suo disagio.!!
Stavolta sono io la prima a prendere la parola mentre la mia mano destra si alza verso di lui senza però avere il coraggio di avvicinarsi troppo.
“Oh, Michael…. Non ti preoccupare….ti prego non voglio che tu stia male per colpa mia… te lo giuro… su ciò che ho di più caro che nessuno saprà che ti ho incontrato. So che per il mondo intero sei scomparso . Non so il perché di tutto questo ma lo rispetto e forse anche lo capisco. Ti dico solo che io lo sapevo….nel senso che sentivo che c’eri ancora! Lo sentivo, lo sapevo, lo sentivo e…..non chiedermi il perché.”
Mi sento imbarazzata anch’io e non so cosa fare per poter rivedere il suo sorriso. Dio mio che ho fatto! Non sopporto di farlo star male…..se potessi ritornare indietro di qualche secondo …..ma non si può. “La tua energia era per me talmente forte che sapevo che se ne fosse andata lo avrei percepito in maniera diversa e invece lo sentivo che stava ancora nel nostro mondo.” Cavolo…come faccio a spiegarglielo!
Il suo corpo si sta ora spostando e si avvicina di pochi centimetri al mio. Ora vedo il suo volto. IL SUO VOLTO!. E’ proprio Lui… il mio Michael. Il mio cuore batte all’impazzata. Ci guardiamo . Lui mi porge timidamente la sua mano. Io la prendo altrettanto timidamente (Dio mio non è possibile!!!!!) Stavolta è anche il mio cervello a parlare
“Grazie Michael di non averci abbandonato”.
Mi stringe la mano, sempre a debita distanza e mi chiede
“ Davvero non mi tradirai? Davvero non racconterai a nessuno di avermi incontrato?”
“ Te lo giuro Michael, non lo dirò mai a nessuno.”
“Davvero?”
“Certo…te lo giuro.”
Il suo sguardo si abbassa ancora timidamente ma il suo sorriso non si è spento.
Vuoi un mio autografo?”
“No, Michael non lo voglio….. Non saprei che farmene.”

Ora mi sta fissando in modo strano e corruga gli occhi. Mi sento di averlo ferito ancora anche se solo nell’orgoglio e cerco di recuperare.
“ Oh, non offenderti per questo….. è che io non sono una tua fans di quelle che farebbero chissà cosa per avere anche…. le tue mutande…… “ Ma che diavolo sto dicendo! “Non sono una ragazzina innamorata del suo idolo e certe cose non mi interessano proprio.”
Lui continua a guardarmi in modo strano e io non capisco se si sente offeso o se non ha capito quello che sto cercando di dirgli.
Che ci farei con il tuo autografo????? Non sono una collezionista … e neanche una feticista. Tanto meno, visto che ti ho giurato di non raccontare mai a nessuno di averti incontrato…..potrei rivendermelo….E poi, se anche non te lo avessi giurato, non lo farei mai. Ho troppo rispetto per te, per quello che sei…per me e per tutti… Non lo farei mai…credimi! Non sono proprio il tipo!”
No… forse non ha capito ancora! Forse ho avuto poco tatto. Forse non è abituato a sentirsi rifiutare un autografo ma….io non volevo offenderlo……Oddio che devo dire per riavere il suo sorriso?
“Non so perché ma…..sento che devo crederti!...ne ho bisogno!!!!!” Una lacrima solca la sua guancia destra e mi fa una tenerezza insopportabile. Vorrei tanto abbracciarlo, accarezzare i suoi capelli, fargli sentire che sono dalla sua parte, prendere la sua mano, ma non ci riesco. C’è un muro tra di noi….uno di quelli veramente “tosti” e non faccio niente di quello che vorrei.
Il suo viso torna a nascondersi per qualche attimo fugace tra le sue mani, forse per asciugare quelle discrete lacrime che sono apparse.
“Michael, non ho l’arroganza di capire quello che hai nel cuore in questo momento ma…ti prego di credere in quello che ti ho detto. Non considerarmi una minaccia o un brutto imprevisto che ti è capitato e che ti potrebbe far del male. E’ l’ultima delle cose che voglio….quella di farti del male…Capisci ciò che ti sto dicendo?”
Le sue mani si discostano dal suo viso che ora mi guarda quasi pietoso.
“ Sappi che io non ti chiederò niente che tu non voglia dirmi. Non ti chiederò spiegazioni, non ti chiederò di cantare né di ballare….nè di parlare…se non vuoi!...Anzi, guarda, ora mi sto zitta zitta …mi rimetto l’ipod e me ne vado via…basta che non stai più male per colpa mia!” Mi alzo e salutandolo discretamente con la mano gli sorrido e riprendo il mio cammino con il cuore in subbuglio. Faccio solo pochi passi quando…
“ Aspetta…non …andare!” mi blocco senza neanche girarmi. Ho così paura di fare qualcosa di sbagliato!
Un frusciare garbato mi fa capire che si sta alzando e si sta avvicinando a me ma non ho ancora il coraggio di voltarmi.
(angel66)
00venerdì 14 maggio 2010 00:19
brava bel capitolo continua
Anto (girl on the line)
00venerdì 14 maggio 2010 00:48
Ooooh ma che bello una nuova fan fiction!!!!
Lulina,il tuo inizio mi è piaciuto davvero tanto,mi piace il tuo modo di scrivere!
Mi hai molto emozionata,non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo!
lulina777
00venerdì 14 maggio 2010 19:05
ok vi accontento con un 2 e breve capitolo

CAPITOLO 2
(Da questo momento le parole di Michael saranno scritte in italiano corretto perché non ho la pretesa di sapere come un americano “potrebbe parlare l’italiano” nonostante lo abbia studiato.)

-Non andare via… forse ,magari potresti essere tu il mio “Somheone in the dark!
Mi volto con il sorriso più dolce che il mondo abbia mai visto e ora anche a me scendono delle copiose ma silenziose lacrime. Lui mi guarda intenerito e si morde il labbro. “Dio mio quanto mi piace quando fa così!”
-Vogliamo fare quattro passi insieme?- Gli dico senza sapere neanche io cosa volevo dire ma…tutte queste emozioni insieme non riesco a sorreggerle proprio e dovevo proprio interrompere questo contatto magico perché….già, perché…PERCHE’???? Forse perché per tutti è così difficile leggersi e far leggere agli altri quello che si ha nel cuore…! E’ un problema comune in questa fase del mondo, a prescindere dall’età. Forse perché, nessuno di noi adulti riesce più a ricordare la spontaneità di quando eravamo bambini… nemmeno l’eterno PETER PAN per eccellenza!”
-Ohhh! - Mi risponde apparentemente più tranquillo. -Dove andiamo?-
-Sapevi che hai la fortuna di essere capitato in uno dei più bei borghi…piccoli paesi… medievali del centro Italia?
-Un po’ sì. Nel senso che ho scelto di rifugiarmi qui proprio per questo ma, sinceramente non conosco il tuo paese…”borgo medievale”…si dice così?
Sorrido finalmente un po’ rilassata. -Sì, …borgo medievale! Sì! Ok!
Finalmente sorride di nuovo anche lui. Così cominciamo una bella passeggiata tra le mura esterne del mio bellissimo borgo nella quale cerco di raccontargli tutto ciò che mi ricordo sulla storia medievale e locale.
-Forse non capisci tutto ciò che ti dico e magari ti annoio un po’ ma siccome so che sei un appassionato di storia dell’arte…..
Non mi fa neanche finire la frase :
- Oh, sei molto brava a farmi capire tutto ed è molto bello ciò che mi dici….Non mi annoio per niente, anzi, era da tempo che non stavo così bene!
-Ok…non sai quanto mi rende felice quello che mi hai detto! Se non capisci qualcosa però dimmelo, non farmi parlare a vanvera….a sproposito….aspetta…. insomma… da sola senza che mi capisci come una scema!!! -Si mette a ridere…di gusto, di quella risata che conoscono solo quelli che lo amano e che mi fa capire che SI STA DIVERTENDO VERAMENTE!”
Ogni tanto, una parte di me che fino a qualche ora fa era quella che governava la mia vita mi dice “ma ti rendi conto che stai facendo una passeggiata turistica con Michael Jackson?” Ma io non è che la senta molto, per fortuna… dopo tanto tempo che non sentivo altro che questa!!!! Più che altro c’è un’altra parte di me che era da tempo che non sentivo più che mi dice…..no, non mi dice niente ma mi fa sentire tanto bene! E’ questa solo che voglio ascoltare, per lo meno adesso, per lo meno ora…domani si vedrà ma ORA ci sono solo io e il mio cuore, io e il mio sogno…IO e LUI!!!!
Parliamo, parliamo e parliamo…di tutto e di più…di tutto tranne che di noi ma va bene così! Mi sento bene, finalmente bene, dopo tanto tempo.
Improvvisamente un abbaiare inaspettato disturba la nostra magia. Lui, istintivamente mi spinge verso il lato opposto della strada…spaventato. “ Ho sentito , per la prima volta la sua mano che toccava il mio corpo! Non so descrivere l’emozione …qualche attimo, solo qualche secondo per viverla pienamente…prima che l”altra me” mi suggerisce che Michael ha paura dei cani.
-Ok…ok….E’ tutto ok. Sorry, avrei dovuto avvertirti prima ma mi sono dimenticata! -Eppure io quel percorso lo conosco a menadito e lo so che quando arrivo qui quei due maledetti e bruttissimi cani inferociti cominciano ad abbaiare… ma me ne sono dimenticata!!!
-C’è un recinto… sta tranquillo c’è un recinto-. E’ buio e non riesco a guardarlo in viso ma a giudicare da come ansima immagino sia terrorizzato. Vorrei tanto abbracciarlo e rassicurarlo ma non riesco a fare in tempo a connettere il cervello con il cuore che lui si è già allontanato da me.
-Tranquillo, sta tranquillo…C’è un recinto, non possono raggiungerci! -Lui si china con le mani sulle ginocchia e si mette a piangere…almeno così mi sembra! Poi alza il suo viso “luminoso” verso di me, rimanendo in quella posizione e allora capisco che…non sta piangendo ma…sta ridendo. Sta ridendo di quelle risate tipiche che non si sa mai che ti passa per la testa! Ride, ride a più non posso e non riesce a fermarsi.
- Sorry…..sorry…..- e continua a ridere…. Io rido insieme a lui. Come è bello ridere insieme a qualcuno senza sapere bene il perché! -Scusa ma io… sono terrorizzato dai cani …soprattutto da quelli che abbaiano in modo stonato come questi! -E continua a ridere. Continuo a ridere anche io. Ora sono un po’ più tranquilla e mi godo meglio la risata perché so che lui non sta male. Lo invito ad allontanarci da lì per non sentire più quella brutta stonatura. Lui mi segue senza fare opposizione e continuando a ridere. “Che bel momento! “ dice il mio cuore e…anche il mio cervello.
I nostri passi continuano a camminare insieme…come se l’avessero sempre fatto. E passo dopo passo, arriviamo al luogo che a me è più caro. Niente di che… un semplice e immenso “lavatoio” sul fiume del mio piccolo borgo.
-Sai Michael, questo è un luogo magico per me!
-Davvero? Cos’è?-
-E’ uno dei luoghi preferiti della mia infanzia-
- Oh,…perché?-
-Perché quando io ero piccola e tu già cantavi e ballavi con i tuoi fratelli…io venivo qui, con la mia mamma a lavare i panni.- Mi guarda corrucciando le sue sopracciglia. Non capisce.
-Quando io ero piccola, solo poche persone avevano la lavatrice in casa. Tutti gli altri venivano a lavare i vestiti e le lenzuola qui…con un pezzo di sapone e tanta forza di braccia. Io accompagnavo la mia mamma e la invidiavo perché volevo farlo anche io ma ero troppo piccola. Allora lei mi dava un pezzettino di sapone e qualche piccolo straccetto. Ci posizionavamo nel punto in cui l’acqua era più bassa e quindi non c’erano pericoli e mi faceva lavare. Quanto mi piaceva! E dovevo stare bene attenta a non far cadere nell’acqua niente perché a quei tempi tutto era prezioso… anche un piccolo straccetto per spolverare. Che divertimento era per me, insaponare, sciacquare e rinsaponare e risciacquare…e poi strizzare…senza far cadere niente nel fiume! E pensare che ora mi pesa anche di mettere i vestiti nella lavatrice! Che bei tempi
Lui mi guarda e mi sorride… un po’ imbarazzato. Sento che vuole dirmi qualcosa ma… so che non devo forzare la mano e volgo lo sguardo verso l’acqua e infilando la mano dentro comincio a muoverla come in una danza. Dopo qualche secondo, interminabile per me, sento che la mia mano non è più sola. C’è un’altra mano che sta danzando nell’acqua con la mia. Si muovono autonomamente, si studiano, si cercano e poi… si sfiorano. Non so bene se è la mia che ha cercato la sua o viceversa ma la mia emozione è grandissima. Ora danzano insieme …nell’acqua sulle note di non so quale musica. Si toccano solo per pochi attimi ma…durante quegli attimi “sono insieme” in un passo a due pieno di magia e di sensualità. Vorrei che questo momento non finisse mai ma i fari di una macchina ci fanno ritrarre dalla nostra danza.
-E’ bello quello che mi hai raccontato? Tu avevi un buon rapporto con i tuoi genitori?
-Sì, abbastanza. Adoravo mio padre che mi voleva un bene dell’anima ma…era di poche parole e quando avevo bisogno di aiuto…Non so… era come se si sentisse imbarazzato. Forse per il fatto che ero una femmina e allora relegava tutto a mia madre. Una gran donna ma come ogni donna che vive al fianco di un uomo sensibile e debole, spesso era troppo … fredda
-Fredda???
-Sì, nel senso che so che mi voleva bene anche lei ma non riusciva proprio a dimostrarmelo … fisicamente! Mi accontentava in tutto ciò che volevo ma… non riusciva mai a darmi un abbraccio, un bacio. Figurati che ricordo ancora….- Mi interrompo, non riesco ad andare più avanti e le lacrime fanno fatica a restare nei miei grandi occhioni scuri.
-Cosa? Cosa ricordi?- Mi chiede accarenzandomi dolcemente i capelli con la sua mano.
-Ricordo che, per farmi mangiare…incominciava a raccontarmi delle fiabe… ma poi… quando avevo finito…interrompeva il racconto e… mi diceva che aveva da fare le faccende. Ed io….ed io…
-E tu cosa? Cosa facevi? Come ti sentivi?-
-Io… mi sentivo abbandonata, …e… così sola! La odiavo. Mi sentivo tradita perché quel momento magico del racconto era servito solo per farmi mangiare e non…per stare con me… non giocare con me. La odiavo e desideravo avere un’altra mamma. Una di quelle mamme patinate delle pubblicità che ridevano sempre e giocavano con i loro bimbi, che andavano a spasso con loro che…- Non riesco più a trattenere le lacrime scendono copiose dai miei occhioni neri…senza nessun suono.
A questo punto accade qualcosa che non mi aspettavo proprio. Le sue grandi braccia mi avvolgono con una tenerezza infinita e iniziano a cullarmi mentre le mie lacrime…iniziano ad avere una voce che era da tempo che non sentivo…forse dal giorno che mia madre è morta, più di un anno fa.
-Oh, Michael...Michael…scusami non volevo, non è giusto…So che hai vissuto un’infanzia ben peggiore della mia e ora sei tu che stai qui a consolare me.” Il suo abbraccio si allenta un po’ ma non mi abbandona. Mi prende il mento lo solleva verso di lui e sorridendomi, ma di un sorriso fatto di dolore, mi dice “ Oh, baby, non sentirti in colpa per questo. Purtroppo, l’infanzia di tutti noi è segnata da qualche evento, ricordo o situazione che ci spinge a piangere ancora da adulti. Non importa mica la gravità della cosa…qualsiasi bambino la vive sulla propria pelle come se fosse la cosa più brutta del mondo
Ora lo guardo negli occhi “velati” di lacrime :- Michael,…ma che dici? Quanti bambini al mondo ci sono ben più infelici di me… e di te…Non è giusto…non è giusto!- E risprofondo nel suo caldo abbraccio.
-E’ vero piccola…non è giusto, non è giusto!!!- Ora lo sento piangere e singhiozzare insieme a me in un abbraccio che non ha nulla di sensuale ma che racchiude in sé tutto il dolore del mondo.
Anto (girl on the line)
00venerdì 14 maggio 2010 20:02
Mamma mia lulina quant'è bello anche questo capitolo,grazie per averlo postato così velocemente!!
Sai,magari potesse essere realmente così...Se Michael fosse ancora vivo sarei la persona più felice del mondo..Ma so che è solo un sogno...
Grazie,attendo il seguito!!
Bacioni,Anto [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]
lulina777
00venerdì 14 maggio 2010 20:41
Hai ragione Anto sarebbe bellissimo! Ma con la fantasia, almeno con quella, per fortuna, possiamo desiderare ciò che più vogliamo...anche questo. E' per questo motivo che ho scelto di scrivere una fanfiction sul presente e futuro di Michael e non solo sul suo passato. Io quello che scrivo lo sogno e non c'è niente di più bello perchè nessuno...NESSUNO al mondo può venirti a dire che non è vero, che non è possibile....neanche gli amministratori dei forum se lo posti nel posto giusto. GIUSTO?

LASCIATECI SOGNARE.....E' L'UNICA COSA CHE CI E' RIMASTA DA FARE IN QUESTO MONDO COSI' SCHIFOSO E MESCHINO IN CUI VIVIAMO!
MI PIACE PENSARE CHE ANCHE MICHAEL, QUANDO ERA IN VITA SOGNAVA AD OCCHI APERTI DELLE STORIE COSI'. ANZI LO SPERO PROPRIO PER LUI CHE LO ABBIA FATTO.

Se ora fossi un pò più esperta doveri inserire delle foto di Michael ma sono un'imbranata e quindi lo lascio fare ai più esperti
Anto (girl on the line)
00venerdì 14 maggio 2010 20:47
Re:
lulina777, 14/05/2010 20.41:

Hai ragione

LASCIATECI SOGNARE.....E' L'UNICA COSA CHE CI E' RIMASTA DA FARE IN QUESTO MONDO COSI' SCHIFOSO E MESCHINO IN CUI VIVIAMO!
MI PIACE PENSARE CHE ANCHE MICHAEL, QUANDO ERA IN VITA SOGNAVA AD OCCHI APERTI DELLE STORIE COSI'. ANZI LO SPERO PROPRIO PER LUI CHE LO ABBIA FATTO.


Se ora fossi un pò più esperta doveri inserire delle foto di Michael ma sono un'imbranata e quindi lo lascio fare ai più esperti




Sante parole...
Bacione [SM=g27838] [SM=g27838]
DangerousLucy
00venerdì 14 maggio 2010 20:53
Complimenti gran bella storia!! grazie per farci sognare ancora Mike tra noi!!!

continua presto

Baci

LU
lulina777
00venerdì 14 maggio 2010 21:29
Tiè!!!! Vi sforno anche il 3° capitolo. L'ho scritto di fretta e di getto ma , spesso è la cosa migliore da fare. Intanto le mie fantasie vanno avanti e non perdetevi.....il CAPODANNO ! Ci saranno forti emozioni! Spero vi piaccia ancora quello che scrivo!

CAPITOLO 3
Il suono dell’acqua che scivola a braccetto con il vento accompagna il cullare dei nostri corpi. Sono io la prima ad allentare di un poco quell’abbraccio catartico. Voglio guardarlo negli occhi, sento il bisogno di farlo per sapere se sto solo sognando. Ora lui non cerca più di sfuggirmi. Ora ci stiamo guardando languidamente ed è come se ci conoscessimo da sempre.
-Dimmelo, dimmelo che sei solo un sogno!- mi dice all’improvviso strappandomi di nuovo un sorriso.
-No Michael, non sono un sogno. Io sono qui e anche tu ci sei… ed è realtà questa!
Si schiarisce la voce…mentre si gira a guardare l’acqua
-Non sono abituato a questo…Mi trovo qui, abbracciato con te, una donna che ho conosciuto solo da poche ore…Non può, non può essere la realtà!
Mi metto a ridere: - Lo dici a me che sto qui, nel luogo a me più caro della mia infanzia ? Abbracciata a te che sei il mio idolo…che pensavo perduto per sempre… Lo dici a me che non può essere la realtà????-
Ci guardiamo per qualche secondo ancora intensamente e poi… e poi scoppiamo a ridere e a ridere di nuovo come matti. Ringrazio il cielo di essere ancora capace di comportarmi un po’ da scema….. Il nostro abbraccio si scioglie ma le risate ci tengono ancora uniti.
-Sai una cosa? – Mi dice all’improvviso tornato di nuovo serio.
- Cosa?
- No, niente, lascia perdere- Ecco riapparire il suo sorrisetto imbarazzato.
Non so cosa mi spinge a prendermi questa “licenza” ma con la mano lo riporto gentilmente a guardarmi. Il freddo intorno a noi si sta facendo sempre più intenso ma io….proprio non lo sento. So…so che c’è ma non lo sento perché dentro di me c’è un grande fuoco che arde e si alimenta con i suoi timidi sorrisi, con i suoi sguardi “sguscianti” , con le sue parole “non dette”!
-Cosa Michael…. Cosa volevi dirmi?
-No, …veramente…. Non era niente di importante!
-No, non ti credo… ora non sei sincero . So che non è vero che non fosse niente di importante!
-Come fai a saperlo? - Ora mi guarda di nuovo in segno di sfida.
-Perché lo sento!
- Non so, non capisco è che… ripenso a quella frase che mi hai detto prima…sotto l’albero. Ehmm… quando l’hai pronunciata ho sentito come…
- “Butterflies”… farfalle nello stomaco…giusto?
Torna a guardare l’acqua…….
- Si!
Ma la mia mano non perdona. Di attimo in attimo si fa sempre più spavalda. E’ come se sapesse come comportarsi meglio ancora di me. Sono stranamente io a sentirmene più sorpresa….più ancora di lui. E è grazie a lei che ora i suoi occhi mi guardano di nuovo.
-Michael, Michael, dolcissimo Michael…Come faccio a farti credere che non devi avere paura di me!
Silenzio
-E’ questo il problema. Non devi fare niente per convincermi… lo so. Ed è questa consapevolezza che mi spiazza. Tante volte … tante tante volte credimi, mi sono fidato delle persone e alla fine…mi hanno deluso ma in fondo io lo sapevo già dall’inizio ma AVEVO BISOGNO di crederci. Ora è diverso. Non ho più questo bisogno ma incredibilmente…sento che posso crederti! Eppure non ti conosco per niente e… sono lontano mille miglia dal mio mondo…dal mio paese…dalla vita che ho sempre vissuto e quindi…non capisco cosa mi sta succedendo!
Torna a guardare l’acqua come se fosse per lui un rifugio, un “succedaneo” della maschera che è sempre stato costretto a portare nella sua vita.
Sospiro .
-Facciamo una cosa! Io ora ti dico quello che mi passa per la mente e poi me ne vado… e tu sarai libero di tornare al tuo mondo e alle tue insicurezze che poi, credimi, non devi arrogarti il diritto di provare solo tu. Io ci convivo ogni giorno, da anni…tanti quanti la mia coscienza mi permette di ricordare. Non voglio fare la saccente nè tantomeno la psicologa da strapazzo ma non ti viene in mente che forse è proprio questo che fa la differenza? Per la prima volta, in vita tua, ti ritrovi fuori dal tuo mondo… lontano dalle persone che per tanto tempo hai pagato perché si occupassero di te e tu sai bene quanto spesso, non lo abbiano fatto nel modo giusto. Ora sei solo. Tu e solo tu. Senza palcoscenico, senza menagers e senza fans. Bhè….mio caro e amatissimo Michael….”Benvenuto nella vita normale!” Se hai fatto questa scelta un motivo ci sarà e ripeto, io non lo voglio sapere ma tu… lo sai bene quindi… se vuoi vivere la vita normale che è toccata alla maggior parte degli essere viventi… allora datti una scrollata e fallo!
Le vene del mio collo stanno per scoppiare per la vemenza con cui ho pronunciato queste parole… Cosa mi ha spinto a farlo? Rabbia?...Forse…o forse amore. Amore di quello con la A maiuscola, di quello che ti dà la forza anche di essere un po’ cattiva con le persone che ami… proprio perché le AMI! Quell’ “amore” che spesso, mi porta a rimproverare e ad essere severa con le mie bimbe e a metterle in castigo, se serve perché…SERVE! Hai voglia se serve! I bambini hanno bisogno di regole. Nonostante i loro comportamenti provocatori hanno bisogno che gli adulti gli diano delle regole! Inconsciamente te le chiedono ogni giorno e Michael è forse ancora un po’ troppo bambino ma forse ORA ha una possibilità di crescere. Ora che si trova in questa posizione di quella che io chiamo“solitudine positiva”.
E’ questo quello che la mia mente, di nuovo padrona, sta elaborando in questo momento…proprio mentre, con uno sforzo di volontà che non ha mai conosciuto, gli ho girato le spalle e mi sto allontanando da lui. Dio mio, quanto può essere doloroso essere “cattivi” con le persone che più ami. Io lo so. Nella mia vita l’ho sperimentato spesso. E’ questo il prezzo da pagare per “essere il più FORTE!”
Il mio corpo mi sta portando lontano da lui. La persona a cui vorrei essere più vicina in questo momento! I passi si fanno sempre più lunghi e io non riesco a controllarli…vorrei che non fosse così. Non vorrei andare così lontano come sto andando effettivamente ma è di nuovo la mia mente che ha la ragione. Il mio cuore vorrebbe far fermare i miei piedi perché prova un dolore indescrivibile. Una fitta lancinante che mi blocca il respiro ma non posso fermarmi… a meno che…
-Aspetta… non andartene!..............
manu 62
00venerdì 14 maggio 2010 22:05
bella!un altra storia su cui sognare e voler bene ancora di piu' a Michael!complimenti!
marty.jackson
00venerdì 14 maggio 2010 22:15
che bella quaesta ff!! brava mi piace molto il tuo modo di scrivere!!!quando posti il continuo?? xD
lulina777
00venerdì 14 maggio 2010 22:28
Ci sto lavorando in questo momento. spero di potervelo postare domani o dopodomani. ma forse anche stasera...chissà! Io vado di getto!
lulina777
00venerdì 14 maggio 2010 23:04
Via al 4 capitolo (BREVE MA INTENSO)con tanto di canzone (solo testo naturalmente ma con tanto di traduzione!)

CAPITOLO 4

“Aspetta…non andartene!.....” E’ questo che hanno sentito le mie orecchie?
-Non andare via!
Mi blocco e il mio cuore smette di battere…per pochi secondi…quelli necessari a sentire la sua splendida e disperata voce che canta…per me!....

All alone wishing on stars
Waiting for you to find me
One sweet night I knew I would see
A stranger who'd be my friend
When someone in the dark reaches out to you
And touches off a spark that comes shining through
It tells you never be afraid
Then somewhere in your heart you can feel the glow
A light to keep you warm when the night winds blow
Like it was written in the stars I knew
My friend, my someone in the dark was you


(Traduzione)
Tutto solo esprimo un desiderio guardando le stelle
Aspettando che tu mi trovi
In una notte dolce avrei voluto vedere e conoscere
Un estraneo che sarebbe stato mio amico
Quando qualcuno nel buio si avvicina a te
E provoca una scintilla che arriva risplendendo
Si dice che non si ha mai paura
Poi da qualche parte nel tuo cuore riesci a sentire il bagliore
Una luce che ti tiene al caldo quando la notte è fredda
Come se fosse scritto nelle stelle io conoscevo
Il mio amico, il mio qualcuno nel buio eri tu



Se qualcuno mi chiedesse di farlo… di descrivere in parole l’emozione di questo momento…NO, non saprei farlo! LUI sta cantando a me… sta cantando per me! Con la sua voce unica e dolcissima mi sta dicendo che forse, era ciò che stava cercando e sognando da tempo???? No, non è possibile!
I miei piedi si sbloccano , come se avessero sentito una “parola d’ordine” e mentre mi riavvicino lentamente a lui , come se avessi paura di interrompere questo momento magico, ricomincio a piangere ma… questa volta …di GIOIA! Sì, di gioia, di una gioia infinita che non ho provato mai in tutta la mia vita se non quando ho visto ,per la prima volta il viso delle mie bimbe dopo che erano venute al mondo. Forse è ancora così! Forse ancora una volta il mio IO ha messo di nuovo al mondo una nuova vita! E’ questa la sensazione che sento dentro di me. Assoluta e indistinguibile!
Ora sono di nuovo davanti a lui. Non so mica dire come ci sono arrivata ma…ci sono. Lui non guarda più l’acqua ma… il mio viso…solo il mio viso.
-Non andare via….ti prego… non andare via!
Non dico niente. Cosa c’è da dire? Le mi mani cominciano ad accarezzare dolcemente il suo volto, come a rassicurarlo… e le mie braccia lo avvolgono in una sorta di “tenero utero materno” che non si è mai troppo grandi per non accettare!
-Non te ne andare, non lasciarmi di nuovo solo. Ho tante cose da dirti anche se ora…non so di che si tratta! Ti prego, non lasciarmi. Sta qui con me…abbracciami e non chiedermi niente!....
Anto (girl on the line)
00venerdì 14 maggio 2010 23:41
Lulina,ma sforni capitoli alla velocità della luce!!!Come mi piace!!!
L'ultimo capitolo che hai postato è stato intensissimo,molto emozionante...
Grazie per questo sogno che stai condividendo con noi...
Kisses [SM=g27838] [SM=g27838] [SM=g27838]
lulina777
00domenica 16 maggio 2010 17:33
POSTO IL PROSSIMO. E' UN PO' TOSTO....VI AVVERTO!

CAPITOLO 5
-…Ti prego, non lasciarmi. Sta qui con me…abbracciami e non chiedermi niente!....
- Sì Michael, sono qui. Sono qui con te e non ti lascio… non ti lascio… stà tranquillo…non ti lascio. E non ti dico niente e nemmeno ti chiedo niente. Sto solo qui, con te…sto solo qui e ti abbraccio.
Nessuno dei due parla più ma non c’è silenzio tra noi. C’è invece tanta, tanta musica che si insinua discreta nel nostro grande e interminabile abbraccio. La musica dell’acqua, la musica del vento, la musica del buio, la musica che queste mura antiche ci trasmettono… attraverso i secoli abbracciandoci a sua volta, proteggendoci dal resto del mondo.
Lo sento tremare e lo stringo un po’ più forte, solo un po’ di più…quel tanto che basta per passargli il mio calore ma senza chiedergli niente in cambio.
Piano piano, percepisco che si sta rilassando, si sta abituando alla mia energia, si sta convincendo che sono sua amica e che non voglio…NON POTREI mai fargli del male.
-Mi piacerebbe riprendere la nostra passeggiata!- Sono un po’ sorpresa… piacevolmente sorpresa. Gli sorrido, lo prendo a braccetto…
-Allora….Andiamo!
Il nostro cammino riprende e così anche “la visita turistica”. Non facciamo più menzione di quello che è accaduto prima, di quello che ci siamo detti e soprattutto di ciò che volevamo dirci. Non è importante, non ora…non più! Camminiamo l’uno accanto all’altra come due vecchi amici e parliamo di tutto e di niente…delle cose più stupide, quotidiane. Sono soprattutto io a parlare ma lui mi ascolta volentieri e ride. Ride alle mie battute, al mio umorismo tipico di quelle persone che “non avrebbero proprio niente da ridere” parlando della loro vita ma che…per fortuna C’E’! E ci aiuta ad andare avanti.
Lui fa un sacco di domande sulle mie bimbe, sul motivo che ha portato la fine del mio matrimonio, sulla vita di tutti i giorni. E io gli racconto tutto e mi confido con lui, senza nessun imbarazzo, senza nessun limite…come se l’avessi sempre fatto. Poi, ad un certo punto si ferma e mi chiede:
-Ma scusa, non ho ancora capito che lavoro fai?
-Bhè, sarà perché non te l’ho ancora detto! – E mi metto a ridere.
-Scusa ma perché ridi? E’ così ridicolo il tuo lavoro?
-No, affatto…anzi ma è che…bhè…io sono un’insegnante di scuola elementare!
Di colpo si fa serio e con la sua solita discrezione, allontana il suo braccio dal mio.
-Che c’è? Perché ti ha disturbato quello che ti ho detto?
-No, non mi ha disturbato…affatto.
-Michael, se vuoi essere mio amico sappi che non potrai mai mentirmi perché io lo capirò…sempre. E’ la mia digrazia! Non è che io non menta mai, anzi ma ho il problema che…mi accorgo subito se gli altri lo fanno con me. Non mi chiedere come faccio perché non lo so…So solo che spesso non vorrei avere “questo dono” . A volte può essere una vera “croce” ed è forse il vero motivo per cui il mio matrimonio è finito. Perché ti ha disturbato ciò che ti ho detto?
-Uhao, sei un tipo tosto! Non so se mi fa piacere saperlo perché…io purtroppo, sono stato spesso abituato a mentire! Perché….
- No, fermati Michael. Non devi dirmi niente. Anche se non lo posso capire fino in fondo immagino che essere “un personaggio”, una “grande icona di fama mondiale” come te porti necessariamente, a volte alla menzogna. Anzi credo che a volte questa , soprattutto nel tuo caso, sia indispensabile per poter sopravvivere. Ti ripeto che anche io a volte mento. Non ti sto dicendo che sono contro le bugie…fanno parte della storia dell’uomo, così come la violenza…. Ti ho solo detto che purtroppo io ho una specie di “RADAR” che non mi permette di ignorarle. Forse è per questo che stare con me è un po’ difficile. Ma questo è un mio difetto non un tuo!
(Silenzio….Lungo silenzio)
-Ora, vuoi che ci salutiamo qui o vuoi dirmi perché ti ha disturbato quello che ti ho detto sul mio lavoro?
(SILENZIO) Poi torna finalmente a guardarmi in faccia senza nessun timore e con tutta la rabbia che potevo immaginare esistere in quest’uomo (veramente poca) mi dice:
-Non mi infastidisce il tuo lavoro,anzi…ti ammiro ancora di più per questo è solo che…Perché non me lo hai detto subito? Avevi paura che…
- Non avevo paura di niente!- Intervengo con violenza, forse troppa! - Lo so a cosa stai pensando ora… Tu temi che io temessi che sapendolo, avrei pensato che avresti continuato a parlare con me solo per questo. Sai come si chiamano in Italia queste cose? “PIPPE MENTALI!”- Siccome vedo, evidentemente che non capisce, ci aggiungo anche un gesto, ben poco femminile, all’altezza dei miei genitali. Per fortuna si mette a ridere ma non so se ha capito il perché.
-Michael, il motivo per cui non te l’ho detto prima è solo perché non è capitato nei nostri discorsi di parlarne. Non credo e non ho mai creduto a tutte quelle accuse che ti hanno fatto e non dovrai giustificarti o spiegarmi mai perché te le hanno fatte. Non mi interessano…so che non fanno parte di te. Credo talmente in te che ti lascerei tranquillamente trascorrere una giornata intera con le mie figlie, che tra l’altro ti adorano e ne sarebbero felicissime. Davvero , sono sincera, non ti devi preoccupare di questo con me!
-Però, dì la verità, sei più contenta e tranquilla ora che mi hai detto il lavoro che fai solo dopo che io ti ho fermato, giù al lavatoio, chiedendoti di starmi vicina! Se lo avessi fatto ora, una parte di te avrebbe avuto sempre questo dubbio!
(Silenzio)
-…Touchè! Forse hai ragione un po’…ma solo un po’…perché io non ho mai creduto a…
-Sì, ma capisci quanto sia facile farsi condizionare dai pregiudizi? Anche tu che ti reputi tanto dotata per riconoscere la verità…non li hai mai dei dubbi? Non li hai avuti mai? Nei confronti della gente che conosci e anche di me? MAI? MAI?
(SILNZIO)
-Hai ragione. ..Riconosco di esserti sembrata un po’ saccente riguardo alla VERITA’ e alla MENZOGNA… Riconosco che il confine tra le due cose sia alquanto sottile e ammetto che quello che tu dici è vero. Se “il nostro momento del lavatoio” fosse avvenuto dopo che ti avessi detto che… bhè insomma…è vero…probabilmente in certi momenti di insicurezza ce l’avrei avuto questo dubbio…ma solo in certi momenti perché sennò….
-Comunque rimane il fatto che in certi momenti di tua , diciamo, debolezza, avresti potuto credere a tutto quello che si è detto di me riguardo ai bambini.
(Silenzio)
-Adesso non farla tu la finta perché io non sono uno scemo e capisco ben più di te quanto i bombardamenti mediatici possano agire sulla nostra mente!
(Silenzio)
-Non dici niente eh! Ti sembra tanto facile stare dalla pia parte?....Bhè, allora, per ricambiarti, “Benvenuta nel mio mondo!”
marty.jackson
00domenica 16 maggio 2010 17:40
stupendo questo capitolo bravissima!! [SM=g27811]
manu 62
00domenica 16 maggio 2010 19:44
molto cerebrale questo capitolo.brava!
lulina777
00domenica 16 maggio 2010 20:32
CAPITOLO 6

-Benvenuta nel mio mondo!
Ora sono io quella che non riesce a guardarlo negli occhi. Quella che cerca in tutte le pietre della cinta di mura del mio paese medievale una risposta adeguata da dargli….Non ce l’ho, cavolo non ce l’ho proprio! Mi ha veramente spiazzata e anche un po’ umiliata, magari senza volerlo ma, mi sento un po’ cretina! Cosa pensavo di fare? Cosa pensavo di essere? La risposta immediata agli intimi problemi di una “pop star”? Ora mi sento solo una “pseudo psicologa da strapazzo” e capisco che di gente così Michael ne avrà incontrata tanta e tanta e tanta. Mi faccio un po’ anche pena. La mia sindrome da “crocerossina” si è affacciata di nuovo nella mia vita e temo che…Lui lo percepisca. Temo che capisca che è il mio punto debole dei miei rapporti con gli uomini. TEMO che capisca che, per me, è molto più semplice recitare la parte della più forte e che senta il bisogno di scappare da questo. Ne avrebbe ragione….Cavolo se ne avrebbe!
-Michael, non so più che dire. Ho paura che qualsiasi cosa dica …rovini tutto quello che di bello c’è stato tra di noi in queste ore. E’vero ciò che hai detto. Troppe volte mi sono “trincerata” nelle mie “cosiddette sicurezze” ma tu hai capito che non erano tali…cosa posso dire o fare….?
-Niente,…non dire niente. A volte è importante anche non dire niente. Tante volte ho sentito questo bisogno ma la gente non lo ha capito che fosse solo un bisogno e l’ha preso per una mancanza d’ispirazione ,per un momento in cui non avevo niente da dire ma non è mai stato così. Io ho sempre avuto delle cose da dire ma spesso, sentivo di non sapere come farlo! Ora forse Tu …sai capirmi. Sai che se non riesci a dire niente è solo perché non trovi le giuste parole per farlo e non perché non hai niente da dire. Io non ho mai smesso di scrivere canzoni o di comporre della musica . Il fatto che non sia riuscito a pubblicare ciò che ho scritto dipende da tante cose…forse non ero pronto…forse non mi convincevano totalmente…forse erano solo il frutto di emozioni di un momento che poi, il giorno dopo, scomparivano. Non è così facile essere all’altezza del mio titolo: “KING OF POP”. Chi sono io per meritarmi questo? Niente, non sono assolutamente niente!
-Oh, mio caro Michael non so come farti capire quello che sto per dirti ma ci provo … Credimi, nessuno, nessuno al mondo si sente all’altezza di ciò che gli altri pensano o pretendano da lui. Oppure, vedila così, chi se la sente, spesso non è effettivamente all’altezza! Tu non sei, NON Sei tra questi e non devi sentirti in colpa per questo. Sei un essere umano e sei un grande artista e…non devi giustificarti con nessuno. Tanto meno con me . Senti, che ne dici se, ancora una volta, lasciamo perdere il tutto e andiamo avanti?
-Oh, andiamo avanti. Ci sto!
Lo riprendo a braccetto e riprendiamo il nostro cammino.
La strada, lungo il percorso del mio borgo ci porta in un altro angolo alquanto strano.
-Lo sai che questo è uno dei vicoli più stretti di’Italia?
-Davvero? Che significa?
-OK… non so bene come spiegartelo…seguimi….!
Mi insinuo in vicoletto, sorretto da un picco arco, che sarà largo circa un metro o poco più…. E’ un posto incantevole , uno squarcio davvero particolare del mio borgo….davvero visibile a pochi! Mi immergo in questo piccolo e paradisiaco luogo e aspetto che lui mi segua. Lo fa ma a mezza strada si ferma. Forse non gli piace? Forse si sente “claustrofobico”? Gli vado incontro a mezza strada.
-Tutto a posto?
-Sì, tutto a posto! E’ solo che….
-Cosa?
-…Niente, sento ancora il bisogno di dirti qualcosa…Come …prima!
-Ok, fallo allora!
- Non è così facile per me!
-Posso capirlo! Allora forse non è il momento giusto per farlo! Dai continuiamo a passeggiare!...- Faccio un passo o due in avanti ma la sua mano mi blocca il braccio. Mi giro per guardarlo e per sapere cosa preferisce fare e le sue parole mi entrano nell’anima e mi sciolgono e mi straziano e mi eccitano come da tempo non mi capitava di sentire:
- Avrei tanta voglia di baciarti!
(Silenzio)
(Silenzio)
Cosa dire? …Niente! Non c’è proprio niente da dire! Mi avvicino a lui lungo gli stretti scalini che ci dividono e poi mi fermo!
Vorrei farlo io. Io vorrei tanto fare ciò che mi ha detto poc’anzi lui ma ….non lo faccio. Gli dico solo in tono di sfida…
-Allora fallo. Fallo se lo senti …Fallo!
(Silenzio)
-Io non lo farò. Anche se ne ho una voglia matta…non lo farò….Sto qui e non mi muovo ma, non farò per te il primo passo…..Sei tu che devi fare la tua scelta! – Gli dico con una sicurezza che è solo un’apparrenza perché in realtà vorrei sciogliermi come ghiaccio al sole!!!!
Come mi sento arida e cruda a dirgli queste parole ma so….che è giusto così…non posso fare altro!
(Silenzio)
-Io ho tanta voglia di farlo ma non so se ci riesco…Aiutami, se lo desideri anche tu …ti prego aiutami!
Come tirarsi indietro di fronte ad un SOS di tal genere!!!! Diavolo che faccio? Che devo fare? E se lui percepisse questo mio gesto per ….NO, sono solo “PIPPE MENTALI!” Solo e di nuovo e sempre quelle! “Non lo fare! Non farti soggiogare anche tu da quelle…. fallo per lui, fallo, almeno una volta per te!...ma Fallo!”
E quindi….mi avvicino a lui…
Anto (girl on the line)
00domenica 16 maggio 2010 21:04
Bacialo!!!

Lulina,questi ultimi due capitoli sono stati davvero bellissimi!!
Sei davvero brava,mi piace il tuo modo di narrare!
Un bacio [SM=g27838]
lulina777
00domenica 16 maggio 2010 21:14
Grazie Anto....
Si può dire quasi che questa mia fanfiction io la stia scrivendo SOLO PER TE perchè, a quanto pare tu sia l'unica che l'apprezzi. non importa....continuerò a scriverla ...anche solo per te!. un bacio!
lulina777
00domenica 16 maggio 2010 21:33
CAPITOLO 7

Mi avvicino a lui. Prima di tutto con la mia mente (l’aspetto più debole di me che ora stà decisamente cedendo il passo al resto di me stessa..) e poi con il cuore (che è decisamente d’accordo, per la prima volta con il cervello)…e poi…
E poi….la mia bocca si avvicina alla sua ma non la tocca. E’ una sorta di “simulacro” per me…. (Non mettetemi fretta…non lo fate perché è un momento veramente magico per me…anche se solo VIRTUALE)
……
…..
Le mie labbra sono ora a pochi millimetri dalle sue e le sue sono a pochi millimetri dalle mie ma…ancora non si toccano…. Ci guardiamo negli occhi e ci sorridiamo contemporaneamente!!!!! Non so come possa essere percepibile l’uno e l’altro visto che siamo veramente vicinissimi….ma so che è così….E questo rende il tutto alquanto eccitante!
-Michael!- Sussurro mentre sfioro le mie labbra con le sue…
-Rachel ! – Sussurra mentre sfiora le sue labbra con le mie…
-Michael….Se non te la senti capirei perché…..
Non faccio in tempo a finire perché…
(Silenzio…..un attimo di silenzio perché……)
Ora le mie labbra sono fuse con le sue…in un bacio dolcissimo…infinito…come mai ho dato e ricevuto nella mia vita…! Un bacio che si rinnova in ogni battito del nostro cuore, in ogni nostro respiro, in ogni sussurro del vento che tutta la sera ci ha accompagnato! Vorrei che non finisse mai! MAI , perché è questa la vera e sola FELICITA’!
Continuiamo a baciarci a lungo e languidamente in quello stretto vicolo del mio borgo medievale. Ed è bellissimo…indescrivibile….inegualiabile…
Tra un bacio e l’altro affiorano delle parole…parole che non so scrivere perché non sono pronunciate!!! Nessuno dei due riesce a farlo mentre continuiamo a baciarci come se fosse la prima volta….per tutti e due!!!!
“Dio Mio….! E’ come l’avevo sempre sognato! E’ questo il mio bacio ideale!!! Meglio del primo che ho dato a 16 anni e che pensavo non avrei mai scordato…Ma questo…questo è il vero mio primo bacio della mia vita!!! Eppure lo sapevo…lo sapevo che se fosse stato possibile sarebbe stato così….Vai via, ora vai via maledetto cervello…lasciami stare, almeno ora in questo momento irripetibile….lasciami stare!!!!
Il tempo passa tra minuti e secondi inconfondibili e irripetibili nella mia vita. Continuiamo a baciarci come due adolescenti che scoprono il loro primo bacio…e forse è così…per tutti e due!!! Ma ora le sue braccia cominciano a stringermi più forte, come se avessero paura che io possa scappare!!!! Le sue mani si insinuano tra le mie scapole, sfiorano le mie natiche come se…..
marty.jackson
00domenica 16 maggio 2010 21:34
bellissimo questo capitolooooooooooo!!!! bravissima!! volgio il seguitooo!!!
Anto (girl on the line)
00domenica 16 maggio 2010 22:14
Re:
lulina777, 16/05/2010 21.14:

Grazie Anto....
Si può dire quasi che questa mia fanfiction io la stia scrivendo SOLO PER TE perchè, a quanto pare tu sia l'unica che l'apprezzi. non importa....continuerò a scriverla ...anche solo per te!. un bacio!




Tesoro,ma grazie!!
Ma sicuramente non sono l'unica a cui interessa,stai tranquilla,i post di ringraziamento non sono solo i miei!!!

Cmq l'ultimo capitolo è stato sensazionale!!!Quel bacio l'hai descritto alla perfezione,l'ho vissuto in prima persona!
Grazie di tutto [SM=x47938]
lulina777
00lunedì 17 maggio 2010 01:32
CAPITOLO 8

Le sue mani si insinuano tra le mie scapole, sfiorano le mie natiche come se…..Ma…
Ma c’ è di nuovo un abbaiare di cani a rovinare i nostri momenti! “ Ma che cavolo, non avevo mai notato sino ad ora che ci fossero tanti cani nel mio paese!!!! Io amo tantissimo gli animali ma stasera….stanno un po’ troppo rompendomi le scatole! “
Mi sorprendo a ridere tra le sue labbra! Non è la stessa sensazione di prima….quando abbiamo sentito il primo abbaiare di cani….Ora mi sento più vicino a lui e so cosa devo fare….
Comincio a mordicchiargli le labbra mentre gli ripeto per l’ennessima volta. – Sta tranquillo ora è meglio di prima…sono solo cani di appartamento! –Ma stavolta lo faccio in modo più sensuale.
Lui ride sulle mie labbra e continua a baciarmi per niente preoccupato. Forse si fida di me o forse è in “altre faccende affaccendato”!!!!
-Sai, ho letto da qualche parte…. Ora non mi ricordo proprio dove e quindi non farmi domande…perché non saprei risponderti…per lo meno ora….che eri un ottimo baciatore ma non pensavo fino a questo punto!....
Continuiamo a baciarci intensamente come se fosse una vita per tutti e due che non l’avessimo mai fatto. Ma forse è proprio così….almeno per me!
Un altro suono fastidioso cerca di interrompere di nuovo il nostro idillio. Ma stavolta non è come l’abbaiare dei cani….Stavolta per me è un VERO E PROPRIO ALLARME! E’ il mio cellulare che squilla!
Prima ancora di rispondere so chi è che mi chiama. E’ vero le avevo detto che stavo via solo un’oretta e invece… da quanto tempo manco da casa? Un’eternità!!!
-Ciao sorellina, lo so che sono in uno stramaledetto ritardo ma ora arrivo? Tutto a posto? Le bimbe stanno bene?
- Sì, tutto a posto ma dove diavolo sei finita? Chiedono di te …dove stai?
-Sto arrivando..Scusami è solo che…ok sto arrivando!!!ARRIVO!
-Qualche problema con le bimbe? – Mi chiede allarmato
- No, …tutto a posto..cioè…non proprio….E’ che avevo detto a mia sorella che sarei stata fuori solo un’oretta ma, sinceramente , credo di essere andata oltre di un bel po’!
-Ok. E’ giusto che tu ora vada dalle tue bimbe. Non ti preoccupare per me…
-Oh Michael…come posso lasciarti ora…così….!
-Mi basta che mi riporti al posto in cui ci siamo incontrati e poi ho l’autista che mi riaccompagnerà a casa!
Come mi sento delusa! Tutto si risolve così? Io che lo riaccompagno al punto di partenza e poi tutto finisce qui! Già …ma come avrebbe dovuto finire una storia di questo tipo? Troppo impossibile e complicata….ma forse…l’ho solo sognata!!! Cosa posso pretendere????
E’ ancora il mio cervello che mi sta parlando ma…stranamente….stiamo facendo il percorso , (molto breve) che ci riporta al punto di partenza…mano nella mano… Non parliamo tanto nel frattempo…ci guardiamo solo negli occhi profondamente e ogni tanto ci fermiamo per darci un bacio….UN BACIO! Un tenero e languido bacio! Non è più come il bacio di prima…perché la situazione è un po’ cambiata….non ci sentiamo più protetti dalle mura (perché il paese è finito e ora stiamo uscendo dalla PORTA principale), dal tempo senza tempo (perché ora devo raggiungere le mie bimbe al più presto) dalla situazione (perché ora ci saluteremo per sempre come se non ci fossimo mai conosciuti!!! PERCHE’ come potrebbe evolversi questa situazione se non con un saluto di Addio!?!?
In un batter d’occhio, ahimè, ci ritroviamo in quel luogo. Sotto l’albero…sotto il mio albero speciale che se prima era tale…figuriamoci da oggi in poi! Vedo la macchina del suo autista che lampeggia con i fari al nostro arrivo. Non so come “separarmi” da questo momento così importante nella mia vita. Non vorrei farlo ma i miei doveri di mamma vengono comunque prima di tutto perciò… a malincuore dico:
-Ok, Michael , ora devo lasciarti perché le mie bimbe mi aspettano. Sono contenta di aver passato questa serata con te …che non dimenticherò mai. Sta pure tranquillo che non racconterò a nessuno ciò che è successo e spero che tu sia stato bene come me. Vorrei tanto continuare la serata ancora con te ma….l’ansia del mio dovere di mamma mi chiama ed è più forte di qualsiasi altra cosa.
Mi avvicino a lui per un ultimo e tenero …..interminabile bacio perché penso che non mi capiterà più un’occasione del genere ma devo fare una scelta. Le mie bimbe vengono prima di ogni cosa….anche di lui!
-Ora devo andare, non vorrei…ti giuro che non vorrei ma DEVO FARLO perché le mie bimbe hanno bisogno di me.
Lui non dice niente. Mi sorride e mi fa cenno di capire….e io lo amo ancora di più per questo ma vorrei…. Ma che importa…è impossibile! Mi stacco a malincuore dalle sue labbra e mi allontano di qualche passo. Non ho il coraggio di chiedergli altro. E’ già tanto ciò che ho avuto!
Tre passi… sette passi…tredici passi …li sto contando senza voltarmi indietro perché so che ,altrimenti, non ce la farei ad andare avanti. Mi sento un po’ come Orfeo che non doveva guardarsi indietro per poter riportare Euridice nel mondo dei vivi! Che strazio!
Ma ad un certo punto ….mi sento chiamare….. Faccio un po’ fatica a voltarmi perché ricordo….ciò che Orfeo non doveva fare ma….quello era solo un mito….Questa è la realtà e lo faccio.
-Rachel!!!
-Sì, ! Mi riavvicino cautamente.
- Senti,…potremmo rivederci domani sera qui, allo stesso posto per un’altra chiacchierata!
- Sì , certo…se ti va! – Il cuore batte forte con non mai. Mi verrà un infarto visto che soffro di pressione alta.
- No, aspetta, domani è l’ultimo dell’anno e sicuramente tu avrai dei progetti. Qualche festa… le tue bimbe….
Mi metto a ridere di cuore. – No, Michael,non ho nessun appuntamento. Le bimbe staranno con il mio ex marito fino al 2 dicembre e io non andrò a nessuna festa di fine anno perché….non mi va proprio. Saro’ sola domani …quindi ….mi piacerebbe rivederti qui…..allo stesso posto per un’altra chiacchierata!!!!
-Davvero?
-Sì, davvero. C’è un unico problema…!
-Quale?
Mi metto a ridere di cuore
-Che c’è? Perché ridi adesso? Quale problema c’è?
- Niente. E’ solo che domattina, quando mi risveglierò….ammesso che stanotte io riesca ad addormentarmi…Penserò che quello che ho vissuto stasera….sia solo un sogno. Pertanto, verrò all’appuntamento ma crederò per tutto il giorno che mi ritroverò da sola…sotto a questo albero.
-Ok, facciamo una cosa, dammi il tuo numero di cellulare, sempre che ti vada di farlo e se per qualsiasi evenienza io non possa venire ti avvertirò in tempo, in modo che tu non debba credere che ti ho dato buca! Ok?
- Ok… va bene!
Frugo tra le tasche del mio piumino ma trovo solo una penna….non uno straccio di carta….uno scontrino o cosa…solo una penna!
-Io ho un penna, hai un pezzo di carta?
Si fruga anche lui tra le tasche ma non trova niente. –No!... Aspetta….-Mi porge la mano destra. –Scrivilo qui!
Comincio a ridere come una matta…. E lui ride subito dopo di me!
-Perché ridi?
- E tu perché ridi?
- Non lo so bene….forse perché ridevi tu.
- Rido perché….sto davanti a te….Michael Jakson…che mi chiede il mio numero telefonico e….non c’ho un misero pezzetto di carta su cui scriverlo!
-Ma hai la mia mano!
-Già, ho la tua mano! Immagino che siano in poche le persone che abbiano fatto questo…e poi tu andrai a casa e ti laverai le mani e tutto finirà qui.
-Tu non ti preoccupare di questo. – Mi porge la sua mano destra. Io la prendo di nuovo tra le mie e con una grande emozione “scribacchio” il mio numero di cellulare! Non so cosa sto scrivendo, forse è anche il numero sbagliato…..Non capisco più niente e la mia mano trema così tanto che non so se i numeri che scrivono saranno riconoscibili. Cerco di controllarmi più che posso ma non so mica ciò che ho scritto!
-Ok, allora ci rivediamo domani? – Mi chiede lui
- Solo una catastrofe mondiale mi potrà impedire di esserci! A meno che….
-A meno che cosa?
- A meno che domattina mi svegli e creda che sia stato tutto un sogno!
-Non sarà così!
Mi viene incontro per un ultimo abbraccio e caloroso bacio.
-Ok Baby, ora va dalle tue bimbe!
-Ciao Micahel…è stato un piacere conoscerti e….
-Schhh, ora va dalle tue bimbe. Ci vediamo domani!
Lo vedo allontanarsi da me…verso quella macchina che penso me lo porterà via per sempre. Ogni tanto si gira verso di me e mi lancia un bacio con le mani ma…..la sua immagine si fa sempre più piccola…più piccola…più piccola….Ora non la distinguo quasi più. E’ stato solo un sogno! Solo un sogno.....
manu 62
00lunedì 17 maggio 2010 06:37
grazie x la considerazione!come non la legge nessuno la tua storia?e io e Marty.Jackson?!!!scherzo...comunque x quello che vale a me piace molto.
(angel66)
00lunedì 17 maggio 2010 11:48
bi capitoli brava mi piacciono davvero
marty.jackson
00lunedì 17 maggio 2010 21:58
Re:
manu 62, 17/05/2010 6.37:

grazie x la considerazione!come non la legge nessuno la tua storia?e io e Marty.Jackson?!!!scherzo...comunque x quello che vale a me piace molto.




appunto!!! xD comunque bellissimo questo capitolo! bravissima!!
lulina777
00martedì 18 maggio 2010 17:39
Non volevo essere scortese anzi.... grazie a tutti per le vostre gratificazioni!!!!
Anto (girl on the line)
00martedì 18 maggio 2010 18:15
Lulina cara,quando posti??? [SM=g27828] [SM=g27828]
lulina777
00martedì 18 maggio 2010 19:38
Eccomi di nuovo per voi! Grazie ancora ...Anto e Marty Jackson e Angel e Manu 62....che siete i miei più assidui lettori. Intanto vi chiedo un pò scusa perchè l'ultimoo capitolo che ho postato era pieno di imprecisioni e di ripetizioni ma...l'ho scritto e mandato di getto.
Ora vi mando il prossimo e...speriamo che via piaccia! Da ora in poi....ci saranno anche dei capitoli con il montaggio parallelo....IO o LUI...oltre che, naturalmente INSIEME! Non voglio farmi prendere dalla fretta di postare e di raccontare solo i fatti. Le emozioni verranno sempre prima di tutto nella mia FANFICTION. Buon divertimento

CAPITOLO 9

“ E’ stato solo un sogno! Solo un sogno!” E’ questo che continuo a ripetermi all’infinito mentre corro verso casa. Mi sento tutta rossa in viso ma so che non è a causa della corsa…vedo tutto mezzo annebbiato e le tempie mi pulzano come martelli su un’incudine. Forse sto diventando matta! Forse la mia passione per quest’uomo ha raggiunto livelli da “psicosi”… Sono così tanti i pensieri che si affacciano nella mia mente che ci vorrebbe un semaforo ora per dargli un ordine.
Non riesco, non ci riesco proprio a pensare seguendo una qualsiasi logica razionale e…neanche “irrazionale”! Così comincio ad accompagnare i pensieri alle parole sperando che abbiano un senso più accettabile.
“Era lui…era davvero lui!? Che strazio…mi ha visto in tuta, senza trucco, senza tacchi….gli sarò sembrata un’imbecille…una perfetta imbecille. Forse è per questo che si è fermato a parlare con me…già è così..è così…devo avergli fatto pena…pena…pena!!!! E’ per questo, solo per questo! Anch’io ne avrei provata se mi fossi vista… Ma il bacio….no,…i baci….quei baci…..Me li sono immaginati …è questa l’unica risposta che ho. Ma che diavolo, proprio oggi dovevo incontrarlo! …Proprio così…così conciata. Ma tu NON L’HAI INCONTRATO….NON L’HAI INCONTRATO veramente….è questa la verità mia cara RACHELE. Stai cominciando a dare i numeri…Devo smetterla,….devo smetterla di ascoltare sempre le sue canzoni e di cercare su youtube i suoi video….devo smetterla perché…STO DANDO VERAMENTE I NUMERI! Ora ho le allucinazione e lo vedo dappertutto. Calma, devi rimanere calma. Non è successo niente….ora tornerai a casa e presto sarà tutto passato…dimenticato…Quando riabbraccerai le tue bimbe…non ricorderai più niente…più niente!!!! ….E magari….non mi sentirò più così scema! “
Questo mio sconclusionato e logorroico discorso mi ha portato davanti alla porta di casa mia. Suono con ansia il campanello della casa di mia sorella..
-Sì???-
-Sono io, vienimi incontro e portami giù le bambine.
Passa qualche secondo in cui continuo a “pisticchiare” con i piedi per terra cercando, invano, di riacquistare un contegno.
-Eccoti finalmente, stavo cominciando a preoccuparmi!
La piccolina mi salta al collo – Mamma, si tornata! -E io cerco di balbettare qualcosa:
-Scusa…è che…che….scusa…avevo…già…avevo lasciato l’orologio qui…Cioè…non qui…nel senso di qui sul pianerottolo….
-Ma il cellulare ce l’avevi e non ti sei resa conto che sono passate quasi tre ore da quando sei partita?
-No….cioè…sì ma è che….ho incontrato una mia vecchia amica di infanzia….Roberta….ti ricordi di Roberta?- Rido come ….come una psicotica….che altro termine devo andare a cercare per descrivere come rido! -Uhao….era proprio una vita che non la rivedevo e….e…ci siamo fermate un po’ a chiacchierare e…ho perso la ragione..
-Cosa hai perso?
-Volevo dire…… il tempo….la cognizione del tempo…sì, volevo dire questo!
“Ecco, ora crederà anche lei che mi sono rimbecillita!” Arrossisco come un’adolescente che sta cercando di darla a bere ai propri genitori….per qualcosa che ha fatto e che non si deve sapere. “Oh, my Good! O mio Dio , ora sto anche pensando in inglese. Ma io ci sono passata già in questa fase! Già….ci sono passata ma….si tratta di un sacco di anni fa!!!!!”
-Tutto a posto? Mi sembri….non po’ strana.
-NOOO…! Tutto a posto!
Quel NOOO, credo di averlo detto con troppa enfasi …lo vedo dalla sua espressione ….Cerco di recuperare sorridendole….
-Mi stai nascondendo qualcosa?
-Ma cosa dovrei nasconderti….- Ribatto arrossendo ancora perché sto pensando di nuovo a quei baci….. -No…è che sono stanca…molto stanca.
Non ce la faccio più a contenere le mie emozioni.
-Ora porto a dormire le bimbe e….vado a nanna pure io. Grazie, grazie ancora e ci vediamo domani.- Faccio per chiudermi la porta alle spalle quando….
-Allora, che hai deciso? Domani sera starai con noi?
-Uhmmmm….no, grazie….preferisco stare a casa..leggerò un bel libro….,guarderò un bel film….e poi….dormirò e ,…. sì….dormirò un bel po’….parecchio! Grazie per l’invito comunque.
Ho davanti a me il portone di casa che ho appena richiuso con tanta…troppa fretta…e ho anche davanti la sua faccia perplessa che mi guarda come se fossi un’estranea….Stringo forte la mia piccolina con il braccio sinistro mentre con la mano destra accarezzo mia la mia figlia maggiore…e arrossisco ancora mentre penso a….Lui….un’immagine, una sensazione,una voce…..e ripeto a voce alta:
-Dormirò….sì….dormirò parecchio…ma veramente tanto tanto. Dormire….dormire…devo proprio andare a DORMIRE!
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