Era il 1987: "Ma ci vive davvero qualcuno in queste case?" domandò il cantante. La storia del videoclip Bad, trent'anni dopo.
L'autentico capolavoro di Martin Scorsese dura solo 18 minuti. Parliamo dei videoclip di Bad, potentissimo mediometraggio realizzato per il singolo di Michael Jackson del 1987.
Trent'anni fa esatti: non era un momento facile per il grande regista, che dopo Fuori Orario (1985) faticava a convincere i produttori della bontà del suo prossimo progetto, L'ultima tentazione di Cristo. In quel momento riceve però la chiamata di un dimesso Michael Jackson, che con voce di bambino lo prega di lavorare per lui pensando in grande, come ha fatto 5 anni prima John Landis per il rivoluzionario video di Thriller. Martin Scorsese per la sceneggiatura di Bad si rivolge quindi al genio di Richard Price (autore di Il colore dei soldi, per dirne una).
C'è tutto il cinema di Scorsese condensato in un videoclip
Scorsese e Price ci mettono dentro un quartieraccio di New York, gente che parla a muso duro, una stazione della metropolitana abbandonata, la poetica delle origini malfamate e della predestinazione al male, il bianco e nero di Toro Scatenato e voilà, il più classico degli Scorsese è fatto.
Un ragazzo di Harlem che studia in un college "per bene" fa ritorno nel suo quartiere per le vacanze. Qui ci sono gli amici di vecchia data, piccoli criminali che tentano di trascinarlo verso Il Male. In una stazione abbandonata della metropolitana newyorkese si scontrano il bravo ragazzo Michael Jackson e il delinquente Wesley Snipes.
Questo ti hanno insegnato in quella scuola per fighette: a dimenticarti chi sono i tuoi veri amici? Bene, lascia che ti dica una cosa: non mi interessa cosa ti insegnano laggiù, ci stai o non ci stai. Quindi la domanda è: sei cattivo oppure cosa?
Il bianco e nero diventa a colori, parte la palpitante musica di Bad e la drammatica coreografia esplode: gang di ballerini contro gang, in stile West Side Story ma dark.
Wesley Snipes in una vecchia intervista racconta della sua partecipazione al video "Era molto nervoso all'idea di girare ad Harlem perché lì aveva molti fan, ma anche parecchi neri arrabbiati sul serio che lo rimproveravano e insultavano".
Non tornerai a casa! Cosa stai facendo per noi? - gli gridavano i ragazzi di Harlem
"Hai paura anche tu?" - domandò Jackson a Snipes.
"No, Mike, questa è Harlem e io ci sono cresciuto".
Anche Martin Scorsese in un commosso ricordo di Michael Jackson spiega che il ragazzo, ormai quasi bianco a causa della vitiligine, si guardava intorno nel quartiere come un alieno appena atterrato sulla Terra, per domandare incredulo: "Ci vive davvero della gente in queste case?".
Nota dolente per i produttori fu il budget stellare: la nota spese fu di 2.200.000 dollari (per Thriller sborsarono "solo" 800.000 dollari, mentre nel 1991 per Black or White Jackson spese addirittura 4.000.000 di dollari).
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