e ancora
Nelle periferie di ogni metropoli europea,nei raves,nei festivals negli squats o al seguito di tribu soniche ,si aggirano ,in un rapporto di fusionalita’ profonda con le loro divinita’ cyborg, nuove creature basse ,possenti con pelo corto e lucido ,fasce muscolari nette e ben definite,tratti facciali spaesanti che oscillano tra il satirico e il satanico,mascella pneumatica.
I piccoli minotauri robotici in questione altro non sono che una splendida forma di campionamento genetico riassemblato attraverso le ottimizzazioni delle migliori caratteristiche che la razza canina possa istintivamente esprimere.stimao parlando di cio’ che viene restrittivamente definito con una sigla: modern american pitbull terrier.
le sue geografie genetiche si rincorrono nel tempo fino ad arivare a 6000 anni orsono,in terra orientale.molosso dei sumeri,mastino tibetano e molosso dell’epiro sono le prime configurazioni molossoidi in cui si ritrovera il muso del pitbull , il suo profondo coraggio e la sua forza senza pari.introdotti dai fenici in area mediterranea questi molossoidi vengono commerciati parallelamente agli schiavi nella creazione di un florido mercato sotterraneo.nel fluire dei secoli, la loro utilizzazione viene funzionalizzata a piu’ campi:
da quello militare a quello bovaro,passando per la caccia.le traccie piu’ forti rinvenibili nella struttura genetica del pitbull provengono quindi dalla forza ed aggressivita’ del
bulldog - nell’ottocento inglese chiamato dogbutcher in quanto animale da mattatoio che aggrediva i
tori selvatici quando si rivoltavano al loro destino e animale da combattimento nato dalla sete di massacri di un certo w. warenne , lord di stanford - e dal sangue terrier per affinare istinto predatorio ,fiuto istinto da caccia ,agilita’ e coraggio .
Da queste miscelazioni genetiche nascono due nuove configurazioni canine :
il pitbull destinato al dog-fighting e lo staffordshire bull terrier destinato , per la sua perfezione estetica, alle esposizioni (l'ultimo sarebbe quello "origininale" e assolutamente non aggressivo caro Max!!!). La definizione ufficiale di tratti e linee di sangue avviene in america con l’istituzione ,nel 1898 ,del united kennel club che notifica il nome come american pitbull terrier e vieta nuovi incroci per delineare definitivamente la razza.In realta’ il pitbull e’ sempre stato un cane a dir poco proletario poiche’ mai riconosciuto e sempre escluso dalle istituzioni cinofile ufficiali in quanto frutto di un terribile luogo comune che gli gravava e gli grava sulla vita come un marchio di caino:
il cane killer da arena creato appositamente per dilaniare e uccidere.Questo contesto testuale vuole essere un profondo momento di riflessione e di decostruzione sugli stereotipi .
Scegliere di far crescere e vivere con un pitbull e’ intraprendere una strada difficile che attraversa la melma paludosa fatta di una cultura spicciola da popolino asservito ai media i quali altro non fanno che amplificare e demonizzare la ferocia di un essere vivente che chiede solo di essere cresciuto in uno stretto rapporto di equilibrio ed emotivita’.Se si stabilisse una relazione statistica sulle aggressioni canine ,l’immagine macabra del pitbull si sfalderebbe in un misero polverone.Se si indagasse seriamente sul perche’ delle aggressioni si evincerebbe a luce piena che nel 101% dei casi la colpa
e’ di chi lo ha fatto crescere senza rispetto e amore. chi dona violenza gratuita non puo che subirla amplificata .
Il cane in questione diviene il capro espiatorio di un mondo che subliminalmente sviluppa la sua aggressivita’ per squallide dinamiche economiche da scommessa e successivamente grida allo scandalo e vi pone rimedio con proposte di legge quali quella italiana del 1992 che avanzava una pratica di sterilizzazione globale della razza oppure quella inglese ormai legge che impone la soppressione immediata ad un esemplare portato senza guinzaglio e museruola.Allora perche’ non fare inversamente ovvero investire di responsabilita’ i padroni e sterilizzare o sopprimere loro se il frutto delle loro dimenticanze e violenze si ribellasse dalla condizione esistenziale in cui e’ costretto a versare.ad ogni modo ,il "feroce canino" dotato di una forza senza pari,di una devozione totale al padrone,di uno spiccatissimo senso di difesa del territorio,di una agilita’ smisurata,di un’ insensibilita’ al dolore ,di una pressione mascellare a incastro pari a 2.300 kg con dentatura a forbice ( e Max non è l'unico cane ad averla ....credimi...) e ritmi respiratori esclusivamente nasali (che gli permetono una presa a lunga durata) si ritrova nonostante i luoghi comuni in cui e’ incastrato,a giocare un ruolo profondo nella sfera sociale.Se la sua potenza viene utilizzata e ben indirizzata,
il pitbull diviene uno splendido cane da traino specializzato per il salvataggio la sua devozione poi lo rende un perfetto cane per ciechi.Il coinvolgimento piu’ profondo delle ottime qualita’ di questa specie viene esaltato dalla "dog therapy".Vi sono in america un’infinita quantita’ di enti,come ad esempio "paws with a cause (zampe con una causa)", che restituiscono diginta’, indipendenza e rispetto di se’ ad oltre duemila portatori di handicap attraverso cio’ che ne rimane del cane assassino.
Queste istituzioni sviluppano con i pitbull dei processi di identificazione e di costruzione di tecniche relazionali tese al ragiungimento di un rapporto di mutuo beneficio avente come modello le simbiosi naturali.i therapy dogs sono la categoria piu’ alta nell’uso dei pitbull per scopi sociali ( o volontariato canino),seguita dagli hearing dogs ed i service dogs,creata attraverso un’aplificazione dell’attitudine di una profonda emotivita’ e positivita’ del pitbull.la metodologia teraputica verte sul contagio della voglia di vivere a chi non ne ha piu’.gli operati piu’ profondi vengono attuati nei centri pediatrici e negli ospedali per malati terminali e per malati di a.i.d.s. altro non si puo’ aggingere per creare un controbilanciamento-diga contro le tendenze omicide di chi vuol espandere forme di sterminio nazista attraverso la creazione di superficiale panico generalizzato.la sete di potere e’ sete di sangue e morte ma questa volta il mordente del contropotere ha una pressione mandibolare tale da esprimere un’attaccamento alla vita nella distruzione delle cristallizzazioni simboliche imposte.
Spero di essere stata ababstanza chiara e interessante. Questo ultimo articolo è scritto da un mio amico con cui collaboro contro l'ignoranza di persone che realmente non conoscono la situazione e si fanno abbindolare dai giornali che forse ... ne sanno qualcosa solo di moda e politica....
Ciao ciao Stefy
Se ci sono altri dubbi chiedi!!!!!!!