Piccolo Genio suicida [setolo idiota]

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setolo
00sabato 19 marzo 2005 16:27
Il giovane americano Brandenn Bremmer trovato morto dai genitori Dramma del piccolo genio, suicida a 14 anni Un QI di 178. A soli 18 mesi imparava a leggere, compositore precoce e già laureato. Ignoti i motivi del gesto estremo

WASHINGTON - Il QI non sbaglia: se si raggiunge il livello 130 si è molto intelligenti, a 150 si è classificati geniali. Brandenn Bremmer a cinque anni aveva fatto il test e aveva ottenuto il punteggio di 178. La sua vita sembrava tutta in discesa. Invece, a 14 anni, il suicidio.

È finita così, nel modo più tragico, la vita di uno dei tanti bambini-prodigio, incapaci di confrontarsi con un mondo che esige normalità e conformismo. Brandenn, stando a quanto dicevano gli psicologi che si erano occupati del suo caso, aveva mostrato in passato di sapersi integrare. Sapeva socializzare, era simpatico, non mostrava di guardare il suo prossimo dall'alto, con presunzione e superbia. La sua faccetta, piena di efelidi, pareva allegra. Ma poi qualcosa non ha funzionato. Forse la fine dell'università. Forse il passaggio all'adolescenza. Comunque sia, Brandenn ha preso la pistola e si è sparato alla tempia. Come riferiscono i giornali locali, è stato trovato, con un proiettile in testa, dai genitori nella casa di campagna a Venango (Nebraska). È stato trasportato d'urgenza al Children's Hospital di Denver ma è morto dopo alcune ore.

La foto più significativa che ritrae questo piccolo genio è quella del diploma alla fine del liceo, a 10 anni. Chiamato a pronunciare il discorso per la sua 'graduation', è praticamente nascosto dal massiccio podio di legno. Si vedono solo gli occhi.
Eppure il mondo per tanti versi non era troppo grande per lui, semmai era troppo piccolo. A 18 mesi già sapeva dire tutte le lettere dell'alfabeto. A due anni leggeva e mandava a memoria i libri di fiabe. I suoi genitori pensavano che fosse opportuno cercare di fargli fare un normale curriculum scolastico, ma non fu possibile. Come dice la psicologa Linda Silverman sarebbe stato sbagliato o quanto meno inutile imporgli una falsa normalità: «I bambini-genio non seguono una traiettoria naturale. Se cerchi di dare loro la normalità, li distruggi».

Così Brandenn si mise a studiare a casa, dove i suoi genitori allevavano cani, con l'aiuto di vari tutor. A sei anni aveva già conseguito il diploma per entrare alla high school. A dieci la maturità e poi la scelta del college, resa difficile anche dal fatto che la famiglia non aveva grandi disponibilità economiche. Vincere una borsa di studio, per il piccolo genio, non è stato però un problema. L'università da cui è uscito laureato a pieni voti, era quella del Nebraska, dove naturalmente era il più giovane allievo. Brandenn divorava ogni materia. Impiegava circa una settimana per fare gli studi che un ragazzo normale completava in un semestre. Ma era anche un temperamento d' artista, in particolare un musicista. Aveva cominciato a suonare a orecchio. A tre anni già si cimentava col pianoforte. A quattro anni era in grado di suonare sinfonie e ben presto cominciò a collezionare premi. Più grandicello, è diventato compositore pubblicando un Cd di successo. Stava lavorando al secondo Cd quando si è tolto la vita.
19 marzo 2005

CORRIERE.IT

spiace moltissimo sentire certe cose...
E proprio vero che è difficile essere "diversi"
non sentirsi accettati dalla socità...
eppure un essere "superiore" dovrebbe riuscire a controllare il mondo secondo le proprie esigenze...
oppure crollare su se stesso...
dispiace...
jacksoniana88
00sabato 19 marzo 2005 16:42
sinceramente non avevo mai sentito parlare di questo ragazzo... mi dispiace che non sia riuscito a comprendere questo mondo troppo piccolo per lui.. chi lo sa, magari poteva fare qualcosa di importante per la società date le sue enormi potenzialità (sono ancora sbalordita [SM=x47920] ).. non ha retto con il confronto con la società che lo credeva strano.. chissà che peso si portava dentro.. troppo grande per un ragazzo della sua età... mi dispiace davvero tanto..
setolo
00sabato 19 marzo 2005 16:46
Re:

Scritto da: jacksoniana88 19/03/2005 16.42
sinceramente non avevo mai sentito parlare di questo ragazzo... mi dispiace che non sia riuscito a comprendere questo mondo troppo piccolo per lui.. chi lo sa, magari poteva fare qualcosa di importante per la società date le sue enormi potenzialità (sono ancora sbalordita [SM=x47920] ).. non ha retto con il confronto con la società che lo credeva strano.. chissà che peso si portava dentro.. troppo grande per un ragazzo della sua età... mi dispiace davvero tanto..



che non sai riuscito a comprendere il mondo?
spero tu stia scherzando!
Lui era a un livello superiore
come ho scritto
la sua paura era di non essere accettato(IMHO)...
non era un adolescente comune...
jacksoniana88
00sabato 19 marzo 2005 16:54
Re: Re:

Scritto da: setolo 19/03/2005 16.46


che non sai riuscito a comprendere il mondo?
spero tu stia scherzando!
Lui era a un livello superiore
come ho scritto
la sua paura era di non essere accettato(IMHO)...
non era un adolescente comune...


forse non mi sono spiegata bene... [SM=g27823] intendevo dire che lui era troppo grande per il mondo, al di fuori della società attuale... e per questo non se ne è sentito parte. sarà per questo che ha scelto una fine così brutta.. (IMHO [SM=g27823] )
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