Oggi è il 20° anniversario della strage di Capaci

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AntonellaP85
00mercoledì 23 maggio 2012 10:50
Come da titolo, il 23 maggio 1992 Giovanni Falcone veniva assassinato con la moglie e la scorta nella strage di Capaci. Alla luce di quanto accaduto nei giorni scorsi e di quanto il nostro Paese non sia cambiato in questi 20 anni, esprimiamo i nostri pensieri. Mai come in questi casi è pertinente il detto 'felice la terra che non ha bisogno di eroi'....io ero bambina, avevo appena compito 7 anni, ma ricord benissimo le facce atterrite e piangenti dei miei genitori davanti alle immagini che scorrevano in tv, l'incredulità, la rabbia...allora non capivo, non sapevo, ma avvertivo che fosse successo qualcosa di terribile...me lo ricordo come se fosse ieri....
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 11:24
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 11:27
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Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 11:37
Strage a Capaci
povero Falcone


di ATTILIO BOLZONI
PALERMO - E' morto, è morto nella sua Palermo, è morto fra le lamiere di un'auto blindata, è morto dentro il tritolo che apre la terra, è morto insieme ai compagni che per dieci anni l'avevano tenuto in vita coi mitra in mano. E' morto con sua moglie Francesca. E' morto, Giovanni Falcone è morto. Ucciso dalla mafia siciliana alle 17,58 del 23 maggio del 1992. La più infame delle stragi si consuma in cento metri di autostrada che portano all'inferno. Dove mille chili di tritolo sventrano l'asfalto e scagliano in aria uomini, alberi, macchine. C'è un boato enorme, sembra un tuono, sembra un vulcano che scarica la sua rabbia. In trenta, in trenta interminabili secondi il cielo rosso di una sera d'estate diventa nero, volano in alto le automobili corazzate, sprofondano in una voragine, spariscono sotto le macerie. Muore il giudice, muore Francesca, muoiono tre poliziotti della sua scorta. Ci sono anche sette feriti, ma c'è chi dice che sono più di dieci. Alcuni hanno le gambe spezzate, altri sono in fin di vita. Un bombordamento, la guerra. Sull'autostrada Trapani-Palermo i boss di Cosa Nostra cancellano in un attimo il simbolo della lotta alla mafia.

Massacro "alla libanese" per colpire e non lasciare scampo al Grande Nemico. Una tonnellata di esplosivo, un telecomando, un assassino che preme un tasto. Così uccidono l'uomo che per dieci anni li aveva offesi, che li aveva disonorati, feriti. La vendetta della mafia, la vendetta che diventa morte in un tratto di autostrada a cinque chilometri e seicento metri dalla città, la città di Giovanni Falcone, la città dove pochi lo amavano e molti lo odiavano.

La cronaca della strage comincia all'aeroporto di Punta Raisi quando su una pista atterra un DC 9 dell'Alitalia e subito dopo un jet del Sisde, un aereo dei servizi segreti proveniente da Roma. Sopra c'è Giovanni Falcone con sua moglie Francesca. Sono le 17,48 quando il jet è sulla pista di Punta Raisi.

E sulla pista ci sono come ogni sabato pomeriggio tre auto che lo aspettano. Una Croma marrone, una Croma bianca, una Croma azzurra. E' la sua scorta, la solita scorta con Antonio, Antonio Montanari, agente scelto della squadra mobile che appena vede il "suo" giudice che scende dalla scaletta si infila la mano destra sotto il giubbotto per controllare la bifilare 7,65. Tutto è a posto, non c'è bisogno di sirene, alle 17,50 il corteo blindato che trasporta il direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e giustizia è sull'autostrada che va verso Palermo.

Tutto sembra tranquillo, ma così non è. Qualcuno sa che Falcone è appena sbarcato in Sicilia, qualcuno lo segue, qualcuno sa che fra otto minuti la sua Croma passerà sopra quel pezzo di autostrada vicino alle cementerie. La Croma marrone è davanti, centotrenta all'ora. Guida Vito Schifani, accanto c'è Antonio, dietro Rocco Dicillo. E corre, la Croma marrone corre seguita da altre due Croma, quella bianca e quella azzurra. Sulla prima c'è il giudice che guida, accanto c'è Francesca Morvillo, sua moglie, anche lei magistrato. Dietro un altro agente di scorta. E altri quattro sulla Croma azzurra.

Un minuto, due minuti, la campagna siciliana, l'autostrada, l'aeroporto che si allontana, quattro minuti, cinque minuti, il DC9 dell'Alitalia proveniente da Roma che scende verso il mare e sorvola l'A29. Sono le 17,57, Palermo è vicina, solo sette chilometri, solo pochi minuti. Lo svincolo per Capaci è lì, c'è un pò di vento, ondeggia il cartellone della "Sia Mangimi", si muovono gli alberi, il mare è increspato. Ecco, sono quasi le 17,58. La Croma marrone è sempre avanti, il contatto radio con le Croma bianca c'è, la "linea" è silenziosa, vuol dire che tutto va bene, non c'è problema. Ma dietro, intorno, da qualche parte, c'è l'assassino, ci sono gli assassini che aspettano Giovanni Falcone.

Sono le 17,58. C'è una curva larga, c'è un rettilineo di 180 metri, c'è un'altra piccola curva. E c'è un sottopassaggio prima di arrivare ad una specie di colonna grigia con su scritto "Cementerie siciliane". Il cartello che indica l'uscita per Isola delle Femmine è a qualche metro, più avanti ci sono due gallerie. Sempre buie, sempre mal illuminate. Sono le 17,58 e Salvatore Gambino, coltivatore diretto di trentaquattro anni, passeggia su un ponticello e guarda le auto che sfrecciano sull'autostrada.

Sono le 17,58 e una Fiat Uno con una coppia di austriaci va verso Trapani seguita da una Opel Corsa di colore rosso. Sono le 17,58 quando la mafia compie la sua vendetta. "Ho visto una fiammata e poi ho sentito un boato... forse prima ho sentito il boato e poi ho visto del fumo nero", racconterà un'ora dopo confuso il coltivatore Salvatore Gambino a un carabiniere. 17,58, l'ora del massacro, l'ora dell'infamia, dell'orrore, della morte. (...) l


(24 maggio 1992)
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 11:45
Dayna87
00mercoledì 23 maggio 2012 11:52
Quel discorso è davvero straziante...mi scendono le lacrime [SM=g27813]
Keep:Grazie per tutti questi video ,li guarderò senza dubbio.
Grazie anche ad Antonella. [SM=g27817]
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 12:00
Aveva ragione Falcone, finchè sei vivo sei vittima:




(Miss Piggy)
00mercoledì 23 maggio 2012 12:34
E' da tanto che ci penso, ma mentre ricordo esattamente come ho ricevuto la notizia dell'attentato a Borsellino, non riesco proprio a ricordare il momento in cui ho saputo di Capaci. Ricordo però bene lo sgomento per le modalità, davvero da attentato mediorientale, e l'impressione per le immagini.
Non ne sono certissima, ma credo di aver preso coscienza dell'esistenza di Giovanni Falcone solo tre anni prima, quando cercarono di farlo fuori all'Addaura.
Nella primavera/estate del 1992, nel pieno della mia esperienza teatrale [SM=g27823] , la compagnia con la quale "lavoravo" stava proprio preparando lo spettacolo che sarebbe stato la produzione ufficiale del Festival si Santarcangelo, casualmente ambientato su un'autostrada e con riferimenti al terrorismo tedesco.
Dopo il 23 maggio diventò per noi obbligatorio, in un certo senso, inserire espliciti riferimenti alla vicenda- l'audio del messaggio di Rosaria Schifani mi è particolarmente caro non solo umanamente ma perchè faceva parte dello spettacolo - ma gallina beccami se la maggior parte dei critici cnon scrisse che era uno spettacolo tutto incentrato sulla vicenda Falcone, mentre lo era solo "in corner" diciamo così.


Anche l'Fbi lo ricorda sul suo sito, da qualche giorno


In occasione del 20/mo anniversario della strage di Capaci, l'Fbi dedica sul suo sito ufficiale un tributo al Giudice Falcone, definendolo "un coraggioso avversario della Mafia e uno dei primi sostenitori della cooperazione internazionale nella lotta al crimine organizzato".

L'Fbi ricorda che "il 23 maggio 1992, un uomo della mafia fece esplodere una bomba sulla strada uccidendo Giovanni Falcone, sua moglie e tre agenti della sua scorta, mentre si trovavano vicino a Palermo. L'assassinio era una vendetta per tutti i criminali dell'organizzazione che Falcone aveva messo dietro le sbarre come giudice istruttore".

Nel corso di una cerimonia, il direttore dell'Fbi Robert Mueller ha sottolineato come "molto prima che la parola 'globalizzazione' divenisse un termine diffuso, il giudice Falcone capi' che nessun dipartimento o Paese puo' combattere il crimine da solo e fece infatti di tutto per coltivare rapporti forti, amicizie, qui negli Stati Uniti e altrove nel mondo". L'Fbi ricorda anche che "il legame speciale tra Fbi e Giovanni Falcone è stato forgiato decine di anni fa", con due storiche inchieste, a cui partecipo' negli Usa Louis Freeh, un procuratore federale di New York City, che sarebbe poi diventato direttore dell'FBI e amico personale del giudice italiano

E Freeh era presente alla cerimonia, dove affermato che la mafia ha commesso un "una grave errore di valutazione uccidendo Falcone: non ha intimorito la polizia italiana, e anzi ha fatto in modo che polizia e Fbi lavorassero insieme nell'inchiesta sul suo assassinio". Il Federal Bureau riferisce anche che alla cerimonia ha partecipato il procuratore Liliana Ferraro, "amica e collega di Falcone che ha preso il suo posto dopo il suo assassinio, e che ha detto: 'La polizia italiana e l'FBI continuano a lavorare a stretto contatto insieme contro nemici comuni. E per combattere la criminalità organizzata insieme, si utilizzano ancora molti insegnamenti di Falcone, come ad esempio l'importanza della cooperazione internazionale e la protezione dei testimoni chiave"'.

www.rainews24.rai.it/it/foto-gallery.php?galleryid=165466

Sito dell'FBI www.fbi.gov/news/stories/2012/may/falcone_051712


Keep: buona grazie se sei vittima, di solito sei considerato un rompicoglioni che provoca problemi e basta!!
Santoro e Costanzo insieme non me li ricordavo, e Cuffaro [SM=x47934] ....
rosi@
00mercoledì 23 maggio 2012 12:36
La strage di Capaci è una delle pagine più tristi della storia d'Italia. Onore a uomini come Falcone e Borsellino che hanno perso la loro vita per difendere la democrazia della mafia.
tagea
00mercoledì 23 maggio 2012 12:42
Non si può dimenticare, non si deve! Onore a chi ha lottato e perso la propria vita per il cambiamento!


[IMG]http://i47.tinypic.com/20kddec.jpg[/IMG]
angelico
00mercoledì 23 maggio 2012 13:04
troppi intrecci.....troppi misteri....troppi finti amici e colleghi....

migi.mj
00mercoledì 23 maggio 2012 13:13
Momenti che non si dimenticano
Immagini che non ti scrolli di dosso
Il tempo si ferma, a volte.......
e continui a pensare che non è possibile
che li abbiano lasciati COSI’ soli!

Voglio soltanto ricordarli prendendo in prestito questa frase che mi è sempre piaciuta molto:

«Palermo non mi piaceva,
per questo ho imparato ad
amarla. Perché il vero
amore consiste nell'amare
ciò che non ci piace per
poterlo cambiare.»

Paolo Borsellino


grazie a tutti per i contributi

4everMJJ
00mercoledì 23 maggio 2012 13:54
Grazie per aver aperto questo topic. Sono in ufficio e non posso vedere se fra i video che avete postato c'è l'intervista che Paolo Borsellino aveva concesso a due giornalisti francesi il 19 maggio 1992, pochi giorni prima della strage di Capaci. Io me la sono appena riascoltata da questo link fortunatamente funzionante anche da qui, se non la conoscete ascoltatela.

Fra gli articoli che ho letto oggi c'è quello di Lirio Abbate sul sito de L'espresso, una sintesi di quanto è successo in questi 20 anni di lotta contro la mafia. Riporto la conclusione:

Già, i complici. Cosa Nostra senza la politica, senza le coperture istituzionali, senza il controllo ferreo del voto e delle gare di appalto, è solo un'arcaica banda di assassini ed estorsori destinata a essere cancellata dal tempo e dalla storia. Ma la mafia è mafia perché ha i contatti con la politica.

Qui sta la grande vittoria di Provenzano: essere riuscito, con la complicità di tutti, politici, media, istituzioni, a farlo dimenticare.

In molti vogliono dimenticare. Perché intanto non vogliono ricordare i mali provocati dalla mafia, un'organizzazione segreta che è stata capace di far la guerra allo Stato e uccidere magistrati, uomini delle forze dell'ordine, politici, sindacalisti e giornalisti. Ancora oggi è viva e vegeta. E nel silenzio è diventata forte più di prima.



e queste frasi di Falcone:

La mafia, lo ripeto ancora una volta, non è un cancro proliferato per caso su un tessuto sano. Vive in perfetta simbiosi con la miriade di protettori, complici, informatori, debitori di ogni tipo, grandi e piccoli maestri cantori, gente intimidita o ricattata che appartiene a tutti gli strati della società. Questo è il terreno di coltura di Cosa Nostra con tutto quello che comporta di implicazioni dirette o indirette, consapevoli o no, volontarie o obbligate, che spesso godono del consenso della popolazione.

La mafia non è affatto invincibile; è un fatto umano e come tutti i fatti umani ha un inizio e avrà anche una fine. Piuttosto, bisogna rendersi conto che si può vincere non pretendendo l'eroismo da inermi cittadini, ma impegnando in questa battaglia tutte le forze migliori delle istituzioni.


dollarboy77
00mercoledì 23 maggio 2012 14:49

Grazie per aver aperto il topic e per i vostri interventi, è sempre un sollievo vedere tanta partecipazione e solidarietà verso questo annoso e schifoso problema.
Mi leggo tutto con attenzione.
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 15:48
Una pista non ancora esplorata sulla strage di Capaci è quella che porta ai legami tra gli omicidi eccellenti di Cosa Nostra e la Gladio, la struttura paramilitare segreta creata per contrastare l'avanzata delle sinistre in Italia. Giovanni Falcone avrebbe voluto indagare su questo fronte prima di lasciare la Procura di Palermo per assumere l'incario di direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, ma gli fu impedito. Ne accenna in questo articolo-intervista il procuratore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, che è stato uno dei più stretti collaboratori del giudice assassinato il 23 maggio di vent'anni fa.



oddo.blog.ilsole24ore.com/finanza_e_potere/2012/05/strage-di-capaci-a-falcone-fu-impedito-di-indagare-su-glad...

patrimj71
00mercoledì 23 maggio 2012 16:18
Io purtroppo in queste occasioni non riesco a scrivere niente di mio, ma nel nostro piccolo possiamo e bisogna far sì che questi episodi e il sacrificio di queste persone non vengano mai dimenticati.



www.youtube.com/watch?v=MC1X7rDC5IA&feature=youtu.be





Modesty
00mercoledì 23 maggio 2012 16:44

Perché il loro sacrificio non sia stato inutile, facciamo in modo che queste non siano soltanto belle parole...


[IMG]http://i49.tinypic.com/35a21ro.jpg[/IMG]


mimma58
00mercoledì 23 maggio 2012 16:50
Impossibile dimenticare uomini come Falcone e Borsellino..hanno dato la loro vita per liberare il nostro paese dalla mafia.Lasciati soli dallo stato...Io non dimentico!
Grazie Keep e a tutti per i contributi..per un grande uomo come Falcone.
rossijack
00mercoledì 23 maggio 2012 17:04
Vivo in una citta' dove esiste un'organizzazione criminale simile,la camorra,che fa da contro Stato e va ad occupare con le lusinghe e l'arroganza gli immensi spazi vuoti della mancanza di lavoro e di quello di cui ha bisogno in generale la gente.
La mia battaglia la combatto ogni giorno a scuola,ho sempre scelto di lavorare in quartieri a rischio, e' una gran fatica portare il proprio contributo alla legalita'e al cambiamento,investendo sui giovani e sulle loro possibilita' di riscatto,ma non demordo anche se non mi illudo di poterlo fare da sola.
E' questo il mio contributo alla memoria e la mia gratitudine ad uomini come Falcone e Borsellino che hanno dato la vita per la verita',lasciati vigliaccamente da soli....
Niki64.mjj
00mercoledì 23 maggio 2012 18:37
Chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola.

(Giovanni Falcone)

[IMG]http://i49.tinypic.com/2hoi4o2.jpg[/IMG]
AntonellaP85
00mercoledì 23 maggio 2012 20:47
Avete visto il bellissimo doodle di Google di oggi?



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AntonellaP85
00mercoledì 23 maggio 2012 20:59
Re:
Keep the faith, 23/05/2012 15.48:

Una pista non ancora esplorata sulla strage di Capaci è quella che porta ai legami tra gli omicidi eccellenti di Cosa Nostra e la Gladio, la struttura paramilitare segreta creata per contrastare l'avanzata delle sinistre in Italia. Giovanni Falcone avrebbe voluto indagare su questo fronte prima di lasciare la Procura di Palermo per assumere l'incario di direttore generale degli Affari penali del ministero di Grazia e Giustizia, ma gli fu impedito. Ne accenna in questo articolo-intervista il procuratore generale di Caltanissetta, Roberto Scarpinato, che è stato uno dei più stretti collaboratori del giudice assassinato il 23 maggio di vent'anni fa.



oddo.blog.ilsole24ore.com/finanza_e_potere/2012/05/strage-di-capaci-a-falcone-fu-impedito-di-indagare-su-glad...




Ti consiglio di leggere il libro di Scarpinato 'Il ritorno del principe', edito da Chiarelettere....
Questa è una tesi estremamente plausibile e purtroppo in Italia le logiche occulte hanno sempre prevalso, peccato che chi lo denuncia venga additato come complottista....
Wendy_81
00mercoledì 23 maggio 2012 22:21
All'epoca ero una bambina e non ricordo molto di quei giorni... anche per questo ringrazio Keep per avere postato tutti quei video: ho imparato più questa sera che in tanti anni a scuola, dove di queste cose non si parla..purtroppo....
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 22:42
Re:
Wendy_81, 23/05/2012 22.21:

All'epoca ero una bambina e non ricordo molto di quei giorni... anche per questo ringrazio Keep per avere postato tutti quei video: ho imparato più questa sera che in tanti anni a scuola, dove di queste cose non si parla..purtroppo....



Grazie lo scopo dei video era proprio quello...

è assurdo che non se ne parli a scuola, si dovrebbe almeno una volta all'anno, perchè altrimenti veramente si muore in vano in questa cazzo di nazione... [SM=g27834]


Wendy_81
00mercoledì 23 maggio 2012 22:51
@keep: Non so se adesso le scuole son cambiate ma ai miei tempi quando insegnavano storia, sia alle elementari, sia alle medie, sia alle superiori, si partiva sempre dall'uomo primitivo e alla fine della quinta si arrivava sempre a fare di corsa la seconda guerra mondiale tralasciando tutto ciò che veniva dopo...spero sinceramente che le cose siano cambiate!
Keep the faith
00mercoledì 23 maggio 2012 23:02
Re:
Wendy_81, 23/05/2012 22.51:

@keep: Non so se adesso le scuole son cambiate ma ai miei tempi quando insegnavano storia, sia alle elementari, sia alle medie, sia alle superiori, si partiva sempre dall'uomo primitivo e alla fine della quinta si arrivava sempre a fare di corsa la seconda guerra mondiale tralasciando tutto ciò che veniva dopo...spero sinceramente che le cose siano cambiate!




Ma io credo che dipenda molto dalle sensibilità degli insegnanti, non è che bisogna parlare solo di quello che è nel programma, io nel 92 frequentavo il penultimo anno di liceo, ma di Dalla Chiesa ed altri se ne parlava...sporadicamente ma ne se parlava...
ma nel caso di Falcone e di Borsellino l'importanza storica dei fatti è talmente grande che bisognerebbe dedicargli quantomeno mezz'ora all'anno di discussione in classe.....mi parebbe il minimo
foreverdarling70
00venerdì 25 maggio 2012 00:29
Re: Re:
Keep the faith, 23/05/2012 22.42:



Grazie lo scopo dei video era proprio quello...

è assurdo che non se ne parli a scuola, si dovrebbe almeno una volta all'anno, perchè altrimenti veramente si muore in vano in questa cazzo di nazione... [SM=g27834]






Insegno in quinta nella scuola primaria e proprio due settimane fa, dato che stavamo studiando la Sicilia, ho dedicato una lezione al fenomeno della mafia parlando ai miei alunni degli eroi che hanno donato la vita per la legalità, soffermandomi in particolare su Falcone e Borsellino. Ho raccontato del maxi processo, della vita sotto scorta, dei sacrifici, dei veleni, dell'incrollabile senso del dovere e dello Stato che li animava e della loro tragica fine. Ho dato ai bambini una scheda che riassumesse la loro opera, riportando alcune loro frasi, le loro fotografie, l'immagine dell'albero di Falcone....
I bambini non sapevano assolutamente niente di loro, era la prima volta che ne sentivano parlare ma la cosa commovente è stato l'interesse con cui hanno ascoltato concetti che, per quanto semplificati, sono ostici per bambini di quell'età che non avevano neanche l'idea che la mafia esistesse, e il modo in cui questi due grandi uomini hanno affascinato e conquistato i bambini. Mi hanno riempito di domande, molti di loro mi hanno riferito di averne parlato a casa, mi raccontano che sentono parlare di Falcone in televisione e si sono ricordati che era il ventennale della strage di Capaci.
I bambini, i ragazzi, sono affamati di giustizia e hanno bisogno di esempi come Falcone e Borsellino, se noi tutti, insegnanti, genitori, zii, nonni, amici ci prendiamo la briga di indicarglieli loro sapranno riconoscere il loro valore e no, non saranno morti invano!!
bubbl€$
00venerdì 25 maggio 2012 03:37
Re:
AntonellaP85, 23/05/2012 20.47:

Avete visto il bellissimo doodle di Google di oggi?



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NON è ASSOLUTAMENTE UN GOOGLE DOODLE!

è un omaggio fatto da qualcuno, che poi ha avuto una discreta diffusione, attraverso i social network, ma il doodle del 23 maggio era quello normale, classico di sempre. insomma, un finto DOODLE, anche se molto bello.
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