Michael a Rio, un passo sotto il Cristo Redentore

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(Miss Piggy)
00mercoledì 18 giugno 2014 16:08
Da La Stampa del 12/06/2014
Oddio, non è che Giulia Zonca, la giornalista, sia una gran fan, e si vede da quel che scrive, ma per i Mondiali mi aspettavo qualche articolo su TDCAU e questo è il primo che trovo.
E scommetto che Michael sarebbe contento di sapere che il suo nome riesce a portare qualche soldo in questi luoghi [SM=g27822] .


Jacko a Rio.
Un passo sotto il Cristo Redentore


Diario di viaggio nel paese del calcio.
Dietro, sotto, di lato e all’ombra dei Mondiali 2014

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Giulia Zonca - inviata a Rio
12/06/2014

Michael Jackson è sceso dal cielo al centro di una favela di Rio, per questo i residenti di Santa Marta se lo ricordano bene.
Era il 1996 e la favela non era ancora stata pacificata dalla polizia eppure di gente armata ce n’era eccome. Per permettere al re delle pop star di girare il video “They don’t care about us”, i militari hanno fatto un accordo con i narcotrafficanti. I body guard di Jacko erano i peggiori spacciatori in circolazione e tenevano a bada la folla, le stesse persone che ricattavano e spaventavano ogni minuto. Potere della musica.

Di quello strano giorno è rimasta una statua di bronzo davanti a un parapetto che si tuffa sulla città: sotto il quartiere di Botafogo, sopra il Cristo Redentore e in mezzo quel che resta di Michael Jackson, padrino dei diseredati a dispetto del suo disperato bisogno di stare dentro il sistema. Ma a Santa Marta Michael non è un modello, è un gettone.

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Chi era in zona nel 1996 apprezza quella visita, il ricordo di una follia collettiva che ha portato un quartiere, allora devastato dalle sparatorie, a vivere un giorno di fama. Chi non c’era sfrutta l’onda. Quale altra favela ha ospitato Michael Jackson e Spike Lee (regista del video)? Così li vicino c’è Rita che dentro un antro senza luce proietta le immagini girate proprio davanti a casa. E tra le foto, memoria di una mattina indimenticabile (bellissime, molto più del videoclip) appende opere locali che spera di vendere ai turisti per 50 Real (16 euro).
Vicino c’è l’unico B&B di Santa Marta, esaurito per tutto il Mondiale anche se il retro è con vista rifiuti e il bagno (pulitissimo) è comune. Poi c’è il parrucchiere che ruba i clienti ai colleghi di Botafogo perché lui chiede poco più di 10 real a taglio (meno di 4 euro) mentre sotto partono dai 40 (13 euro). Il pranzo è servito di fronte alla statua, di fianco alla targa che racconta il momento storico. Non è un locale, è una serranda con retro: apre alle 13 «quando i bambini del primo turno escono da scuola» e svela una dispensa con bancone che sforna piatti unici a 5 euro.

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E’ un turismo recente, improvvisato, che solletica anche curiosità morbose e non proprio tutti nel quartiere ne sono contenti. Tutto è partito da quella statua, un passo sotto Dio. Per loro è davvero un protettore perché ha smosso un’economia inesistente, ha rianimato una baraccopoli che per il censimento brasiliano ospita 6500 persone e per il locali sorpassa le 8 mila unità.

«They don’t care about us», se ne fregano di noi. Oggi i ragazzi la cantano contro la Coppa del Mondo e lasciano la colonna sonora accesa per attirare stranieri. Quando si fa buio e restano solo gli autoctoni fanno partire il funky. Sanno che esiste il rischio zoo e cercano di dimenticarlo. Sta per alzarsi la serranda e c’è l’ultimo menù da vendere.
Dopo i Mondiali San Michael, in qualche modo, provvederà.


Fonte: La Stampa

Ora siamo autorizzati a pregare San Michael, allora [SM=g27828] [SM=x47963] ....
migi.mj
00mercoledì 18 giugno 2014 19:24
Che coincidenza proprio pochi giorni fa comprando un oggetto
di Britto sono andata a rivedere i ritratti dedicati a MJ ....

Non oso immaginare che emozione devono aver provato all'epoca
con quel magico menestrello che gli ballava intorno,
speriamo che ci metta lo zampino anche San [SM=g27824] Michael allora....
rossijack
00mercoledì 18 giugno 2014 22:12
Michael Jackson, padrino dei diseredati a dispetto del suo disperato bisogno di stare dentro il sistema...







Questa frase la trovo terribilmente vera!L'accordo con i narcotrafficanti per girare il video..non e' esaltante questo,e' una contraddizione,vabbe' lui era tutto e il contrario di tutto!
(Miss Piggy)
00giovedì 19 giugno 2014 19:09
Re:
rossijack, 18/06/2014 22:12:

Michael Jackson, padrino dei diseredati a dispetto del suo disperato bisogno di stare dentro il sistema...







Questa frase la trovo terribilmente vera!L'accordo con i narcotrafficanti per girare il video..non e' esaltante questo,e' una contraddizione,vabbe' lui era tutto e il contrario di tutto!



Credo l'autrice si riferisse ad altro, alla sua vita in generale: e qui dice che furono i militari, non lui o Spike Lee (come avrebbero potuto, del resto) a fare l'accordo.
E comunque, almeno per un giorno, questi si son guadagnati da vivere onestamente.

Per permettere al re delle pop star di girare il video “They don’t care about us”, i militari hanno fatto un accordo con i narcotrafficanti. I body guard di Jacko erano i peggiori spacciatori in circolazione e tenevano a bada la folla, le stesse persone che ricattavano e spaventavano ogni minuto. Potere della musica.
DOUBLE-D
00giovedì 19 giugno 2014 19:17
Fico!

Thanks! [SM=g2927044]
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